Vai al contenuto

Messaggi raccomandati

Inviato
Una persona è morta ed un'altra è rimasta gravemente ferita a seguito di un'esplosione avvenuta a Trieste nel piano scantinato di un edificio in via delle Linfe 20, nel quartiere di San Giovanni. Lo confermano i vigili del fuoco intervenuti sul posto anche per spegnere l'incendio seguito all'esplosione. L'incendio è già stato domato

fonte: ilpiccolo online

link: http://ilpiccolo.gelocal.it/dettaglio/espl...trieste/1717014

altro link: http://www.triesteoggi.tv/news.php?post=5537

  • Risposte 53
  • Creato
  • Ultima Risposta

Miglior contributo in questa discussione

Miglior contributo in questa discussione

Inviato

Il tizio era fuori come un balcone. Ha fatto causa alla ditta per "presunti futuri danni" perché non voleva che costruissero case vicio alla sua.

Ha minacciato di dar fuoco al cantiere più volte difronte a testimoni, l'hanno beccato più volte a tentare di entrare in cantiere e salire sulle impalcature fino ad oggi quando dopo aver comperato 5 bombole ha approfittato della pausa pranzo degli operai per cercare di gasare il garage e far saltare tutto... palazzina ed operai.

Il poco furbo personaggio ha però pensato bene di andare in garage, scaricare le bombole ed aprirle per poi andarsene con l'auto. All'accensione dell'auto il botto...

Fortunatamente il sibilo della bombola ha attirato l'attenzione degli operai e quindi lui è stato costretto a fuggire dopo aver aperto solo una delle bombole... 5 bombole completamente svuotate nel garage avrebbe svetrato palazzina ed operai... strage rischiata.

Inviato (modificato)

Che io sappia non c'è nessun ferito.

E' morto solo l'attentatore.

La cosa e finita con tanti danni (macchine e motorini delle persone della zona e degli operai) e purtroppo con una vedova.

Modificato da Ghost
Inviato

Da Il Piccolo

Esplosione in un cantiere di Trieste, era una vendetta della vittima

L'esplosione avvenuta questa mattina in un cantiere edile in via delle Linfe 20 a Trieste sarebbe stata causata da Antonio Castriota, di 60 anni, poi rimasto ucciso nella deflagrazione. L'uomo voleva vendicarsi della ditta che aveva costruito un palazzo vicino alla sua abitazione togliendogli la vista. A esplodere sono state quattro bombole di gas liquefatto, due delle quali acquistate in mattinata da Castriota.

L'esplosione avvenuta stamani in un cantiere edile a Trieste è stata causata da Antonio Castriota, di 60 anni, poi rimasto ucciso nell'esplosione, per vendicarsi della ditta che aveva costruito un palazzo vicino alla sua abitazione togliendogli la vista.

E' l'ipotesi - confermata nel pomeriggio dal capo della Squadra Mobile della Questura di Trieste, Mario Bo - che al momento sia gli investigatori, sia i tecnici dei Vigili del fuoco, ritengono più probabile per spiegare quanto avvenuto in un cantiere in via delle Linfe, nel quartiere di San Giacomo, dove è in costruzione un palazzo di sei piani.

Lo scoppio è avvenuto nelle autorimesse del palazzo; a esplodere sono state quattro bombole di gas liquefatto, due delle quali acquistate in mattinata da Castriota in un negozio della città. Secondo l'ipotesi degli investigatori, con la propria automobile Castriota ha portato le bombole nell'autorimessa facendole poi scoppiare.

L'uomo è morto nella deflagrazione; la sua auto è stata trovata completamente carbonizzata a pochi metri di distanza.

Gli investigatori guidati da Mario Bo e dal sostituto Procuratore della Repubblica di Trieste Lucia Baldovin hanno trovato il negozio nel quale Castriota aveva acquistato due bombole di gas stamani. Hanno poi ricostruito gli attriti fra l'uomo e la ditta Nuova Edile che ha realizzato il palazzo di sei piani, tuttora in costruzione, che l'uomo contestava perchè aveva precluso il panorama che vedeva dalla sua abitazione. Il palazzo era proprio a ridosso della sua casa e il contenzioso si stava trascinando da tempo.

Secondo gli investigatori, per portare le bombole nell'autorimessa, l'uomo ha approfittato della pausa pranzo degli operai che così non si sono resi conto, neanche loro, di quello che stava avvenendo.

(10 settembre 2009)

Inviato

Un poareto , in qualche modo lo capisso pur non giustificando il gesto , gà lottà contro un sopruso , ora non so in detaglio la storia ma gò l'impresion che gli abbian costruito proprio addosso , la solita speculazion immobiliare...

ma ci siamo già dimenticati che c'è un palazzo in centro da mesi sgombrà a forza perchè pericolante dopo che acanto i gà costruido un altro edificio?

per non parlare dell'altra speculazion in progetto in via Giusti fra le salite di Scala Santa e Bonomea...

e altre di cui mi sfugge il nome adesso.

C'è un limite a tutto e capisco che certa gente quando non ottiene giustizia possa partire con la testa , quando non vede altra soluzione.

Inviato

Nel nostro condominio per fortuna gavemo vinto una causa per un mostro de cemento che i voleva farne davanti el naso. Ma ghe xe voludi quasi 10 anni, ricorso in cassazion (de quei altri) e migliaia de euro de avvocato.

Comunque tra la rabbia de aver perso e meter un bomba ghe ne passa :D

Inviato (modificato)

si bon, ghe ga cavà el panorama (che tra l'altro me sa che iera un toco del boschetto de via del cacciatore e Il Giulia)... ma se sto qua voleva far saltar per aria tutto, quei che abita a Servola cossa dovessi farghe alla Ferriera?

comunque nel mondo ghe xè robe molto più allucinanti... prima su Sky i mostrava due situazioni:

- in una ghe iera una tipa inglese, che iera andada in pension e gaveva ciolto casa in un paesin sulla costa mediterranea della Spagna. Una ditta costruttrice ga comprà el teren vicin alla sua villetta e ga comincià a costruir villette a schiera... in pratica ghe le ga costruide fisicamente attaccade a casa sua, e i ghe ga segà via un toco de tetto e le tubature dei scarichi delle acque bianche perché el tutto sporgeva de un pochi de centimetri... sta qua se ga trovà senza scarigo, con le fondamenta che stava cedendo (con crepe su tutta la facciata) e con l'acqua piovana che ghe entrava in soggiorno...

- a Cipro, invece, le ditte edili se tien el certificato de prorpietà della casa... in pratica, ti te compri la casa ma la risulta a nome della ditta edile, che magari decidi de ipotecarla a una banca e te se ritrovi a gaver pagà una casa rischiando de esser sfrattà :D

Modificato da Ikeya
Inviato

Da "Il Piccolo"

Cercava la vendetta, salta in aria

Antonio Castriotta voleva far esplodere con 4 bombole di gas il palazzo che lo inquietava

Sul posto anche il pm Lucia Baldovin che coordina l’indagine

di PIERO RAUBER

Ha cercato la vendetta mirando alle fondamenta del palazzo che gli stavano costruendo sopra la sua casetta. Ma, a saltare in aria, è stato solo lui. Il sessantenne Antonio Castriotta è morto infatti carbonizzato ieri a San Giovanni, poco dopo mezzogiorno, nel garage sotto un cantiere in via delle Linfe. E lui non era un operaio, bensì il proprietario dell’abitazione a fianco, al civico 9. L’ha investito la fiamma generata dallo scoppio di una delle quattro bombole di gas trovate sul posto con le valvole spalancate. E quelle bombole non appartenevano al cantiere. Vicino a lui l’ombra di nessuno. Solo la sua automobile, una Toyota Corolla, altrettanto dilaniata dal fuoco, inspiegabilmente parcheggiata in quel garage anziché nel box di casa sua. L’inspiegabile però - un paio d’ore dopo il botto che ha stremito un intero quartiere facendo tremare i vetri di appartamenti lontani in linea d’aria anche più di un centinaio di metri - ha via via lasciato posto a quella che, per gli investigatori coordinati dal pm Lucia Baldovin, è la ricostruzione più fedele e attendibile della tragedia. L’ipotesi più probabile, come ha confermato il capo della Squadra mobile della Questura Mario Bo, è che Castriotta - nativo di Manfredonia, in Puglia, e triestino acquisito - abbia perso la vita per sua stessa mano, in seguito a una sconsiderata ”spedizione punitiva” contro quel palazzo di sette piani del quale era ormai ossessionato. È stato lui insomma, servendosi della macchina, a portare nel garage le quattro bombole recuperate poi dai vigili del fuoco (due delle quali le aveva comperate in mattinata in un negozio individuato dagli investigatori) e ad aprirne le valvole. La verità sui fotogrammi successivi - il preludio di un frastuono amplificato dal fatto che la stretta via delle Linfe è ”incassata” tra i palazzi di viale Sanzio da una parte e salita di Guardiella dall’altra - se n’è andata con Castriotta. Forse voleva allontanarsi ma una scintilla non prevista non gliene ha dato il tempo. O forse è stato lui stesso a decidere di andare fino in fondo. Fatto sta che una delle bombole è scoppiata. Fossero saltate tutte e quattro le conseguenze sarebbero state probabilmente ben più devastanti del garage semidistrutto, della colonna di fumo nero che si è levata alta una ventina di metri, tanto quanto il palazzo in fase di costruzione, e pure della saracinesca di un box auto davanti al garage, piegata da far impressione per lo spostamento d’aria.

Nei minuti successivi al boato la centrale operativa dei vigili del fuoco è stata presa d’assalto dalle chiamate dei residenti. E subito il tratto di strada in corrispondenza dell’imbocco del garage è diventato ”zona invalicabile” - con la gente appostata anche in mutande sui balconi soprastanti - trasformandosi in territorio esclusivo degli addetti ai lavori. Dei pompieri che hanno domato le fiamme, dei sanitari del 118, dei poliziotti delle Volanti, della Squadra mobile, della Scientifica e persino della Digos, ma anche dei carabinieri e degli ispettori della locale Azienda sanitaria per la regolarità del lavoro nei cantieri, fino al medico legale Denny Fuliani e, soprattutto, al pm Baldovin. Un ”esercito” mobilitato per risolvere quello che, per un’ora abbondante, è rimasto un rebus. Si rincorrevano voci - poi smontate dagli accertamenti - che presumevano la morte bianca di un operaio dentro il cantiere, come pure la presenza accanto al cadavere carbonizzato di un ferito gravissimo. Anche il sindaco Roberto Dipiazza è arrivato per un sopralluogo, nel quale è stato accompagnato dal vicedirigente della Squadra mobile Leonardo Boido. Erano le 13.30 e le ipotesi del momento parlavano ancora di bombole in dotazione all’impresa edile per le impermeabilizzazioni. Ma poco dopo gli ispettori dell’Ass se ne sono andati: non si trattava di morte bianca, né di responsabilità dirette degli operai. Verso le 14.30 ha lasciato il luogo della tragedia anche il pm Baldovin: «Non è sicuramente un infortunio sul lavoro - ha precisato il magistrato - e le quattro bombole rinvenute non erano del cantiere. La persona deceduta, sebbene irriconoscibile, è stata identificata da elementi circostanziali». Da qualche minuto il viavai di investigatori nella casetta accanto al garage si era intensificato. Segno che il rebus era ormai risolto.

e

UN FATTORINO DA ANNI IN PENSIONE

Ossessionato dal cemento della nuova costruzione

Aveva speso i risparmi di una vita in quella casa restaurata con le sue mani

Aveva investito nella sua abitazione di via delle Linfe 9 tutti i risparmi della vita. Antonio Castriotta, 60 anni il pensionato originario di Manfredonia dilaniato ieri dallo scoppio della bombola di gas da lui stesso depositata accanto alla costruzione che sovrastava la sua piccola casa, non sopportava l’assedio del cemento e dei palazzoni di sei piani. Lo soffocavano, gli toglievano la luce e la vita, gli pesavano sugli occhi e sulla capo. Prima aveva protestato a livello politico amministrativo, senza ricavare null’altro che qualche pacca sulle spalle. Poi si era rivolto a uno studio legale per tentare di fermare attraverso i giudici le colate di calcestruzzo. Aveva perso la sua battaglia e per non perdere anche la guerra, si era presentato nella redazione del Piccolo, chiedendo aiuto e sostegno.

Al ”Piccolo” Antonio Castriotta aveva lavorato per anni prima di andare in pensione nel 1997. Era stato assunto alla fine degli anni 70 e inserito in uno di quei «posti» riservati agli invalidi del lavoro. Qualche tempo prima era precipitato da un’impalcatura dove lavorava come muratore. Si era salvato miracolosamente dopo essere rimasto per settimane tra la vita e la morte.

«Sono anch’io un albanese» diceva scherzando in redazione quando le prime carrette del mare zeppe di suoi presunti connazionali erano attraccate ai porti pugliesi. Lui aveva in mano le ”telefoto” appena uscite da apparecchi che di lì a poco sarebbero finiti nella soffitta delle tecnologie superate. «Eccoci qua» diceva sorridendo.

La casa di via delle Linfe l’aveva costruita da solo, restaurando un rudere pietra su pietra, mattone su mattone, lira su lira. Era il suo sogno, il suo futuro. Un grosso cane lupo difendeva la «proprietà» di Antonio Castriotta dagli intrusi. Alle spalle, una piccola improbabile macchia di bambù separava la sua abitazione da una villetta costruita nel primo Novecento. Su quella macchia di bambù si sono avventate le ruspe e ne hanno fatto scempio. Lui da tempo aveva capito che la città, i palazzoni e le gettate di cemento lo avevano sconfitto, fagocitato e umiliato. E ieri ha agito a modo suo. Con quattro bombole di gas e senza sorridere. (c.e.)

e infine

LE REAZIONI DEGLI OPERAI

«Potevamo restare tutti stecchiti»

«Eravamo in pausa pranzo sopra di lui: prima un fischio, in un attimo il botto»

«Ragazzi, e chi vi paga ’sta ora di lavoro che siete fermi?», ha chiesto agli operai un passante, nel tentativo di rasserenare un’aria talmente pesante che si tagliava col coltello. La risposta, però, non è stata altrettanto leggera: «Quello è l’ultimo dei pensieri, potevamo restarci tutti secchi». Antonio Castriotta è sceso infatti nel garage con l’auto carica di bombole mentre i quindici operai della ditta ”La Nuova Edile” di Strada Vecchia dell’Istria erano in pausa pranzo. Non in qualche trattoria, bensì in uno dei piani del palazzo in costruzione. Erano seduti insomma, senza saperlo, su una bomba. «Stavamo mangiando quando abbiamo sentito un fischio da sotto, alcuni di noi sono scesi per capire che cosa stesse succedendo, poi in un attimo l’esplosione», ha raccontato un operaio poco dopo il botto, quando ancora non si sapeva come fossero andate le cose. «Ma abbiamo appena fatto la conta e ci siamo tutti», ha aggiunto il giovane mentre altri suoi colleghi ripetevano che «si parla di bombole nel garage, ma noi non ne abbiamo». Tutti gli operai, a un certo punto, sono stati chiamati dalla polizia in un angolino per una sorta di ”interrogatorio” comune. «Non ho nulla da dire», ha tagliato corto quindi, mentre se ne andava a piedi, l’uomo che era stato indicato dagli altri come il responsabile del cantiere. A pochi metri dal garage, intanto, un ragazzo s’era attaccato al cellulare di servizio: «Pronto, per oggi le betoniere niente, ci sentiremo...». (pi. ra.)

Inviato
nel secondo link che c'è nel primo post parlano anche di un ferito grave...se si sono sbagliati meglio così...

No nessun ferito. Le bombole sono 5. 4 acquistate per l'occasione assieme ad un accendino... il furbo voleva usare l'accendino per innescare a quanto pare -_-

El finirà tra le morti più stupide dell'anno :D

Mah, che gente malada de testa che xe in giro :wacko:

Gasare il proprio box auto per poi far innescare un incendio con un accendino... -_-

Un poareto , in qualche modo lo capisso pur non giustificando il gesto , gà lottà contro un sopruso , ora non so in detaglio la storia ma gò l'impresion che gli abbian costruito proprio addosso , la solita speculazion immobiliare...

ma ci siamo già dimenticati che c'è un palazzo in centro da mesi sgombrà a forza perchè pericolante dopo che acanto i gà costruido un altro edificio?

per non parlare dell'altra speculazion in progetto in via Giusti fra le salite di Scala Santa e Bonomea...

e altre di cui mi sfugge il nome adesso.

C'è un limite a tutto e capisco che certa gente quando non ottiene giustizia possa partire con la testa , quando non vede altra soluzione.

@Rob: sei pregato di non far illazioni e diffamazione gratuita del costruttore che non conosci e vorrei che editassi il tuo commento. E gia una bella perdita di tempo ricorrere le dichiarazioni online di media che inizialmente fatto disinformazione liquidando la cosa come un incidente sul lavoro causato dal solito costruttore spietato e sfruttatore.

Il caseggiato in questione era perfettamente in regola, superato tutti i controlli ed il ricorso legale del attentatore è fallito in quanto non è stato leso nessun suo diritto.

Non solo ma il costruttore in questione è uno di quelli vecchia maniera e come si usava una volta ed ha contattato personalmente le persone di zona per cercare di attutire o risarcire i disagi anche se non obbligato dalla legge.

Nel caso specifico l'attentatore ha scaricato le bombole nel suo Box, box auto che gli è stato regalato nonostante non gli fosse dovuto nulla. E sapete bene che i Box auto non te li tirano dietro. Una gentilezza ripagata con una tentata strage.

Questo è il caso di un pazzo che ha cercato di far fuori 10 persone e mandare in fallimento una ditta, e distruggere la casa ad un sacco di persone (quasi tutti gli appartamenti song ia venduti) perché gli ha rovinato la vista dalla finestra, nonostante il costrttore sia stato ben più disponibile del dovuto.

Quindi non faccimo di tutta l'erba un fascio e non confondiamo vittime con colpevoli. Non tutte le ditte sono guidate da speculatori assetati di soldi stile legal story americana, sopratutto qua da noi dove molte ditte sono ancora molto radicate nel territorio.

E "La nuova edile" fa parte di queste.

Giusto per far un esempio riprendendo una batuta degli articoli, agli operai verra pagata la giornata di ieri e di oggi. E conoscendo il signor Paoletich sicuramente non lascera soli operai e clienti per il risarcimento dei mezzi persi... dato che il risacimento da parte degli eredi del colpevole sara lungo ed incerto.

Inviato

Comunque qua a trietse come ben sappiamo per le contune proteste contro qualsiasi cosa abbiamo molte persone in rioni storici che sono fortemente conservatrici e non vogliono intrusioni nel rpoprio rione o che si costruiscano case per "altri" e con altri non si intende extra comunitari, stranieri o furlani ma pure triestini di altri rioni.

Questo vecchietto pur essendo un caso ecclatante per il punto a cui è arrivato non è per nulla un caso isolato. Proteste ma anche minacce alle ditte edili sono nella cosuetudine, e non solo per cose grosse come una casa di 6 piani... c'è gente che minaccia di dar fuoco ai mezzi (e spesso si da a piccoli atti di vandalismo) anche per riaslfaltature, ripristino di tubature o ristrutturaizioni di facciate che ovviamente portano via parcheggi, fanno rumore o obbligano a camminare sul lato opposto della carreggiata.

A Trieste non abbiamo la mafia edile della scilia ma in compenso abbiamo i vecchietti triestini... che non sempre si limitano a parole o segnalazioni al piccolo.

Un aneddoto che mi hannor accontato per esempio parlav aid un vecchietto colto in flagate a rigare nua macchina. La sua giustificazione è stata che ogni mattina faceva una passeggiata su quel marciapiede e non voleva le macchine parcheggiate su questa parte della carreggiata, proteste al comune e segnalazioni al piccolo non hanno servito quindi ha iniziato a rigare le macchine cosi la gente avrebbe parcheggiato da un altra parte...

Che vogliamo definire "disperazione" questi comportamenti?

Inviato
si bon, ghe ga cavà el panorama (che tra l'altro me sa che iera un toco del boschetto de via del cacciatore e Il Giulia)... ma se sto qua voleva far saltar per aria tutto, quei che abita a Servola cossa dovessi farghe alla Ferriera?

beh no penso che reggi el paragon :D

quei de servola quando a suo tempo i ga comprado casa i saveva dove i andava (come quei che compra deso)...e i ga speso bastanza soldini de meno credo per comprarse casette rispetto ad altre zone...quindi tuto somado i saveva a cosa i andava incontro e i ghe ga anche "guadagnado" spendendo meno.

imho

Inviato

Quando si compera casa bisogna mettere in conto che si è proprietari del proprio terreno e non di quello dei vicini quindi se un vicino che ha un terreno incolto decide di vederlo ad una dita per costruir una casa è nei diritti di quel proprietario.

Altra storia è invece l'edilizia industriale. Se ti costruiscono una fabbrica la si che ti puoi lamentare ma esistono norme a proposito.

Il problema e che ormai si sentono ifn troppe minacce di questo tipo epr questioni di vicinato e parcheggi e fin troppo spesso finice male con morti o feriti in quanto molte persone danno per dovute cose che non lo sono e sono pronte alla violenza ed anche ad uccidere per ottenere questo.

La storia di questi giorni non è diversa da altre che abbiamo sentito in passato, di chi uccide per il parcheggio preferito sotto casa, per un muro perimetrale, la presenza di animali che infastidiscono il vicinato, un albero o una siepe vicino alla fine della proprietà i rumori per una festa con gli amici e così via.

Minacce lamentele o accuse di queste tipologia bene o male un po tutti le subiscono almeno una volta nella vita, e pensare che c'è gente pronta ad uccidere per mantenere queste minacce e per questi futili motivi è una cosa che mi preoccupa non poco.

Problemi nati dalla difficoltà nel rapportarsi con gli altri e con i vicini è cosa antica, le liti condiminiali e di vicinato storie comuni che vediamo anche parodizzate o trattate nei media e presenti sia in città che in periferia.

Inviato (modificato)
Quando si compera casa bisogna mettere in conto che si è proprietari del proprio terreno e non di quello dei vicini quindi se un vicino che ha un terreno incolto decide di vederlo ad una dita per costruir una casa è nei diritti di quel proprietario.

Non è così semplice la questione. Voglio dire, legalmente è così, ma ci sono casi in cui le lamentele sono più che giuste. Un esempio? Appartamento con vista mare aperta su tutto il golfo, pagato un botto appunto per questo. Domani abbattono la catapecchia di fronte e costruiscono una palazzina di 6 piani ostruendomi completamente la vista. Già è una bella seccatura venire oppressi così, inoltre ricevo anche un danno economico molto rilevante, perchè quando venderò l'appartamento la vista mare non ci sarà più, e solo questo può quasi dimezzare il valore dell'immobile.

Modificato da Stefano79
Inviato
beh no penso che reggi el paragon :D

quei de servola quando a suo tempo i ga comprado casa i saveva dove i andava (come quei che compra deso)...e i ga speso bastanza soldini de meno credo per comprarse casette rispetto ad altre zone...quindi tuto somado i saveva a cosa i andava incontro e i ghe ga anche "guadagnado" spendendo meno.

imho

si, ma chi ga comprà nei anni 60-70, che la ricerca medica iera piuttosto indrio, magari no saveva che emetti sostanze pericolose...

se l'amianto xè sta dichiarà illegale nel 1992, figuremose quanto i saveva anni prima...

Inviato
Quando si compera casa bisogna mettere in conto che si è proprietari del proprio terreno e non di quello dei vicini quindi se un vicino che ha un terreno incolto decide di vederlo ad una dita per costruir una casa è nei diritti di quel proprietario.

Non è così semplice la questione. Voglio dire, legalmente è così, ma ci sono casi in cui le lamentele sono più che giuste. Un esempio? Appartamento con vista mare aperta su tutto il golfo, pagato un botto appunto per questo. Domani abbattono la catapecchia di fronte e costruiscono una palazzina di 6 piani ostruendomi completamente la vista. Già è una bella seccatura venire oppressi così, inoltre ricevo anche un danno economico molto rilevante, perchè quando venderò l'appartamento la vista mare non ci sarà più, e solo questo può quasi dimezzare il valore dell'immobile.

Si ma che puoi fare? Obbilagare il proprietario del terreno vicino a te a tenersi la catapecchia?

Le leggi servono proprio a trovare regole comuni sul dove finisce il diritto di uno e dove inizia quello dell'altro. Per evitare di comportarsi come uomini primitivi (o mafiosi moderni) ed imporre il proprio diritto sugli altri a suon di minacce ed attentati.

E comperando un terreno ottieni diritot su quei detemrinati metiquadri e non hai nessuna voce in capitolo riguardo il terreno di altri. Salvo fatto cio che viene garantito dalla legge (diritti di passaggio, intercapedini, muri di contenimento, piazzamento delle finestre soleggiamento, approvigionamento acqua gas luce e telefono).

Far saltare palazzine sono robe che fa Al-Quaeda ed ha almeno alle spalle qualche ragione in più di una vista dalla finestra.

Se paghi una casa il doppio per la vista devi sapere che sta pagando qualcosa di effimero che non sai se dura in quanto uno qualsiai dei proprietari tra te ed il mare potrebbe costuire una palazzina, a meno di no comperare tutti i terreni in linea d'aria tra te ed il mare....

Inviato (modificato)
Si ma che puoi fare? Obbilagare il proprietario del terreno vicino a te a tenersi la catapecchia?

Le leggi servono proprio a trovare regole comuni sul dove finisce il diritto di uno e dove inizia quello dell'altro. Per evitare di comportarsi come uomini primitivi (o mafiosi moderni) ed imporre il proprio diritto sugli altri a suon di minacce ed attentati.

E comperando un terreno ottieni diritot su quei detemrinati metiquadri e non hai nessuna voce in capitolo riguardo il terreno di altri. Salvo fatto cio che viene garantito dalla legge (diritti di passaggio, intercapedini, muri di contenimento, piazzamento delle finestre soleggiamento, approvigionamento acqua gas luce e telefono).

Far saltare palazzine sono robe che fa Al-Quaeda ed ha almeno alle spalle qualche ragione in più di una vista dalla finestra.

Se paghi una casa il doppio per la vista devi sapere che sta pagando qualcosa di effimero che non sai se dura in quanto uno qualsiai dei proprietari tra te ed il mare potrebbe costuire una palazzina, a meno di no comperare tutti i terreni in linea d'aria tra te ed il mare....

Far saltare palazzine sono robe che fa Al-Quaeda ed ha almeno alle spalle qualche ragione in più di una vista dalla finestra.

Che ragioni sono???????????? :down:

NdStarlite: eliminado el triplo quote. Per piacer no quotar piu' de due post precedenti un dentro l'altro ;)

Modificato da Starlite

Partecipa alla conversazione

Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai un account, accedi ora per pubblicarlo con il tuo account.

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Sono consentiti solo 75 emoticon max.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Pulisci editor

×   Non puoi incollare le immagini direttamente. Carica o inserisci immagini dall'URL.

Caricamento...
  • Chi sta navigando   0 utenti

    Nessun utente registrato visualizza questa pagina.


×
×
  • Crea Nuovo...
×
Il Forum di Elsitodesandro
Indice
Attività
Accedi

Accedi



Cerca
Altro
×