[Edit. Num. 15] Baloneri, baskettisti e handballisti

[SandroWeb]

Baloneri, basketisti e hand-ballisti

(numero 15)

Trieste, lì 05/05/08

Wrote & powered by Alessandro Asta

Tutto come da pronostico...o quasi...

Torno a scrivere un editoriale dopo due mesi e mezzo di stop forzato...purtroppo il lavoro mi sta mangiando parecchio tempo disponibile e riuscire a fare tutto è veramente difficile.

In questo periodo di assenza giustificata del sottoscritto, almeno per quanto riguarda questa rubrica, ne è passata di acqua sotto i ponti: e non si può non iniziare a parlare delle emozioni che la Pallamano Trieste ha saputo regalare al sottoscritto e alla cinquantina di triestini accorsi a Bressanone per il big-match che valeva tutta una stagione. Vincere o morire, in tutti i sensi: e Trieste non ha voluto dare un ulteriore dolore a quei pochi (e con immenso dolore dico questo) sostenitori che amano in maniera viscerale uno sport da molti creduto orribile, poco spettacolare e adatto solo ad un pubblico esperto.

Mi ha fatto molto riflettere quanto detto da Carpanese nel dopo-partita contro la Forst: Andrea si è quasi scusato per la discesa negli inferi della A2, scelta assolutamente dettata da problemi finanziari. Ecco, se devo essere sincero, è questo ciò che mi fa più sorridere di questo gruppo: senza sbagliarmi più di tanto, penso sia il pensiero comune di tutto il roster perfettamente guidato da Radojkovic. E' questo lo spirito che riappacifica il tifoso allo sport che si vede negli ultimi periodi: ecco allora che la pallamano diventa una disciplina genuina in tutto e per tutto. C'è veramente chi ancora crede in una maglia, il team del professor Lo Duca incarna in tutti i sensi questo aspetto: giù il cappello allora a un organico straordinario che, in qualunque serie esso sia, continua a offrire prestazioni memorabili. Bravi all'ennesima potenza!

Non si può certo dire le stesse cose per quanto riguarda la Pallacanestro Trieste: lo 0-2 rimediato contro Gorizia nella prima fase dei play-out non ha alcuna attenuante. Certo, si potranno tirar fuori (per la milionesima volta....de gustibus) gli infortuni di Losavio, di Guerra, quello cronico di Sosic e tutti gli acciacchi vari rimediati dai biancorossi. Ma questo discorso sa tanto di minestra riscaldata: l'infermeria piena è solo la punta dell'iceberg per spiegare le ragioni di un tracollo ingiustificabile. Squadra spenta nei momenti topici, giocatori che sembrano aver smarrito il dialogo con Pasini (a proposito, mi scuserà il Topone per l'avatar polemico da parte del sottoscritto...ma le cose viste in gara-2 meritano l'enorme X rossa sulla sua effigie). Ed ecco allora che ripartono, inesorabili ma pertinenti, le critiche a un organico che aveva programmi ambiziosi (ve lo ricordate il discorso pre-campionato di Dipiazza alle Torri d'Europa?) e che si ritrova a giocarsi la permanenza in B2 contro Bassano che, viva Dio, mai si immaginava di essere l'eventuale ba-bau della formazione giuliana.

Partendo dal presupposto che non mi immagino nemmeno lontanamente che la Fiorese possa spedirci in serie C (ma al tempo stesso il pericolo c'è, e nemmeno tanto campato per aria), mi chiedo per l'ennesima volta se i giocatori e la dirigenza avranno un briciolo di orgoglio per arrivare quantomeno al risultato minimo. In qualunque modo dovesse concludersi questa sciagurata stagione, chi di dovere dovrà farsi un esame di coscienza profondo e tirare le somme, perchè così non si fa rinascere il basket a Trieste. Lo si cancella totalmente.

Un discorso a parte lo merita la Triestina, ma affronterò il tutto nel prossimo editoriale. C'è un signore di nome Granoche su cui vale spendere righe e righe di commento, e purtroppo per me il tempo è tiranno.

A presto!

[Guest brunotto]

Quotazione universale e giusto il discorso a parte per Granoche, su cui aprirò tra breve una discussione su quello che considerò l'affare del secolo o millennio per l'Unione!!!???

Che ne pensi!!??

Ciao a Sabato!!!