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dal piccolo de ogi

TRIESTE L’Udinese chiede di giocare il prossimo campionato a Trieste. Lo stadio

«Friuli», oltre a non essere a norma con le direttive del decreto Pisanu, è al centro

di un contenzioso economico con l’amministrazione comunale di Udine.

E così ieri mattina la società bianconera è passata all’azione.

Ha contattato telefonicamente il Comune di Trieste, nella figura dell’assessore

allo Sport Paris Lippi, per chiedere la disponibilità dello stadio Rocco. Un impianto costruito per il calcio, senza pista di atletica come il «Friuli», che da sempre piace al patron dell’Udinese Giampaolo Pozzo.

«Sì, sono stato contattato dal legale della società friulana. Mi è stata chiesta la disponibilità dello stadio per alcune partite dell’Udinese», dice Lippi. Un primo

contatto che, compatibilmente con gli impegni casalinghi della Triestina, prelude

a un clamoroso abbandono del «Friuli» da parte di Vincenzo Iaquinta e compagni.

Per migrare, assieme alla tifoseria, nella vicina Trieste. Un dettaglio di non poco conto, quello della tifoseria, per altro rimarcato nel colloquio telefonico tra il vicensindaco e gli emissari dell’Udinese. «Massima disponibilità ad ospitare la squadra bianconera - dice Lippi - per alcune partite del prossimo campionato serie A, ma ovviamente prima bisognerà verificare i problemi di ordine pubblico».

La rivalità tra le due piazze è risaputa, tra le tifoserie non corre buon sangue.

Ospitare le partite dell’Udinese alla domenica, oppure nell’anticipo del sabato pomeriggio, comporterebbe l’arrivo di almeno 10mila supporters friulani. Accanto

all’ordine pubblico anche lo stadio Rocco deve risolvere, sempre che il decreto Pisanu non venga ridiscusso, alcuni problemi diadeguamento.

In questo momento, davanti a una probabile deroga sui lavori da eseguire, l’impianto di Trieste evidentemente appare più sicuro e appropriato agli occhi della società friulana. Anche a causa di un delicato contenzioso con il Comune di Udine, proprietario dello stadio Friuli. In ballo c’è un affitto annuale di 600mila euro richiesto dall’amministrazionecomunale. Una cifra contenuta all’interno di una convenzione che la società bianconera non ha intenzione

di firmare.

Accanto al rincaro del canone di affitto, che passerebbe da 384mila a 600mila euro, in ballo c’è anche una controversia sui campi di sfogo per i quali il Comune sostiene di vantare un credito per mancati pagamenti pari a 150mila euro.

Ma soprattutto i costi dei lavori di adeguamento dello stadio Friuli, stabiliti dal

decreto Pisanu, che prevede la sistemazione di telecamere, cancelli e recinzioni.

Lavori che secondo un progetto dell’Udinese costerebbero 1,7 milioni di euro a fronte di un contributo di un milione di euro che il Comune, in due tranche da

500mila euro a biennio, sarebbe disposto a garantire alla società bianconera.

A pesare sul rapporto con il Comune anche la cifra spesa dall’Udinese, circa

300mila euro, per ottenere le autorizzazioni dalla

Uefa necessarie alla partecipazione nella passata edizione

della Champions league.

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Basta che poi no ghe sia casin de ordine pubblico tra triestini e furlani :D

Sarebbe l'occasione per finirla di gridarsi stupidamente dietro ad ogni manifestazione sportiva :ehsi:

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Non mi sembra una grande pensata bloccare la zona dello stadio con domeniche blindate e tanta polizia. Spero che sia solo una "provocazione" fatta dai dirigenti dell'Udinese nei confronti dei gestori dello stadio di Udine per denunciare una situazione difficile e paradossale.

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Dal Televideo go sentido che la Furlanese ga contattà anche el stadio de treviso per andar a zogar là... Sa che bel sto sablotamento pei tifosi bianconeri? :rolleyes:

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Dal Messaggero Veneto:

Il sindaco di Trieste: «L’Udinese non giocherà al Rocco»

Dipiazza esclude l’ipotesi di Pozzo sul trasferimento della squadra per le prime partite di campionato «Se Udine piange, Trieste non ride». Con questa frase il sindaco del capoluogo giuliano, Roberto Dipiazza, esclude il trasferimento dell’Udinese calcio dallo stadio Friuli al “Rocco”.

Un trasferimento preventivato da “paron” Gampaolo Pozzo, l’azionista di riferimento della squadra, a seguito delle difficoltà sopraggiunte per la stipula della convenzione con il Comune, proprietario dello stadio. «Abbiamo preso contatti con il Comune di Trieste – aveva detto Pozzo dopo essere stato raggiunto telefonicamente in Spagna – che ci ha assicurato che per l’inizio del campionato si metterà in regola con le norme della legge Pisanu. Dunque se lo stadio Friuli non fosse agibile per le prime gare, dovremmo andare altrove. La prima alternativa è Trieste».

Anche a Trieste, però, la situazione non è molto diversa da Udine: in entrambe le città per quanto riguarda l’adeguamento degli stadi con le norme della legge Pisanu resta ancora tutto da fare. Tant’è che il sindaco Dipiazza, non nasconde di avere alcuni problemi da risolvere prima di avviare i lavori di adeguamento dello stadio: «Sto chiedendo – sottolinea – la deroga al ministro. Se ci sarà una delega per Trieste non posso pensare che non venga concessa anche a Udine».

Dipiazza, insomma, esclude la possibilità illustrata dal “paron” dell’Udinese che la squadra di calcio friulana giochi le prime partite di campionato al “Rocco”. A questo punto, dovrebbe venir meno anche il previsto incontro per domani tra un rappresentante del Comune di Trieste e il presidente della società bianconera, Franco Soldati.

L’Udinese calcio sta cercando un’alternativa perché, entro il 30 giugno, deve depositare in Lega tutti i documenti necessari per l’iscrizione al campionato di serie A, compresi quelli legati all’uso dello stadio». Il motivo del contendere con il Comune è proprio l’utilizzo dello stadio Friuli che deve essere regolamentato attraverso la stipula di una convenzione. La trattativa si è interrotta anche perché il Comune, nell’ultima bozza del documento, chiede di portare il canone di affitto annuale a 500 mila euro più Iva contro i 384 pagati dall’Udinese fino al 2005. Nella convenzione ci sono anche una serie di elementi che vanno a sanare altrettanti contenziosi fra ente e società sportiva. A tutto ciò va aggiunta la legge Pisanu che fissa nel 30 settembre il termine ultimo per l’adeguamento degli stadi. Per quanto riguarda il “Friuli”, senza la sottoscrizione della convenzione, il prefetto non potrà concedere la proroga.

Inutile dire che i tempi per trovare una soluzione sono stretti. Mentre i vertici dell’Udinese cercano alternative, l’assessore allo Sport, Vincenzo Martines, che sta conducendo la trattativa, confida di risolvere il caso in tempi utili.(19 giugno 2006)

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Comunque no li volemo!!!

Mi li conosso ben, anche per el lavor. No a livello de razzismo, ma i ne paragona ai cabibi. I disi che ghe magnemo tutto, che no femo un "cavolo", che la region ne regala tutto. Informeve su Strassoldo, presidente della provincia de Udin...

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[O.T.]

Informeve su Strassoldo, presidente della provincia de Udin...

Un furlan su un altro forum ga scrito che la preocupazion più grande de Strassoldo xe de rifornirse de pastiglie azzurre... :D

[/O.T.]

Posted

So che quel che stago per scriver me comporterà de eser ricoverto de m... (otre che de insulti) e de eser lanciado fora del forum, ma secondo mi saria giusto ospitarli per el tempo che ghe servi a risistemar el stadio e dopo amici (ops pardon "nemici") come prima.

Ricordo che quando, in tempo de GMA (stagione calcistica 1946-47, come riportado dal sito della Triestina nella sezion storia)), la nostra amata Unione ga dovudo traslocar da Trieste per alcune partide, i xe andadi a zogar al Moretti de Udine senza problemi. Quindi saria anche ora de sdebitarse con lori.

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Ricordo che quando, in tempo de GMA (stagione calcistica 1946-47, come riportado dal sito della Triestina nella sezion storia)), la nostra amata Unione ga dovudo traslocar da Trieste per alcune partide, i xe andadi a zogar al Moretti de Udine senza problemi. Quindi saria anche ora de sdebitarse con lori.

Forsi te ga ragion.

Se podessi prestarghe el Ferrini de Ponziana.

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Mi spero che no i vegni perche se no:

1. I ne disfa la nostra amata curva e la ricopri con scritte tipo "Ale Udin" e tutte le scritte nostre le sparisi ogni domenica che i gioga qua.

2. Naseria longhi drio man tra ultras.

3. Oltre che disfarne la curva ne disfa tutto quel che xe intorno..

3 dei tanti motivi per cui no lo voio

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El Gazzettino ogi scrivi:

IL BLUFF DEL "FRIULI"

Come le finte di Garrincha. Tutti le conoscevano, tutti vi abboccavano. E' una vita che Giampaolo Pozzo minaccia di portare l'Udinese a giocare altrove ogni volta che si intavolano le trattative per il rinnovo della convenzione con il comune dello stadio "Friuli". Quest'anno c'è la variante di Trieste, suggestiva, che ferisce nell'orgoglio i friulani, condita dalla telefonata all'assessore comunale allo sport e susseguenti preoccupazioni per l'ordine pubblico. Anche Paris Lippi ha abboccato alla devastante finta di Pozzo.

Udinese e stadio Friuli sono destinati a rimanere assieme, più o meno controvoglia. Per ora non c'è alternativa credibile. L'amministrazione comunale si trova a dover gestire un impianto che trent'anni fa era bello e funzionale, ma oggi è obsoleto e inadeguato. Basta guardare in televisione il mondiale in Germania per capire come siamo lontani anni luce dall'idea di uno stadio costruito e gestibile dal calcio. Lo stesso stadio Rocco , realizzato più recentemente e con criteri più moderni, non risponde in pieno alle caratteristiche di un impianto per lo sport professionistico e per le esigenze commerciali di una società di calcio. Che cosa se ne fa dello stadio Friuli il comune senza l'Udinese? Una cattedrale per altri sport? E a quali costi? Lo lascia li, a degradarsi, a diventare ancora più obsoleto e costoso?

E l'Udinese dove può andare a giocare? Dove può garantire ai suoi abbonati un posto certo. Potrebbe costruirsi uno stadio ex novo, secondo dettami finalmente consoni al calcio professionistico. Ma l'investimento è alto e ci vuole tempo. Migrare a Trieste, perdendo quasi tutti gli abbonati e buona parte degli spettatori?

Il buon senso impone un accordo. Anzi, il buon senso consiglierebbe una trattativa più a fondo, magari pilota nel nostro paese, per la cessione definitiva dello stadio alla società bianconera. L'Italia si candida per i campionati europei del 2012, ci saranno i fondi per studiare un'operazione in questo senso. Anche perchè tutto il calcio italiano, dopo calciopoli, dopo le scommesse, dopo i conti truccati, insomma dopo la tempesta giudiziaria che lo sta investendo e che produrrà (si spera) profonde pulizie, dovrà rinnovarsi e innovarsi. A cominciare dalla proprietà degli impianti sportivi.

--------------

Come dir che xe una minaccia per farse sbassar el prezzo de afito del stadio... Solite manovre estive che finirà con un acordo tra Pozzo e Comun de Udine.... Forsi non val gnanche la pena perder tempo con ste storie e ste discussioni.

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Ricordo che quando, in tempo de GMA (stagione calcistica 1946-47, come riportado dal sito della Triestina nella sezion storia)), la nostra amata Unione ga dovudo traslocar da Trieste per alcune partide, i xe andadi a zogar al Moretti de Udine senza problemi. Quindi saria anche ora de sdebitarse con lori.

ALTRI TEMPI!!! :petesoni:

LORI XE CAMBIADI! :baston:

  • 1 month later...

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