Scrivo di ritorno dallo stadio.
Real e City fra andata e ritorno sono 6-5 in un doppio scontro irripetibile che pareva strafinito e si e' incredibilmente riaperto, ma guardo abbastanza distrattamente perché devo scaricare l'adrenalina da stadio, che è una cosa che mi mancava da parecchio.
Credo di non aver perso una sola partita casalinga negli ultimi anni, ma era da almeno un paio che non mi godevo una vera serata da stadio: difficoltà a trovare parcheggio, code per entrare, curva al solito posto coi soliti amici, calore, tifo.
Insomma, stadio vero e non quella roba un po' asettica degli ultimi tempi, che se sei tifoso ovviamente ci vai sempre e comunque ma indubbiamente non è la stessa cosa.
Ho capito di essere intossicato dai social, sorta di realtà virtuale che da' delle cose un'immagine comunque distorta.
Così mi aspettavo un clima di diffidenza e scarso entusiasmo, mentre in realtà ho trovato tutt'altro e ne sono contento: tifo incessante ed entusiasmo persino esagerato alla fine, con la squadra richiamata tre volte sotto la curva.
Di un'altra cosa ho avuto conferma, ma questo lo sapevo già: questo è un gruppo vero, con limiti evidenti ma nel quale tutti remano nella stessa direzione.
Ho visto grande partecipazione, grandi incoraggiamenti reciproci, tante corse al posto del compagno che non ce la faceva, gioia vera alla fine.
Mi paiono presupposti incoraggianti per continuare questa avventura ai playoff, finché durerà.
Sulla partita, non molto da dire: Triestina chiaramente superiore, sullo 0-0 la Pro Patria non ha creato nulla di nulla.
Per l'Unione una traversa di Lopez e una piacevole sensazione che almeno in possesso tutti sappiano cosa fare.
Il rigore, ingenuo ma netto, ha messo la gara in discesa al momento migliore, il finale di tempo.
Prevedibile la reazione della Pro Patria (esistono anche gli avversari, in serie positiva e vittoriosi pochi giorni fa a Lecco) contenuta senza troppi affanni per poi chiudere il conti ancora con Gomez (ma quanto è stato bravo Procaccio?).
La gara è finita lì, il gol di Pesenti nel finale serve solo per le statistiche.
Dò un amichevole e non richiesto consiglio a chi sta ancora a casa: se venite allo stadio, capirete che è tutto molto più semplice di come appare: c'è una squadra che merita davvero di essere sostenuta, ed è la nostra squadra.
Il resto, tutto il resto, si può tranquillamente criticare, e ci sono ragioni per farlo, ma vi perdete serate come quella di stasera, e perdersele è un peccato perché raramente come oggi ho avuto l'idea di un pubblico che non vedeva l'ora di tornare a tifare come Dio comanda e di una squadra che non vedeva l'ora che ciò avvenisse.
Per le polemiche abbiamo tutta l'estate, magari già a partire da giovedì prossimo.
Adesso, almeno finché dura, godiamocela....