SandroWeb Posted March 19, 2024 Report Posted March 19, 2024 MARTEDÌ 19 MARZO 2024 - A dicembre una vittoria sul campo della Pro Sesto sarebbe passata come una tappa normale per una squadra che punta in alto. Come scrive oggi Ciro Esposito su "Il Piccolo", pochi spettatori, terreno indecente, avversario di modesto livello tecnico ed ecco che per i ragazzi allora scopiettanti di Tesser il successo sarebbe stato una logica conseguenza. Ma siccome di acqua ne è passata sotto i ponti e quella Triestina ha perso contemporaneamente il suo condottiero (licenziato) e soprattutto la bussola ecco che i tre punti del Breda non sono da disprezzare. I tifosi sono disincantati per la scelta intempestiva e incomprensibile della società di allontanare Tesser e per le successive sconfitte e prestazioni sconcertanti dell'Unione. Dopo questo vissuto i supporter alabardati quindi restano freddi o critici anche nei momenti positivi di una squadra che sta uscendo dal tunnel. Nessuno si azzarda a dire che la prestazione di Sesto San Giovanni sia stata spettacolare e nemmeno che l'Unione sia stata capace di mettere in difficoltà la penultima della classe grazie al gioco. Quella di ieri è stata una partitaccia di terza serie (o anche meno), su un terreno di gioco pessimo, come se ne sono viste molte e se ne vedranno altrettante soprattutto nella parte finale di un torneo nel quale per le pericolanti conta fare qualche punto per evitare la D. Ma proprio perché il match è stato brutto va sottolineata la capacità della Triestina, da bella diventata brutta in pochi mesi, di sapersi adattare e comunque alla fine di prevalere sull'avversario. Bordin, dopo le sconfitte in serie, ha allestito un assetto più prudente ed equilibrato (una punta e mezza, mentre prima si giocava con tre e le incursioni almeno di una mezzala) e soprattutto ha cercato di trasmettere alla squadra quell'umiltà necessaria per non finire una stagione senza dignità. In questo aspetto il tecnico di partita in partita sta facendo un passetto in avanti. I giocatori schierati in campo, anche se non hanno gli stimoli a mille, stanno seguendo l'allenatore o quantomeno difendono la loro credibilità. Un pareggio conquistato in rimonta, e due vittorie esterne sono una prima base per il finale di stagione. Mancano sette partite che magari non resteranno nell'immaginario collettivo per la brillantezza e il divertimento ma potranno dare un senso al fatto di giocare ogni week-end e magari con la prospettiva che la Triestina possa recitare il ruolo di mina vagante nei play-off. Il tecnico Bordin sta provando a dare una spinta ad alcuni giovani senza sbilanciare una squadra che ha come primo obiettivo quello di limitare l'avversario. Questa Triestina non era stata costruita per fare questo ma sarebbe da ottusi continuare a farlo senza che gli interpreti ci riescano. Bordin e i ragazzi possono ancora lasciare qualche segno in questa stagione. Intanto c'è da vincere il prossimo recupero con l'Alessandria e soprattutto (dopo la trasferta prepasquale di Arzignano), quello contro l'Atalnta baby. Se succederà scricchiolerà anche l'imperante scetticismo dei tifosi. Giocare con uno spirito ritrovato qualche incontro al Rocco sarebbe un segnale forte anche in vista della prossima stagione. Quote
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