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In Borgo Teresiano un McDonald’s su due piani


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In Borgo Teresiano un McDonald’s su due piani

La prospettiva di una pedonalizzazione dell’area e il rilancio di Ponterosso scatenano gli interessi anche delle multinazionali

di Silvio Maranzana

Marchi mitici di fast food, esercenti di locali di tendenza, multinazionali dell'abbigliamento, gestori di telefonia mobile, catene alberghiere: tutti a caccia di spazi in Borgo Teresiano o più in generale nell'area compresa tra piazza Unità e piazza Libertà. Le spinte a una forte pedonalizzazione dell'intera zona, la sistemazione provvisoria di un terzo ponte sul Canale, l'imminente riqualificazione di piazza Ponterosso, stanno creando un'insolita effervescenza in Borgo Teresiano scatenando una vera e propria caccia agli spazi e ponendo le premesse per la trasformazione del quartiere, regno un tempo dei jeansinari e più recentemente dei cinesi, in uno dei motori della modernizzazione della città. Queste considerazioni sono state coralmente fatte ieri da Paolo Rovis (Comune), Franco Rigutti (commercianti), Beniamino Nobile (esercenti) e Guerrino Lanci (albergatori).

FAST FOOD. La McDonald's avrebbe già identificato il palazzo per uno storico sbarco in centro dopo la presenza limitata ai centri commerciali del Giulia e delle Torri: il palazzo di piazza Tommaseo dove ampi locali sono stati lasciati liberi da Julia Viaggi. Qui Big Mac e Cheesburger saranno serviti su due piani che si estenderanno su 400 metri quadrati e potranno venir creati una decina di posti di lavoro. Uno stabile del Borgo Teresiano è finito nel mirino di imprenditori italiani del settore alberghiero per aprire un nuovo hotel a tre stelle con 40-50 stanze. Di un foro commerciale nello stesso quartiere è a caccia Yamamay, marchio con cui l'azienda Inticom di Gallarate ha aperto 400 negozi monomarca in Italia e 30 all'estero per la vendita di intimo, pigiameria e moda mare. Ma appetiti sono anche spazi ridotti (sui 60 metri quadrati) da parte di commercianti locali. Nella stessa zona, in via Roma dove c'era la pizzeria che è stata spostata lungo il canale di Ponterosso, i fratelli La Bufala di Napoli apriranno uno dei primi Bufala caffé con i quali intendono tentare la concorrenza a marchi celebri come Starbucks e Caffé Nero dopo essere sbarcati con la catena dei ristoranti anche a Barcellona, Londra, Hannover e Miami. E mentre da alcuni giorni Gas abbigliamento ha inaugurato uno spazioso e luminoso punto vendita in via Mazzini, prosegue in Corso Italia la realizzazione del megastore su tre piani con giochi d'acqua di H&M, il colosso svedese dell'abbigliamento presente in tutte le principali città del mondo.

LA SPINTA. Ma a indurre le grandi catene commerciali, alberghiere e dell'alimentazione a considerare finalmente Trieste appetibile alla stregua di una media città europea sono soprattutto la caduta dei confini con la Slovenia e tra qualche anno anche con la Croazia, lo sbarco in città delle grandi compagnie di crociera e, secondo Lanci in particolare «la futura realizzazione del Parco del mare che dovrebbe richiamare molti visitatori e rendere necessarie altre strutture ricettive oltre ai due alberghi che vi sorgeranno all'interno: uno di fascia medio-alta e uno di fascia bassa riservato ai giovani». Sarà a cinque stelle invece il grande albergo americano (la Mariott sembra in vantaggio sulla Hilton) che sorgerà all'interno del Silos, mentre per fine anno è prevista la riapertura del Savoia rinnovato.

GLI UFFICI. Oltre a nuovi acquirenti, turisti e visitatori dall'Est europeo, la zona di piazza Unità contigua a Borgo Teresiano si sta trasformando in una cittadella dirigenziale-amministrativa con aumento di popolazione. Nell'ex palazzo del Lloyd Triestino si stanno trasferendo in questi giorni gli uffici del Governo regionale, ma presto potrebbero trovar spazio anche alcune strutture della capitale dell'Euroregione. A Palazzo Costanzi si trasferiranno tra un anno gli uffici dirigenziali di Acegas-Aps. In piazza Ponterosso, cuore e simbolo del Borgo Teresiano, una prima rivoluzione avverrà già ai primi di aprile. Spariranno le attuali bancarelle di abbigliamento e accessori e sarà creato un Farmer market con frutta, verdura, fiori e prodotti del Carso e del nostro territorio: olio, miele, formaggi, vino e altro ancora.

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