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I suntini sandrini di giovedì 3 agosto 2023


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GIOVEDÌ 3 AGOSTO 2023

- Il senso della sfida e la possibilità di rimettersi in gioco, a quasi 36 anni, sposando un progetto ambizioso. Come scrive Lorenzo Gatto oggi su "Il Piccolo", è questa la molla che ha spinto Giancarlo Ferrero a scegliere Trieste dopo aver chiuso il lungo percorso che a Varese lo ha fatto diventare un'icona del basket cittadino. Arriva per portare la sua mentalità vincente in un gruppo che potrà contare sulla sua esperienza per andare a caccia della promozione. «Adoro le sfide, soprattutto se dietro c'è un progetto solido e l'ambizione di fare qualcosa di importante- racconta-. Trieste per me oggi rappresenta questo. Si tratta di una città in cui ho giocato davvero moltissime volte da avversario e ogni volta che la lasciavo dicevo alla mia compagna "sai, forse in un'altra vita potrei giocare qui, è una città splendida". Non ho dovuto aspettare un'altra vita. L'opportunità è arrivata quest'anno e per questo devo ringraziare Mike Arcieri, che mi sta dando la possibilità di vivere questa nuova sfida sportiva. Dopo aver lavorato con lui per un anno e mezzo a Varese abbiamo imparato a conoscerci e a capirci; è stato lui ad aver pensato che io potessi essere utile alla causa della Pallacanestro Trieste e di questo gli sono grato».

UN ACCORDO CHE VIENE DA LONTANO : «Alla fine della scorsa stagione ho seguito ciò che è successo a Trieste dopo la retrocessione e ho avuto modo di leggere il comunicato della proprietà ai suoi tifosi e ai media, lo ho trovato perfetto: forte, chiaro, in grado di comunicare solidità e idee per il futuro, nonostante si stesse vivendo un momento difficile. Quando ho dovuto decidere sul mio avvenire, quel messaggio forte mi ha dato un altro elemento per prendere questa scelta. Per un giocatore sapere che ci sia progettualità è fondamentale e l'aver confermato un nucleo solido di giocatori, che hanno avuto modo di conoscersi negli ultimi anni, è la testimonianza di quello che sto dicendo».

GRUPPO COESO : «Ho la fortuna di avere già molti amici nella squadra. Insieme a Stefano ho condiviso l'avventura a Trapani, con Ariel c'è un rapporto di stima enorme e ho finalmente il piacere di giocarci insieme (visto che da avversario è un pessimo cliente). Conosco bene Campo, Candu, e Giovanni, con cui abbiamo battagliato negli ultimi anni. Lodo mi ricorda me stesso alla sua età, ha la stessa fame di migliorare». I L NUOVO COACH : «Ci guiderà un coach all'esordio in un campionato europeo, ma che ho avuto modo di sentire in queste settimane: il suo entusiasmo, la sua energia sono contagiosi, sono sicuro che faremo un ottimo lavoro. Senza dubbio coach Christian porterà grandi novità e noi giocatori dovremo essere bravi ad accoglierle ed essere disponibili al cambiamento, facendo nostra la sua filosofia».

IL MIO RUOLO : «Ho sempre cercato di mettere qualcosa di mio in spogliatoio. Io penso che la cosa più importante per fare in modo che un gruppo funzioni sia che tutti si sentano importanti e abbiano chiaro il proprio ruolo e quello che devono fare. Tutti, giocatori e staff, devono sentire di far parte di un progetto, sentirsi coinvolti, in modo tale che siano responsabilizzati da un lato e partecipi dei risultati dall'altro. Quello che porterò sarà grande energia, che è un po' il mio mantra, e grande disponibilità per far si che tutti possano essere centrati nel progetto. Come gruppo avremo una grande responsabilità, ossia quella di rendere il PalaTrieste un fortino, da subito, dove tutte le altre squadre abbiano timore di venire a giocare. Da avversario ho sempre apprezzato e rispettato l'ambiente che c'era e che c'è, e i tanti triestini in squadra sanno perfettamente quanto questo sia fondamentale».

OBIETTIVI : «Quando mi lego a un obiettivo, a una causa, do tutto me stesso, non mi risparmio mai. Se sposo un'idea e un progetto state pur certi che darò tutto me stesso per portare a casa il risultato. Varese ha rappresentato una parte importante della mia carriera. Ho ricevuto moltissimo calore quando ho lasciato quella piazza, ma ho deciso di sposare il progetto di Trieste perché la sfida e la missione di questa società e dei nostri tifosi sono estremamente affascinanti e ambiziose. Qui ritrovo anche Daniele Cavaliero, che per me è parte della famiglia, una persona di cuore, con la quale ho condiviso parte del mio viaggio in passato e che ora ritrovo qui, nella sua Trieste, anche se in altra veste. Questa esperienza sarà molto importante per entrambi».

- Dopo la notizia dell'importante offerta che la Triestina avrebbe fatto al Sudtirol per Daniele Casiraghi, da Bolzano arrivano rumors che tendono un po' a raffreddare gli animi alabardati. Così scrive Antonello Rodio sul quotidiano locale odierno: l'operazione non è impossibile, ma risulta comunque molto difficile per una serie di motivi. Il primo dei quali è la sensazione che il giocatore non sembri tra quelli in uscita della società altoatesina. Anzi, a ribadire la fiducia nel giocatore, che è una bandiera della squadra ed è in biancorosso dal 2019, c'è stato un fresco rinnovo di appena tre mesi fa che ha portato la scadenza del contratto di Casiraghi al 2025. D'altro canto è anche vero che nell'ultima stagione, che il Sudtirol ha giocato in serie B, il giocatore ha sì raccolto 32 presenze, ma solamente 12 volte è partito titolare. Per il resto è stato utilizzato soprattutto in scampoli di partita. E soprattutto mister Bisoli l'ha impiegato da esterno sinistro del 4-4-2, non certo nel ruolo di trequartista che è quello preferito da Casiraghi. Il trentenne di Treviglio si è adattato anche bene alle necessità tattiche di un modulo che non prevede il trequartista, ma chissà, forse può essere questo il grimaldello che potrebbe aprire una crepa nel rapporto tra il giocatore e il Sudtirol, e fargli magari propendere per un'avventura triestina nel suo ruolo preferito. Oltre ovviamente a un'offerta che deve essere davvero importante. Per il resto il mercato alabardato ha gli occhi puntati sempre sul centrocampo. L'austriaco Taferner è sempre dato come molto vicino, ma si guarda con interesse anche a Broh, per il quale ci sarebbe già l'accordo con il Palermo, che però deve trovare prima un sostituto. Sempre molto in salita invece la trattativa per l'altro rosanero Damiani, convinto a non scendere di categoria. Ma la Triestina non avrebbe ancora abbandonato neanche la pista Andrea Delcarro del Rimini. Il Vicenza intanto ha ufficializzato l'arrivo del difensore Vladimir Golemic, classe 1991, nelle ultime cinque stagioni al Crotone. Il Trento è invece ancora in stand by per l'ex alabardato Federico Furlan (alla Ternana il ds Luca Leone è stato sostituito da Stefano Capozucca che ha cambiato un po' le carte in tvola), ma ora punta anche all'esterno offensivo Mattia Mustacchio. Ieri intanto si è giocata un'amichevole tra Brescia e Padova: è finita 1-1, con vantaggio dei biancoscudati con De Marchi e pareggio delle rondinelle con Bianchi.

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