cucciola Inviato 12 Agosto 2006 Segnala Inviato 12 Agosto 2006 Non fermarsi all'alt intimato dalle forze dell'ordine non prevede alcuna condanna penale. Lo ha stabilito la Cassazione, sottolineando che "il fatto non è previsto dalla legge come reato", ma "deve essere qualificato come violazione amministrativa" in base al codice della strada. I giudici hanno accolto il ricorso di un motociclista, imputato di resistenza a pubblico ufficiale e poi condannato all'ammenda di 200 euro. I giudici della prima sezione penale accogliendo il ricorso del centauro, condannato dal tribunale di Palermo per inosservanza dei provvedimenti dell'autorità (art. 650 c.p), hanno annullato la sentanza senza rinvio. ...sarà che il tribunale xè a Palermo? Cmq la sanzion amministrativa xè indicada nel codice della strada n°192 che sotto riporto una parte. 1 Coloro che circolano sulle strade sono tenuti a fermarsi all'invito dei funzionari, ufficiali ed agenti ai quali spetta l'espletamento dei servizi di polizia stradale, quando siano in uniforme o muniti dell'apposito segnale distintivo. 4 Gli organi di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza possono, per controlli necessari ai fini dell'espletamento del loro servizio, formare posti di blocco e, in tal caso, usare mezzi atti ad assicurare, senza pericolo di incidenti, il graduale arresto dei veicoli che non si fermino nonostante l'ordine intimato con idonei segnali. Le caratteristiche di detti mezzi, nonche' le condizioni e le modalita' del loro impiego, sono stabilite con decreto del Ministro dell'interno, di concerto con i Ministri dei lavori pubblici e di grazia e giustizia. 7 Chiunque viola le disposizioni di cui al comma 4, ove il fatto non costituisca reato, è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 1.433 a euro 4.337,55 praticamente se un vedi un posto de blocco pol non accoglier l'invito della polizia e quindi tirar avanti.Poi la polizia pol corerte drio e fermarte e darte l'ammenda relativa al codice della strada e non al codice penale. ''Questo è solo l'ennesimo episodio che determina una situazione assolutamente controproducente nei confronti del nostro lavoro - ha dichiarato il segretario nazionale del Coisp, Coordinamento per l'indipendenza sindacale delle Forze di Polizia, Domenico Pianese -. Stiamo assistendo già da qualche mese a dei provvedimenti che non lasciano prevedere un futuro roseo per le Forze di Polizia''. ''Mi piacerebbe ricordare alla Cassazione che neanche un anno fa dei banditi alla guida di un'auto non rispettarono un ordine di alt e uccisero, travolgendolo, un collega di pattuglia'', ha ricordato dal canto suo il segretario generale del Sap, Sindacato autonomo di polizia, Filippo Saltamartini. ''Non fermarsi all'alt delle forze dell'ordine - ha proseguito Saltamartini - può rappresentare un'arma pericolosa che può causare danni, anche gravi, agli agenti che svolgono il proprio lavoro. Vorrei proprio capire cosa ha spinto la Cassazione ad emettere questa sentenza e, per questo, aspetto di leggerne le motivazioni. Trovarsi alla guida di un veicolo, accelerare in modo sconsiderato e non fermarsi all'alt rappresenta senz'altro uno strumento anche più potente di un'arma da fuoco''. sinceramente mi non go mai avudo el dubbio se fermarme o meno in fin dei conti se non te ga niente de nasconder,perchè non fermarse?ovvio che poi el poliziotto pensa che te ga qualcosa de nasconder e te cori drio. Prima de questa notizia sinceramente credevo che iera l'obbligo de fermarse al posto de blocco..e voi? Cita
trert Inviato 13 Agosto 2006 Segnala Inviato 13 Agosto 2006 buono a sapersi.. go za festeggiado a sufficenza Cita
Ghost Inviato 13 Agosto 2006 Segnala Inviato 13 Agosto 2006 E poi ci lamentiamo se non riusciamo a beccare criminali, terroristi o semplici alcolisti al volante. Se uno scappa ad un posto di blocco ha qualcosa da nascondere. Comuque la notizia e frammentaria. Non specifica le modalità. 1)Non si è fermato all'alt la polizia l'anno inseguito a sirene spiegate quindi lui se fermato subito a bordo strada. 2)Ha travolto il posto di blocco ed è fuggito facendosi inseguire a sirene spiegate per kilometri fino a farsi bloccare. Avevo già sentito storie simili. Ma in quei casi erano autisti che guidavano piuttosto allegri che incrociavano a tutta velocità posti di blocco subito dietro ad una curva. Più impossibiità d'arresto che reale volontà di fuga. Cita
Stefano79 Inviato 13 Agosto 2006 Segnala Inviato 13 Agosto 2006 Posso capir che uno vedi la paletta all'ultimo momento e se ferma 100 metri dopo...in questo caso sporcarghe la fedina penale xe eccessivo. Ma in caso de inseguimento vol dir che veramente te ga qualcosa de sconder...... Speremo che i chiarisi meio......(un ennesimo matton sul muro de sfiducia che go nei confronti dei nostri giudici). Cita
cucciola Inviato 13 Agosto 2006 Autore Segnala Inviato 13 Agosto 2006 l'articolo diseva così. La repubblica. ROMA - Scatta solo la multa per violazione al codice della strada, e non la condanna penale per «inosservanza ai provvedimenti dell'autorità», nei confronti di chi - alla guida di una macchina o di una moto - non si ferma all'alt intimato dalle forze dell'ordine. Lo sottolinea la Cassazione che ha annullato senza rinvio la condanna inflitta dal Tribunale di Palermo - il cinque aprile 2004 - nei confronti di Marco C., un motociclista che, procedendo a velocità molto sostenuta, non si era fermato davanti alla paletta rossa dei carabinieri. Inizialmente il centauro era stato processato con l'originaria imputazione di «resistenza a pubblico ufficiale», poi tramutata in «inosservanza ai provvedimenti dell'autorità» (art. 650 cp), reato per il quale era stato condannato. Il suo avvocato, però, ha fatto ricorso in Cassazione sostenendo che il verdetto andava annullato «per violazione di legge in quanto nel caso di specie non è applicabile l'art. 650 cp, che ha natura sussidiaria, bensì la violazione amministrativa prevista dall'art. 192 del codice della strada». La Suprema Corte gli ha dato ragione. L'annullamento del verdetto era stato chiesto anche dal Sostituto procuratore generale Santi Consolo D'ora in avanti si potrà ammettere più o meno candidamente di "non aver visto la paletta" o d'aver pensato che la segnalazione "si riferisse alla macchina subito prima o dopo" in caso di incolonnamenti. Nuove e vecchie furbizie che stando alla decisione della corte di Cassazione, non avrebbero dovuto suscitare grande preoccupazione nemmeno prima. I giudici siciliani hanno infatti sottolineato che "il fatto non è previsto dalla legge come reato" ma è da considerarsi una violazione al codice della strada e come tale "qualificato come violazione amministrativa". Cita
Nona Picia Inviato 14 Agosto 2006 Segnala Inviato 14 Agosto 2006 Leegge e interpretazione "all'italiana"! ciao ciao Cita
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