SandroWeb Posted May 4, 2024 Report Posted May 4, 2024 SABATO 4 MAGGIO 2024 - L'attesa è finita, bando alla pretattica da domani si fa sul serio. Lo scrive Roberto Degrassi su "Il Piccolo": a Torino si aprirà la serie dei quarti di finale tra la Reale Mutua di coach Ciani e Schina con la Pallacanestro Trieste. Domani alle 18 gara1, martedì sera sempre al PalaRuffini il secondo atto. Fondamentale per Trieste arpionare almeno un confronto per poi andare a giocarsi il passaggio del turno in casa davanti a quello che è - dati della Lega Nazionale Pallacanestro alla mano - il secondo pubblico d'Italia. In quel caso i favori del pronostico di quello che è indiscutibilmente il quarto di finale più aperto e avvincente del tabellone oro si indirizzerebbero verso Trieste. Un doppio flop a Torino invece complicherebbe drammaticamente lo scenario. PAROLA AL COACH Ma facciamo un passo alla volta. «Questo sarà un combattimento tra pesi massimi, due squadre che sono super affamate con molti giocatori veteraniche cercano ancora di dimostrare qualcosa». Parole e musica di Jamion Christian nell'analisi prepartita. Il tecnico, fiducioso ad oltranza, presenta così la condizione dei suoi ragazzi: «Finalmente siamo in salute e ci sentiamo bene. Abbiamo messo insieme due ottime settimane di allenamento, lavorando con 11 giocatori a disposizione. Ho aggiunto alcune cose che penso potranno darci un vantaggio. Per necessità abbiamo dovuto giocare con molte line-up quest'anno e questo ci ha costretti a guardarci allo specchio sia nei momenti positivi che in quelli negativi. Sentiamo un'atmosfera calda e fiduciosa». In merito agli avversari, coach Christian sottolinea che «Torino ha giocato una grandissima stagione. A casa loro è stata molto dura. Nessun'altra squadra ci ha chiuso gli spazi come è riuscita a fare la Reale Mutua nell'ultimo quarto. Ciani e il suo staff tecnico stanno facendo un ottimo lavoro». Trieste viene annunciata al completo, Torino punta sul recupero di Simone Pepe e Niccolò De Vico, reduci rispettivamente da infortuni alla caviglia sinistra e alla spalla destra. Arbitreranno Dionisi, Pellicani e Foti. IL FATTORE CAMPO Torino nei confronti di Trieste ha il vantaggio di poter disputare in casa l'eventuale gara5, un diritto conquistato grazie al miglior piazzamento nella stagione regolare. Ma quanto pesa il fattore campo? Torino infatti non rientra nella top ten dell'affluenza diffusa ieri dalla Lega Nazionale Pallacanestro. Trieste invece è il secondo pubblico d'Italia dietro solamente - ed era scontato - la Fortitudo Bologna. Al Paladozza in media 5100 spettatori, e buon per i biancorossi che la Effe allenata dal babau Caja se ne stia nell'altro tabellone. Ma la Pallacanestro Trieste è seconda, con 3279 spettatori di media in una stagione che peraltro non ha saputo innescare un entusiasmo alle stelle. In sostanza, nel tabellone oro è Valmaura la regina e questo è un elemento che può finire per pesare. Per la cronaca il podio è completato da Trapani, Udine è sesta con 2949 spettatori di media, Cividale nona con 2308. Trieste vanta anche il secondo miglior incasso con 47596 euro di media, oltre il doppio rispetto all'Apu. LE ALTRE SFIDE Domani alle 18 andranno in scena anche le altre partite del tabellone oro. La testa di serie Unieuro Forlì, senza Kadeem Allen out per tutti i play-off, riceverà l'Elachem Vigevano. Romagnoli comunque nettamente favoriti. Al Carnera l'Old Wild West attende la Ferraroni Cremona. Friulani ancora senza Clark e con l'incognita Caroti. Infine la clamorosa Gesteco Cividale che ha chiuso imbattuta la fase a orologio proverà a stuzzicare l'Acqua San Bernardo Cantù a Desio. Compito proibitivo ma la squadra di Pillastrini è abituata a sorprendere. - Si avvicina la data d'inizio dei play-off del girone e con essa le prime sfide in gara secca, dove chi giocherà in casa avrà il vantaggio dei due risultati su tre a disposizione (in caso di parità al termine dei 90 minuti, si qualifica la meglio classificata). È una tipologia di partita che riguarderà nel secondo turno anche la Triestina che attende il primo per sapere chi sarà il suo avversario. PRECEDENTE. A questo proposito, come scrive oggi Antonello Rodio, c'è un sinistro precedente ancora stampato nella memoria dei tifosi alabardati. Era il maggio 2021, ancora in piena emergenza Covid. Nel primo turno dei play-off del girone. la Triestina doveva ospitare la Virtus Verona il 9 maggio, ma l'Asl di Verona costrinse la Lega Pro al rinvio per un focolaio in casa gialloblu. La partita si giocò domenica 16 maggio, con la Virtus che ancora rimaneggiata eliminò con un blitz l'Unione al Rocco grazie a un gol di Lonardi a pochi minuti dal termine. ERRORI. Come non ripetere quegli errori? Come limitare le insidie di una partita del genere? A dare qualche prezioso consiglio non può che essere Bepi Pillon, il tecnico che all'epoca si trovava alla guida della squadra alabardata e che aveva ereditato la panchina da Gautieri. ANOMALIE. La prima cosa che preme sottolineare al tecnico veneto, però, è che quel match subì tante anomalie che influenzarono l'esito finale. «Innanzitutto - spiega Pillon - come tutti ricorderanno quella partita fu rinviata e si giocò ben quindici giorni dopo la fine del campionato. Quell'attesa incise molto perché finimmo per consumare più energie ad aspettare la partita che a giocarla. L'altro aspetto fu lo stadio vuoto: si giocava a porte chiuse, proprio allo stadio Rocco dove il pubblico di solito è determinante e il tifo caloroso. In uno stadio così bello e così grande, non avevamo nessuno a incitarci». BEFFA. Quanto alla partita, fu una di quelle gare dove tutto andò storto, come ricorda Pillon: «Fu una partita disgraziata, era il classico match da 0-0, ma su un nostro errore prendemmo un gol a tre minuti da fine e fummo eliminati. In precedenza avevamo cercato di vincerla, ma sbagliammo troppo e alla fine arrivò la beffa». CONSIGLI. Alla luce di questa esperienza, ecco i consigli di Pillon per questo tipo di partite così particolari: «Innanzitutto bisogna entrare in campo per vincere, senza fare tanti calcoli. La cosa importante in queste gare però, anzi direi fondamentale, è che quando capita l'occasione bisogna sfruttarla. Si tratta di un aspetto troppo importante nell'economia della partita, perché se già parti con due risultati a favore, fare gol subito o per primi è molto favorevole a livello psicologico. Se invece si va avanti in parità, si resta in balìa dell'errore e nel finale subentra l'ansia, come capitò a noi». MINA. Ma al di là di quello che sarà il debutto nei play-off dell'Unione, quanta strada potrà fare la Triestina in questi play-off? «Secondo me la Triestina è una mina vagante - afferma il tecnico veneto - nel senso che con l'apporto di un pubblico caloroso e uno stadio spettacolare che spingono a far risultato, anche i giocatori potrebbero raddoppiare le forze. E poi i giocatori ci sono, anche di esperienza. Ultimamente la squadra si è messa a posto, ha assorbito le idee del nuovo allenatore e ha fatto ottimi risultati, a parte la sconfitta con il Padova in una partita che però era praticamente senza valore. Credo che per chiunque sarà un problema affrontare la Triestina». FAVORITE. Quanto alle favorite in questi play-off, oltre alle scontate Padova e Vicenza, Pillon avverte di stare molto attenti alle squadre del girone 😄 «Quello è un raggruppamento molto tosto, l'Avellino è forte, il Benevento anche, ma anche lo stesso Catania può dare fastidio. Quanto al girone B secondo me gli organici sono di minor livello, anche se la Torres può contare sul suo entusiasmo. In campionato comunque mi aspettavo di più dal Vicenza, mentre il Padova ha fatto il suo, ma ha trovato un Mantova con una marcia in più che ha giocato un ottimo calcio e ha vinto meritatamente». Quote
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