Starlite Inviato 5 Dicembre 2009 Segnala Inviato 5 Dicembre 2009 Se ne parla a periodi za un poco de tempo. Dal Piccolo de ieri: RIFORMA DELLE AUTONOMIE / TONDO CAUTO, DIPIAZZA FAVOREVOLEUn ”supersindaco” per Trieste metropolitanaa La ”bozza Seganti” prevede l’addio a Provincia, Ezit e consigli comunali di MARCO BALLICO TRIESTE Renzo Tondo lo annuncia, Federica Seganti lo conferma: la riforma delle autonomie locali conterrà il riconoscimento della città metropolitana di Trieste. Il progetto è già definito: previo referendum, costerà il sacrificio della Provincia, dei Consigli comunali e dell’Ezit. Ma, assicura l’assessore leghista, «porterà indubbi vantaggi al territorio». Il primo commento in città? Di Roberto Dipiazza: «Non si può non essere favorevoli». L'IPOTESI La bozza del ddl è pronta da settembre. «Ora - dice la Seganti - bisogna rompere gli indugi». L’articolo più rivoluzionario è quello che riguarda l’ipotesi della città metropolitana di Trieste, «solo di Trieste», da disegnare sul territorio dell’attuale Provincia. Eliminando la Provincia e costituendo un Consiglio «che sostituirebbe le assemblee provinciali e comunali». La rappresentatività territoriale? «Sono previsti i collegi». CHI SI SALVA Seganti precisa inoltre che i consiglieri sarebbero 40 e che, nel nuovo organismo, «verrebbero inglobate anche le funzioni dell’Ezit, sia di tipo gestionale che urbanistico». A salvarsi, invece, municipi e sindaci: «Rresterebbero operative le case comunali e si voterebbero comunque i primi cittadini». E il presidente? «Non è stata ancora definita la carica ma toccherebbe al sindaco di Trieste». LE PROPOSTE Il presidente della Regione, annunciando ieri la novità in un’intervista tv, ha tuttavia commentato: «Non so se questa sia la soluzione dei problemi del capoluogo giuliano». E ancora: «La soluzione passa soltanto per la coesione di una regione così piccola». Un’apparente frenata che non preoccupa l'assessore: «Siamo solo alla fase delle proposte, le porteremo avanti, discutendone in maggioranza. Sarò ben contenta, su una materia non facile, di contare su contributi puntuali mirati a risolvere i problemi concreti dei cittadini». I VANTAGGI Ma che vantaggi può produrre la città metropolitana per l’area triestina? «Sicuramente riusciremmo a semplificare questioni gestionali e urbanistiche e a realizzare interventi omogenei sul territorio. Ma ci sarebbe anche la possibilità di risparmiare sulla spesa in alcuni settori delle autonomie locali e di favorire maggiori introiti in relazione alle funzioni svolte. L'intenzione - anticipa la Seganti - è di dare alla città metropolitana più competenze e, di conseguenza, più fondi». IL REFERENDUM Come arrivarci? E in che tempi? Sarà necessario un referendum, «che non prevede quorum», per sondare la volontà dei cittadini di Trieste e provincia di cambiare radicalmente assetto istituzionale. Quanto ai tempi, la Seganti ritiene «difficile» che la città metropolitana possa nascere prima del voto del 2011 ma entro la legislatura sì, «si può fare». Insomma, il progetto già inserito nella riforma Iacop del 2006 e rilanciato da Uberto Fortuna Drossi, il Cittadino che ha creato un comitato ad hoc e steso una legge di iniziativa popolare, entra nell'agenda della giunta Tondo. C’è già il via libera del sindaco Dipiazza. Che si preoccupa delle reazioni dei sindaci sloveni: «Non so come la prenderanno». Ma non ha dubbi: «Sono favorevole». Cita
Starlite Inviato 6 Dicembre 2009 Autore Segnala Inviato 6 Dicembre 2009 Dal Piccolo de oggi: FA DISCUTERE IL PROGETTO DELLA LEGHISTA FEDERICA SEGANTI, SPARIRANNO EZIT E PROVINCIA «Trieste città metropolitana entro due anni» Il coordinatore del Pdl Savino: «Nulla di definito, ma qualche ente può essere assorbito» Fortuna Drossi: «Una grande opportunità per trovare soluzioni più efficaci per l’area giuliana» di SILVIO MARANZANA L’assessore regionale Federica Seganti non ha dubbi: «Prima di due anni Trieste città metropolitana sarà realtà, il suo presidente sarà il sindaco di Trieste e la Provincia di Trieste sarà sparita». Dopo l’annuncio che la bozza del disegno di legge sulle autonomie locali che contiene anche l’istituzione di Trieste città metropolitana è pronta già da settembre, l’assessore leghista accelera ancora: «Alcuni contenuti potranno essere discussi o concordati, ma la trasformazione sarà questa. Subito dopo l’approvazione della legge finanziaria il presidente Tondo aprirà il tavolo di discussione. Alla fine non vi sarà alcun bisogno di passaggi in Parlamento o di doppie letture della legge: il Consiglio regionale approverà e basta». Per Trieste una rivoluzione copernicana dinanzi alla quale lo stesso Pdl frena. Seganti ha confermato la sparizione della Provincia e dell’Ente zona industriale, già definito ente inutile dallo stesso sindaco Dipiazza. Sparirà la Provincia, che è la più piccola d’Italia, con tutte le sue attribuzioni e le sue competenze e anche il presidente, la giunta e il Consiglio provinciali. Addio anche ai Consigli comunali, ma non ai municipi e ai sindaci che sei sono e sei resteranno. L’assemblea politica sarà rappresentata dal Consiglio metropolitano con 40 consiglieri espressione dell’intero territorio. Ma forse non tutto sarà così scontato e rapido. Immediato l’altolà di due consiglieri regionali del Pdl, Maurizio Bucci e Piero Tononi: «Stupisce e meraviglia che un assessore senza diritto di voto in aula, espressione di una circoscrizione elettorale dove il suo partito non ha eletto nessun proprio rappresentante, senza aver avuto alcun confronto con gli eletti nell’area triestina, con il Pdl e la maggioranza intera, presenti ipotesi così delicate e così importanti per il futuro assetto organizzativo, gestionale e strutturale dell’amministrazione pubblica che non sono mai state discusse». Ha aggiunto Sandra Savino nella veste di coordinatore provinciale del Pdl Trieste, ma non si può non dimenticare che è anche un altro assessore della stessa giunta. «Seppur favorevoli in linea di principio all’assorbimento di alcuni enti inutili o semiinutili, siamo estremamente cauti circa le dichiarazioni dell’assessore Seganti. Non corrisponde al vero che il progetto è già definito. Sarà solo e soltanto l’aula del Consiglio regionale a definire assieme alla sua maggioranza l’ossatura di una riforma così importante e la bozza Seganti non è null’altro che uno dei tanti punti di partenza». Complimenti alla Regione e all’assessore Seganti sono invece giunti dall’assessore leghista Massimiliano Fedriga che ha definito il progetto «fondamentale per il futuro dell’area giuliana» e la Lega «l’unico partito delle riforme». Una legge sull’area metropolitana di Trieste è in effetti già stata approvata nel 2006 anche se non ha mai trovato applicazione. A presentarla l’ex consigliere regionale dei Cittadini Uberto Fortuna Drossi che, in mancanza della sua applicazione ha fondato il Comitato per l’area metropolitana e ieri ha annunciato che a primavera partirà la raccolta delle 15 mila firme necessarie per una proposta di legge d’iniziativa popolare. «Fa piacere che la politica prenda finalmente consapevolezza di un progetto - ha dichiarato Fortuna Drossi - che è una grande opportunità per Trieste, uno strumento per dare agevolmente soluzioni più efficaci ai problemi di tutta l’area giuliana», ma al contempo ha espresso anche la preoccupazione che «al progetto venga attribuito un colore politico solo di parte». L’assessore Seganti ha però anche annunciato che sarà necessario un referendum che non prevede quorum per sondare la volontà politica dei cittadini. Piero Camber, a propria volta consigliere regionale del Pdl, boccia questa ipotesi: «Servono norme coercitive, i Consigli dei Comuni minori (dai quali già si sono levati i primi malumori, ndr.) non accetteranno mai di essere eliminati. Se per abolire le Comunità montane avessimo voluto procedere con referendum le avremmo ancora». «Non vedo motivi per i quali i Comuni minori dovrebbero votare contro Trieste città metropolitana. Manterranno comunque il municipio, il sindaco e i loro rappresentanti all’interno di quello che sarà il Consiglio metropolitano», ha replicato l’assessore. Cita
Stefano79 Inviato 6 Dicembre 2009 Segnala Inviato 6 Dicembre 2009 Ma magari che i se decidi a spazzar via quela miriade de enti e entini inutili. Cita
Ikeya Inviato 6 Dicembre 2009 Segnala Inviato 6 Dicembre 2009 l'Ezit xè la responsabile dell'arretratezza dell'area industriale triestina... da una parte me va ben perché ghe xè meno inquinamento, ma non tutte le fabbriche inquina e meno burocrazie ed enti ghe xè de mezzo, più facili xè le robe Cita
arska Inviato 6 Dicembre 2009 Segnala Inviato 6 Dicembre 2009 Ma magari che i se decidi a spazzar via quela miriade de enti e entini inutili. Infatti. E oltre a spender de meno, teoricamente volessi dir gaver faccie elette e ben precise de imputar per eventuali insuccessi e errori. Diria anche dei successi, che però scarseggia. Cita
zalzi Inviato 6 Dicembre 2009 Segnala Inviato 6 Dicembre 2009 Premesso che non go capì ben che poteri che gavessi sto novo ente (quei dela Provincia o anche ulteriori poteri che deso spetta ai comuni? boh. ), non la vedo cusì facile coi comuni limitrofi. La gente che conoso che sta nei comuni minori, la xe ben felice de star là e contenta dei servizi che el comun ghe offri. Se dopo pensè che xe abbastanza recenti le proposte de "recession" da parte de alcune borgate carsiche... Per come che el Comun de Trieste amministra le zone periferiche della città e le zone carsiche che rientra nel suo territorio, non podessi darghe torto se quei che xe autonomi voleria restar tali. Cita
Zithara Inviato 7 Dicembre 2009 Segnala Inviato 7 Dicembre 2009 (modificato) Che sogno meraviglioso diventa realtà ! El giorno seguente la proclamazion de cità metropolitana qua gavaremo tuto moderno, la filiale de Galerie Lafayette verzerà in Corso e Harrods verzerà in via Carduci, per nominar solo due. Ala stazion dei treni, che rispeto el giorno prima risulterà magicamente radopiada e su tre piani, soto ghe sarà la convergenza de 4 linee de metrò ( la verde , la bianca, la rossa e la blu, cola stela rossa), ragiungendo tute le zone dela metropoli, no scherzo, fin Kolonkovez adiritura. Po' de improviso, se fin desso no iera facile partir per gorizia dopo le sete de sera, pasaremo a eser colegati ogni ora con intercity senza fermate con parigi londra, monaco, viena, berlin, no se riva nominar tute.... L'aeroporto de ronchi del giorno de la proclamazion de Trieste metropoli, gavarà 240 voli al giorno, per tuto el mondo, una partenza ogni 45 secondi, come Madrid .......e no più solo 6 voli al giorno come desso. La popolazion de Trieste in un par de setimane sarà decuplicata, che una metropoli ciama altri abitanti, per antonomasia. Lavor per tuti, ovio, che dove se trova lavor più e prima che in metropoli ? Bel bel, Trieste in gara con Barcelona. Che sogno. Dopo però un se sveia e se domanda perchè i voli far sta roba ...gaveria più senso far a Udine che ligandola coi i paesotti là intorno la se triplica de abitanti, ma a Trieste che intorno xe el deserto, che za el comun xe cusì grando ( 80 kmq. ) che comprendi mezo carso de boschi e solo vilagi de 4 anime ? Te lighi altri 6 comuni, per 40 km. in totale de Muja al Timavo, e te ga sempre el stesso numero de abitanti, poco più de 200 mila. Metropoli ssai ridicola. In una metropoli de 40 km. sta 3 milioni de abitanti, no le doline e i campi de piere. Ma no sarà che i fa per comodità de centralizar la tangentopoli ? Desso le dite che vol far impianti e schifezze varie le ga de darghe tangenti a tropi de lori, comuni vari, provincia, region, enti de qua e de là, finissi che passa i mesi, dopo basterà pagar uno, el presidente de la metropoli. Logico dopo quel spartirà comunque in separata sede coi altri politici. Però el risparmio de tempo vol dir poder pasar ad altro impianto altra dita. Le tangenti che se ciapava in un ano se ciaparà in un mese. Che idea meravigliosa. Co i 210 kmq. de la cità metropolitana sarà piena de impianti pericolosi ed inquinanti che no starà altri, se poderà slargar verso monfalcon e doberdò. Modificato 7 Dicembre 2009 da Zithara Cita
Zithara Inviato 7 Dicembre 2009 Segnala Inviato 7 Dicembre 2009 (modificato) «La Provincia di Trieste non ha mai espresso alcun parere favorevole alla costruzione del rigassificatore di Gas Natural a Zaule». Lo fanno notare con una presa di posizione congiunta i capigruppo della stessa maggioranza di centrosinistra a Palazzo Galatti intendendo in questo modo anche prendere le distanze dalla presidente Maria Teresa Bassa Poropat che più volte in manifestazioni pubbliche ha affermato di considerare l’impianto un’opportunità per l’economia della provincia e per i cittadini. Questo xe un esempio de problema che la cità metropolitana, eliminando la provincia, el comun de muja, ecc. ecc., risolverìa . Bisogna considerar le dificoltà che ga un povero imprenditore che vol meter su impianti pericolosi e danosi. Con tanti che xe i enti implicadi e tante careghe, xe materialmente imposibile rivar a darghe tangenti a tuti per farli star de la tua parte. Modificato 7 Dicembre 2009 da Zithara Cita
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