Aspettavo di avere dieci minuti di tempo per il consueto commento sulla giornata, segnatamente la sesta.
È rimasto solo il Liverpool a tenere la scia del City, capolista a punteggio pieno con appunto i Reds a due punti.
Queste due, dopo sei giornate, sono rimaste le uniche squadre ancora imbattute assieme ad Arsenal e Tottenham, che ieri hanno impattato 2-2 come descritto da Pinot qua sopra.
Arsenal e Tottenham si sono mosse a mio avviso benissimo sul mercato, ma a mio avviso il vero capolavoro lo hanno fatto gli Spurs.
Hanno incassato dal totem Harry Kane e hanno costruito anche grazie ai nuovi acquisti un sistema di gioco che in sostanza non prevede più in centravanti di quel tipo.
Sono a mio parere meno prevedibili, hanno scelto un tecnico non di gran nome ma di grande sostanza come Postecoglu, a quanto pare amatissimo dai giocatori.
Si candidano a un posto in Champions, come Arsenal e Liverpool, perché che il City perda il titolo non sembra per ora ipotizzabile.
Sabato i Citizens ospitavano il mio Forest, liquidato con una facilità imbarazzante andata ben oltre il 2-0 finale: City semplicemente ingiocabile per un quarto d'ora, il tempo necessario a Foden e Haaland per chiudere la pratica, il resto ordinaria gestione che nel secondo tempo è avvenuta con un uomo in meno, per l'espulsione stupida ma sacrosanta di Rodri.
Se, come immagino, le inglesi nella prossima Champions saranno cinque, resta un posto vacante e il Brighton partecipa certamente alla corsa, come il Newcastle che si è svegliato all'improvviso ed è andato a Sheffield a farne otto (a zero).
Qua però devo confermare quanto detto nel pre-campionato: tre squadre a un punto dopo sei giornate paiono indicare una enorme difficoltà per alcune compagini a reggere questi livelli, e la quota salvezza che di solito si situa sui 36 punti (comunque mai sopra i 38) quest'anno potrebbe essere bassissima.
Al punto che al Forest basta un onesto cammino (sette punti in sei gare) per avere già sei lunghezze di margine sulla zona calda.
Resta da dire del disastro Chelsea: Pochettino perde in casa pure con l'Aston Villa, la società lo difende e parla di programmi a lunga scadenza (a onor del vero, i 20 milioni spesi per un 2007 di cui si dicono meraviglie sembrano andare in quella direzione) ma il presente, nel rapporto fra soldi spesi e risultati, è francamente ai confini del ridicolo.