SandroWeb Posted June 24, 2023 Report Share Posted June 24, 2023 SABATO 24 GIUGNO 2023 Fumata grigia dal colloquio che, giovedì scorso, ha visto confrontarsi il general manager della Pallacanestro Trieste, Michael Arcieri e coach Marco Legovich. Contatto avvenuto a pochi giorni dalla decorrenza dei termini del contratto tra le parti che, già posticipato in più occasioni rispetto alla scadenza naturale del 21 maggio, terminerà nella giornata di domani. Come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", Legovich ha spiegato al nuovo responsabile del club le sue idee circa il progetto in vista della prossima stagione e il tipo di squadra che ha in mente. Nessuna decisione è stata presa o, comunque, è stata comunicata al tecnico triestino che resta dunque in attesa di capire quali saranno le scelte del club. Aspetterà fino all'ultimo un segnale dalla società ma è chiaro che, a sei settimane dal termine del campionato, questo clima di incertezza non è facile da gestire. Che Trieste stia valutando altri profili o aspettando risposte da altri allenatori è palese come altrettanto chiaro è che Legovich, pur avendo messo la permanenza sulla panchina della sua città in cima alla lista dei desideri, non può aspettare in eterno. La sensazione che, a questo punto, si possa andare verso una separazione è abbastanza forte, corretto però attendere da parte di Pallacanestro Trieste una presa di posizione ufficiale. Si succedono le voci su possibili nuovi coach in biancorosso. Il rumor più recente riguarda Jasmin Repesa in uscita da Pesaro. Non si tratterebbe di una novità per Trieste visto che già in passato il suo nome era stato accostato alla panchina biancorossa e la sistemazione sarebbe di gradimento del tecnico. In attesa di notizie anche i giocatori che in biancorosso hanno concluso la stagione. Su tutti quelli triestini, come Lodovico Deangeli e Stefano Bossi che, in queste settimane, hanno accantonato ogni offerta arrivata per mettere Trieste davanti a qualsiasi altra possibile destinazione. Proposte che continuano ad arrivare da club della serie A2 e che non potranno essere respinte ancora a lungo anche per non perdere potere economico nella contrattazione. Per i giocatori vale il discorso fatto per il coach, nessun obbligo da parte della società se non quello di un po' di chiarezza. - Sono giorni decisivi per la vendita della Triestina, che è ancora avvolta da un alone di mistero. Ma intanto sono arrivate multe e inibizioni per la società alabardata e per i protagonisti del passaggio societario dello scorso anno, viziato da alcune irregolarità. Lo scrive oggi Antonello Rodio: si tratta di errori formali per i quali sono arrivate le seguenti sanzioni: 15 giorni di inibizione e 3mila euro di ammenda per il presidente Simone Giacomini, un mese di inibizione per Ettore Dore e per Antonino Maira; inoltre ci sono anche 2500 euro di ammenda per la società rossoalabardata. Intanto è subito tramontata l'ipotesi di Giorgio Gorgone sulla panchina dell'Unione. L'ex alabardato, che aveva sul piatto molte offerte da esaminare, è diventato il nuovo allenatore della Lucchese. Sarà la prima volta da titolare di una prima squadra per Gorgone, che dopo aver ricoperto il ruolo di vice di Stellone a Frosinone, Bari, Palermo, Ascoli ed Arezzo, ha guidato la Primavera del Frosinone con ottimi risultati. La società toscana, oltre a Gorgone, ha ufficializzato anche Alessandro Frara come nuovo ds. Sul fronte giocatori, sembra essersi raffreddata la pista che portava l'ormai ex portiere alabardato Davide Mastrantonio verso Trento. La società gialloblù sembra infatti orientata a puntare su Paolo Vismara, di proprietà dell'Atalanta ma che ha giocato in prestito al Brindisi in D, oppure su Ludovico Gelmi dell'Olbia. A proposito di Trento, ha puntato gli occhi sul difensore centrale Salvatore Monaco, che va in scadenza col Padova e che lo scorso anno è stato a lungo obiettivo dell'Unione. Intanto il presidente della Lega Pro Matteo Marani, intervenuto alla presentazione del nuovo pallone della serie C che si chiamerà Artemio e sarà firmato da Erreà Sport, ha speso parole per difendere la categoria da lui presieduta: «I problemi economici? La serie C ha i suoi problemi, non si può negare. Ma noi abbiamo un ventesimo dei debiti che produce la serie A. Quello che produce debiti nel calcio italiano non è la serie C. Il male del calcio italiano non è la Serie C, anzi. Grazie ai presidenti che sono venuti prima di me, è stato fatto un grande lavoro di controllo. Abbiamo delle garanzie, un rigore che è cresciuto. Rispetto ad anni fa la situazione mi sembra migliorata. Siamo di fronte a qualche criticità, ma minima». Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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