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DOMENICA 31 MARZO 2024

- Tutto in una sera. Come scrive Roberto Degrassi su "Il Piccolo", la Pallacanestro Trieste ritrova Justin Reyes e con lui una parte di sè stessa mostrando una dimensione diversa: una squadra che aggredisce l'avversario dalla palla a due e, messe le mani sul match, non lo molla più. Se poi questa sia stata la scarica di adrenalina di un sabato prepasquale o il principio di una svolta lo dovranno raccontare le prossime partite, a cominciare da Trapani sabato sera. Contro i signori del girone verde non si può bluffare.

Nel frattempo, però, contro Vigevano si vede tanta Trieste. Il recupero di Reyes restituisce atletismo e imprevedibilità. E la parola recupero risuona continuamente anche per altre storie. Giancarlo Ferrero contro il quintetto della Lomellina ritrova quel feeling con il canestro che pareva ormai dimenticato, Francesco Candussi disputa una partita da lungo dominante. Vabbè, Strautmanis non è Jokic e tutto va ricondotto nelle proporzioni reali ma una squadra vive anche di autostima e entusiasmo. La vendemmia contro Vigevano può fare solo che bene alla causa di Ruzzier e compagnia. L'importante è non dare per scontato che tutti i problemi siano risolti.

La vittoria dal punto di vista pratico significa anche mettere definitivamente al sicuro il quinto posto visto che a tre giornate dalla fine punti di vantaggio e scontri diretti mettono i biancorossi al riparo da eventuali rimonte.

Trieste ripropone subito Justin Reyes nello starting five, esce Filloy mantenendo Ruzzier e Brooks, con il recupero nei primi cinque di Deangeli e Candussi, inamovibile nche per l'indisponibilità di Vildera, in versione tifoso a bordo campo. Proprio Candussi è il mattatore iniziale con sette punti di fila ma il momento più atteso dal pubblico del PalaTrieste si realizza dopo tre minuti e mezzo quando Reyes infila una tripla iscrivendosi a referto dopo due mesi e mezzo. Il tempo di segnare nuovamente in transizione e viene tolto per Campogrande mentre Candussi dalla lunetta porta Trieste sul +12 (14-2) al 4'.

Christian inizia la girandola dei cambi, cala un po' il ritmo ma il controllo del match è saldamente nelle mani biancorosse. Anzi, il margine di vantaggio aumenta con la bomba di Campogrande e il canestro di Ferrero sul buzzer (27-9) del primo quarto.

L'ex capitano di Varese si esala, piazza una tripla e firma due liberi nel possesso successivo. 32-9 dopo dodici minuti. E l'ondata non si ferma. Reyes in doppia cifra al 13' dopo una bomba e un facile canestro innescato da un assist strepitoso di Ruzzier. 37-9, + 28. A questo punto l'unica vera preoccupazione per chi assiste alla partita non è sapere come va finire - sarà fisiologica una flessione nel corso della partita ma a tutto c'è un limite - quanto se davvero pioverà a Pasqua e Pasquetta. Trieste imperversa, Reyes si esalta con il passare dei minuti. Devastante. E gli altri ritrovano la verve smarrita. Al nuovo richiamo in panchina è già standing ovation per il portoricano.

Ruzzier fa il distributore automatico di assist, il beneficiario è Ferrero, che fa compagnia in doppia cifra a Candussi e Reyes ancora prima dell'in tervallo. Trieste tocca al 19' i 40 punti di margine e al riposo con una tripla e un gioco da quattro punti di uno scatenato Giancarlo Ferrero, arrivato intanto a quota 20, va al riposo con l'enormità di 45 (!) punti di vantaggio. 62-17. Se non è un record il +45 in 20 minuti....Da Guinness dei primati anche il confronto nella valutazione di squadra a metà partita: Trieste (che doppia i rivali a rimbalzo) 89, Vigevano 9.

La partita ormai si racconta da sola. Più cinquanta al 23' (69-19). L'unico motivo di interesse è sapere se, quando e chi regalerà il centello. Lo segna Matteo Rolli cercando con determinazione l'entrata e subendo anche fallo. Prima di lui avevano riempito il tabellino anche Camporeale e Obljubech. Si può andare di Marinaresca, buona Pasqua. 

- I più diffidenti sostenevano che per dichiarare guarita la Triestina servisse una prestazione di un certo spessore, oltre ai risultati le con squadre pericolanti. Come scrive Guido Roberti, la risposta ad Arzignano lascia poco spazio ad interpretazioni. L'Unione è tornata a ricamare un certo tipo di calcio e lo ha fatto partendo dai piedi di alcuni giocatori ritrovatisi. Bordin porta a 4 i successi consecutivi. In stagione non era ancora capitato in campionato. Aumenta la soddisfazione l'aver rimontato una gara in cui si stava dominando ma è arrivato il gol avversario. Commenta il tecnico. «Stavamo giocando molto bene, siamo arrivati diverse volte davanti la porta e avremmo dovuto essere più cattivi, al primo tiro loro hanno fatto un bellissimo gol. Era una situazione anche peggio di quella capitata con l'Alessandria perché siamo andati sotto e abbiamo dovuto ribaltare la situazione. È una vittoria meritata per quello che hanno sviluppato i ragazzi 90 minuti».

Soddisfatto della tenuta?

«I cambi sono importanti e chi è entrato lo ha fatto molto bene, hanno cambiato la partita tutti e cinque. Hanno portato freschezza nel momento in cui abbiamo un po' sofferto dopo il 2-1. Avremmo dovuto fare il terzo gol per non rischiare poi nel finale».

Tutto sommato in campo c'era una squadra con tantissimi giovani nella ripresa.

«Sono ragazzi bravi e seri, si allenano bene e hanno capito l'importanza di farsi trovare pronti quando ne abbiamo bisogno. Avendo tante partite ravvicinate ho bisogno di tutti, non solo di 11-12 giocatori. Quelli che sono entrati hanno dato una mano a quelli che già avevano fatto molto bene».

Valuta buona la prova di El Azrak-D'Urso dietro Lescano? E quella di Correia?

«Hanno fatto molto bene, specialmente nel secondo tempo quando hanno giocato più vicini a Lescano, che forse prima era un po' isolato. Correia è rientrato molto bene, anche nella fase difensiva e nei contrasti, nelle palle alte. Ha fatto benissimo con Vallocchia prima e Celeghin poi, gran filtro a centrocampo».

Avete riconquistato sembrerebbe l'affetto dei tifosi.

«I tifosi già conoscevano la forza di questa squadra, hanno capito che dopo il periodo di appannamento che abbiamo avuto i ragazzi hanno svoltato, ci sono stati vicini, non solo in questa partita ma già a Sesto San Giovanni e contro l'Alessandria. Il loro supporto è importante».

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