SandroWeb Posted November 4, 2021 Report Posted November 4, 2021 GIOVEDI' 4 NOVEMBRE 2021 - La mitica zona Cesarini si sta rivelando per la Triestina una vera maledizione. Come scrive oggi Antonello Rodio su "Il Piccolo", il pareggio della Feralpisalò arrivato al 95', che ha negato all'Unione una meritata vittoria, è solo l'ultimo episodio di una serie di gol presi nel finale che non solo ha già portato via punti preziosi, ma rischia di minare la serenità della squadra nei minuti finali, con errori che spesso vanificano delle ottime prestazioni. Finora i punti persi a causa di un gol preso nei minuti finali sono 4. E basta guardare la classifica per capire che sarebbe già tutta un'altra storia: se ora la Triestina è all'ottavo posto con 16 punti, senza quei rocamboleschi epiloghi sarebbe tutta sola al quinto posto con 20 punti. Ma oltre alle occasioni in cui la Triestina ha perso dei punti subendo sconfitte o pareggi in extremis, ce ne sono un altro paio in cui ha comunque preso gol nei minuti conclusivi, anche se per fortuna non hanno modificato l'esito della partita. Sta di fatto che prendere per cinque volte in dodici gare una rete dopo il novantesimo o giù di lì, è un problema che gli alabardati faranno meglio a togliersi di dosso in fretta se vogliono continuare a scalare la classifica. Il primo campanello di allarme era arrivato già alla seconda partita giocata, quella in casa con il Piacenza, ma era passato quasi inosservato visto che poi si era riusciti a metterci una pezza. Gli ospiti infatti erano riusciti a passare in vantaggio in contropiede con Rabbi al minuto 88, ma poi Rapisarda aveva riportato gli alabardati sul 2-2 in pieno recupero. Ma nove giorni dopo è arrivata un'altra mazzata nel finale che stavolta ha portato via un punto: ad Alessandria, contro la Juve baby, al 93' è arrivato un contropiede letale con pasticcio finale della difesa alabardata e rete di Aké. Passano undici giorni e arriva un altro punto perso in pieno recupero, stavolta al Rocco. La Triestina si era appena portata sul 2-2 con l'Albinoleffe, poi forse per la troppa voglia di vincere ha lasciato spazio per un tiro vincente da fuori area di Poletti che ha dato la vittoria ai seriani. Nella casistica si può inserire anche il gol preso dal Mantova al 91': è stato ininfluente perché l'Unione ha vinto comunque 2-1, ma è una disattenzione che ha rimesso in discussione il risultato nei minuti finali. Poi domenica scorsa con la Feralpi la rete più amara, sia perché ha vanificato un'ottima prestazione, sia perché stavolta il danno è pesante e ha portato via 2 punti alla Triestina causa la mancata vittoria. Ma quali sono i motivi di queste disattenzioni nel finale? Cali di concentrazione? Problemi di tenuta mentale? O affanni fisici dopo partite tiratissime? Spetta a Bucchi fare la diagnosi di una malattia che sta costando caro all'Unione. E ovviamente spetta a lui il compito di trovare le cure: dopo aver ottenuto una buona solidità, nelle ultime partite Bucchi è riuscito anche a mettere in campo una squadra propositiva e brillante nella costruzione, anche se ancora poco concreta in fase realizzativa. Per cui c'è da confidare che riesca a trovare la soluzione anche per questo problema. - Ambientarsi in Italia, reduce da quattro stagioni vissute intensamente negli Stati Uniti, non è stato facile. Eppure, grazie a tanto lavoro e un'abnegazione non comune, Alessandro Lever - intervistato da Lorenzo Gatto - sta tornando pian piano a riabituarsi al nostro campionato e a una pallacanestro diversa rispetto a quella giocata al college.Con pazienza si sta ritagliando il suo ruolo all'interno dell'Allianz, in questo primo scorcio di stagione ha saputo rispondere alle sollecitazioni dello staff tecnico biancorosso fornendo un contributo importante. Sabato scorso, con 8 punti segnati e cinque rimbalzi catturati in 15 minuti di utilizzo, è stato tra i protagonisti del successo strappato da Trieste alla Ge.VI Napoli. Match complicato, che la formazione di Franco Ciani ha saputo far suo grazie alla forza del collettivo.«Sicuramente si è trattato di una partita diversa rispetto a quella giocata con Tortona - il commento di Lever - Contro la Bertram la settimana prima abbiamo cancellato le sconfitte di Supercoppa giocando di squadra ed esprimendo una pallacanestro bella da vedere. Contro Napoli abbiamo fatto certamente più fatica: a questo livello se cala l'intensità rischi contro qualsiasi avversaria. Per fortuna abbiamo saputo reagire in tempo riprendendo la partita per i capelli. Sappiamo quanto è importante non perdere punti in casa».Un successo che ha chiuso positivamente il ciclo di quattro partite casalinghe che il calendario ha regalato a Trieste in questo primo scorcio di stagione e che ha permesso all'Allianz di costruirsi una classifica forse insperata alla vigilia. «Confesso che non sono sorpreso da questi risultati - continua Lever - Mentalità e coesione sono gli aspetti di questo gruppo che mi hanno colpito sin dai primi giorni di allenamento, siamo una squadra che sa soffrire e unirsi nei momenti di difficoltà. Personalmente a Trieste mi trovo bene, devo abituarmi a una pallacanestro diversa da quella che ho giocato negli ultimi anni ma sto cercando di imparare in fretta. In questo i consigli dei compagni più esperti mi aiutano molto».Lavoro in palestra nel corso degli allenamenti ma anche sedute individuali assieme a Marco Legovich per migliorare alcuni aspetti del gioco. «È vero - sottolinea Alessandro - Ci concentriamo sul gioco spalle a canestro, su palleggio arresto e tiro senza dimenticare i tiri liberi che in queste prime giornate sono stati un problema».Archiviata la vittoria contro Napoli, l'anticipo della settima giornata propone all'Allianz l'intrigante sfida al Banco di Sardegna Sassari. Si vola in Sardegna con la forza dei nervi distesi contro un'avversaria che, al contrario, non può permettersi passi falsi.«Sono reduci dalla pesante sconfitta rimediata a Milano - conclude Lever - ed è chiaro che il fatto di giocare davanti ai loro tifosi sarà una spinta in più per vincere. Consapevoli delle difficoltà che troveremo dobbiamo ridurre al minimo gli errori e trovare continuità nell'arco dei quaranta minuti» Quote
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