SandroWeb Posted January 5, 2009 Report Share Posted January 5, 2009 Dal Piccolo di oggi: Torna Granoche, ma a segnare è CiaA centrocampo contro l’Empoli la coppia Gorgone-Piangerelli, in mezzo alla difesa Petras CAORLE La Triestina prepara la sfida di sabato contro l’Empoli (alle 16 stadio Rocco) con un Granoche in più che si è mosso bene in attacco. Nell’amichevole contro il Portogruaro (compagine di Prima divisione, l’ex serie C1) il bomber uruguagio è sceso in campo per un tempo e mezzo. È questa la vera notizia che arriva da Caorle dove, per la cronaca, la squadra alabardata ha pareggiato 1-1. Ma il risultato in questo frangente conta poco. Era una partita che serviva agli uomini di Rolando Maran per riprendere confidenza con i 90’, dopo la lunga pausa estiva, in vista dell’impegno contro i toscani di Baldini che guidano la classifica di serie B assieme ad altre quattro squadre (Brescia, Livorno, Parma e Sassuolo). Quella contro l’Empoli è una partita molto delicata per diversi motivi. Non solo per la caratura di un avversario accreditato a un pronto ritorno in serie A, ma perché le partite di inizio gennaio sono sempre strane. E riservano spesso risultati a sorpresa. Se i toscani dovranno rinunciare forzatamente agli squalificati Vannucchi e Tosto, ma possono contare fra gli altri su nomi quali Pozzi, Saudati e Corvia, la Triestina sarà chiamata a sostituire l’infortunato Allegretti e gli squalificati Princivalli e Cottafava. Maran dovrà inventare il centrocampo e, stando a quanto fatto vedere a Caorle, lo farà inserendo gli unici giocatori di ruolo rimasti: Gorgone e Piangerelli. Toccherà a Petras, invece, prendere il posto di Cottafava in mezzo alla difesa. Nel test con il Portogruaro non si è visto Testini, sostituito sulla fascia sinistra da Cia tra l’altro autore del gol alabardato, e anche per questo Maran ha inserito al fianco di Della Rocca il rientrante Granoche, sostituito a metà della ripresa da Eliakwu. Uno schieramento offensivo a due punte, insomma, che ha fatto mostrato alcune buone cose in attacco accompagnate da alcune lacune in fase difensiva. La partita, a dispetto della differente categoria di appartenenza delle due squadre, è stata equilibrata non solo nel punteggio finale, ma anche per ciò che il campo ha offerto. Anzi, nella prima frazione è stato il Portogruaro ad essere più incisivo in avanti. Nel primo tempo Agazzi è stato più volte impegnato dall’attacco locale. Il portiere è dovuto intervenire prima su Cesca e a seguire sulla conclusione di Abate, dimostrandosi in entrambi i casi all’altezza della situazione. Per tutta risposta la Triestina si è affacciata in avanti con il redivivo Granoche. Bella la girata di testa dell’uruguaiano che ha costretto agli straordinari Rossi. Buon segno, l’attaccante sembra vicino al rientro. Maran ha avuto risposte interessanti dagli alabardati specie nei primi 45 minuti di gioco, ma è stato nella ripresa che la Triestina ha mostrato alcuni spunti interessanti in avanti. Sempre con Granoche, ma è meglio non dirlo al Chievo. E così il neoentrato fra i pali del Portogruaro, Marcato, ha avuto il suo bel da fare per sbrogliare situazioni difficili. Al 35’ però, nulla ha potuto l’estremo locale sulla conclusione velenosa di Cia. Il giocatore alabardato finta due volte il tiro con il piede destro e al terzo tentativo lascia partire un diagonale che termina alla destra di Marcato. Triestina meritatamente in vantaggio, ma quasi subito ripresa. Dopo due minuti, infatti, il Portogruaro ristabilisce la parità. Azione che parte dalla bandierina, sembra uno schema quello che mette Carbone nelle condizioni di battere a rete. Cia questa volta è protagonista in negativo e trattiene l’avversario per la maglia. L’arbitro Perisan indica il dischetto e Da Silva non sbaglia la conclusione dagli undici metri, pareggiando i conti. Dopo l’1-1 la partita non regala altre emozioni. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Maurice Posted January 5, 2009 Report Share Posted January 5, 2009 (edited) Probabile formazione: Agazzi Cacciatore Petras Minelli Rullo Antonelli Piangerelli Gorgone Cia Della Rocca Granoche Mi spero nel Diablo. Le assenze de Testini,Cottafava,Allegretti e Princivalli xe pesantine... Edited January 5, 2009 by Maurice Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
enrico89 Posted January 5, 2009 Report Share Posted January 5, 2009 No semo proprio messi tanto ben...no... Alegria... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Colaussi89 Posted January 5, 2009 Report Share Posted January 5, 2009 speremo che Gorgone e Piangerelli siano in giornata di grazia Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
SandroWeb Posted January 7, 2009 Author Report Share Posted January 7, 2009 Dal Piccolo di mercoledi 7 gennaio Maran: «Con il recupero di Granoche posso schierare una Triestina a due punte»Cambiamenti tattici in vista alla ripresa del campionato sabato al Rocco con l’Empoli «Nell’amichevole con il Portogruaro Pablo ha dimostrato di essere in grado di reggere i 90’» TRIESTE Non si può dire che Rolando Maran non ami il suo lavoro. Nel gelo del Comunale di Monfalcone, baciato da un tiepido sole, il tecnico alabardato ha torchiato a lungo i suoi giocatori dando quasi l'impressione di non voler smettere sino a notte fonda. In realtà l'allenatore alabardato ha già fiutato l'aria del campionato e giustamente non si fida. Per questo è diventato più esigente in allenamento, facendo ripetere ai suoi giocatori alcuni movimenti sia in difesa che in attacco: alla squadra ha chiesto in questi giorni grande applicazione mentale, concentrazione, più precisione nei passaggi e maggior profondità alla manovra offensiva. Con il passare dei giorni inolte è sembrato voler puntare sempre di più su un assetto tattico più offensivo al punto che con l'Empoli la Triestina dovrebbe giocare con due attaccanti, Granoche e Della Rocca, supportati da Antonelli e Testini sulle fasce con quest'ultimo finalmente riportato nel suo ruolo naturale di esterno. Proprio il cannoniere uruguaiano potrebbe essere l'uomo giusto per rendere più penetrante e ricca di soluzioni l'azione d'attacco, a meno che il bomber, da qui al 31 Gennaio, non venga attratto dal richiamo della serie A. Maran il 2009 sembra riconsegnarle subito Pablo Granoche: è intenzionato a schierarlo con l'Empoli? «Non vedo perchè no: il giocatore è ritrovato, direi che è pronto visto che anche in amichevole domenica ha fatto intravedere buone cose. Il suo ritorno costituisce il valore aggiunto di questa squadra». Senza Cottafava, Princivalli e Allegretti contro l'Empoli di Pozzi e Saudati: che partita sarà quella di sabato? «Una partita dura, difficile che vedrà la mia squadra rimboccarsi le maniche e dare tutto quello che ha per poter guadagnare i tre punti. Poche volte abbiamo deluso il nostro pubblico, vedrete che anche stavolta daremo tutto per cercare di vincere: un risultato positivo potrebbe essere davvero importante per noi». La sua squadra dopo la sosta come sta? «Direi che tutto il gruppo si è ripresentato con la voglia giusta. Purtroppo il freddo e i terreni d'allenamento ghiacciati di questi giorni non ci hanno permesso di lavorare con cura. Lo spirito però è quello giusto: anche nell'amichevole con il Portogruaro, nonostante un terreno davvero insidioso, ho visto attenzione ed impegno. Questi sono aspetti che fanno ben sperare». Un anno fa a Treviso però non andò bene, nonostante i buoni propositi... «E' vero tuttavia quella era un'altra squadra. Oggi siamo cresciuti e questo ci deve rendere consapevoli della nostra e capaci di non commettere passi falsi, sopratutto in casa. Sono convinto che sabato saremo decisi, in partita, senza paura e ricchi di determinazione». Il primo mese di campionato dopo la sosta, visti gli incontri casalinghi con Bari ed Empoli, si annuncia come l'ideale trampolino di lancio per un'eventuale rincorsa ai playoff... «Sono d'accordo. Vincere queste due gare potrebbe voler dire molto, ne parliamo tutti i giorni, sappiamo che queste prime settimane del 2009 potrebbero essere importanti sotto il profilo psicologico. Sta a noi sfruttare nel modo migliore questa opportunità». Quasi tutti i pronostici indicano in Empoli, Parma e Livorno le grandi favorite alla vittoria finale: Rolando Maran cosa ne pensa? «Aggiungo il Brescia, una formazione che con l'organico al completo è alla loro altezza. Per fortuna però non sempre però vincono i più bravi o i più forti: nel calcio conta anche mettere in campo tanto cuore e tanta grinta. Chi risulterà più forte sotto questo aspetto potrebbe anche riuscire ad inserirsi in zona promozione». Giuliano Riccio Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
SandroWeb Posted January 8, 2009 Author Report Share Posted January 8, 2009 Dal Piccolo di giovedì 8 gennaio: Ancora due incognite per MaranBallottaggio tra Granoche e Testini e tra Milani e Cacciatore TRIESTE Una temporanea tregua dal gelo, prima della nuova ondata di bora annunciata in arrivo, ha permesso ieri alla truppa alabardata un proficuo allenamento sul terreno di Monfalcone in vista della sfida con l’Empoli di sabato al «Rocco» (inizio ore 16). Tutti presenti a parte Figoli, alle prese ancora con una contrattura agli adduttori e quindi difficilmente disponibile per sabato, e naturalmente Allegretti, che continua a fare terapia per lo strappo al polpaccio: il suo stop comunque potrebbe essere più breve del previsto, tutto dipenderà dalla prossima ecografia di controllo. Ma intanto bisogna fare i conti, oltre che con quella del capitano, anche con le assenze di Princivalli e Cottafava, entrambi squalificati. La formazione sembra delineata per almeno nove undicesimi, ma ci sono ancora due dubbi. Il primo riguarda il ruolo di terzino destro: assodato che sarà Petras a sostituire Cottafava e a giocare in coppia con Minelli in mezzo alla difesa, e che Rullo giocherà a sinistra, per la pedina mancante è ballottaggio fra Milani e Cacciatore. Dopo la prima parte di campionato che ha visto protagonista il giovane di scuola Samp, Milani una volta entrato non ha più mollato il posto. Ora, dopo la pausa, Maran si ritrova con un legittimo dubbio che si toglierà solo nell’immediata vigilia. L’altro punto di domanda riguarda invece Pablo Granoche: ora il bomber uruguagio sta bene, l’amichevole di Caorle ha dimostrato che è pienamente recuperato, lo stesso Maran ha ammesso di essere pronto a schierarlo a fianco di Della Rocca, ma bisogna pur sempre ricordare che El Diablo sarebbe al vero rientro dopo tanti mesi di assenza. Potrebbe quindi subentrare un po’ di comprensibile prudenza: non solo per la tenuta sui novanta minuti, ma anche per il clima particolarmente rigido che potrebbe provocare sgraditi problemi muscolari. Insomma, l’impressione è che almeno per questa volta Granoche potrebbe partire dalla panchina. Fosse così, toccherebbe di nuovo a Testini giocare in avanti a supporto di Della Rocca, anche perché Tabbiani è pienamente recuperato dal problema al ginocchio e quindi sarebbe schierato a sinistra. (a.r.) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Maurice Posted January 8, 2009 Report Share Posted January 8, 2009 Ma cossa ne costa metter a seder Tabbiani e Milani? Femo zogar Testini e Cacciatore e rischiemo Granoche. Senza Allegretti per far risultato dovemo affidarse al bomber... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
SandroWeb Posted January 9, 2009 Author Report Share Posted January 9, 2009 Dal Piccolo odierno: Arriva l’Empoli, incognita GranochePressing del Chievo sul bomber: sabato partirà forse dalla panchina di MAURIZIO CATTARUZZA TRIESTE Per gli allenatori gennaio è storicamente un mese terribile. Se da una parte il mercato di riparazione qualcosa dà (rinforzi), dall’altra toglie perchè i giocatori sono spesso attaccati al telefonino con i loro procuratori e quindi la concentrazione difficilmente è al top. Il presidente Fantinel e De Falco hanno cercato di giocare d’anticipo annunciando per tempo le manovre in uscita (partiranno Cossentino e Eliakwu) per evitare così pericolose distrazioni. Tanto più che sabato, alla ripresa del campionato, l’Unione si gioca un’altra fettina di play-off contro l’Empoli, una delle cinque capoliste e una delle principali candidate alla promozione. Malgrado le buone intenzioni, radiomercato fa sempre circolare qualche nome. Per esempio quelli di Milani, Allegretti (ma non ha nessuna voglia di muoversi), Gorgone. Ma a preoccupare maggiormente la società è tutto il can-can che c’è attorno a Pablo Granoche, fresco fresco di guarigione dopo sei mesi di stop per l’intervento al ginocchio. Dopo la buona prova con il Portogruaro, l’allenatore Maran sabato lo manderà almeno in panchina e il proposito è quello di farlo giocare al più presto in coppia con Della Rocca come l’anno scorso. Il problema è che al momento attuale non c’è un’assoluta certezza sulla permanenza del centravanti dopo il mercato di gennaio. La Triestina vorrebbe a tutti i costi tenerlo fino a giugno e fino a poco tempo fa questo era anche l’orientamento del Chievo che dopo aver acquistato il 50 per cento del giocatore in estate lo ha lasciato qui in prestito. Il club veronese sta cercando punte di grosso calibro per evitare la retrocessione ma nella lista de ds Sartori (seppure di rincalzo) c’è anche il nome di Granoche. Dovesse vederlo vispo e in forma nelle prossime partite, il Chievo potrebbe farsi avanti per ridiscutere gli accordi estivi. Lo stesso giocatore appare ingolosito, com’è normale, dalla possibilità di sbarcare subito in serie A, un tram che i «pandorini» rischiano di perdere. Appare chiaro, quindi, quale sarà il tormentone di questo mese: Grancohe sì, Granoche no. La Triestina si sta già guardando in giro e ha chiesto informazioni su quattro o cinque giovani attaccanti per non restare spiazzata (Di Carmine, Ceravolo, Scappini, Baclet). In ogni caso si libererà una casella in attacco con la partenza di Eliakwu. Per lo stesso Pablo e i tifosi alabardati ancora una settimana di passione. Ma gli alabardati tengono le orecchie dritte anche per quanto riguarda i movimenti in entrata: per ogni arrivo c’è chi teme di perdere il posto. Facciamo un esempio pratico: se dovesse essere ingaggiato il mediano Carotti della Cremonese tutti i centrocampisti (o quasi) si sentirebbero messi in discusssione. Ma intanto c’è questa partita con l’Empoli che presenta le stesse difficoltà di quella con il Livorno, anche se le due squadre hanno caratteristiche diverse. La prima partita dopo la sosta natalizia è sempre un’incognita per tutti perchè la condizione atletica è tutta da verificare. Entrambe le squadre accusano anche assenze pesanti e tutto ciò rende questo match ancora più incerto. Con le formazioni di vertice gli alabardati non hanno finora mai, questa forse è l’occasione buona per rompere il ghiaccio (che potrebbe esserci). Devono anche farsi perdonare la brutta figura di Ancona. Non è caduta in prescrizione. Il ritorno di Granoche, almeno part-time, potrebbe essere l’attrazione più grande. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Maurice Posted January 9, 2009 Report Share Posted January 9, 2009 Mi veramente no capisso sta fissazione che ga Maran per Tabbiani. Cioè... feme capir. Se decidi de metter Granoche dal 1' metemo Testini in panca per far zogar Tabbiani???? Poi magari Tabbiani farà 5 gol, ma cusì a pelle no gaveria dubbi... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
SandroWeb Posted January 10, 2009 Author Report Share Posted January 10, 2009 Dal Piccolo odierno: Triestina coperta davanti all’EmpoliToscani senza il regista Vannucchi, alabardati con Gorgone e Piangerelli Della Rocca punta unica ma Testini pronto a inserirsi Petras al posto di Cottafava assicura fisicità in mezzo al reparto e aiuto a Minelli di BRUNO LUBIS TRIESTE Stesso periodo, stesso tempo di 20 e più anni addietro. Si era alla ripresa del campionato, appena passata la festa della befana e a Trieste arrivava il Catania con due brasiliani non di primissima scelta come Pedrinho e Luvanor. I due scesero a Ronchi dei Legionari direttamente dal Brasile e si ritrovarono con un psaio di gradi sotto lo zero e una bora davvero impietosa, specie per chi si era crogiolato una settimana al sole dei Tropici. Quella Triestina allenata da Giacomini, pur senza mostrare nulla di eccezionale, vinse facilmente la partita 2-0 contro una formazione che pure era retrocessa dalla massima serie. Appunto, come lo è l’Empoli di oggi. Le similitudini riguardano la cornice dell’incontro, non certo la sostanza che si risolve del tutto sul campo di gioco. L’Empoli attualmente è in cima alla classifica, mira alla promozione in serie A senza passare dai play-off. Ma anche la Triestina ha un potenziale da medio-alta classifica e in casa, con le buone o con le cattive, riesce comunque a farsi rispettare. Ci sarà l’incognita del tempo freddo, dei refoli di bora e della ripresa del torneo dopo tre settimane di sosta. Sosta vera e propria se n’è fatta molto meno, poi si è lavorato sulla condizione atletica. Resta a far pendere la bilancia da una parte o dall’altra il talento e la voglia di primeggiare che le due formazioni saprannop mettere in evidenza. Baldini, quello che l’anno scorso prese a calci nel c**o Mimmo Di Carlo davanti alla tv, dovrà fare a meno di Vannucchi e Tosto, Cupi ha l’influenza, m,a la rosa a sua disposizione è senz’altro di prim’ordine. Però, nel deserto dei talenti, non vedere Vannucchi dispiace a chi ama il bel gioco. Igli Vannucchi è uno di quei giocatori che in ogni partita sanno creare qualcosa perchè in possesso di dribbling, corsa e vedono i compagni se messi in buona posizione. Mica ce ne sono mtanti così. Però, va ricordato, che il tifo cieco (come i gattini nati da una gatta frettolosa nel partorire - non c’entra nulla ma è tanto per trovare similitudini popolari riguardo il concetto di cecità) gode se l’avversario non si presenta al meglio, perchè così è più facile vincerlo. Ma in avanti ci saranno Pozzi che sta recuperando velocemente la pericolosità e Saudati che ha tutte le caratteristice del gran giocatore meno la produttività realizzativa. La Triestina avrà anch’essa le sue assenze per squalifica, non ci sarà un pilastro della difesa come Cottafava, ma Maran ha pronto il naturale sostituto che è quel Martin Petras, tipo silenzioso e tosto, oltre a tutto è nazionale slovacco. Quindi esperto e fisicamente forte. Non ci sarà neanche Princivalli ma Gorgone assicura una sorgente di iniziative degne di nota, purchè stia bene. Sarà anche assente per infortunio muscolare Allegretti, molto utile sui calci da fermo, ma che non si faceva certo notare per dinamismo e fantasia nel proporre manovre d’attacco nè chiusure in fase difensiva. Quindi Piangerelli lo dovrebbe surrogare come diga davanti alla difesa. Per i calci d’angolo, si troverà chi li possa tirare con decenza. E, siccome l’Empoli non lascia dormire sonni tranquilli, Maran opta per la formazione più consolidata. La difesa sarà puntellata ai lati da Rullo a sinistra e da Cacciatore o Milani a destra, Antonelli e Tabbiani avranno il compito di creare qualcvhe fastidio ai toscani, facendo pervenire palloni utili a Testini che partirà da lontano come un centrocampista propositivo, quelli che devono puntare verso l’area avversaria inserendosi tra i difensori, tutti intenti a spintonarsi con l’armadio Della Rocca. Vargas e il giovanissimo Kokoszka (porta il nome di un grande pittore della Grande Vienna all’inizio dell’altro secolo, capace di figure dinoccolate e spiritate) avranno il difficile compito di frenare le iniziative aeree dell’unico attaccante alabardato. Unico nel dare punti di riferimento agli avversari, magari gli inserimenti dei ccentrocampisti della Triestina creeranno disguidi e discrepanze nell’ingranaggio della difesa dell’Empoli. Maran conta, appunto, sui disguidi perchè ci tiene a riprendere la marcia verso la zona dei play-off. Ma i pretendenti sono tanti, addirittura troppi. Segno che il livellamento è preoccupante. e Tabbiani: «Meglio uno squadrone così ci può scappare la sorpresa»TRIESTE Tabbiani, alla ripresa dopo le feste c’è subito un impegno durissimo: era meglio riprendere con una squadra più soft dell’Empoli? «Penso sia meglio incontrare subito uno squadrone: quando si riprende dopo tanto tempo le condizioni di una squadra sono sempre un’incognita e magari le sorprese posso avvenire più facilmente». Cosa temete in particolare dei toscani? «Si tratta di una squadra di categoria superiore, con molti giocatori che già militavano lo scorso anno in serie A. E’ una compagine costruita per ritornare subito nella massima serie, quindi direi che è un po’ tutto l’organico da temere». Che Triestina servirà per fronteggiare questi avversari? «Da parte nostra servirà tanta determinazione, in modo da sopperire alla differenza tecnica. Ma credo che anche noi abbiamo le qualità necessarie per metterli in difficoltà». E’ un match importante per testare le vostre ambizioni? «Certo, l’importante in questo momento è stare attaccati il più possibile al treno che conta. Prima della pausa le prime avevano cominciato ad avere un buon ruolino di marcia, e credo che proprio partite come quella di oggi serviranno a farci capire se potremo restare a lungo nella zona calda, come del resto vogliamo». Che sensazioni ci sono all’interno della squadra dopo le tre settimane di stop? «Io credo che la pausa ci abbia fatto bene. Nell’ultimo periodo avevamo speso molto, poi c’erano state le feste per il novantennale insomma era necessario ricaricare per bene le pile e recuperare le energie. Adesso siamo pronti per ricominciare». Si può dire che gennaio sarà per voi un mese decisivo? «Sono tutte partite difficili, compresa la trasferta di Modena. E’ vero che una partita vale l’altra, ma in effetti in questo periodo il calendario ci metterà un po’ sotto pressione. Almeno capiremo se siamo davvero da vertice». Ormai giochi fisso a sinistra: impressioni? «Credo che per un giocatore sia importante saper ricoprire più ruoli, magari saper giocare su entrambe le fasce, o saper fare l’esterno alto e quello basso, anche durante la stessa partita. In ogni caso, in qualsiasi ruolo si giochi, l’importante è l’approccio alla gara». Antonello Rodio Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
SandroWeb Posted January 10, 2009 Author Report Share Posted January 10, 2009 E, infine, sempre dal quotidiano locale odierno: L’allenatore non rischia: Testini affiancherà Della Rocca in avantiGranoche in panchina per entrare nel clima con la giusta cautela TRIESTE Ultima rifinitura al Rocco ieri pomeriggio per la Triestina in vista del match odierno con l’Empoli: si è lavorato soprattutto in palestra, con incursioni sul manto erboso solo per provare alcune situazioni tattiche sui calci piazzati e per testare i tacchetti giusti per il terreno gelato. Venti i convocati: mancano gli squalificati Cottafava e Princivalli e gli infortunati Allegretti e Figoli. Per il resto ci sono tutti, compresi Cossentino e Cristea. Riguardo alla formazione, Granoche partirà dalla panchina mentre al fischio d’inizio sarà Testini ad affiancare Della Rocca in avanti. A centrocampo coppia centrale Gorgone-Piangerelli con Tabbiani a sinistra e Antonelli a destra, mentre in difesa davanti ad Agazzi giocheranno al centro Minelli e Petras, sulla corsia mancina Rullo e a destra Cacciatore, che però resta in ballotaggio con l’esperto Milani. In panchina, oltre a Dei, Cacciatore o Milani e Granoche, ci saranno Lima, Ardemagni, Cia e probabilmente Cristea, che sembra favorito su Cossentino ed Eliakwu. Riguardo all’atteso rientro di Pablo Granoche, Maran conta di schierarlo a partita in corso: «E’ un giocatore importante da recuperare per noi, e quindi l’obiettivo è di farlo gradatamente giocare il più possibile. La volontà è sicuramente quella di utilizzarlo, poi vedremo come andrà la partita». Quanto alle sensazioni sulla sua squadra dopo la lunga pausa per le feste, Maran è fiducioso: «Il freddo e i campi gelati di questi giorni non ci hanno certo agevolato nel lavoro, ma quello che siamo riusciti a fare lo abbiamo fatto molto bene. Nel gruppo c’è grande voglia di ricominciare e di fare bene. Sappiamo che affrontiamo una grande squadra e che ci sarà bisogno di una prova al centodieci per cento per riuscire a fare un’impresa», (a.r.) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Radimiro Posted January 10, 2009 Report Share Posted January 10, 2009 Grande Unione. Goal di Antonelli e di Granoche che stendono un forte (non oggi per fortuna) Empoli. La nostra e' una squadra di seri professionisti che onorano l'immagine della citta'. I cestisti falliti dell'Acegas dovrebbero imitare la forte Triestina e ancor di piu' Pallamano Trieste. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
AFABIO Posted January 10, 2009 Report Share Posted January 10, 2009 (edited) Commento a caldo ...si fa' per dire perche' qui a New York fa un freddo cane e ho visto che pure a Trieste non si scherza (la telecronista di RAI International...batteva broche). Risultato giusto...anzi giustissimo dato che l'Unione avrebbe potuto segnare di piu'. Un rigore non dato su Della Rocca nel primo tempo ed un mezzo rigore su Testini da parte di Vargas ..oltre ad un'ancata sempre di Vargas a Testini che si apprestava ad entrare in area (l'arbitro ha sorvolato su i tre episodi). Credo che tutti i giocatori dell'Unione hanno giocato da voto 7, forse il meno impegnato e' stato Agazzi che non credo abbia fatto alcuna parata difficile. Migliori della Triestina : Antonelli e Testini ...veramente superlativa la loro prova. Bravo Granoche a sfruttare il rimpallo sul tiro di Testini e fare un gol...da rapina anche se un po' fortunoso. La Triestina ha giocato un secondo tempo magistrale mentre nel primo l'Empoli era forse piu' squadra a centrocampo...ma niente altro. FORZA UNIONE Fabio Angeli (Stony Brook,N.Y.) Edited January 10, 2009 by AFABIO Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
SandroWeb Posted January 10, 2009 Author Report Share Posted January 10, 2009 Una gara dei sogni, senza alcun dubbio: me sembra de esser tornado all'altro anno dopo Triestina-Brescia 1-0 che ne gaveva di fatto regalado la salvezza anticipada za a metà marzo. Una squadra de onesti operai ga messo sotto scacco una formazion fatta da tanti zogadori de nome ma, almeno nella partida odierna, de 'ssai poca sostanza. Me piasi pensar che la nostra Unione, zogando con estrema pulizia, ga savudo batter una pretendente per andar su: e forse xe la vittoria più bella in casa de tutto el campionato, anche perchè dopo el rovescio de Ancona e con tanti squalificadi se podeva pensar (come el sottoscritto ga fatto) a una gara de assoluto contenimento. Bravissimo Antonelli (nel primo tempo bisognava fermarlo con la lupara, per farlo rallentar ), bravissimo Granoche a segnar dopo un minuto che el iera entrado in campo (con la speranza però che Della Rocca no gabi denovo longhi...). Speremo che a Verona nisun gabi visto el gol del Diablo Un applauso comunque a tutta la squadra, semo stadi davvero magnifici oggi. P.S. la cronaca della partida la trovè nell'apposita sezion del forum Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
SandroWeb Posted January 11, 2009 Author Report Share Posted January 11, 2009 La rassegna stampa del Piccolo di oggi: Antonelli e Granoche, inizio con i bottiDopo la prodezza balistica dell’esterno, l’uruguaiano entra e sigla il raddoppio di MAURIZIO CATTARUZZA TRIESTE La sceneggiatura di Triestina-Empoli la scrive interamente la squadra di Maran affidando solo una particina alla ex capolista. Dalla penna o meglio dai piedi degli alabardati esce al Rocco una bella storia, molto godibile, che racconta di un’Unione ritrovata che azzanna i toscani dal primo minuto fino a tramortirli con un gol per tempo. Ed è una sceneggiatura con una grande sorpresa: il gol del 2-0 è firmato dal redivivo Pablo Granoche. Ed è un boato, è come se al Rocco fosse esploso un gigantesco petardo avanzato a chissà chi dopo il veglione di fine anno. Il predatore è tornato, più famelico di prima. A volte anche il destino ci mette lo zampino. Al 14’ Della Rocca getta la spugna per un dolore al ginocchio sinistro. E allora vai Pablo, uccidi. Va subito a rincorrere ogni pallone come un torello infuriato ma neanche lui, il bomberone, avrebbe mai immaginato di poter tornare in gol dopo un minuto dal suo ingresso. Avviene tutto in maniera quasi casuale: grande sinistro di Testini che centra la chiappa di un avversario sul rimpallo s’avventa sulla palla Granoche che segna con un tocco sporco che disorienta Bassi. È fiesta, tutti gli alabardati sommergono di abbracci l’uruguiano. Il calvario è finito, adesso speriamo solo che non se lo porti via il Chievo. Ma la prima partita dell’anno è una miniera di buone notizie per l’Unione che ha impresso un marchio molto netto su questo incontro. Maran ha messo in campo la più bella Triestina di questa stagione, semplicemente perfetta. Non ha sbagliato nulla nell’arco dei 90’, la vittoria è strameritata e poteva essere anche più larga. Tanta Unione, allora, ma anche poco Empoli. Supponente, poco vivo di fronte a un avversario che ha sempre dettato i ritmi della gara pur su un campo martoriato dalle gelate che rendeva difficile ogni controllo. L’armata di Baldini solo nei primi 25’ ha giocato un discreto calcio ma è sparita presto di scena. Ha subito l’irruenza e la ferocia agonistica della Triestina. Neppure il gol di Antonelli, altra perla della partita, non l’ha scossa. L’Empoli ha rischiato di passare in vantaggio dopo 19’ con una punizione pennellata all’incrocio dei pali da Lodi. Stop. Non s’è scomposto nemmeno dopo l’1-0 (29’) che merita subito raccontare: veloce scambio al limite dell’area tra Testini e l’esterno che esplode un sinistro di collo pieno, un siluro che s’infila nel «sette». Tutta la reazione degli empolesi è concentrata in una legnata da 25 metri del difensore Kokoszka. Agazzi non è mai stato seriamente impegnato, solo una serie di uscite di media difficoltà. Anzi, prima del riposo Bassi ha dovuto grattare la terra del campo con la mano per tirare fuori dalla porta un insidioso rasoterra di Testini. Gli ospiti hanno un unico alibi: non era facile ieri mettere i piedi in testa a una Triestina molto determinata e compatta. Non c’erano spifferi in cui infilarsi. Chi è sceso in campo ha nascosto benissimo le assenze di Allegretti e Cottafava, uomini di peso. A centrocampo Piangerelli e Gorgone sono stati dei mostri di essenzialità e puntualità nella coperture. Niente fronzoli, tanta concretezza nell’aprire il gioco sugli esterni. I due hanno dato rapidità e intensità alla manovra sprecando pochissimi palloni. Il calcio resta un gioco elementare se appplicato come si deve. A destra in Antonelli tutta la squadra ha trovato un preciso punto di riferimento a prescindere del gol. Sembrava un indemoniato il numero otto, poche volte sono riusciti a prenderlo. Dall’altra parte Tabbiani ha svolto un lavoro più di fatica ma comunque prezioso. Neanche dietro la Triestina ha mai ballato. Con le buone o con le cattive Minelli e Petras hanno imbavagliato sia Saudati che Pozzi, tanto è vero che gli unici veri pericoli sono venuti da conclusioni da fuori. A Baldini non è servito neanche mescolare le carte inserendo nella ripresa gli attaccanti Pasquato e Corvia. Cacciatore e Rullo hanno chiuso la porta in faccia a Lodi e Marianini. Empoli, insomma. non pervenuto. Se questa è la prima della classe, anche l’Unione può dire la sua. In attacco Della Rocca è stato utile negli appoggi mentre Testini si è calato nei panni del guastatore. Anche la ripresa ha regalato una Triestina vispa e un Empoli addormentato. Dopo 5’ Antonelli di testa manda alto con tutta la porta spalancata. E dopo un’incursione di Buscè con Minelli che rischia l’autogol, arriva l’ora di Granoche e del raddoppio. Poi la gara è tutta in discesa. Al 18’ Pablo manca il 3-0 calciando sopra la traversa da buona posizione e al 32’ gli ospiti rischiano di nuovo la capitolazione su assolo di Testini che non trova però la porta. Ci sarebbe nel finale anche un rigore sullo stesso Testini ma Giannoccaro in area non fischia mai. Ma non riesce a rovinare la festa, al Rocco è un inizio d’anno con il botto. IL RIENTRO DOPO QUASI OTTO MESI DI STOPIl predatore Pablo trova subito il gol Le reti hanno tutte lo stesso valore sia quelle di tacco o in rovesciata e i tocchi più semplici TRIESTE Ritrovare il gol per Granoche non è stato facile: complice l'infortunio e i problemi arrivati dopo l'affrettato rientro con il Cittadella, il giocatore ha impiegato otto mesi, ovvero quelli trascorsi dall'ultima rete in alabardato realizzata a Cesena nel finale dello scorso campionato, e centoventi secondi. Quest'ultimi sono i due minuti trascorsi dal suo ingresso in campo contro l'Empoli, nella ripresa al posto di Della Rocca, e la rete siglata ai toscani. Che Granoche sia un predestinato del gol lo conferma la rete messa a segno: un pallone raccolto in area, dopo un tiro di Testini smorzato dal difensore polacco dell'Empoli Kokoszka, sfiorato, sull'uscita a valanga del portiere Bassi, quel tanto che basta da finire alle sue spalle. La zampata del Diablo insomma è un marchio di fabbrica. Il resto è una bella favola, di quelle che spesso il calcio regala: una standing ovation lunga un paio di minuti, un abbraccio collettivo con i compagni e i tifosi che sin dalla fase di riscaldamento avevano cominciato ad incitarlo, qualcosa di speciale che solo Trieste e la Triestina sanno donare. Granoche si è buttato su quel pallone quasi fosse l'ultimo della sua carriera, incarnando perfettamente lo spirito, la voglia di vincere la propria battaglia, che dovrebbe animare una squadra che punta a compiere un'impresa storica, come quella che punta a realizzare la squadra di Maran. Quel gol, giunta dopo la bellissima conclusione di Antonelli, peraltro il migliore in campo, è valsa alla Triestina i tre punti ma anche un'iniezione di fiducia particolare che solo uno come Granoche poteva dare. Subito dopo la gara per il bomber è iniziata un'altra partita, quella con le interviste. Telecamere, microfoni, telefoni hanno fatto a gara per accappararsi la voce e le sensazioni del giocatore. Granoche quello con l'Empoli è un gol che non dimenticherà facilmente. «Lo aspettavo da tanto tempo, mi sono passate per la mente tante cose dopo che ho visto la palla entrare. Otto mesi di lavoro per recuperare, di tanti sacrifici fatti per poter tornare quello di prima». Un gol importante in una partita particolare: che ne pensa? «Credo che la Triestina oggi abbia fatto una partita molto intelligente. Siamo stati bravi già nel corso della settimana a prepararci anche psicologicamente a giocare su questo campo, che era ghiacciato da tre giorni, e siamo stati bravi a sfruttare questo dettaglio. Sin dall'inizio ci siamo resi conti di avere l'atteggiamento giusto, quello utile a farci guadagnare tre punti importantissimi». Un gol alla sua maniera, sporco, di rapina, di quelli che l'hanno resa famoso. «Alla fine valgono tutti allo stesso modo, che si segni in rovesciata o di tacco. Sono contento per la squadra, vorrei ringraziare tutti quelli che mi hanno aiutato o mi sono stati vicini in questo periodo, una lista lunghissima, a cui va il mio grazie più sincero». L'abbraccio collettivo dello stadio è stata davvero un'emozione speciale, di quelle che non si vedono spesso su un campo di calcio: che significato ha per lei? «Mi ha fatto davvero tanto piacere vedere e sentire queste cose. Sono uno che è sempre stato vicino ai compagni, soffrendo con loro, ricevendone l'aiuto. Questo ha fatto sì che continuassi a lavorare sempre con la stessa spinta, con la stessa grinta, per cui quell'abbraccio singolo e collettivo mi da la forza per continuare a fare ancora meglio per questa squadra». La sua favola continua a Trieste allora? «Credo di sì, lo spero, non ho altre notizie a riguardo al momento». Nel dopo partita, mentre il presidente Fantinel in diretta radio conferma quasi sottovoce la permanenza di Granoche in alabardato, manco ci fosse il ds del Chievo Sartori a sentirlo (peraltro presente a Caorle domenica scorsa), è De Falco a dipanare la matassa: «Il nostro più grosso colpo di calciomercato? Trattenere a Trieste Pablo Granoche. Non ci sono più dubbi, è lui l'uomo giusto, quello in grado di farci fare il definitivo salto di qualità». Giuliano Riccio e Maran: «Merito dei panchinari»«Finalmente un risultato importante, ottenuto contro una squadra fortissima» TRIESTE La vittoria degli outsider, di quelli che di solito non giocano e che ieri contro l’Empoli sono stati protagonisti assoluti, mettendo al tappeto una delle grandi pretendenti alla promozione in serie A: è questo per Rolando Maran il leit-motiv del brillante successo della Triestina sui toscani allenati da Silvio Baldini. Un successo limpido, netto, senza discussioni di sorta. «Ci era mancato finora un risultato importante in questo campionato e finalmente l’abbiamo ottenuto, Avevo chiesto una prova al centodieci per cento, e in effetti la squadra l’ha data. Ma non la volevo solo io, la volevano tutti i ragazzi. Io sono solo la parte, diciamo così, decisionale, ma serve la collaborazione di tutti per ottenere certe prestazioni. E’ stato un grande risultato contro una squadra forte, e non è arrivata solo la vittoria, ma anche la prestazione. Alla ripresa dopo le feste non era facile sfoderare una prova del genere, significa che la squadra si è calata subito nel clima campionato». Ma per il tecnico trentino, che ha sfatato la maledizione che lo perseguitava alla prima partita dell’anno, il segreto di questo successo è riposto in certi giocatori abituati spesso alla panchina: «Mi fa molto piacere che chi non giocava da tanto tempo ha tirato fuori una prova maiuscola. Penso a Petras, a Gorgone, a Piangerelli, allo stesso Cacciatore che anche lui era fuori da parecchio. Tutta gente che si è fatta trovare prontissima. Da questo emerge la grande professionalità di questo gruppo e il grande lavoro che viene fatto in settimana. Tutti sono stati bravi, ma una lode particolare stavolta va proprio a loro». L’Empoli è apparso quasi sempre alle corde, non ha avuto il minimo sussulto, uno straccio di reazione. Sarà stata anche una giornata storta per la squadra di Baldini, ma se è andata così, per Maran è anche merito della Triestina: «Io credo che tanto merito spetta alla mia squadra. Io ho visto molte volte l’Empoli e francamente in pochissime occasioni l’ho notato in difficoltà. Ma ripeto, certi risultati si ottengono solo quando tutto il gruppo lavora in settimana in un certo modo. Se è stata una delle nostre migliori prove della stagione? Diciamo che per tanti aspetti è sicuramente una di quelle prove da ricordare. Ma adesso dobbiamo stare attenti a non abbassare la guardia». Se in qualche frangente l’Empoli si è reso pericoloso, è stato nel primo tempo, ma Maran rivendica i meriti della Triestina anche nella prima frazione: «Anche nei primi 45 minuti abbiamo sfiorato il gol in qualche occasione, poi è arrivata la bellissima rete di Antonelli, ottima per trama e per esecuzione. E poi nella ripresa è arrivata quella di Granoche proprio al suo rientro. Sapevamo che Pablo sarebbe stato un valore aggiunto per noi. Avevo già intenzione di utilizzarlo nella ripresa, poi Della Rocca ha avuto un problema al ginocchio destro e l’entrata è stata anticipata». E proprio su Granoche arriva l’ennesima assicurazione del presidente Fantinel, che conferma: «L’ho già detto tante volte e ritorno a ripeterlo, Granoche resta a Trieste fino a giugno. Non occorrono creare né casi né misteri. La prova della squadra? Ottima, come sempre quando la spina è attaccata. Bisogna però fare bene sempre, purtroppo il ricordo della sconfitta di Ancona è ancora amaro». Antonello Rodio Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
enrico89 Posted January 11, 2009 Report Share Posted January 11, 2009 Grande Unione!!!!Partida perfetta anche senza parecchi titolari!! Adeso se Granoche resta penso che almeno per i play-off noi ghe semo sicuramente!!! FORZA UNIONE!!! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
SandroWeb Posted January 12, 2009 Author Report Share Posted January 12, 2009 Dal Piccolo odierno: IL PRESIDENTE GIUSTIFICA LA PRESENZA A CAORLE DEL DS DEL CHIEVO: «È VENUTO A VEDERE COME STA»Fantinel: Granoche non si muove da qui «Questo gruppo può arrivare in alto a patto che entri in campo con la mentalità giusta» L’ATTACCANTE ARRIVATO DALL’URUGUAY DOPO L’ESPERIENZA IN MESSICO TRIESTE L’ennesima conferma che Granoche resterà a Trieste fino a giugno, condita dall’ossessiva ripetizione della metafora della spina attaccata, che continuerà a ribadire a chiunque gli si avvicini in sala stampa: il dopopartita contro l'Empoli di Stefano Fantinel, è caratterizzato soprattutto da questi due concetti. Ma innanzitutto il tormentone Granoche, ulteriormente amplificato dal pronto ritorno al gol del Diablo. Secondo alcuni media nazionali, ieri il bomber uruguagio avrebbe dovuto già giocare con il Chievo, e invece sabato ha fatto ancora felici i tifosi alabardati. Ma per quanto tempo ancora? Esiste il rischio che Pablo prenda la strada per Verona già a gennaio? Stefano Fantinel l’ha ripetuto nei mesi scorsi in tutte le salse, ma è quantomai opportuno che ritorni a ripeterlo adesso: «Se serve, ritorno a ribadirlo: Granoche resta a Trieste fino a giugno. Non c’è nulla da discutere con il Chievo, non serve creare casi, gialli o misteri: noi abbiamo sempre detto che resta qui per tutto l’anno, l’accordo è quello. Pablo è inserito in questo gruppo e in questa città, vuole restare qui e noi siamo convinti che può darci ancora una grossa mano». Già, ma allora che ci faceva il diesse del Chievo Sartori a Caorle, in occasione dell’amichevole giocata dall’Unione contro il Portogruaro il 4 gennaio? Secondo Fantinel, si tratta della cosa più normale di questo mondo: «Ovviamente è venuto a vedere come sta Pablo dopo l’infortunio: mi sembra sia legittimo, è naturale interessarsi di un giocatore sul quale hanno puntato in prospettiva. Ma quanto al resto c’è poco da dire, la parola data è una e resta quella». Insomma, Granoche dovrebbe restare ancora in alabardato, anzi il patron alabardato conta molto su di lui per il girone di ritorno: «Non è solo il gol la cosa importante, ma l’approccio con il quale è entrato in partita. Lo abbiamo aspettato, ora continuerà a crescere e speriamo che farà altre cose importanti da qui fino a fine campionato». Archiviata la questione Granoche, Fantinel può dedicarsi al giudizio sulla bella vittoria contro l’Empoli e puntare finalmente l’attenzione sul concetto del giorno tanto amato: «La prova della Triestina contro l’Empoli? Ottima, come sempre quando la spina è attaccata. Perché se giochiamo con la spina attaccata, noi possiamo fare male a chiunque, ma invece io ho ancora in testa la sconfitta di Ancona, una pessima figura in cui invece era evidentemente staccata: un vero peccato, perché anche quelli erano tre punti fondamentali, e facendo bene in quell’occasione potevamo essere ancora più in alto in classifica». Il presidente batte sempre sullo stesso tasto: per lui la Triestina può andare lontano, a patto che entri in campo in una certa maniera, soprattutto a livello mentale: «Una squadra come l’Empoli non ci ha mai messo sotto, è l’ennesima prova che noi possiamo giocarcela con tutti, che questo gruppo quando c’è, c’è per davvero, è competitivo. Ma dobbiamo avere sempre questo prurito, questa voglia di far risultato, dobbiamo evitare quelle pause che ancora ci colpiscono, come ad esempio è successo ad Ancona». Come Maran, anche Fantinel tesse le lodi di chi spesso è stato in panchina: «Chi aveva finora giocato meno, come Petras Gorgone e Piangerelli, ha disputato una prova eccezionale: questo significa l’importanza del gruppo nel suo complesso, se siamo a un punto dai playoff è merito davvero di tutti». Ultimo capitolo: il mercato. A parte la permanenza di Granoche, Fantinel non si sbottona su nessuna operazione: «Il mercato non ci deve far perdere lucidità in questo momento. Il concetto è questo: se ci saranno le opportunità giuste per migliorare la squadra, le sfrutteremo. Ma sottolineo il se. Perché le cose non vanno fatte per forza o tanto per farle. Quindi non è detto che dobbiamo operare per forza sul mercato, perché questo è un gruppo già competitivo». Antonello Rodio e IL PERSONAGGIO. IL SUO CONTRATTO È IN SCADENZA«Pronti a scalare la classifica» L’esterno Antonelli: «Possiamo farcela, guai a fallire gli scontri diretti» TRIESTE Filippo Antonelli è vicinissimo a battere il suo record di marcature stagionali stabilito con la maglia biancoazzurra della Pro Patria nel torneo 1999-2000 in serie C2. Allora il giocatore era agli inizi di una carriera che lo ha poi portato a toccare, con le maglie di Chievo e Messina, anche la serie A. Il gol segnato all’Empoli è il terzo stagionale e suggella un’annata che si può già da ora definire tra le migliori della sua carriera. In scadenza di contratto con la Triestina, se continua di questo passo non mancherà di attirare su di sé l’attenzione di molti operatori di calcio mercato. Tuttavia il giocatore ha già espresso il desiderio di rimanere in alabardato visto l’ottimo rapporto con società, squadra e ambiente. Antonelli contro l’Empoli ha giocato una delle migliori partite stagionali. È vero, sono molto contento, ci tenevo particolarmente anche perché giocavano dei compagni a cui sono molto legato, che ritorvano in campo dal primo minuto dopo un po’ di tempo. Il gol segnato è importante, perché credo nella nostra squadra, voglio disputare una grande stagione per raggiungere un obiettivo importante. Sta già trattando il rinnovo del contratto? Credo ci sia la volontà da parte di entrambi di risolvere positivamente questo aspetto, ma non ho fretta, è una cosa che possiamo tranquillamente discutere più avanti. Ora sono concentrato sul campionato e su una scalata alla classifica che vale la pena tentare. La vittoria sull'Empoli è il colpo che vi mancava? È una vittoria che vale doppio perché era uno scontro diretto, perché ci dà forza, perché in casa non abbiamo mai perso. L’Empoli era un’avversaria tosta, forte, favorita alla vittoria finale, per riuscire a fare qualcosa di importante non dobbiamo sbagliare gli scontri diretti. La bella rete è frutto del lavoro di preparazione di Testini e Gorgone? Un bel tiro di sinistro, preparato bene dopo uno scambio con entrambi, davvero un bel gol. Sta pensando di proporsi anche come bomber? Non esageriamo, sono al servizio della squadra, diciamo che il lavoro che prepariamo in settimana mi permette di arrivare al tiro, di concludere l’azione al punto che con l'Empoli ho sfiorato anche la seconda rete. Come valuta il rientro di Granoche? Ha fatto un gol importante rendendo felici tutti, lui e noi, per quello che ha passato. È un giocatore predestinato del gol, se lo merita, su quel pallone è andato alla sua maniera, mettendo in mostra tutta la sua fame, la sua voglia di riscatto. Ci svela perché la fascia di capitano è finita sul braccio di Gorgone? Spettava a lui per anzianità di servizio in alabardato, le altre volte non c’era quindi il capitano è diventato Testini. È stata davvero divertente perché all’inizio ho visto che era davvero un po’ emozionato, perché ci tiene tanto a queste cose. Devo anche a lui se questa estate, quando sembrava dovessi andare via, le cose si sono rimesse nel verso giusto. Giuliano Riccio Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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