SandroWeb Posted August 9, 2009 Report Posted August 9, 2009 Da "Il Piccolo" odierno: Basket: oggi si raduna l’Acegas, da domani via ai test atleticiTRIESTE È giunto il momento di rimettersi al lavoro per l’Acegas. Questo pomeriggio i giocatori biancorossi si ritroveranno in via Locchi per permettere ai nuovi di fare la conoscenza con il nucleo storico della squadra e in serata una pizza per fare gruppo. Da domani l’Acegas inizierà a faticare agli ordini del preparatore atletico Paolo Paoli. Un lavoro che durerà per tutta la settimana e che si svolgerà sul campo del Sant’Andrea San Vito. Poi, inizierà invece la preparazione in palestra agli ordini del coach Massimo Bernardi. Nel frattempo verrà definito il volto del prossimo campionato di serie A Dilettanti in seguito al ricorso presentato dall’Osimo. Un’iniziativa che comporterà un nuovo calendario in sostituzione di quello diffuso nelle scorse settimane e che vedeva i triestini chiamati all’esordio al PalaTrieste contro Forlì, una delle formazioni accreditate dei maggiori pronostici. Prima del via al nuovo campionato, tuttavia, l’Acegas dovrà confrontarsi con la Coppa Italia, primo avversario sarà lo Jesolo San Donà. Quote
SandroWeb Posted August 10, 2009 Author Report Posted August 10, 2009 Da "Il Piccolo" del lunedi: LA SQUADRA SI È RITROVATA IN SEDE, OGGI INIZIA A SUDARE IN CAMPO E IN PALESTRAL’ Acegas al raduno, obiettivo play-off Allegria, facce distese e voglia di ricominciare. Bernardi: «Innanzitutto, creare il gruppo» di MATTEO CONTESSA TRIESTE Nell’agosto 2008, l’anno zero del rilancio del basket triestino, c’erano facce quasi tutte nuove al raduno dell’Acegas. Dal capo allenatore Massimo Bernardi ai giocatori, c’era un aria un po’ sospesa, sorrisi di circostanza e necessità di «annusarsi» vicendevolmente per capire che razza di gruppo si sarebbe formato. Ieri, invece, in via Locchi l’atmosfera era quella dell’inizio del secondo anno d’università, sapendo che dopo gli esami del primo tutti hanno una media del 30 e lode. Facce distese, sorridenti, atmosfera molto leggera, la goliardia che è concessa alle squadre agonistiche quando ricominciano. I reduci dell’anno scorso già «clan», i nuovi che si sono presentati per modo di dire, visto che comunque da avversari si sono conosciuti un po’ tutti ben prima di ieri. Ma con sorrisi e approcci molto meno spaesati di quelli che si percepivano 12 mesi fa. Signore e signori, è l’Acegas dell’anno secondo. Due mesi e mezzo dopo il trionfo contro Riva del Garda e 24 giorni prima dell’esordio ufficiale, a Jesolo in Coppa Italia. Un gruppo che si conosce e deve solo inserire i rookies, le matricole, al suo interno non ha bisogno di lavorare subito. La prima cosa è buttarla sul conviviale, tanto per raccontarsi un po’ come sono passate le vacanze. E allora tutti in pizzeria, per cominciare. Senza presidente e senza sponsor, ma nessuno se la prende. Per iniziare a sudare si può aspettare oggi e per l’ufficialità c’è sempre tempo. Perfetto, tirato come un mannequin, Massimo Bernardi è stato il primo ad arrivare, con tre quarti d’ora di anticipo sulla tabella di marcia. Così, tanto per ricominciare a dare l’esempio, che non guasta mai. «È bello ritrovarsi con chi c’era l’anno scorso ed è bello anche leggere sulle facce dei nuovi la voglia di essere parte del nostro progetto. Ecco, questa è una squadra in linea con il nostro progetto, fatta di giovani prospetti con grandi prospettive, altri giovani, ma già con importanti esperienze alle spalle e il solo Dennis Bocchini over trenta. Non potendo arrivare a investire certe cifre, questa è la squadra che abbiamo voluto». Boniciolli dice che questa squadra ha come obiettivo l’ingresso ai play-off e poi accada quel che accada. «Conosco benissimo la A Dilettanti, l’ho frequentata per 9 stagioni con 300 partite, 5 playoff, 3 finali e il 70% di vittorie. Questo è il vero campionato italiano, quello in cui i giocatori italiani migliori fanno i protagonisti e non gli assistenti degli americani. È di grande livello tecnico e fisico, per giocarcela con le altre dobbiamo essere concentrati sempre al massimo, metterci cuore, coesione e divertimento. Certo, siamo un po’ giovani: possiamo sfruttare l’atletismo, l’entusiasmo e la voglia di fare, ma potremmo avere problemi quando le partite saranno tirate e servirà l’esperienza. Ma quella l’abbiamo fatta e bene l’anno scorso e io ci confido molto. Ma queste sono parole, adesso la cosa fondamentale è creare un gruppo coeso, come l’anno scorso. E mettere tutti a disposizione del gruppo, non di se stessi». I nuovi sono pronti. Il pivot Michele Benfatto: «Ho sentito che l’anno scorso si è creato un grande entusiasmo, speriamo di replicare anche stavolta. So fare un po’ di tutto, ma voglio migliorarmi per raggiungere l’eccellenza». L’ala pivot Andrea Colli: «Quando mi hanno prospettato la possibilità di tornare e partecipare al progetto serio avviato un anno fa, non c’è voluto nulla per convincermi. Quest’anno mi sono svincolato da Siena, il futuro adesso è nelle mie mani. Nei prossimi due anni a Trieste voglio crescere e dimostrare di meritarmi palcoscenici di alto livello». Alzi la mano chi crede che Pino Masala sia un volto nuovo. L’unico vero è il giovanissimo Alessio Scala, neo assistente di Bernardi in arrivo dall’Azzurra. «Sono orgoglioso di questa chiamata, è la mia prima esperienza fra i senior. Darò il massimo, ma mi aspetto anche di imparare tanto da un tecnico esperto e bravo come Bernardi». I reduci dell’anno scorso: Bocchini ha recuperato in pieno dallo strappo al polpaccio e sta bene. Cigliani ha recuperato tutto il movimento del ginocchio operato, avrà già fatto mezzo giro del mondo di corsa, adesso deve recuperare la forza esplosiva e il tono per i movimenti non lineari. Fino a ottobre sarà out. Benevelli ha invece passato tutta l’estate a curare la schiena con terapie, palestra e piscina. Adesso si sente bene, vedremo come reagirà alle sollecitazioni. Infine SuperFly: è stanco anche se non può dirlo, dopo l’estate passata in azzurro. Spera nella clemenza di Bernardi in questi primi giorni di preparazione. A proposito: in questa prima settimana ogni mattina dalle 9 alle 11 torture con Paolo Paoli sul campo di calcio di Sant’Andrea, il pomeriggio in palestra a via Locchi lavoro sui fondamentali. Quote
The Rock Posted August 10, 2009 Report Posted August 10, 2009 speremo ben...sopratutto per alessio scala...un per de anni fa se zogavimo la biretta alla fine dell'allenamento a suon de triple...e vara dove el xe fini...sai sai contento per lui Quote
SandroWeb Posted August 11, 2009 Author Report Posted August 11, 2009 Da "Il Piccolo" odierno: BASKET. PRIMO ALLENAMENTO, L’ALA SENTE DOLORE ALLA SCHIENAL’Acegas parte, Benevelli rallenta di MATTEO CONTESSA TRIESTE Alle 11, quando Bernardi ha chiuso il primo allenamento della stagione, le maglie dei giocatori dell’Acegas erano zuppe di sudore. E ieri sera, alla fine della seduta pomeridiana, più o meno la musica era la stessa. Subito 4 ore d’allenamento, per entrare subito nel clima e nella mentalità giusti. Esercizi di atletica e un po’ di tiri in mattinata, allenamento più tecnico, sui fondamentali, nel pomeriggio. Cigliani ha corso a parte controllato dal preparatore atletico Paolo Paoli, Benevelli dopo le prime corsette ha accusato di nuovo dolore alla schiena e si è limitato a fare un po’ di stretching. «Ha una lombalgia che si porta dietro dalla fine della scorsa stagione e che si è riacutizzata - ci spiega il medico sociale Osvaldo Palombella, che ieri mattina ha visitato l’ala-pivot pesarese -. Ha fatto un lavoro mirato tutta l’estate, ma al primo allenamento di nuovo ha sentito dolore». Il club ha deciso di recuperarlo con calma facendolo preparare senza forzare, essendo il campionato ancora ben lontano. Ma è confortante sapere che i problemi di Benevelli non sono legati a una patologia, si tratta solo di conseguenze della postura errata e fuori equilibrio che il giocatore tiene abitualmente nell’attività sportiva. Così facendo, carica eccessivamente la schiena che ne risente. Facendo un lavoro costante e mirato proprio sulla postura e sull’equilibrio, questi problemi alla lunga dovrebbero sparire definitivamente. Il resto della truppa ha lavorato bene, molto bene. «A differenza delle altre volte - commenta soddisfatto il preparatore atletico, Paoli - in questa occasione l’occhio mi suggerisce che i ragazzi non sono stati fermi quest’estate, sono arrivati qui tutti già in forma discreta, nessuno ha bisogno di recuperare, Benevelli a parte. E questo ci permetterà di lavorare meglio». Ieri l’Acegas e la palestra di via Locchi hanno avuto ospiti graditi. Davide Cantarello, in cerca di sistemazione, ha chiesto e ottenuto dalla società di poter fare la preparazione con la prima squadra per essere pronto in caso di chiamata. Un uomo della sua esperienza non guasta proprio, soprattutto per allenare adeguatamente Benfatto e Crotta, i due nuovi centri biancorossi che da imparare, per espressa ammissione, hanno parecchio. E poi si è visto anche Daniele Cavaliero, che aspettando il raduno della sua Montegranaro si è allenato ieri mattina, con Comuzzo come personal trainer, quando l’Acegas è rientrata negli spogliatoi. Almeno per questa settimana potrebbe essere anche lui un ospite assiduo di via Locchi. Intanto la società ha fissato il calendario delle amichevoli da qui all’inizio del torneo. Il primo test sarà a porte chiuse, sabato 22 agosto alle 18 in via Locchi, contro una squadra slovena (Sezana o Koper le candidate principali). Il 26 agosto, sempre in via Locchi alle 18 e sempre a porte chiuse (il PalaTrieste tornerà disponibile appena il 3 settembre, salvo contrordini), incontro con la Falconstar Monfalcone. Il 29 agosto ultimo test pre-Coppa Italia ancora alle 18 al PalaCarnera di Udine contro la Snaidero. Il club ha declinato l’invito al torneo di Lignano del 12 e 13 settembre, invece nel weekend successivo (salvo qualificazione per la terza fase di Coppa, fissata proprio per il 19 e 20 setttembre) non ha ancora deciso se iscrivere la squadra al Trofero Città di Trieste oppure al torneo di Udine nell’ambito di Friuli Doc. Infine una precisazione: non c’erano il presidente Roberto Dipiazza e lo sponsor Massimo Paniccia, al raduno di domenica; ma in loro rappresentanza, espressamente delegato, il saluto alla squadra è stato dato da Paolo Rovis. Quote
SandroWeb Posted August 12, 2009 Author Report Posted August 12, 2009 Da "Il Piccolo" di mercoledì 12 agosto BASKET. IL NUOVO PIVOT BIANCOROSSO SI PRESENTA Benfatto: «All’Acegas per diventare grande» di MATTEO CONTESSA TRIESTE Questa che va a incominciare, per Michele Benfatto sarà la quinta stagione consecutiva nella serie A dilettanti, dopo quella a Treviglio, l’altra a Riva del Garda e le due ultime a Forlì. L’anno scorso con i romagnoli ha dominato la regular season approdando ai playoff, poi finiti senza la sperata promozione in LegaDue. Nelle intenzioni del club, Benfatto dovrà essere il nuovo centro titolare della squadra, per questo è stato preso. Andrà a occupare un ruolo che l’anno scorso a lungo era mancato e che Gennari da gennaio in poi non era mai riuscito a coprire con sufficiente autorevolezza, pur se specie nei playoff aveva dato una bella mano alla squadra. Il padovano, con la sua esperienza nella categoria, sarà invece il centro da quintetto base, ma avrà uno bello stimolo da Stefano Crotta che parte come sua alternativa, ma che ha i mezzi per capovolgere le gerarchie. Benfatto, dopo due anni in un club protagonista assoluto, riparte da un altro che invece per il momento vola un po’ più basso. Ho sentito però che l’anno scorso la squadra e il progetto sono riusciti a ricreare un grande entusiasmo intorno all’Acegas, ma anche al movimento. Mi piacerebbe che quest’anno anche noi riuscissimo a tenere vivo questo stato d’animo. Dopo aver quasi sfiorato la LegaDue, con quali obiettivi personali è arrivato? Vorrei migliorarmi, fare il salto di qualità definitivo per diventare protagonista in campo e così faare quel salto di categoria che non mi è riuscito l’anno scorso. Può essere Trieste, che sogna i playoff ma non insegue la promozione, la piazza giusta per le sue ambizioni? Beh, anch’io penso che se lavoriamo bene e riusciamo a creare un bel gruppo unito, possiamo raggiungere i play-off. E a quel punto può succedere tutto. E se non sarà quest’anno, spero che l’esperienza che matureremo ci possa far essere pronti la stagione ventura. Brevemente, una tua scheda tecnica. Sono abbastanza veloce, ma devo migliorare qualcosa nei movimenti con le spalle al canestro. La tua «mattonella» preferita in campo? Senz’altro tutta l’area. Ma mi piace partire anche da fuori e arrivare al canestro, battendo l’avversario in velocità. Quali sono il tuo maggior pregio e il tuo maggior difetto? Direi che l’uno e l’altro coincidono. So fare un po’ di tutto, ma ancora niente alla perfezione. Per questo devo lavorare e ne ho voglia, sapendo peraltro che il mio insegnante sarà Bernardi. A te l’Acegas chiede punti e rimbalzi, le tue statistiche dell’anno scorso sono nella media. Sei pronto? L’anno scorso a Forlì eravamo tanti rimbalzisti e dunque ci dividevamo i rimbalzi, ma anche i punti. Qui penso invece di poter dare una grande mano alla squadra. Quote
giuli Posted August 12, 2009 Report Posted August 12, 2009 Nella foto Benfatto è sudato come dopo aver corso la maratona Quote
SandroWeb Posted August 12, 2009 Author Report Posted August 12, 2009 Nella foto Benfatto è sudato come dopo aver corso la maratona Go notado anche mi se vedi che Bernardi li fa correr come cavai de Montebello Quote
blede Posted August 12, 2009 Report Posted August 12, 2009 (edited) se vedi che Bernardi li fa correr come cavai de Montebello Giorno..... El fatto xe che i cori in campo de calcio del San Vito... Edited August 12, 2009 by blede Quote
Guest brunotto Posted August 13, 2009 Report Posted August 13, 2009 (edited) Ho letto che la Società ha lanciato lo slogan 100 sponsorini a 1000 €........................ con la promessa di mettere i loghi sulle magliette.....ma che magliette con 100 loghi.... misura XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXLLLLLLLLLLLLLLLLLL !!! Non mi è molto chiaro questo concetto comunque ricevere centomila di € così non è comunque una gran cifra a meno che non ne cerchino almeno 1000 che sarebbe fattibile per Trieste!!! per me 100 li trovano ma non so che problemi risolvano con quella piccola cifra..TANTI SINCERI AUGURI COMUNQUE !!!.. Edited August 13, 2009 by brunotto Quote
giuli Posted August 13, 2009 Report Posted August 13, 2009 100 mila euro non mi sembrano per niente pochi e andrebbero al settore giovanile se nn ho capito male Quote
blede Posted August 13, 2009 Report Posted August 13, 2009 ... beh, ma da quello che si è letto sul piccolo dovrebbe riguardare il settore giovanile, (sempre se ho capito bene) il che non è male... Quote
SandroWeb Posted August 21, 2009 Author Report Posted August 21, 2009 Da "Basketnet.it", articolo del Raf Baldo: Acegas Trieste: neanche il caldo torrido ferma la nuova AcegasRitmi elevati, la nuova Acegas corre più di prima Mentre alcune squadre sciorinano i gioielli di famiglia (vedi Fortitudo), seppure da una collezione meno luminosa di sempre, altre che sono in cerca del completamento del roster come Jesolo/San Donà, c’è una che ha cominciato prima di tutte e con un ritmo tutt’altro che estivo: è la Pallacanestro Trieste 2004, agli ordini di coach Bernardi e dei fidati Masala, Sussi e Scala, supportati dal preparatore atletico Paolo Paoli, tutti caldamente (permettete la battuta da record di caldo in città) sospinti a macinare chilometri e produrre litri di sudore per un idea che non scopriamo certo oggi: partire forte in campionato, ma soprattutto inserire i nuovi arrivati per ricercare l’identità di squadra che ha caratterizzato il gruppo dell’anno scorso. C’è subito un impatto che traccia connotati precisi nel vedere i giocatori sul parquet: siamo molto vicini ad un omogeneità fisico-atletica, disegnata su misura per i dettami di Bernardi, gioventù-spregiudicatezza-atletismo in nome dell’intercambiabilità sia di ruoli che di minutaggio. Ancor più della scorsa stagione l’aspetto fisico sembra innalzarsi, perché se Scarponi per Pigato e Crotta per Gennari potevano essere scelte fisicamente “alla pari”, l’incremento “verticale” aggiunto dall’arrivo di Benfatto e dell’ala Colli superano di gran lunga quello di Carlo Di Gioia; ovviamente se tutta la pallacanestro fosse questione di atletismo, allora Bolt sarebbe il più conteso free-agent NBA, ed è da questo presupposto che è anche serenamente sostenibile la tesi di un tasso tecnico leggermente calato nel roster 2009/10. Per meglio dire, l’impressione, che è derivante da una parentesi d’allenamento, è che ci sia una ottima propensione tecnica alla difesa (quella fisica l’abbiamo già data per scontata), sia nel reparto guardie che nel reparto lunghi (alcuni “anticipi” sopra la linea da tre punti dei vari Benfatto, Crotta, ecc. sono emblematici), tutta da valutare l’incidenza nella metà campo opposta. Però, proprio per la denominazione “allenabili” che hanno assunto i cestisti del nuovo gruppo, i margini in tutte le direzioni sono da scoprire, ora dopo ora, giorno dopo giorno, partita dopo partita. Poche parole ma una consueta serenità professionale da parte del preparatore Paolo Paoli dicono di uno stato di salute generale tendente al positivo: i nuovi arrivati dimostrano entusiasmo nel lavorare e anche gli acciaccati sembrano reagire bene al lavoro pesante svolto. Colli, sta assorbendo bene l’ultimo infortunio e, pur con la dovuta cautela, si muove senza “freno a mano”, Benevelli ha svolto regolarmente l’allenamento e la maglietta sudata all’inverosimile di Cigliani parla chiaro sul carico giornaliero per recuperare prima possibile in vista della stagione. Note a margine: il manifesto del basket nella palestra di via Locchi è alto più o meno 2 metri e 14 e non passa mai di moda, Davide Cantarello continua a incantare per professionalità e abnegazione, lavora duro con gli altri, pedala su e giù per il campo ed esegue fondamentali come fosse il primo giorno, un esempio e uno stimolo per tutti gli atleti a disposizione di Massimo Bernardi. Raffaele Baldini Quote
dido76 Posted August 21, 2009 Report Posted August 21, 2009 cmq i ga un "vecchietto" d'esperienza che se allena con lori: cantarello , iera sul piccolo de ieri me par Quote
SandroWeb Posted August 24, 2009 Author Report Posted August 24, 2009 Da "Il Piccolo" del Lunedi SERIE A DILETTANTI. I DUE GIOVANI TALENTI PROVANO A VINCERE CON L’ACEGAS Cigliani e Colli, doppio ritorno a casa Formazione comune nei ricreatori per il duo, oltre a una discreta esperienza di serie minori TRIESTE Si sono lasciati per tre anni, si sono ritrovati in maglia Acegas grazie alla volontà di Matteo Boniciolli che li conosce bene e ha deciso di riportarli a casa. L’asse di ferro formato da Andrea Cigliani e Andrea Colli (era evidentemente destino che dovessero chiamarsi allo stesso modo) è pronta a mettersi in moto per cominciare una stagione nella quale il loro apporto sarà fondamentale per le fortune della formazione allenata da Massimo Bernardi. Un cammino parallelo quello dei due boys biancorossi così diversi caratterialmente (almeno all’apparenza, Cigliani più “casinaro” e Colli un po’ più tranquillo) ma forse proprio per questo legati da un vincolo di amicizia che si è cementato negli anni grazie alle comuni esperienze vissute lontano da casa. Nati nei ricreatori (Colli al Padovan con Stibiel, Cigliani al Cobolli con Kosuta) sono stati il fiore all’occhiello della Ginnastica Triestina che anche grazie all’apporto di altri talenti (per tutti ricordiamo quel Matteo Metz passato in maglia Acegas due stagioni fa nel sofferto campionato culminato con lo spareggio play-out contro Bassano) aveva attirato le attenzioni del movimento cestistico nazionale. «Valter Vatovec mi ha cresciuto a livello caratteriale- ricorda Colli- poi abbiamo lavorato per un periodo con Boniciolli. Ci si allenava duramente, per lui Fortitudo o Ginnastica erano la stessa cosa. Un’esperienza che mi ha insegnato tanto». «Di Vatovec ho un gran ricordo - aggiunge Cigliani - è stato un educatore ferreo. I mesi trascorsi con Boniciolli sono stati intensi, ricordo l’orgoglio che provavo quando andavamo a giocare e ci presentavamo con Matteo in panchina». Ginnastica trampolino di lancio per due ragazzi entrati nel mirino della Montepaschi e trasferitisi a Siena nella stagione 2004/2005 a soli sedici anni. «Andar via da casa non è stato facile- ricorda Colli- io e Ciglio siamo andati a vivere nella foresteria della Montepaschi e ci siamo aiutati a vicenda». «Ci siamo anche insultati a vicenda - rincara la dose Cigliani - perchè non era facile adattarsi ai ritmi dettati dalla società. Vivevamo da reclusi, con due ore di libertà al sabato sera e la convivenza forzata in un appartamento. Non ci siamo parlati per tre mesi (rimane il sospetto che si trattasse di una questione di donne ndr) poi tutto è tornato normale». Normale come i due titoli nazionali conquistati con la Montepaschi grazie alla guida di quel Simone Pianigiani che proprio dalle giovanili ha cominciato la scalata alla panchina senese. «Che fosse un predestinato si capiva - ricorda Colli - anche per il modo in cui viveva il suo ruolo di assistente di Recalcati in prima squadra». «Pianigiani - ricorda Cigliani - è l’allenatore che più di ogni altro mi ha insegnato a giocare con la squadra». Dopo gli anni vissuti a Siena le strade si dividono. Colli firma per Genova in B2 quindi per due stagioni a Sant’Antimo in B1, Cigliani torna a Trieste poi vive una stagione alla Stella Azzurra Roma per poi tornare in maglia Acegas. «Se Colli è qui è anche colpa mia - scherza il Ciglio - nel caso prendetevela con me. Gli ho fatto una testa così per farlo arrivare, credo che per gente come noi abituata a lavorare tanto in palestra un allenatore come Bernardi sia il massimo». «Ho ascoltato i consigli di Ciglio ma in realtà avevo già un accordo con Matteo. Dovevo tornare lo scorso anno poi non se ne fece nulla. Ma sono finalmente a casa pronto a dare il mio contributo per la squadra della mia città». Lorenzo Gatto Quote
SandroWeb Posted August 25, 2009 Author Report Posted August 25, 2009 Il "solito" Shorter si allena con noi (da "Il Piccolo") Shorter, la passione non finisce mai«Vorrei giocare ancora un campionato, lavorerò al mattino per non dare troppo fastidio» «Giusta la direzione intrapresa dall’Acegas guidata da Boniciolli» TRIESTE Il feeling con il canestro non si è ancora interrotto nonostante da oltre vent’anni sgambetti sui parquet di mezzo mondo. Partito da Pittsburgh, dove ha giocato dal 1987 al 1991, Brian Shorter è passato dalle esperienze in Belgio e nella serie A argentina fino all’arrivo nel nostro paese nel quale ha vissuto da protagonista per oltre tredici anni giocando in piazze importanti come Trieste, Imola, Firenze, Roseto, Ragusa e Reggio Calabria. Un giro d’Italia conclusosi proprio qui a Trieste dove Brian s’è fermato sposando Daniela, crescendo i suoi due bambini e mettendo radici. Eppure, nonostante il prossimo 28 novembre spegnerà 41 candeline sulla torta, la voglia di giocare a pallacanestro non s’è ancora esaurita. Allora Shorter, l’idea di smettere non le passa proprio per la testa. Dove trova le motivazioni per giocare ancora? «Fondamentalmente dalla considerazione che fisicamente sto bene. Lo scorso anno ho giocato a Catanzaro, in serie B2, quest’anno vorrei riuscire a ripropormi per un’ultima stagione in un campionato superiore. Purtroppo non è facile riuscire a trovare una sistemazione». C’è già qualche contatto? «Per il momento no. Sono appena rientrato a Trieste e ho parlato in questi giorni con il mio procuratore. Ripeto è ancora tutto fermo, mi alleno per farmi trovare pronto nel caso di un’eventuale proposta». A proposito di allenamenti, ha chiesto di poter lavorare assieme all’Acegas? «Non vorrei che in nessun modo il mio nome venisse messo in relazione a quello di Trieste. Per rispetto a Boniciolli, a Bernardi e anche ai giocatori che quest’anno vestono la maglia dell’Acegas. Ho chiesto alla società il permesso di allenarmi solo per poter fare un po’ di preparazione, ho parlato con Bernardi il quale mi ha spiegato che ha già un consistente numero di lunghi e dunque gli risulterebbe difficile inserirmi nelle rotazioni». Quindi? «Lavorerò al mattino curando la parte atletica. Tutto sommato è quello di cui ho più bisogno». Sabato scorso ha visto la prima amichevole dell’Acegas contro Sesana, che impressione le ha fatto la squadra? «Era la prima amichevole per cui credo che per dare giudizi ci voglia ancora un po’ di tempo. Nel complesso, comunque, la squadra mi sembra ben assortita». E alla città e ai tifosi vuole dire qualcosa? «Voglio augurare a questa società, di cuore, un ritorno nelle serie maggiori. Mi sembra di poter dire che la strada intrapresa dall’Acegas con l’arrivo di Matteo Boniciolli sia quella giusta, adesso bisogna solamente credere nel progetto e proseguire così». E Shorter conclude: «Credo che i tifosi si meritino qualcosa di più della serie A dilettanti e che in questa città esistano i presupposti per tornare ai livelli che ho conosciuto nel 1995 al mio arrivo in questa città». Lorenzo Gatto Quote
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