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La rassegna stampa sandrina di martedì 27 settembre


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LA RASSEGNA STAMPA SANDRINA DI MARTEDI' 27 SETTEMBRE

Da Il Piccolo di Trieste

Una Triestina grandi numeri: attacco-boom, imbattuta e capolista dopo 14 anni
Le cifre confermano la solidità dell’Unione che primeggia in quasi tutte
le voci statistiche.
França bomber ma sta funzionando l’intero gruppo

di Antonello Rodio

È finalmente la Triestina grandi numeri, quella che i tifosi attendevano ormai da troppi anni. Certo, dopo sole quattro giornate tutto va preso con il dovuto beneficio d'inventario, compresi i vari piccoli record messi assieme in questi turni che andremo a elencare, ma almeno stavolta si può sognare, cosa nemmeno lontanamente possibile in tempi recenti. Dopo la squillante vittoria di Legnago, l'Unione di Antonio Andreucci, insomma, pone la sua forte candidatura per un campionato da protagonista, anche perché tra le avversarie non affiora nessuna corazzata inaffondabile e anzi un po' tutte, a turno, incontrano le loro difficoltà.

Finalmente la Triestina torna da sola in vetta a una classifica: era accaduto l'ultima volta nel 2002/03 in serie B, tredici anni fa, e la categoria era ben più prestigiosa, ma dopo quello che è avvenuto e altri due fallimenti di mezzo, il dato non può che essere salutato da un grande entusiasmo, che alimenta questa fase di vera e propria rinascita. Del resto il ruolo di leader lo si conquista solamente a suon di prestazioni, risultati e cifre importanti. E i numeri importanti ci sono tutti: la Triestina non è solo prima solitaria in vetta con 10 punti conquistati in quattro partite (tre vittorie e un pareggio) ma innanzitutto vanta il più forte attacco del girone con 8 reti messe a segno alla pari di Mestre e Altovicentino. Del resto, con un reparto offensivo di valore come quello allestito in sede di mercato da Milanese, era prevedibile che la musica rispetto agli ultimi anni fosse davvero cambiata. Carlos França è un bomber di razza con un fiuto del gol eccezionale, Dos Santos è un altro dalla rete facile e fisicamente può essere devastante, Matteo Serafini è la classe e il genio capace dei tocchi di classe mentre a Bradaschia tocca il reparto vivacità, quello dei guizzi uno contro uno e dei dribbling capaci di scardinare le difese arroccate. Ma una squadra non è solamente attacco. E il centrocampo e la difesa alabardata sembrano poter reggere il passo del reparto offensivo. Non a caso, la Triestina al momento è prima assoluta anche nella differenza reti con un +5 che la dice lunga su quanto la squadra sia valida nel suo complesso.

La difesa non è ancora la migliore ma ha subito poco, del resto qualche leggera sbavatura con due terzini così giovani e con un Pizzul classe 1998 (che, beninteso, sta facendo benissimo) che fisiologicamente può soffrire qualche marpione della categoria, è comprensibile. Ma non è tutto: al momento la Triestina è anche l'unica squadra imbattuta del girone assieme ad Abano e Union Feltre, segno anche questo di solidità. Inoltre è proprio l'Unione l'unica squadra ad aver sempre vinto in trasferta, anche se ovviamente le partite fuori casa finora sono state solamente due. Tanti piccoli record che, comunqu,e indicano una squadra dai parametri ideali per primeggiare in questa serie D. E chissà che un altro piccolo record non arrivi domenica pomeriggio anche dal pubblico, visto che allo stadio Rocco ci sarà il big-match con l'Altovicentino. 

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Aquaro: «Il neo? Due disattenzioni»

di Guido Roberti

Giuseppe Aquaro assieme a Omar Leonarduzzi forma una coppia di centrali di lusso per la categoria. Si pensi poi alla prima ipotesi alternativa in mezzo alla difesa, quel Marchiori sempre positivo allorché chiamato in causa - anche nell'inedita veste di interditore davanti la difesa - e Voltolini in porta può davvero sentirsi protetto negli ultimi metri di campo. Nonostante il tasso tecnico e il potenziale del gruppo espresso con lo scoppiettante 4-2 a Legnago, Aquaro ritorna sulle due disattenzioni costate altrettanti gol al "Sandrini". «E' una Triestina matura ma si può crescere ancora tanto, abbiamo preso quei due gol che da difensore non mi vanno giù, saranno situazioni che da martedì (oggi ndr) cercheremo di analizzare con l'allenatore riguardando la partita, e scopriremo gli errori commessi. Già domenica affronteremo una squadra decisamente più forte e dovremo sbagliare il meno possibile».

E proprio riguardo l'Alto Vicentino Aquaro prova a fotografare il tipo di partita che si aspetta: «Sarà una partita completamente diversa, dopo la sconfitta interna subita con l'Arzignano verranno a Trieste a cercare di vincerla, ma a mio avviso dipende tutto da noi». La panchina, di volta in volta, può essere una risorsa da valorizzare di questa Triestina? «Siamo dei ragazzi ma siamo anche dei professionisti, ci facciamo trovare pronti come è giusto. Questa mentalità ci consente di allenarci durante la settimana sempre al 100%, logico che tutti vorrebbero giocare, l'allenatore ha la possibilità di scelta». Anche per un elemento dell’esperienza di Aquaro avere a fianco Leonarduzzi rende comunque le cose più tranquille. Lo conferma lo stesso centrale: «L'esperienza di Leonarduzzi è assodata, conosciamo la sua importanza per tutti noi, discorso che possiamo estendere a tanti altri giocatori. Abbiamo un attacco fantastico, ad ogni modo non sono i singoli da premiare ma tutta la squadra. E siamo davvero una bella squadra». 

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Marzini: «Venite al palasport ad ammirare la signora in rosso»
Il presidente dell’Alma ha convinto la Lnp a far giocare i padroni di casa con i propri colori sociali
Allo studio iniziative comuni con la Triestina rivolte ai tifosi. E dal 2017/2018 due promozioni in A

di Matteo Contessa

Il presidente di Alma Pallacanestro Trieste sabato scorso era a Bologna all’assemblea di Lega e se n’è tornato a casa, fra tanti discorsi transitori, con due novità. Una l’ha proposta proprio lui ai colleghi e ha ottenuto il disco verde: le squadre che giocano in casa potranno vestire la maglia con i propri colori e non essere obbligati a vestire in chiaro. Questo vuol dire che l’Alma potrà indossare la divisa rossa al PalaRubini e non più in trasferta. E con questo principio, a meno che non si creino elementi di confusione cromatica, si potrebbe giocare con i propri colori anche in trasferta. «Ma in trasferta tendenzialmente giocheremo in bianco, a meno che quel colore non lo abbiano i padroni di casa».

L’altra novità è molto più succosa. Presidente Marzini, la illustri direttamente lei. "Diciamo che dalla prossima stagione quasi certamente le promozioni dalla serie A2 alla serie A saliranno da una a due. E potrebbe essercene addirittura una terza, qualora la A decidesse di passare da sedici a quattordici squadre. Di quest’ultimo punto si sta discutendo". C’era anche un punto importante riguardante la trasmissione delle partite in diretta. Cosa si è deciso? "Un accordo definito non c’è ancora, ma Sky e Lnp (che ha avuto la delega dalla Fip a trattare l’argomento, ndr) lo stanno definendo. Sono fiducioso, al riguardo. Ma abbiamo parlato anche delle dirette in streaming prodotte direttamente dalla Lnp e qui delle novità ci sono. Innanzitutto ci sarà un ampliamento delle trasmissioni, non saranno più soltanto telecronache dei match, ma anche interviste post partita, da tutti i campi della serie A2. Inoltre potrebbe essere data anche alle televisioni locali la possibilità di recuperare il segnale per trasmettere in diretta l’incontro della propria squadra. E ancora, ogni settimana una delle partite in streaming verrà data in chiaro e gratis, su Lnp Channel visibile su You Tube".

Il 22 ottobre in Lega ci sarà l’assemblea elettiva. La Pallacanestro Trieste si candiderà a qualche ruolo operativo? "Ne parleremo nel Cda che convocheremo a breve anche per definire la data della prossima assemblea dei soci, che vorremmo fare nella prima metà di ottobre. Nel cda decideremo la nostra linea per le elezioni di Lega, ma non credo che la Pallacanestro Trieste avanzerà proprie candidature. Presidente, domenica è campionato. A leggere i social network, i tifosi di Treviso stanno preparando l’invasione di Trieste. E voi? Noi ci auguriamo che il PalaRubini in realtà sia invaso dai nostri tifosi e spero che raccolgano l’invito. è vero, nonostante il triangolare e le due amichevoli a porte aperte al PalaRubini, il vero abbraccio fra squadra e tifosi non c’è ancora stato, crediamo possa avvenire con la prima di campionato, oltretutto un derby di grande richiamo e già fondamentale contro una squadra forte come Treviso. La nostra formazione del resto è più completa dello scorso anno, è capace di far divertire. Ad ogni modo, la campagna abbonamenti resterà aperta fino ala vigilia della seconda partita in casa".

A proposito. Vi eravate posti l’obiettivo dei duemila abbonati: a che punto siete? "Le proiezioni (leggi abbonamenti aziendali da sommare a quelli dei singoli tifosi, ndr) dicono che potremmo essere vicinissimi all’obiettivo, speriamo nell’ultimo sprint per raggiungerlo. Ma al di là di questa soglia, rimane l’obiettivo-sogno di avere quattromila presenze fisse al PalaRubini per ogni partita". Bisognerà portarcele. Soprattutto considerando il grande entusiasmo che quest’anno circonda la Triestina, non le pare? "Innanzitutto non credo che il buon momento della Triestina possa eroderci seguito, abbiamo due pubblici autonomi. L’ho detto pubblicamente e ribadito personalmente a Mauro Milanese: un momento di crescita sportivo della Triestina fa solo bene e noi facciamo il tifo perchè il calcio cittadino torni alle posizioni che merita. Se lo sport in una città va bene ne guadagnano tutti. E comunque stiamo ragionando insieme ai dirigenti della Triestina di qualche possibile iniziativa sinergica, potremmo accordarci anche a breve".

Questa è una buona novella. Aspettiamo comunicazioni ufficiali. "Lo speriamo anche noi. Detto questo, noi vorremmo che da quest’anno il pubblico vivesse il palasport non solo per l’ora e mezzo di partita, ma per molto più tempo. E stiamo studiando iniziative ad hoc. In generale, vorremmo creare momenti di spettacolo più ampio e per un periodo più lungo. Qualcosa di nuovo vedrete e sentirete già domenica prossima. Ci piacerebbe che già all’ingresso della squadra per il riscaldamento, ad esempio, il palasport fosse già gremito. Una cosa che invece non vogliamo, è portare nel palasport un tifo scorretto. Ci va bene che sia assordante e colorato, ma che non superi però il limite della correttezza. A cominciare proprio da domenica: il campanilismo sia stimolo positivo e non offensivo. Il nostro target sono i giovani e le famiglie, episodi poco edificanti potrebbero allontanarli. In questi ultimi anni stiamo vedendo che si può vivere lo sport senza violenza negli stadi di calcio, esigiamo che sia così anche in un palasport".

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Abbonamenti, superata quota 1.600
Alcune decine di tessere in via di conferma, campagna aperta fino al 15 ottobre

di Raffaele Baldini

La prima di campionato sarà anche una incontrovertibile verifica per la campagna abbonamenti dell’Alma. E si spera, visto che resterà aperta fino al 15 ottobre, che la sfida contro Treviso possa generare un ulteriore colpo di reni nella vendita. A ieri sera, secondo i numeri ufficiali forniti direttamente da Ticket Point, era già scollinata quota 1.600 tessere staccate, compresi i pacchetti aziendali. Per essere precisi, a quelle attuali se ne potrebbero sommare ancora alcune decine, attualmente in via di conferma. Pian pianin, per dirla con il linguaggio caro al presidente della Triestina, Biasin, ci si sta avvicinando alla fatidica soglia dei duemila, l’obiettivo dichiarato dalla società.

Una quota decisamente importante, ma leggermente sbiadita se si pensa che in questa stagione al PalaTrieste arriveranno nobili realtà cestistiche come la Virtus e la Fortitudo Bologna, Udine, Treviso, Verona e che in generale il livello della pallacanestro espressa sarà più alto dello scorso anno. Vero è anche che il triestino medio, ammantato di diffidenza atavica, magari aspetterà l’esito del match contro Treviso quale prova di San Tommaso. Ed è proprio una prestazione convincente domenica che potrebbe favorire l’ultimo scatto verso l’obiettivo. Sul fronte squadra lo “scossone controllato” ereditato dall’ultima amichevole giocata contro il Rogaska, sembra aver messo il gruppo di fronte a chiare responsabilità per il futuro. Nessuna isteria, metabolizzato l’allenamento extra mattutino del giorno dopo, il gruppo ora è chiamato a dare una risposta concreta alla ripresa degli allenamenti, che avverrà oggi. Dall’auspicabile avvenuta presa di coscienza di Coronica e soci verrà fuori la dose supplementare di concentrazione per azionare la “modalità campionato”, in cui ogni sfumatura deve essere curata con attenzione certosina. La De’ Longhi Treviso è una cliente fastidiosa e in più le recenti “prime” hanno evidenziato che ogni approccio soft nasconde l'insidia di una possibile dèbacle finale. Occhi aperti e teste allineate quindi. 

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Chi ghe dixi a Rodio che ga messo bel in grande el primato dell'Unione nella classifica dei gol fatti che in verità el Mestre ga segnado una volta in più? Noi 8 gol, lori 9: 2-1 alla Virtus,  5-2 a Montebelluna, 1-0 col Cordenons, 1-2 a Campodarsego. 2 e 5 fa 7, più uno 8 più uno 9... Antonello, te servi una calcolatrice? :)

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