SandroWeb Posted November 26, 2020 Report Share Posted November 26, 2020 GIOVEDÌ 26 NOVEMBRE 2020 - Una partita nata male già dal riscaldamento, con l'ennesimo infortunio a rendere permanente l'emergenza fisica in casa alabardata, e poi finita peggio, in un minuto devastante per le sorti dell'Unione con espulsione di Rizzo e autogol rocambolesco in pochi secondi. Ma al di là dell'episodio e dell'oggettiva emergenza, come scrive Antonello Rodio la Triestina ha fatto poco per dare un'impronta alla partita: «Da entrambe le parti abbiamo fatto poco - ammette Gautieri - si è giocato molto sulle seconde palle e si poteva sfruttare meglio qualche calcio piazzato da parte nostra. Anche perché i gol nascono dagli episodi, anche stavolta è stato così, del resto in queste partite riesci a fare gol solo su palla inattiva: loro l'occasione l'hanno sfruttata, noi invece no. Nel secondo tempo dopo il gol abbiamo provato a fare la partita e creato qualche situazione pericolosa, ma quello che dispiace è aver perso sul primo mezzo tiro in porta e i tanti infortuni». In effetti i piani della Triestina sono stati stravolti dall'infortunio nel riscaldamento di Gomez (e anche Giorico a fine primo tempo ha avuto un problema muscolare), che per questa squadra è fondamentale, soprattutto con Litteri fuori e Granoche ancora a mezzo servizio. E senza altri attaccanti, è toccato proprio al Diablo partire dall'inizio: «Siamo stati sfortunati con Gomez che ha avuto un problema all'adduttore nel prepartita. La sua assenza ha pesato tanto - ammette Gautieri - anche perché ho dovuto far giocare Granoche che riprendeva dopo 24 giorni di stop. Pablo è stato ammirevole e ha dato il massimo, ma poi ho dovuto sostituirlo perché non ha i 90 minuti nelle gambe. E così nella ripresa giocavamo senza un punto di riferimento davanti, solo con attaccanti di movimento come Mensah, Gatto, Petrella e poi Sarno». A proposito di Sarno, il suo errore allo scadere è stato clamoroso, soprattutto per un giocatore con le sue qualità tecniche: «Il calcio è anche questo e si sbaglia - afferma Gautieri - Sarno ha avuto la palla per il pareggio, ha tirato per fare gol ma l'ha presa male e l'ha calciata fuori. Ma non sta ancora bene e preoccupano anche tutti questi altri infortuni». In effetti a Carpi, tra infortuni e squalifiche, anche il centrocampo sarà decimato con Rizzo, Calvano e Giorico out. - Diventa un rebus la sfida del prossimo 6 dicembre a Roma contro la Virtus. Lo scrive oggi Lorenzo Gatto: i tamponi di controllo effettuati tra lunedi e martedì, a dieci giorni dal primo test effettuato, hanno confermato la positività degli atleti che per primi avevano manifestato i sintomi.Sono sei i giocatori sicuramente ancora alle prese con il Covid, per gli altri quattro la verifica è attesa nel week end. A oggi, dunque, i positivi nel gruppo squadra risultano essere ancora dieci, di cui otto sono giocatori. I reduci, eccezion fatta per Alviti impegnato con la Nazionale, proseguono con gli allenamenti grazie anche al supporto di quattro atleti del settore giovanile. In vista della ripresa del campionato e della trasferta in programma nella capitale, resta l'incognita legata al numero minimo di atleti che l'Allianz potrà schierare. Il protocollo attualmente in vigore prevede che con sei giocatori disponibili una squadra deve scendere in campo.La strada, in questo senso, l'ha tracciata la Reyer Venezia che domenica scorsa, a Milano, ha giocato con Stone, Bramos, Chappell, Daye, Fotu e Casarin con i giovani Possamai, Biancotto e Bellato a completare la lista dei nove giocatori a referto. Il problema è capire se almeno uno degli otto giocatori attualmente positivi riuscirà a negativizzarsi in tempo per sottoporsi alle nuove visite mediche previste e riottenere, tramite il superamento dei test cardiopolmonari, l'idoneità sportiva.Aldilà di un aspetto strettamente sanitario c'è poi da valutare l'aspetto tecnico di una situazione che rischia di falsare completamente il campionato. Trieste arriverà a Roma 41 giorni dopo la sconfitta casalinga contro Brinidisi reduce da un periodo di inattività di almeno tre settimane e con una rosa tutta da verificare. Senza la possibilità di allenarsi in un mese di dicembre che, visto il calendario disegnato dalla Lega, la costringerà a giocare ogni tre giorni fino ai primi di gennaio 2021. Un tour de force incomprensibile per una squadra che rischia di compromettere la sua stagione sacrificando gli obiettivi di partenza sull'altare del rispetto di regole che, almeno per ciò che concerne l'obbligo di disputare tutti i recuperi entro la fine di dicembre, sono state decise in corsa.Detto di Trieste, c'è da capire anche cosa succederà a Roma, con la Virtus che continua a temporeggiare di fronte al possibile passaggio alla cordata americana. Fino a oggi i giocatori hanno ricevuto un solo stipendio e, fatto salvo la disponibilità a giocare le partite, gli Usa non si stanno allenando limitandosi a sedute di pesi durante la settimana. La squadra, eccezion fatta per Hunt, lavora assieme solo nell'immediata vigilia del match e onora gli impegni in attesa di sviluppi. 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