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La rassegna stampa sandrina di lunedì 6 agosto 2018


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LA RASSEGNA STAMPA SANDRINA DI LUNEDI' 6 AGOSTO 2018

Da Il Piccolo di Trieste

Dalmasson: «Nuovi stranieri da A
ma l'Alma mantiene la sua identità»
«Walker è diverso da Green. Knox e Mosley possono coesistere e ci garantiscono tante soluzioni»

di Roberto Degrassi

Una squadra con tante novità ma con una fisionomia che i tifosi riconosceranno. Questa è la nuova Alma tratteggiata da Eugenio Dalmasson. Dal buen retiro jesolano, il coach biancorosso può completare l'analisi sulla rosa a disposizione.

Che Alma vorrebbe vedere? "Una squadra di giocatori che stanno bene insieme e hanno voglia di lottare. Senza primedonne ma con elementi scelti per la capacità di diventare protagonisti a turno e di essere in grado di occupare anche più ruoli". Una caratteristica non nuova, per Trieste. "In questi anni abbiamo dato con la società un'identità. E questa identità ci ha dato tante soddisfazioni. Lavoriamo per mantenere quella fisionomia di gioco con giocatori più adatti per reggere il confronto in serie A. E da neopromossi non abbiamo cercato salti nel buio privilegiando pedine già esperte del nostro basket".

Walker è l'unico vero volto nuovo in Italia. "Lo seguivamo dall'anno scorso, avevamo raccolto informazioni per premunirci nel caso non avessimo potuto riavere Green. Le referenze erano buone. Poi Javonte è tornato, lui è andato in Australia dove si è infortunato, si è operato ed ha ripreso nella DLeague, al punto da venir premiato come giocatore più progredito". Quali le differenze con Green? "Non ha l'esplosività e la forza fisica di Javonte pur essendo un ottimo atleta. Rispetto a Green ha una maggior confidenza con il tiro da tre punti anche se non è un mangiapalloni. Aiuta a rimbalzo, è un discreto difensore e come Green grazie a braccia lunghe intercetta molti passaggi. Ricordiamoci che per lui sarà la prima esperienza europea, concediamogli tempo e pazienza".

Sono più noti i due lunghi. Knox lo abbiamo visto con la Fortitudo e nell'ultimo anno ha giocato bene a Capo d'Orlando in A. "Le referenze sono eccellenti, sia da parte di Sussi che di Mazzon che lo ha allenato in Sicilia. Andrea voleva portarsi Knox a Ravenna e se tra i vari stranieri dell'Orlandina voleva proprio lui significa che Justin è convincente come persona e come giocatore. Non è sceso in A2 perchè voleva giocarsi una chance in A e ha scelto Trieste. Così come Mosley. L'abbiamo sempre detto: cerchiamo giocatori che diano garanzie e desiderino lottare per questa squadra. Il mercato, del resto, soprattutto per quanto riguarda i lunghi è terribile". Concorrenza spietata e titolata. "Siamo una neopro e in questo momento certe trattative a un certo livello non sono possibili. I club che fanno le coppe hanno la priorità nelle scelte di certi procuratori".

Mosley sarà un debuttante in A. "Gli mancava questo salto e ha voglia di compierlo. In A2 ha dimostrato le caratteristiche che cercavamo: salto, rimbalzi, difesa ed energia. Anche a Legnano ha fatto bene e non a caso coach Ferrari voleva portarselo a Casale". Proviamo a mettere a confronto i due nuovi lunghi. "Knox è meno esplosivo di Mosley ma è un 2,07 vero, con una buona stazza, ha un buon tiro ma è anche molto bravo spalle a canestro e potrebbe creare un mix micidiale con Peric perchè non sarà facile limitarli per le difese avversarie. Mosley è uomo da pick and roll, intimidatore, più rapido di Knox per aiutare gli esterni nelle difese aggressive. Insomma sono diversi e ci consentono varie soluzioni".

Facciamo l'avvocato del diavolo. Non c'è il rischio che l'Alma sia troppo sbilanciata sui lunghi rispetto agli esterni? Peric, Da Ros (con Janelidze a coprirlo), due Usa, Cittadini, Strautins che è un'ala piccola finora impiegata da 4. "No. Siamo equilibrati. Con Wright in regia c'è Fernandez che potrà dimostrare il suo valore in A, Cavaliero garantisce qualità e minuti importanti, Walker e Sanders sono due guardie-ali intercambiabili, Strautins lo considero un esterno e se vogliamo complicare la lettura tattica agli avversari c'è sempre la carta di Peric "3".

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Pavanel: «Ancora tante cose da mettere a posto»
Malgrado la goleada con il Vesna, l'allenatore dell'Unione non è soddisfatto:
«Voglio più cattiveria e determinazione. Serviva qualche test più impegnativo»

di Antonello Rodio

Schietto, deciso e senza peli sulla lingua. Anche dopo un sonante 13-0 estivo. Massimo Pavanel, come lo era da giocatore per se stesso, è un tecnico molto esigente dalla sua squadra. E che la Triestina abbia rifilato tredici reti a un Vesna che si era messo in moto solamente da pochi giorni, gli importa davvero poco. In questo momento guarda giustamente ad altro, ai movimenti dei singoli in funzione della squadra, all'intensità e alla determinazione del gruppo. E sotto questo aspetto, Pavanel era tutto fuorché contento dopo il test di sabato a Santa Croce: «Cosa mi ha detto questa partita? - afferma il tecnico - Mi ha detto che dobbiamo essere molto più cattivi in tante situazioni, nelle due aree soprattutto, ma anche nelle situazioni da palla inattiva. Mi ha detto che dobbiamo essere molto più determinati e che assolutamente non basta quello che stiamo facendo. No, non sono contento, a parte l'inizio quando abbiamo avuto tutto sommato un buon approccio, per il resto dobbiamo migliorare su tanti fronti».

LUCIDA DISAMINA In un'amichevole contro una squadra nettamente inferiore come il Vesna, è ovvio che la Triestina sia stata impegnata soprattutto in fase offensiva. E proprio sotto questo aspetto, nonostante i tanti gol messi a segno, Pavanel vuole vedere molto, ma molto di più dalla sua Unione: «Sotto questo aspetto manca tanto, dobbiamo fare più tagli sui primi pali, bisogna tirare di più in porta, ci sono tante cosine da mettere a posto. Poi anche le distanze non ci sono ancora, ma quello è normale e c'è tempo per lavorarci, però la determinazione e la cattiveria ci devono essere sempre e comunque. Procaccio? Sì, si è mosso abbastanza bene, ma in partite di questo tipo gli attaccanti dovrebbero fare 3-4 gol a testa. Se mi preoccupa chi non segna? Ma no, non mi preoccupa nessuno in particolare, mi fa pensare invece l'atteggiamento generale. E ripeto, bisogna essere più cattivi come squadra nelle due aree. Anche in difesa: certo, stavolta gli avversari ci sono arrivati poche volte, ma anche quelle poche non ci devono neanche arrivare».

SENZA TEST PROBANTI Ma il vero problema della Triestina, proprio in ottica miglioramento, è che senza la Coppa Italia di serie C fino all'inizio di campionato non ci saranno impegni ufficiali, ma solo test amichevoli. Neppure semplici da trovare. «E questa è una rogna davvero grossa - ammette Pavanel - non avere impegni di un certo tipo così a lungo è pesante, stiamo cercando di organizzare delle amichevoli, ma trovare avversari di un certo livello non è semplice in questo periodo, e questo non ci permette di tenere un ritmo sufficientemente adeguato. Ripeto, l'idea dei primi 20 minuti non era male, ma anche le cose che funzionano non fanno molto testo, abbiamo bisogno di impegni più probanti».

Intanto gli alabardati per il momento continueranno ad allenarsi a Monfalcone, cosa che ha permesso un percorso più tranquillo dopo il ritiro di Piancavallo: «Sì, li sono tutti molto gentili con noi - dice il tecnico alabardato - e stiamo lavorando abbastanza bene, alla lunga non so quanto il campo terrà ma almeno questo ci permette intanto di lavorare sull'erba e non andare sul sintetico che con queste temperature avrebbe portato a delle problematiche al momento scongiurate». 

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Resta aperto il problema della prima punta

L'imminente ufficializzazione dell'arrivo in alabardato di Thomas Bolis, classe 1998, vero gioiellino del vivaio dell'Atalanta e capitano della primavera nerazzurra, porta nuova linfa al centrocampo alabardato che ora possiede valide alternative in ogni ruolo. Ora per completare l'organico mancherebbe solo una prima punta (Marconi dell'Alessandria è solo l'ultimo nome sul taccuino di una lunga lista), ma ovviamente per far entrare un over ci sarà bisogno di una partenza. Intanto da oggi riprende la campagna abbonamenti, ma a mezzo servizio.

Oggi a causa dei lavori al Rocco, la sede della Triestina resterà chiusa per riaprire domani col solito orario 9-13 e 15-19. Il Centro, invece, sarà aperto anche oggi ma nel tardo pomeriggio, dalle ore 17 alle 19, per poter acquistare l'abbonamento.

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Semacchi: «La storia biancorossa si sostiene con gli abbonamenti»
Il nuovo sponsor Alabarda si candida ad esempio per gli altri imprenditori
Da stasera, oltre che al Ticket Point, tessere anche al Palasport di Chiarbola

di Lorenzo Gatto

Un'iniezione di fiducia per portare un fattivo contributo e ridare entusiasmo alla Pallamano Trieste.Michele Semacchi, da questa stagione primo sponsor biancorosso con la sua Onoranze Funebri Alabarda, è entrato in punta di piedi nella società del presidente Giuseppe Lo Duca con il doppio ruolo di sponsor e dirigente.Un innesto prezioso per la Trieste che respira pallamano, una realtà che di appassionati competenti e imprenditori disposti a investire ha bisogno come il pane.

«La filosofia che mi ha portato a entrare nella società è un po' questa - sottolinea Semacchi - cercare di portare la mia esperienza in una realtà che per la città rappresenta qualcosa di importante. Quando ho saputo delle difficoltà a iscriversi da parte del club biancorosso mi sono mosso, sia a livello imprenditoriale che personale. Spero di poter rappresentare un esempio per tutti coloro che a Trieste possono dare una mano e magari non lo fanno. In questi giorni abbiamo lanciato la campagna abbonamenti. Assieme ai miei soci acquisteremo un pacchetto di tessere ma sarebbe importante che la stessa cosa avvenisse anche da parte di altri imprenditori. A livello di prima squadra, ma ancor più grazie al suo settore giovanile - continua Michele Semacchi - la Pallamano Trieste garantisce una presenza sul territorio. Credo sia giusto, ovviamente ognuno secondo le proprie possibilità, restituire qualcosa a questa grande società che dà lustro allo sport di Trieste».

ABBONAMENTI È partita nello scorso fine settimana, come ricordava Semacchi, al Ticket Point di Corso Italia 6/c la campagna abbonamenti. Tifosi, appassionati e semplici sostenitori possono dare un segnale e consolidare un sereno futuro economico acquistando la tessera stagionale a un costo decisamente popolare. Abbonamento intero in vendita infatti al prezzo di 50 euro, ridotto per studenti 30 euro, under 14 al prezzo simbolico di un euro appena. Da questa sera, con orario 18.30-20, sarà possibile acquistare la tessera direttamente al palasport di Chiarbola mentre dal prossimo 27 agosto si potrà farlo anche al Bar Astoria di via San Francesco 14.

SQUADRA Continua la preparazione della prima squadra della Pallamano Trieste agli ordini del nuovo tecnico, il 36enne sloveno Peter Pucelj, e del preparatore atletico Sain. Oggi e domani si lavora sul parquet del Palasport di Chiarbola, mercoledì invece è prevista la prima uscita amichevole per i biancorossi che saranno impegnati in Slovenia per una verifica del lavoro che si sta svolgendo.

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