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I suntini sandrini di giovedì 11 febbraio 2021


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GIOVEDÌ 11 FEBBRAIO 2021

- L'attesa è finita. Per i tifosi dell'Allianz Pallacanestro Trieste è durata 19 anni. Per coach Eugenio Dalmasson dura addrittura dalla...prima panchina. Il coach mestrino, 64 anni a giugno, è infatti l'unico tra gli allenatori delle Final Eight di Coppa Italia a non aver mai preso parte alla kermesse. L'Allianz, insomma, ha aspettato tanto l'occasione di tornare a lottare per la Coppa insieme alle migliori sette formazioni del campionato che non ha nessuna intenzione di vivere l'avventura con spirito decoubertiniano. Lo scrive oggi Roberto Degrassi su "Il Piccolo": sarà anche importante partecipare ma tutta questa attesa merita di venir onorata.Domani alle 18 al Forum di Assago il quarto di finale contro l'HappyCasa Brindisi che, pretattica o no, alla fine dovrebbe presentarsi a ranghi completi. L'Allianz ha già raggiunto ieri la Lombardia per onorare il primo momento della kermesse targata Frecciarossa. Le Final Eight sono state presentate con la partecipazione degli otto allenatori e con qualche stoccata da parte del presidente della Legabasket Umberto Gandini («Faccio i complimenti alle società, si va avanti anche se si sente la mancanza del botteghino e scontiamo le promesse del Governo non mantenute».Il "deb" Eugenio Dalmasson ha ricordato l'importanza dell'appuntamento per chi a Trieste ama il basket. «Siamo estremamente orgogliosi di aver dato questa gioia ai nostri tifosi. Rappresentiamo una città che vive di pallacanestro e che torna a disputare queste finali dopo 19 anni. Ci avviciniamo alla partita con grande entusiasmo. Ci aspetta una sfida complicata: anche quest'anno Brindisi ha rinnovato notevolmente l'organico ma si sta confermando ad alti livelli».Frank Vitucci, tecnico della formazione pugliese, non è solo una vecchia conoscenza di Dalmasson per comuni trascorsi alla Reyer Venezia, ma è purtroppo un coach tradizionalmente ostico. Brindisi ha raggiunto le finali della Coppa nelle ultime due edizioni. E da lì Vitucci comincia la sua analisi. «Arrivare due volte in finale significa soddisfazione e sofferenza. Qualificarci per queste finali è stato il primo obiettivo che abbiamo raggiunto in finale. Ora ci aspetta l'Allianz, un'ottima squadra ben allenata perchè la mano di Dalmasson si vede. Anche in campionato tra noi è stata una partita tosta».Discretamente battaglieri anche gli altri allenatori. Il più realista ma con un pizzisco di scaramanzia è Antimo Martino che con la sua Reggio Emilia oggi cercherà di opporsi a Milano. «Anche l'ottava squadra qualificata in una gara secca può riservare sorprese». Lapalissiano Gianmarco Pozzecco che, ricordata l'esclusione che patì da giocatore alla Fortitudo da parte di Repesa che domani ritroverà come coach avversario alla guida di Pesaro, dichiara che «Il pronostico è che la Coppa Italia va alla squadra che gioca meglio».Dichiarazioni all'insegna del fair-play tra gli allenatori di Virtus Segafredo Bologna e Umana Venezia, Sasha Djordjevic e Walter De Raffaele, consapevoli che il tabellone della manifestazione ha inflitto proprio a loro il boccone più indigesto. Comunque vada, stasera una "grande" del basket italiano saluterà la compagnia e tornerà a casa.Sabato le semifinali si disputeranno alle 18 e alle 20.45. La gara serale sarà quella che metterà di fronte le vincenti di Allianz-Brindisi e Sassari-Pesaro. Domenica alle 18.45 la finalissima. Dopo, per molti giocatori sarà il momento per tirare il fiato qualche giorno.Per altri scatterà invece l'adunata con le rispettive nazionali per le qualificazioni a Eurobasket 2022. Fuori causa Andrejs Grazulis infortunato, l'Allianz perderà Davide Alviti, convocato dal ct Sacchetti per il trittico di incontri nella "bolla" di Perm.

- L'esperienza di Hrvoje Peric valore aggiunto importante per l'Allianz che si affaccia alle finali di coppa Italia. Il lungo croato si tuffa nella seconda avventura triestina ripartendo da una manifestazione che non regala prove d'appello. Orgoglio ed entusiasmo: sono questi gli aggettivi che descrivono lo stato d'animo di un giocatore che ha fortemente voluto questa seconda possibilità con la maglia dell'Allianz.«Sono molto felice di essere tornato - racconta "Pero" - la proposta è arrivata lunedi mattina alle 9.30, ho chiamato mia moglie sul lavoro e appena è tornata abbiamo preso i bambini e siamo partiti per Zara. Il giorno dopo sono arrivato: lo dico davvero, non ci ho pensato neppure cinque secondi prima di dire sì a Trieste».Un ritorno che ha suscitato grande emozione nei suoi vecchi compagni di squadra. Che lo hanno accolto come si fa con un vecchio amico. Un abbraccio, qualche battuta, lo stretto necessario per riallacciare il filo di un discorso che non si era mai davvero interrotto. «È stato bello ritrovarsi - conferma Hrvoje - non abbiamo avuto molto tempo per parlare perchè la settimana che ci aspetta è davvero molto intensa. L'impegno di Coppa richiede grande attenzione: concentriamoci sul lavoro, per tutto il resto avremo tempo».La conoscenza con Fernandez, Cavaliero, Da Ros e Coronica, l'abitudine a un sistema di gioco che gli è familiare faciliterà il suo inserimento. Peric, comunque, conosce molto anche dei nuovi compagni perchè nel corso di tutta la stagione ha seguito con partecipazione le partite dell'Allianz. «Ho seguito molto del campionato biancorosso - conferma - devo dire che i ragazzi sono stati bravi e hanno disputato un ottimo girone di andata. Queste finali di Coppa Italia sono lì a dimostrarlo, credo che essere a Milano sia il premio che Trieste si è meritata giocando una buona pallacanestro».Quale potrà essere l'apporto che Hrvoje sarà in grado di dare alla squadra, lo capiremo cammin facendo. Di sicuro la voglia di esserci e di dare una mano è grande. «Non sono proprio al 100% - sottolinea - ci vorrà un po' di tempo per tornare in condizione ma credo che, almeno per qualche minuto, riusciro a rendermi utile. Voglio sfruttare la sosta e le settimane di pausa per gli impegni delle nazionali per tornare nella miglior condizione».Un paio di allenamenti ed è già partita. Di fronte quell'HappyCasa che è stata la squadra rivelazione della prima parte di stagione. «Immaginare che partita sarà non è facile - l'analisi di Peric - certo Brindisi è un cliente difficile perchè ha ottimi giocatori capaci di esprimere un'ottima pallacanestro. Però, come sempre dico, nessuno parte battuto prima di cominciare. L'Allianz ha dimostrato di avere qualità da portare sul parquet, diamo il massimo e vediamo cosa riusciremo a fare. Di certo non siamo arrivati a Milano con la bandiera bianca».

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