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GIOVEDI' 10 OTTOBRE 2019

- Il reintegro a tempo pieno di Arturs Strautins dopo la distorsione alla caviglia è forse una delle poche  "gioie" della Pallacanestro Trieste attuale. "Adesso l'obiettivo è ritrovare la miglior condizione per essere utile alla squadra" ha commentato a Lorenzo Gatto sul Piccolo odierno. "Arrabbiato? Sicuramente non mi ha fatto piacere dovermi fermare e veder vanificato il lavoro fatto durante l'estate ma ci sta. I piccoli infortuni fanno parte degli imprevisti che dobbiamo mettere in conto». Reduce da un inizio di stagione in salita, Trieste cerca una svolta domenica sul difficile campo di Sassari. Indipendentemente da quello che sarà il risultato, l'obiettivo è ritrovare la squadra che a Venezia, nella gara d'esordio del campionato, ha messo alle corde i campioni d'Italia della Reyer. Non sarà facile contro una squadra in salute, prima in classifica e con il morale alle stelle che ha già sistemato nella bacheca il primo trofeo stagionale grazie al successo nella supercoppa. «Conosciamo le qualità della Dinamo - sottolinea Strautins- ma l'ultima cosa che dobbiamo fare è farci condizionare dalla loro forza. Credo che Trieste debba andare a Sassari a giocarsi le sue carte convinta di poter esprimere una buona pallacanestro e di giocare una grande partita». Un po' quello che non è successo contro Varese e Milano, due partite in cui la squadra è mancata proprio nell'atteggiamento con cui è scesa in campo. «E' difficile spiegare perchè ci sia stata questa involuzione dopo la partita d'esordio- le parole di Arturs- sicuramente ci è mancata aggressività e questo è qualcosa che in questo campionato non ti puoi permettere. Secondo me a Milano abbiamo fatto dei passi avanti rispetto al match contro Varese ma, certo, non possiamo accontentarci. Per questo dico che a Sassari dobbiamo pensare solo a noi stessi per provare a giocare la miglior partita che possiamo». Una squadra che continua a credere nel suo lavoro, dunque, e che attraverso l'impegno quotidiano in palestra vuole trovare la spinta per sbloccarsi e trovare i primi punti in classifica. «Ci alleniamo per questo- conclude Strautins-. Il gruppo c'è, siamo una squadra che sta bene insieme e lavora compatta nella stessa direzione. I presupposti per invertire la tendenza ci sono».

- Sempre sul Piccolo si fa il punto degli abbonamenti staccati, con la Triestina che perde con la Reggiana, ma esce vincente nel confronto con il Padova. Giunti a metà ottobre, infatti, con le campagne rispettivamente chiuse, si può tracciare un bilancio sul numero di tessere stagionali delle squadre del girone della Triestina. Ebbene la società alabardata nei dati finali si è piazzata al quarto posto con un totale di 4081 abbonamenti (circa un migliaio in più dell'anno scorso). Un traguardo strappato con i denti, attraverso un prolungamento della campagna e altre iniziative di sostegno, ma che alla fine ha risposto in pieno all'obiettivo fissato da Mauro Milanese, fissato proprio in 4mila tessere. Dopo un buon inizio, infatti, come si ricorderà la corsa agli abbonamenti è proseguito un po' a rilento, per poi avere un'impennata proprio in prossimità del via del campionato. Il dato è salito bene anche dopo le prime due giornate, che facevano presagire ben altro tipo di stagione per la Triestina, che invece ora si trova a dover rimontare da una situazione difficile. Il dato comunque certifica l'attaccamento dei tifosi alla squadra dopo la stagione del grande sogno. Un numero di aficionados che come detto proietta la società alabardata al quarto posto, dopo una lotta che l'ha vista vincitrice proprio sul Padova. La capolista infatti si è fermata a 3709 abbonamenti, un dato comprensibile dopo la retrocessione dalla serie B: non sono stati tanti evidentemente quelli che hanno dato fiducia alla squadra di Sullo che invece sta dominando il girone dopo una partenza a razzo. Entrambe, comunque, sono fuori dal podio. A primeggiare, forse un po' a sorpresa, è stato infatti il Cesena, che ha toccato addirittura quota 8715 tessere stagionali. L'entusiasmo tipico di una neopromossa, abbinato alla grande passione per il calcio che c'è sempre stata sulla riviera romagnola per la squadra bianconera, hanno dato vita a un vero record, perché arrivare a sfiorare la soglia delle 9mila tessere in serie C è certamente un dato molto significativo. Tanto che il Cesena è arrivato a precedere una piazza da sempre ribollente di tifosi e di attaccamento alla squadra, come quella di Vicenza. La piazza veneta, nonostante il campionato sottotono dello scorso anno, neanche in questa stagione si è smentita ed è arrivata all'ottima quota di 7525 abbonamenti. Vincendo tra l'altro la sfida tutta triveneta con Triestina e Padova. Sull'ultimo gradino del podio troviamo invece la Reggiana, altra piazza storica che ha avuto la spinta dell'entusiasmo del ritorno tra i professionisti a fare da ulteriore boost a una passione mai sopita per il pallone. Fatto sta che la società emiliana, rinata nel 2018 dopo un patatrac finanziario con il nome di Reggio Audace, ha superato la soglia delle 5mila tessere fermandosi per la precisione a 5017 e guadagnando così il terzo posto nel girone. Giusto per ricordare che domenica a Reggio Emilia la Triestina troverà un altro ambiente bello caldo, come quello di Cesena, Ma i tifosi alabardati si augurano che il risultato sia diverso. -

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