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DOMENICA 24 MARZO 2019

- Triestina a caccia dei tre punti quest'oggi contro la Sambenedettese (fischio d'inizio ore 16.30).E sarà una sfida nella sfida: Massimo Pavanel se la vedrà oggi con l'amico Roselli, e proprio conoscendo bene le qualità del tecnico della Samb, sa che servirà una Triestina al top per venire a capo dei marchigiani: «Con Roselli ho un bellissimo rapporto - dice il mister alabardato - e mi legano a lui tantissime cose, ma ovviamente avremo una gran voglia di superarci a vicenda. Se loro vorranno tenere i ritmi bassi, è ovvio che noi dovremo cercare di fare il contrario, quindi tenere alta l'intensità, sempre stando attenti a tenerli lontani dalla nostra area perché hanno qualità e capacità di sfruttare bene le palle inattive. Cose che una volta tanto vorrei sfruttassimo anche noi. Di certo serve una Triestina di grandissimo livello, e sono fiducioso perché siamo in un buon momento psico-fisico».Pavanel prova a spiegare i motivi che hanno fatto della Samb la squadra che pareggia di più, soprattutto in trasferta: «Una caratteristica delle squadre di Roselli, è difficilissimo batterle. Mi ricordo che anche quella volta con la Triestina perdemmo pochissimo in tutto il campionato: lui sa organizzare molto bene la squadra e sa leggere con grande abilità le partite. Tra l'altro, in questa stagione è subentrato in una situazione molto difficile, ed è stato bravo a rimettere le cose a posto in un ambiente che mette molta pressione come San Benedetto».Con queste premesse, la ricetta per riuscire a prevalere oggi contro i marchigiani, dunque, per Pavanel è chiara: «Non dobbiamo stare lì a far calcoli, non possiamo stare ad aspettare l'episodio, così avremmo solo da perdere. Dobbiamo creare tante opportunità, molte di più di quello che riusciranno a fare loro. Se accettiamo il loro ritmo, si mette male. Se crei di più, percentualmente hai molte più possibilità di vincere. Il caldo? Con cinque cambi se qualcuno non è al top si mette un altro». Infine due note sui singoli: «Ci mancheranno ancora Beccaro e Mensah, ma Maracchi sta bene, ha fatto due allenamenti e mezzo, per schierarlo dall'inizio devo però valutare i pro e contro. Una conferma di Bariti? Ha fatto benissimo a Vicenza, è un ragazzo eccezionale che si è sempre allenato al massimo soffrendo in silenzio, pur avendo meno possibilità di altri. Tatticamente a Vicenza si è messa nelle condizioni migliori per lui, ora deve essere bravo anche in contesti diversi».

- Probabili novità nello starting-five dell'Alma che quest'oggi a Desio affronta la lanciatissima Cantù (ore 17.30 la palla a due). Il coach non si sbilancia ma sottolinea che «confido nei giocatori più esperti per dare un segnale già in apertura di partita». Dato che a Trento nè Peric nè Dragic entrarono nei 5 e nessuno dei due fu autore di una prova memorabile, non si va troppo lontano nell'immaginare che oggi si attendano da loro le risposte più squillanti...Cantù è avversario micidiale e non solo per le qualitò tecniche. Un paio di mesi fa erano più che minacciosi nuvoloni quelli che si addensavano sul club brianzolo in uscita dalla gestione russa. Adesso anche se societariamente resta ancora molto da definire, almeno la squadra è in salute. «Ci vuole una grande forza morale per reagire a una situazione che ha portato vicino al tracollo - osserva Dalmasson - Cantù da un momento difficile è riuscita a costruire il suo momento più bello. Si possono vincere per caso un paio di partite di fila ma sette consecutive significano che vali. E il pubblico ricompattatosi attorno alla squadra è tornato a essere un'arma in più». Cantù non ha più Tony Mitchell e Udanoh, le due "stelle" del girone di andata. «Ma non è rimasta con le mani in mano. Sono arrivati Tony Carr e Stone. E chi c'era prima ha moltiplicato l'impegno». É il caso, tra l'altro, di La Torre, ex grande promessa del nostro basket, finora mai sbocciato e a rischio anonimato. Brienza lo ha rilanciato facendone il mastino difensivo sugli esterni. Le due principali bocche da fuoco sono il play-guardia Gaines (19 punti di media) e Jefferson (18).Che partita deve impostare l'Alma? La risposta di Dalmasson non si fa attendere. «Una partita di estrema attenzione, al limite della perfezione. Cantù ha mezzi atletici, in casa sa interpretare bene i ritmi giusti e domina vicino ai tabelloni. Dovremo farci rispettare a rimbalzo, essere pronti»

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