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DOMENICA 8 DICEMBRE 2019

- "Notturna" lontano da casa per la Pallacanestro Trieste. Con quattro trasferte sulle sei partite che mancano alla fine del girone di andata l'Allianz deve inevitabilmente procurarsi punti anche lontano dall'Allianz Dome per tenere a bada le altre pretendenti alla salvezza. Stasera ci prova al PalaEur di Roma alle 21. Di fronte una Virtus che ci ha messo poco a scollarsi di dosso le incertezze della neopromossa grazie a un roster con ruoli e stelle definiti.L'Allianz può metterci la benzina del morale ritrovato dopo il successo interno con Treviso e un po' di convinzione in più. Coach Dalmasson reclama adesso continuità di rendimento e su questo ha insistito fino a ieri: il campionato biancorosso finora è vissuto su strappi, picchi e cadute, spesso nell'arco dei 40 minuti. Un'altalena rispettata persino nella vittoria sui trevigiani, con un pòrimo quarto horror e uno conclusivo dominato. Al PalaEur - è la raccomandazione fatta alla squadra - non ci si può permettere di concedere parziali: bisogna restare sempre incollati. Magari nella consapevolezza che la coperta a disposizione di Bucchi, non è illimitata. L'Allianz porta nei dodici Fernandez ma pare scontato che lo starting five sarà quello di domenica scorsa, con la regia a Elmore. 

- Triestina-Modena che va in scena oggi al Rocco (inizio ore 17.30, arbitra Cudini di Fermo) è sfida che vale i play-off. Come scrive Antonello Rodio, la sconfitta di Carpi e il pareggino di Imola hanno ricacciato l'Unione fuori dalla top ten. O meglio, gli alabardati sono al decimo posto appaiati proprio al Modena, ma in questo momento per la differenza reti sono dietro. Ecco perché lo scontro diretto odierno è fondamentale, oltre che per la fiducia e il morale, anche per la classifica. Una vittoria significherebbe non solo staccare di tre punti la soglia minima per l'accesso ai play-off, ma probabilmente anche scalare qualche posizione. Altrimenti la Triestina resterebbe ancora fra coloro che son sospesi, con tutte le conseguenze del caso.Certo quella di oggi non sarà un'impresa facile, anzi. In questo periodo all'Unione toccano sempre squadre in grande salute e in serie positiva: in sequenza sono arrivate Feralpi, Vicenza, Sudtirol, Carpi e Imolese. Ora c'è il Modena che ha avuto da poco la classica scossa del cambio panchina: via Zironelli e dentro l'ex giocatore alabardato Michele Mignani, che domenica scorsa al debutto ha battuto la Vis Pesaro 3-1. Dalla sua, però, la Triestina avrà nuovamente il supporto della Curva Furlan che ha decretato finito lo sciopero del tifo, e inoltre avrà la spinta del De Falco Day, con lo stimolo di regalare una bella giornata a Totò nel giorno della consegna del sigillo del Comune.Anche sul piano strettamente tecnico ci sono risorse in più rispetto a mercoledì: rientrano infatti dalla squalifica Lambrughi (ieri provato anche in una curiosa posizione di terzino sinistro) ed Ermacora, ma a proposito di difesa mancherà ancora Frascatore e non è convocato Scrugli. Visti i continui cambi di modulo delle ultime partite (4-4-2, 4-3-3, 4-3-1-2), difficile dire dove Gautieri andrà stavolta a parare. Certo se il Modena giocherà come nell'ultima partita, è probabile uno schieramento a specchio con un 4-3-1-2, ma non sono escluse altre soluzioni. Ieri davanti a Offredi è stato provato anche uno schieramento difensivo inedito, con Lambrughi terzino sinistro, Formiconi a destra e la coppia Malomo-Codromaz al centro, ma è ovvio che resta in ballo anche lo schieramento classico con Malomo-Lambrughi al centro, Formiconi su una fascia e uno tra Ermacora o Cernuto sull'altra. A centrocampo Giorico ha giocato poco a Imola e dovrebbe tornare al centro delle operazioni, con due mezzali da scegliere nel terzetto composto da Maracchi, Beccaro e Steffè. Più avanti, se si giocherà col trequartista, il favorito sembra Procaccio (ma occhio a Gomez), con Granoche e Costantino (o Gomez) punte

- L'Alabarda Onoranze Funebri chiude con una brutta sconfitta il suo girone d'andata. Sabato prossimo ultimo impegno del 2019 in coppa Italia contro il Fondi (si gioca a Chiarbola, ore 16.30) poi finalmente sarà il momento del rompete le righe. Poco più di un mese per mettere ordine ai pensieri, valutare con calma la situazione e decidere come affrontare le sfide decisive per andare a caccia della salvezza nel girone di ritorno.Due punti lasciati sul campo, ieri, con la preoccupazione di un nuovo infortunio a Dusan Fidel. Il giocatore, in campo grazie a un'infiltrazione dopo l'infortunio della scorsa settimana a Bolzano, ha retto nei primi trenta minuti ma al 5' del secondo tempo si è fermato per un riacutizzarsi del problema. Ci sono quaranta giorni di tempo prima del ritorno in campionato contro il Gaeta, Trieste deve fare di tutto per recuperare il suo unico straniero, elemento fondamentale per la rincorsa biancorossa alla permanenza nella categoria.I gol di Dedovic e Dallago nel parziale iniziale di Pressano che al 3' è già avanti 2-0. Trieste parte senza Fidel con Radojkovic, Sandrin e Popovic sulla linea dei terzini, Valdemarin e Pernic in ala con Di Nardo in pivot e Modrusan tra i pali. Consueti problemi offensivi di fronte alla 6-0 proposta da Andreasic, ci pensa un brillante Valdemarin, con un gol e un rigore procurato e trasformato da Radojkovic a tenere a galla una Trieste che al 6' è sotto di una sola rete. Entra Fidel, l'attacco biancorosso produce il 5-6 al 9' ma l'Alabarda fatica in difesa con gli ospiti avanti 9-7 dopo dodici minuti di partita. Sette attacchi consecutivi senza reti, la formazione di Carpanese si blocca davanti a un insuperabile Sampaolo e Pressano ne approfitta per allungare con decisione e toccare il massimo vantaggio sul 15-7. Parziale di 6-0 interrotto da una rete di Radojkovic per il 16-8 ospite con cui le due squadre rientrano negli spogliatoi. Nella ripresa molto disordine e pochissima pallamano con le due squadre capaci di far registrare un parziale di 1-1 al 12'. Un record, probabilmente, ma a Pressano va bene così visto che il vantaggio resta consistente. Trieste si sveglia quando ormai è tardi. Alza l'intensità di una difesa fino a quel momento troppo passiva, trova un paio di reti di buona fattura e accorcia le distanze rianimando il pubblico di Chiarbola. L'Alabarda ci prova con generosità, torna fino al -3, 17-20, con due minuti sul cronometro ma non riesce a completare una rimonta troppo complessa consegnandosi nelle mani di un'avversaria che con il minimo sforzo porta via da Chiarbola due punti preziosi per la sua classifica.

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