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VENERDÌ 9 FEBBRAIO 2024

- Dopo cinque giorni di ottovolante mediatico che hanno infiammato la piazza e acceso discussioni infervorate anche in seno alla tifoseria, in casa alabardata si torna a parlare di campo.

Come scrive Antonello Rodio su "Il Piccolo", per il nuovo tecnico Roberto Bordin, che raccoglie una pesante eredità come quella di Tesser, c'è subito un battesimo del fuoco. Stasera al "Martelli" (inizio ore 20.45, diretta tv su Telequattro) la Triestina fa visita alla capolista Mantova, ovvero quella che alla prova dei fatti si è rivelata la vera corazzata del girone. E sarà un'Unione nuova, sia a livello di modulo che di alcuni interpreti. Quanto alla squadra di Possanzini, viaggia a ritmi da record, anche se è reduce dall'imprevista sconfitta con l'Albinoleffe, la terza battuta d'arresto del suo campionato. Questo, ovviamente, non toglie nulla alla forza del Mantova, che del resto Bordin conosce  bene: «Affrontiamo una squadra che si trova meritatamente in testa con tanti punti di vantaggio e che ha saputo costruire nel tempo questo primato - afferma il tecnico alabardato - un'avversaria difficile da affrontare, che ha la sua forza in un gioco di squadra collaudato e in individualità che possono fare la differenza».

Pochi i giorni a disposizione del nuovo mister per dare qualche input, ma si è lavorato sia sotto l'aspetto tattico che mentale: «C'è un buon clima nel gruppo - dice - siamo professionisti e anche se le abitudini non possono non essere diverse rispetto a prima, la predisposizione è stata massima. Ho cercato di caricare la squadra dal punto di vista nervoso dopo gli ultimi risultati negativi, dovremo essere pronti e sono certo che lo saremo». Si è detto di una nuova Triestina anche a livello di sistema di gioco, questo lo ammette anche Bordin, che però dovrà fare a meno di Ballarini, Struna e Malomo, quindi la coppia di centrali difensivi titolari. «Non dico ovviamente come giocheremo, ma qualche modifica a livello di modulo e di uomini sicuramente ci sarà - conferma il mister - i ragazzi si sono applicati subito per mettere in pratica qualcosa di diverso, qualche giocatore avrà più spazio ma avendo impegni ravvicinati ci sarà bisogno di tutti e tutti dovranno farsi trovare pronti. Purtroppo ci mancano Malomo e Struna, due elementi di esperienza importanti come capitano e vice, per giunta nello stesso reparto. Servirà tempo per il recupero, anche se Malomo sembra essere messo meglio».

E quindi come giocherà la Triestina a Mantova? Ogni ipotesi è buona. Il tanto caro al tecnico 4-3-3 è un'ipotesi percorribile, visto che l'avversaria gioca allo stesso modo, ma in settimana ha preso quota anche un eventuale 4-2-3-1. Di certo la coppia di difensori centrali sarà composta da Ciofani e Moretti, con Petrasso a sinistra e un possibile ballottaggio Pavlev-Germano a destra. Poi a seconda del modulo cambiano gli interpreti. C'è la fondata ipotesi che per pressare alto l'avversaria, ci siano davanti Lescano con Redan e El Azrak sulle fasce. A centrocampo sicuro Correia, mentre per gli altri due posti è corsa a tre fra Celeghin, Vallocchia e Fofana, ma il posto si ridurrebbe però solo a uno in caso di 4-2-3-1, con l'inserimento di D'Urso sotto punta. Al Mantova mancheranno l'infortunato Cavalli e lo squalificato Panizzi. Nel 4-3-3 di Possanzini davanti a Festa ci sarà la coppia centrale Redolfi-Brignoli, con Radaelli a destra (l'alternativa è Maggioni) e Celesia a sinistra. In mezzo Burrai a dirigere le danze con Wieser (o Muroni) e Trimboli mezzali, mentre davanti Mensah sarà la punta centrale con Galuppini a destra e Fiori a sinistra. 

- A caccia di un'identità e alla ricerca di un gioco che possa consentirle di essere credibile in un finale di stagione nel quale, gradatamente, si alzerà il livello di competitività, la Pallacanestro Trieste si presenta ai nastri di partenza della fase a orologio. Un ciclo di dieci partite contro le avversarie del girone verde di A2, un percorso che definirà la classifica del campionato e definirà la griglia play-off. Dieci partite, dieci avversarie tutte da scoprire. Lorenzo Gatto affida a Franco Ciani, coach della Reale Mutua Torino, il compito di tracciare una sorta di identikit delle squadre che Trieste sarà chiamata ad affrontare.

TRAPANI SHARK : «La vera corazzata di questo campionato. Un percorso che racconta di una stagione finora perfetta nel corso della quale ha subito una sola sconfitta, squadra completa con giocatori di serie A1 che partono dalla panchina. Nell'ultimo mese ha fatto un po' più fatica, resta la squadra più accreditata al salto di categoria.

CANTU' : «Solidissima, con due americani fuori categoria e un gruppo italiano di grande esperienza che da gioco e identità a una squadra nella quale è davvero difficile trovare punti deboli".

REALE MUTUA TORINO : «Siamo stati capaci di disputare un campionato importante, in continuità con quello della passata stagione, difendendo il terzo posto al termine della stagione regolare. Gruppo senza una stella designata ma nel quale tutti sono funzionali all'idea che stiamo perseguendo».

SEBASTIANI RIETI : «Squadra di estro e grande temperamento, molto legata al rendimento di un giocatore importante come Jazz Johnson. Difficile da contenere quando entrano in ritmo, avversaria da temere soprattutto su un campo caldo come quello di casa». MILANO : «Potenziale da primi quattro posti, limitato nel corso di questa stagione dall'infortunio di Beverly. Hanno colmato il vuoto con la firma di Landi, la conferma di Aristide e il rientro del loro americano li rendono una squadra estremamente competitiva".

TREVIGLIO : «Il grande punto interrogativo di questa stagione. Per valore del roster e budget investito è senza dubbio tra le squadre top di questo campionato. E' chiaro che gli infortuni hanno pesato sui risultati di questa prima fase, restano un'avversaria che, se ritrova il gruppo al completo, può dire la sua in chiave play-off».

LUISS ROMA : «Ha sofferto all'inizio un normale periodo di adattamento alla categoria. Oggi, anche grazie all'arrivo di Tyler Sabin, ha trovato l'equilibrio giusto per essere competitiva e dare filo da torcere a tutte le avversarie. A livello di quintetto è certamente competitiva».

VIGEVANO : «Da neopromossa, un po' lo stesso discorso di Roma, ha faticato nelle fasi iniziali poi, con la crescita dei suoi americani e la mentalità di un gruppo italiano di valore è cresciuta nel corso della stagione».

AGRIGENTO : «Sicuramente la squadra del nostro girone che maggiormente ha chiuso la stagione regolare in difficoltà. Il cambio di allenatore ha comportato un'inevitabile perdita di identità che stanno ancora cercando».

LATINA : «Vale un po' il discorso fatto per Agrigento. Nell'ultima partita della prima fase hanno fatto un po' meglio ma restano una squadra che ha e ha avuto troppi alti e bassi nella stagione».

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