SandroWeb Posted April 23, 2023 Report Share Posted April 23, 2023 DOMENICA 23 APRILE 2023 - Ciò che è accaduto nel finale a Crema è già un pezzetto di storia, ma per certificarlo sui libri dello sport locale sarà necessario completare l'opera ai play-out. Obiettivo che la Triestina di Gentilini ha conquistato con merito. Come scrive Guido Roberti oggi su "Il Piccolo", ina boccata d'aria anche per il presidente Simone Giacomini intervenuto con un comunicato. «Dopo questo risultato dobbiamo restare uniti, affrontare l'ultimo passo e tifare per questa Triestina da crepacuore. Un ringraziamento speciale al mister Augusto Gentilini, allo staff e ai giocatori che hanno dimostrato un attaccamento alla maglia raro e un grande cuore. Inoltre un ringraziamento speciale va a mio padre, mister Mauro Giacomini, per il risultato ottenuto con la Primavera e il sostegno alla società dato in questo lungo periodo. Forza Unione». In sala stampa invece il consueto aplomb del tecnico Gentilini. «Questo è lo spirito che ci ha contraddistinto sempre da quando sono subentrato, i ragazzi sono meravigliosi. Ci sono ragazzi squalificati che sono venuti comunque in tribuna a soffrire, un segnale che il gruppo è vivo. Dopo una gara così in cui ci si giocava tutto e dopo aver preso gol molti avrebbero tirato i remi in barca, invece devo ringraziare i ragazzi per questo mezzo miracolo ma ho anche detto loro che il calcio è tremendo, quindi mettiamo da parte quello che siamo riusciti a fare e prepariamoci per queste altre due finali». Una partita che è stato un crescendo per la Triestina in termini di occasioni, inversamente proporzionale all'autentico dramma che stava per consumarsi. I cambi hanno inciso sulla partita. «Ho trovato un gruppo di ragazzi disponibili, entusiasti e appassionati, danno l'anima, soprattutto mi riferisco a quelli che giocano meno e che potrebbero essere arrabbiati, ma sanno benissimo cosa ci stiamo giocando. Li ringrazio dal primo all'ultimo, compreso lo staff, un gruppo compatto che sta dando il massimo, alcuni da inizio dell'anno, con me da tre mesi. E ringrazio i tifosi che anche oggi sono stati meravigliosi». Quanto è importante arrivare al play-out con una simile carica di adrenalina? «Questa partita ci deve dare spinta perché i ragazzi hanno dimostrato qualità fenomenali dal punto di vista tecnico, caratteriale, agonistico, quindi ce la possiamo giocare. Lo dicevo fin all'inizio di credere in questo gruppo, a maggior ragione lo faccio adesso». La rete di Saccani sembrava aver azzerato le speranze di salvezza. Il tecnico dell'Unione svela il suo intervento nello spogliatoio rivolto ai suoi ragazzi, premonizione di quello che sarebbe accaduto tra l'88' e il 94' di una partita che il popolo alabardato spera di poter ricordare a lungo. «Tra il primo e il secondo tempo ai ragazzi ho detto che ciò che nella vita e nel calcio non succede in un anno intero, può avvenire in due-tre minuti, la storia del calcio lo insegna. Mi sono raccomandato che qualsiasi cosa fosse successa, finché non fossimo rientrati nello spogliatoio, non bisognava mollare. Così è stato e i sacrifici ci stanno ripagando» - L'esempio giusto lo hanno dato ieri proprio i "cugini" (o "gemelli" o quasiasi altro grado di parentela vi piaccia) della Triestina. Crederci sempre. Fino all'ultimo. Come scrive Roberto Degrassi sul quotidiano locale odierno, la Pallacanestro Trieste oggi a Pesaro alle 17 deve partire da questo concetto. Partita che sarebbe stata complicata già a ranghi completi, figuriamoci senza i 13 punti di Davis. Ma complicata non significa impossibile. La Carpegna quando a rendimento nelle ultime giornate non se la passa meglio di Trieste ma, prima, ha avuto un passo ben più spedito.Contano la tecnica e la tattica ma oggi come - e ancoa di più - domenica prossima contro Verona a pesare davvero saranno altri valori. La voglia, la rabbia, il bisogno di mantenere Trieste in serie A anche l'anno prossimo per rispetto verso sè stessi per la fatica fatta fino ad adesso, verso i tifosi (anche stavolta la Curva Nord con un pullman sarà alla Vitifrigo Arena e si farà sentire), verso un nuovo corso societario che dovrebbe cancellare dal panorama biancorosso patimenti simili. C'è bisogno di buttare sul parquet tutto quello che si ha dentro. E sicuramente più di qualcuno dentro ha le risorse per marcare anche una gara complicata. A cominciare inevitabilmente dai tre triestini, tutti chiamati a ruoli imporanti anche se diversi. Ruzzier ha la responsabilità di dirigere la squadra, sfruttare i lunghi Usa e assicurare ordine, Bossi senza Davis ha l'onere di essere l'unica altenativa in regia ma anche l'occasione di scrivere la pagina pià bella della storia di chi ha avuto la chance della serie A a 30 anni, Deangeli ha il compito di contribuire con energia fisica e nervosa. E con loro, quella che è l'anima gregaria della squadra di Legovich. L'incognita è negli Usa, soprattutto in Bartley. Quale Bartley oggi? Il satanasso che per mesi ha imposto fisicità e concretezza, aiutando anche in difesa o il giocatore svagato delle ultime settimane, distratto dal sogno Eurolega e scialacquatore di palloni?L'analisi pre-gara è affidata all'assistent coach Andrea Vicenzutto: «La squadra ha lavorato bene in questi tre giorni a Pesaro, giocare 3 partite in una settimana non è semplice, si sono messi tutti al servizio del gruppo per affrontare la situazione. Abbiamo cercato di recuperare più in fretta possibile le energie. L'unico messaggio che abbiamo cercato di passare agli atleti è che sono necessari compattezza ed entusiasmo. Dobbiamo trovare quel gusto di fare le cose assieme, in modo che davanti a alla Vuelle si presenti una squadra estremamente compatta, viva, come si è visto per lunghi tratti anche a Sassari» Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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