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Via el FEST, riva la Biennale Internazionale delle Idee


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Dal giornal de ieri, 21.11.08:

CANCELLATO IL FESTIVAL DELLA RICERCA

Biennale delle idee al posto di Fest

La Regione esclude gli enti scientifici e affida tutto alla Fiera

NEL NOVEMBRE 2009 L’ESORDIO DELLA NUOVA MANIFESTAZIONE

di MADDALENA REBECCA

Cambia il nome, non più «Fest» ma «Biennale internazionale delle idee». Si rivedono location, contenuti e partner. E, soprattutto, si rivoluziona l’assetto organizzativo: fuori il consorzio «Festrieste s.c.r.l.», formato tra gli altri da Sissa, Area Science Park e Immaginario scientifico, dentro Fiera Trieste spa, scelta come regista unico dell’evento.

È la nuova linea definita dalla Regione e già messa nera su bianco nella legge finanziaria. Linea che segna il definitivo tramonto del festival internazionale dell’editoria scientifica, sostituito da una manifestazione sempre a carattere divulgativo, ma con connotati completamente diversi. Un cambio in corsa accolto con sorpresa e amarezza dai vertici dei soggetti promotori di Fest, ora perplessi sulla possibilità di entrare nell’avventura Biennale. «Non conosciamo ancora i termini del progetto - riferiscono i vertici delle realtà scientifiche cittadine -. Non siamo in grado di dire quindi se ci potranno essere ancora gli spazi e i margini per una nostra partecipazione».

IL PROGETTO La nuova «Biennale» dovrebbe diventare una sorta di grande laboratorio dedicato alla nascita e alla circolazione delle idee, con eventi, incontri e dibattiti in cui coinvolgere anche le scuole e l’Università. Allo stesso tema verranno dedicate pure due grandi mostre, attualmente in fase di definizione. Da definire restano anche gli spazi a disposizione di espositori e visitatori. Si parla di almeno tre-quattro location, tra cui il Salone degli Incanti, il Molo IV e diverse sedi dei musei cittadini. Tra le novità del progetto, infatti, rientra anche la scelta di coinvolgere in modo deciso l’amministrazione comunale, nelle passate edizioni di Fest rimasta fuori dalla gestione dell’evento.

L’esordio della Biennale, che si alternerà alla kermesse udinese Innovaction e si articolerà non più in cinque ma in sette giornate, è previsto a novembre 2009.

LA FILOSOFIA A cambiare rispetto al passato, oltre ai contenuti, è anche la filosofia sottesa al progetto. «Vogliamo dar vita a qualcosa di unico, qualcosa di più ampio rispetto al festival dell’editoria scientifica - spiega l’assessore alla Ricerca Alessia Rosolen -. E un progetto simile ha bisogno di una gestione e un coordinamento più allargati. La Regione, che promuoverà la manifestazione e la sosterrà con 750 mila euro, darà quindi gli imput iniziali, ma si avvarrà poi della collaborazione di tanti altri interlocutori, enti di ricerca compresi. Non a caso abbiamo già avviato contatti con l’Università e li estenderemo presto agli altri centri di eccellenza. Formeremo un comitato scientifico e un organo di valutazione che dovrà accertare le reali ricadute economiche dell’iniziativa, perchè quest’ultimo aspetto è stato trascurato in passato. In questo contesto - continua l’esponente della giunta Tondo - se il consorzio di Fest vorrà dare il proprio contributo sarò felicissima. Potrà presentare proposte da inserire nel programma complessivo. Naturalmente i tempi in cui a ”Festrieste” venivano affidati soldi accompagnati dall’indicazione ”fate quello che volete” sono finiti. La Regione ora vuole avere precise garanzie sulle manifestazioni che sostiene. Quindi se i soci del consorzio vorranno inserirsi nel nuovo percorso, bene. Altrimenti - conclude Rosolen - come giunta regionale ci limiteremo a dare alla loro iniziativa un semplice contributo, come già accade per altri eventi realizzati in Friuli Venezia Giulia, come la Barcolana o Pordenonelegge».

L’ORGANIZZAZIONE Se anche decidessero di entrare nella squadra della Biennale, Sissa, Area Science Park, Immaginario scientifico e MgPress (a cui si affiancavano nel consorzio di Fest anche Fiera, Promotrieste e Università) non potrebbero avere alcun ruolo operativo. La Regione, infatti, ha affidato l’intera organizzazione alla spa che gestisce il comprensorio di Montebello. Una decisione, si affretta a precisare Rosolen, sulla quale non ha pesato la vicinanza al centrodestra del presidente Fulvio Bronzi, ma solo la convinzione che nessun soggetto pubblico potrebbe gestire meglio della Fiera la partita degli allestimenti e del coordinamento logistico della manifestazione.

Un attestato di fiducia salutato con entusiasmo dallo stesso Bronzi. «La scelta della Regione mi riempie di gioia - commenta -. Questo incarico, infatti, si sposa perfettamente con la politica di specializzazione che stiamo portanto avanti. La nostra filosofia è proprio quella di abbandonare la vecchia campionaria e puntare su eventi più settoriali, di nicchia, ma al tempo stesso capaci di produrre forti ricadute sul tessuto economico cittadino».

A chi poi, anche all’interno del mondo della ricerca, esprime qualche dubbio sulla capacità di un ente come la Fiera di coordinare una manifestazione a carattere scientifico, Bronzi replica così: «Abbiamo uno staff preparatissimo e tutte le carte in regola per gestire una partita importante come la Biennale delle idee - conclude -. Non va dimenticato, tra l’altro, che conosciamo già la materia, avendo curato gli allestimenti delle passate edizioni di Fest. Certo, la Biennale sarà qualcosa di completamente diverso, ma la affronteremo assieme al comitato scientifico creato ad hoc».

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E anche:

Fantoni (Sissa): nessuno ci ha avvertito

E Michellone (Area): bisogna capire se la divulgazione potrà funzionare

La notizia della cancellazione di Fest e della partenza della Biennale delle idee è arrivata nella comunità scientifica cittadina come un fulmine a ciel sereno. Che la giunta Tondo non vedesse di buon occhio il vecchio festival, considerato una creatura illyana, era infatti noto da tempo. Ma che l’insofferenza si potesse tradurre nell’avvio di una manifestazione tanto diversa, molti davvero non se l’aspettavano.

«Non ne sapevo nulla - spiega Stefano Fantoni, direttore della Sissa -. Certo, un po’ di amarezza c’è. Non tanto per la scelta di affidare l’organizzazione alla Fiera. che potrebbe anche rivelarsi una mossa positiva. Quello che va chiarito, piuttosto, sono i termini della nuova manifestazione. Se si cambia, infatti, è possibile che si renda necessario l’intervento di altri soggetti. Del resto - conclude Fantoni - non siamo uomini per tutte le stagioni. E non è detto che il nostro contributo sia ancora valido».

«Bisogna capire che tipo di divulgazione si intende promuovere con il nuovo progetto - aggiunge il presidente di Area Science Park, Giancarlo Michellone, anche lui come Fantoni fino a ieri all’oscuro del progetto -. Se vengono tenuti in adeguata considerazion tutti e tre i segmenti fondamentali - il grande pubblico, le aziende e le istituzioni - allora la nostra collaborazione potrebbe anche proseguire. In caso contrario qualcosa effettivamente potrebbe cambiare. Di natura, comunque, sono un ottimista e confido quindi nella possibilità di lavorare ancora a fianco della Regione».

Conosceva già, seppur a grandi linee, la nuova linea dell’amministrazione Tondo, invece, il project manager del consorzio, Carlo Giovanella di Mgs Press . «Dovremo esaminare al più presto la questione in consiglio d’amministrazione - afferma -. Dalle indicazioni che mi sono arrivate, la Regione vorrebbe continuare a coinvolgerci nella nuova manifestazione scientifica. Bisogna però capire se è compatibile con i nostri interessi».

«A noi, in ogni caso, la nuova linea dell’amministrazione non crea problemi - conclude Claudio Giorgi di Promotrieste, altro socio del consorzio -. Se la Fiera, individuata come unico organizzatore, avrà bisogno ancora del nostro aiuto, lo daremo. In caso contrario, ci faremo da parte».(m.r.)

Mah... no so... Innovaction e FEST iera delle robe che secondo mi iera bone e valide. La sort de Innovaction no la go ancora capida.

Però el FEST me par che sia definitivamenete morto. E xe un grande pecà.

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gran bel sbrodighez politico de Tondo per spostar el tuto in man ai sui, che schifo.

Voio veder se Innovaction a Udine vien tignudo in vita, voio proprio veder!

Cio, una volta che se riva a organizar qualcossa de bon - tac! - cancelado dal prosimo che passa de là. Che nervi...

Edited by arlon
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Voio veder se Innovaction a Udine vien tignudo in vita, voio proprio veder!

Le ultime notizie che gavevo letto tempo fa sul Piccolo in proposito diseva che i pensava de alternar le due manifestazioni Fest e Innovaction. Nel senso de farle tutte e due biennali e far un anno una e un anno l'altra. Ma se el Fest cambia così no so cosa che alora i vol far de Innovaction.

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E chi secondo ti?.... quei che pensa sempre che Berlusca xè la scelta migliore per l'Italia!... e po' i rimani convinti ancora oggi senza gaver mai letto un giornale! insomma, quei che sta portando l'Italia nel baratro.

Me spieghè per favor cossa xè Innovaction?

Per il resto la mia opinion (ufficializzada con una lettera inviada circa un anno fa a Segnalazioni, ma no so se pubblicada!) xè che Ts ga bisogno de una grande manifestazion, mejo, de un museo sulle nuove tecnologie e sulla ricerca. Fest podeva esser un buon inizio, ma no jera abbastanza.

Ts secondo mi per rilanciarse turisticamente no ga tanto bisogno de un altro acquario, quanto de qualcossa che no ga nissun, e mi penso che tutte le varie organizzazioni scientifiche dall'Area, alla Sissa, al sincrotrone, all'osservatorio, al centro de fisica, ecc. dovessi far "sistema" per divulgar ai turisti le novità nel campo e renderle fruibili come giochi interattivi. una specie de immaginario scientifico in grande sia per bambini che per adulti.

Se i fondi regionali servi ad andar in sta direzion, allora digo che i ga vudo una buona intuizion, se invece (visto che no i ga avvisado i diretti interessati, ma solo i loro vicini politici del Comune e della Fiera) xè solo una roba per accontentar i amici, beh, in tal caso saria da far come Tafazzi. Ma farlo ssai forte!!!

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Ts secondo mi per rilanciarse turisticamente no ga tanto bisogno de un altro acquario, quanto de qualcossa che no ga nissun, e mi penso che tutte le varie organizzazioni scientifiche dall'Area, alla Sissa, al sincrotrone, all'osservatorio, al centro de fisica, ecc. dovessi far "sistema" per divulgar ai turisti le novità nel campo e renderle fruibili come giochi interattivi. una specie de immaginario scientifico in grande sia per bambini che per adulti.

Per mi sia l'acquario che un centro dela scienza saria sai interesanti, se fati ben. Con una legera propension al secondo, per le ragioni che te disi ti.

Però tuto questo se scontra con la cronica imposibilità de crear inovazion fora dei laboratori che ghe xe in cità e dintorni, e la ga cause culturali, purtropo.

(semi-OT: ma l'acquario in campo marzio dopo anni de strombazade xe definitivamente cancelado? Posibile che cam. de com. dopo anni de "orgogli" se fazi taiar i fondi dala region - ZA PROMESSI! - senza dir niente?)

Ma sopratuto, destra o sinistra no me interesa, se i lavora ben... però go un forte presentimento che sto ultimo governator stia taiando tuto a TS per darghe soldi ala fiera dela polenta de Tolmezo. E go la impresion che in cità per conivenza politica nisun verzi boca! (oposizion stranamente inesistente)

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Son troppo in..cavolado. Andaria :offtopic:

Quanti Triestini go sentido dir: Ma Illy xe un str***o, Illy cusì Illy culi.Voto Tondo che sarà sicuramente meio. Detto ,fatto.

Tondo no fa altro che applicar in Region la Politica Berlusconiana e se tanto me da tanto. :down::down::vino::vino:

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  • 2 weeks later...

http://trieste.rvnet.eu/2008/12/04/i-fondi...ale-delle-idee/

Rosolen: «Faremo due biennali alternate un anno a Udine e un anno a Trieste – garantisce –. Non possiamo spendere 3 milioni di euro a evento in tempi di crisi. Dunque spenderemo 750 mila euro all’anno».

Quello che è stato messo nero su bianco, però, ad oggi, è solo la cancellazione di Innovaction, e la spesa per la fiera triestina («2 milioni e 250 mila euro da spalmare sul triennio 2009-2011»).

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mah, no me piasi sto modo de gestir le robe, vedi anche le motivazioni de qualche post fa :-S

Se el problema dei soldi, me chiedo perchè estrometer tuti quei che iera coinvolti nel Fest, e cambiar anche l'argomento dela fiera. Insoma, i fa una roba e i parla de un'altra. Solito, dei.

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si ma el bel xè che dopo i vol far robe del genere...

http://trieste.rvnet.eu/2008/12/03/torna-l...ieri-regionali/

però le prosime volte incolla anche qua che se capissi meio :D sempre linkando la fonte, però..

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http://trieste.rvnet.eu/2008/12/03/torna-l...ieri-regionali/

Torna la Casta: bonus da 50 a 120 mila euro per i consiglieri regionali

Manca poco: entro Natale il consiglieri regionali dovrebbero riuscire a riconquistare il famoso “bonus”. Avranno dunque dai 50 ai 110mila euro a testa da “spendere” per associazioni sportive, culturali… e insomma per rinsaldare il loro bacino elettorale.

In totale si parla di quasi 5 milioni di euro all’anno. Se i calcoli saranno confermati, si parla di 110-120 mila euro per i consiglieri della maggioranza e 50 mila per quelli dell’opposizione. I 59 consiglieri li potranno spendere per ogni anno della durata del loro incarico.

Se i partiti non aspettano altro, il presidente della Giunta Renzo Tondo non sembra favorevole all’idea. La decisione, comunque, arriverà entro Natale.

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Norma RIDICOLA da publicizar in tuti i modi. Scherzemo!

Cossa xe, i vol veramente far partir clientelismi de sto tipo? E po' per che raza de motivo i consiglieri de la magioranza dovesi gaver più de la oposizion?

Se i xe in più, la magioranza ciapa più. O quei che comanda xe più bei?

E tuto questo in periodo de crisi, tanto che no xe soldi per niente, a sentirli a lori?

Dal candidato che tanto ga insistido su conti, debiti, ecc in campagna eletoral??? (che sarà anche contrario, ma la coalizion la ga tirada su lu..)

bleah.

Xe incredibile che facia tosta che no i posi gaver.. per ste robe, saria de far i sit-in davanti la region.

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