Pur apprezzando il buon lavoro di Tesser e riconoscendone le indubbie qualità, credo che – alla luce del progetto che si profila all’orizzonte, tra giovani da valorizzare e un budget sempre più da “low cost” – un investimento per trattenere lui e lo staff sarebbe stato poco lungimirante. Tesser è un tecnico preparato, nulla da dire, ma forse non il più adatto a guidare una squadra in fase di contenimento ambizioni e risorse. Quando cambiano gli obiettivi, anche la panchina deve adeguarsi. E in certe fasi, più che un colpo di mercato, serve un atto di buon senso… e di contabilità. Poi, ovviamente, non conosco i dettagli – che @Gazza giustamente non svela – ma, da osservatore esterno, la scelta di voltare pagina appare inevitabile. E, tutto sommato, anche giusta.