SandroWeb Inviato 3 Novembre 2011 Segnala Inviato 3 Novembre 2011 Tre sconfitte di fila accrescono la voglia di rivalsa: ne sa qualcosa la Pallacanestro Trieste 2004 che, dopo un inizio di campionato scoppiettante con quattro vittorie su quattro, ha dovuto fare i conti contro tre delle papabili candidate a un posto al sole nei play-off. Tre, in questo caso, non è il numero perfetto per la formazione di Eugenio Dalmasson che, andata vicino alla conquista della posta piena sia con Torino, sia con Napoli che, nell’ultima sfida, contro l’Upea di Capo D’Orlando, ha grandi motivazioni di tornare a far punti. Al “PalaTrieste” (domenica sera, palla a due alle ore 18) scenderanno sul parquet i ruvesi dell’Adriatica Industriale: il team allenato da Giulio Cadeo, proprio nell’ultima giornata di campionato, ha ottenuto la prima vittoria di stagione (era da maggio che i pugliesi non vincevano tra le proprie mura), uscendo da un tunnel terribile nonostante le buone prove sin lì dimostrate. Ruvo di Puglia, sempre nell’ultima gara vittoriosa contro Firenze, ha ritrovato forse l’uomo più importante del quintetto-base, quel Christian Villani rimasto parecchio fuori causa per infortunio in questo inizio campionato: l’ala brindisina, con i suoi 17 punti, è stato top-scorer di giornata nella sfida con la Brandini, denotando lo spirito di leader che sempre lo ha contraddistinto in campo (seppure il fisico sia segnato da parecchi infortuni che ne hanno minato l’utilizzo negli anni). In cabina di regia è Gianluca Tomasiello, ex-Virtus Siena, a costruire i giochi e a far girare la squadra: prestazioni in chiaro-scuro per lui, con una media di 7 punti a partita; il primo cambio nello spot da “1” è Daniele Merletto (2,3 punti e quasi 2 assist di media per un utilizzo a gara di circa 18 minuti) mentre il giovane Davide Bonacini, abile nel rubar palla, può giostrarsi sia da play-maker che da guardia. Nel reparto delle ali, oltre al già citato Villani, attenzione al lettone Gints Antrops, sinora discreto sia in area pitturata che dal perimetro, con un 42% globale al tiro. Solido infine il reparto dei lunghi, con Frederic Emejuru e, soprattutto, l’ex biancorosso Marco Tagliabue (attuale miglior marcatore di Ruvo, con 13 punti ad allacciata di scarpe) a fare sportellate sotto canestro. Completano l’organico i giovanissimi Gianluca Valesin (prezioso il contributo dall’ala/guardia nella vittoria contro Firenze) e il play Tommaso Laquintana. L’Adriatica Industriale è squadra in crescita, ancora alla ricerca della continuità: Trieste dovrà prestare massima attenzione al dinamismo del team pugliese, capace di infiammarsi con i singoli, dal canto suo può mettere sul parquet una maggiore dose di talento, sia nei veterani che soprattutto tra gli under. E’ su questo frangente che l’AcegasAps può tentare di azzannare alla giugulare dei ruvesi, in una sfida che si preannuncia rovente. Cita
alvin66 Inviato 3 Novembre 2011 Segnala Inviato 3 Novembre 2011 partita delicata..perdere vorrebbe dire aprire una piccola crepa. Cita
gus Inviato 3 Novembre 2011 Segnala Inviato 3 Novembre 2011 (modificato) Dopo avere affrontato in successione tre candidate alla promozione ed essere sempre uscita sconfitta, Trieste torna tra le mura amiche per incontrare una compagine che mira semplicemente a salvarsi. Ruvo di Puglia è attualmente penultima nella Divisione SudEst, probabilmente la peggiore del campionato, con una sola vittoria al suo attivo ottenuta giusto domenica scorsa, in casa, ai danni di Firenze per 70-64. In A dilettanti del 2009 grazie ad un ripescaggio, l'anno scorso la Adriatica Industriale stupì dapprima con un girone d'andata concluso in testa alla classifica e poi con l'approdo ai play-off, ove venne sconfitta in semifinale da Ostuni solo alla quinta partita. Difficle individuare un quintetto base in quanto coach Giulio Cadeo (un passato da allenatore nelle giovanili di Varese e perfino la conduzione della prima squadra in serie A, subentrando nel 2004 all'esonerato dodo Rusconi; a Ruvo dal 2009) non è finora mai partito per due volte di fila con gli stessi cinque giocatori ed ha fatto ampio uso delle rotazioni, con un solo uomo sopra i 30' di media a partita, tre intorno ai 27', altri tre di poco sopra i 20', due sopra i 18' e il decimo a oltre 14'. - Il giocatore principale può comunque essere individuato in Gianluca Tomasiello, play-maker di 1,90 del 1980, per anni play titolare a Siena in A dilettanti, spesso sopra i 10 punti, sempre oltre i 3 assist di media; quest'anno sta segnando 6,9 punti col 32% dal campo, con 2 assist di media in 30,3' per gara ed ha finora recuperato il doppio dei palloni perduti: 22-11. E' sicuramente il motore dei Pugliesi sia in attacco che in difesa: bello scontro con Marco Carra. - In guardia potrebbe essere la volta di Gianluca Valesin, 1,93 del 1992, friulano di Latisana ma scuola Benetton, l'anno scorso a Caorle in B dilettanti, finora 5,6 punti col 45% totale in 19,7 minuti, buon tiratore da tre, che si alterna nel ruolo con - Davide Bonacini, 1,90 del 1990, un play-guardia il cui impiego è stato finora identico a quello di Tomasiello, che produce 6,3 punti col 62% da due, 1,3 rimbalzi e 1,6 assist in 21,4 minuti per gara. - In ala piccola da due partite è rientrato Christian Villani, 1,95 del 1982, elemento importantissimo per l'Adriatica Industriale, che aveva saltato le prime cinque partite per unfortunio. 15 e 17 punti col 63% da due e il 33% da tre, 5 rimbalzi e 3 assist di media in 27,5' per gara, è l'uomo che può dare equilibrio al gioco dentro-fuori dei pugliesi, forte dell'esperienza maturata nelle precedenti quattro stagioni in A dilettanti sempre sopra i 10 punti a partita. Sta tirando male i liberi, con un miserrimo 38%, lui che nelle stagioni passate è stato sempre sopra l'80% e spesso intorno al 90%. Si preannuncia il solito gran lavoro per Zaccariello e Mastrangelo. - In ala forte dovremmo trovare Gints Antrops, 2,02 Lettone del 1982, finora 12,6 punti col 49% da due e il 31% da tre, 5,4 rimbalzi in 27' a partita, giocatore di grande esperienza nella categoria (l'anno scorso prima ad Ozzano poi a Rieti), che può ricoprire indifferentemente sia la posizione di ala piccola che di ala forte. - L'alternativa nello "spot" di "quattro" (per i calciofili che eventualmente leggessero: l'alternativa nel ruolo di ala-pivot) è Frederic Emejuru, 2,03 del 1988, 5,4 punti col 53% dal campo e un orrendo 27% ai liberi, in 20' per gara; ricordiamo il romano di origini nigeriane da avversario con la maglia di Trento qualche anno fa in B2: è un giocatore dal notevole atletismo, gran saltatore ma spesso scomposto. Ferraro dovrebbe mettere a frutto la sua maggiore esperienza. - Il migliore realizzatore di Ruvo di Puglia è l'ennesimo nostro ex: il centro Marco Tagliabue, 2,06 del 1986 che, tornato in A dilettanti dopo essere stato in Legadue dalla stagione successiva a quella disputata in maglia Acegas (2006-2007, l'anno di Cagnin, con 8,2 punti e 5,9 rimbalzi), sta tenendo una media di 13,7 punti col 46% da due e il 36% da tre e 6,6 rimbalzi in 27' di utilizzo. Centro dinamico, capace di tirare anche dall'arco con discrete percentuali, grazie all'esperienza maturata nella categoria superiore può essere considerato uno dei centri migliori della Dna. Però non ama fare a sportellate ... Sono curioso di vedere cosa combinerà Maganza contro di lui. - Completa le rotazioni Pasquale De Martino, 1,95 del 1991, una guardia-ala proveniente dalla Stella Azzurra Roma, l'anno scorso poco più di 9 punti e 2,5 rimbalzi in 22' di media in B dilettanti; quest'anno sta giocando 21,6' con 7,3 punti, il 53% da due e il 30% da tre. - Da segnalare come finora coach Cadeo abbia dato parecchio spazio anche a due giovanissimi play-maker, coi quali dovrà confrontarsi il nostro Ruzzier: 18,3' a partita per Daniele Merletto, 1,75 del 1993 (2,3 punti, 1,8 rimbalzi e 1,8 assist ad uscita), mentre è stato impiegato per 14' di media Tommaso Laquintana, 1,83 del 1995 (!!!), con 2,8 punti e 1,2 rimbalzi. Ruvo di Puglia è squadra in ripresa dopo un inizio molto difficile, anche a cusa della prolungata assenza di un uomo chiave quale Villani, fondamentale per togliere la pressione delle difese avversarie da Tomasiello ma certamente è un'avversaria ampiamente alla portata della PallTrieste. Dopo tre sconfitte consecutive contro avversarie da piani alti della classifica, non vincere domenica significherebbe dare un calcio alle ambizioni di play-off e ridimensionare le valutazioni finora espresse sulla nostra squadra. Sono queste le partite da non sbagliare per una formazione "operaia" come l'Acegas Aps, che può risentire della mancanza di talento offensivo contro le più forti ma deve rimanere concentrata e "fare legna" contro le avversarie di pari livello. Modificato 3 Novembre 2011 da gus Cita
gus Inviato 3 Novembre 2011 Segnala Inviato 3 Novembre 2011 (modificato) Ooops ... Scusa Sandro, cava pur ... Tanta iera la foga del scriver che no go vardado se iera za verta la discussion ... Sorry. Modificato 3 Novembre 2011 da gus Cita
SandroWeb Inviato 3 Novembre 2011 Autore Segnala Inviato 3 Novembre 2011 (OT) Unite le due discussioni Cita
arska Inviato 4 Novembre 2011 Segnala Inviato 4 Novembre 2011 sta qua no rivo a vignirla a veder, ma i mati bisogna asfaltarli. Se no semo in grado de far questo, no semo da alta classifica, go paura... Cita
SandroWeb Inviato 6 Novembre 2011 Autore Segnala Inviato 6 Novembre 2011 La mia cronaca: http://www.elsitodesandro.it/invboard/index.php?showtopic=12233 Domani altre analisi a freddo, come sempre Permettetemi però di dire che, mai come questa volta, il duo arbitrale ha fatto davvero pena! Cita
alvin66 Inviato 6 Novembre 2011 Segnala Inviato 6 Novembre 2011 un utente pugliese,in un altro lido,prima della palla a 2 aveva auspicato:"che Carra segni pure 25 punti..basta che vinciamo noi". Carra non ha segnato nemmeno un terzo dei punti preventivati e pero' Trieste ha battuto Ruvo lo stesso. Si sintetizza cosi' quello che e' Trieste in questo periodo.riesce a vincere in modo pancottiano,anche con il suo miglior uomo fuori fase nel settore offensivo. Lacrime sudore e sangue..il brutto,il buono ed il cattivo.scegliete interpreti ed appellativi.i nomi sono Zac,Ferraro e Gandini..gente che esulta su una palla deviata, che lucida il parquet a suon di tuffi, che intimorisce gli avversari con atteggiamenti grintosi e nondimeno aggressivi.Gente che fa volentieri a spallate,gente che puo' venir tranquillamente definita migliore in campo con appena 6 punti al suo attivo. lo dico sinceramente,questa squadra mi piace.ha nella lotta la sua principale caratteristica,gli si perdonano volentieri,nefandezze ed ingenuita'..anche le sconfitte.forse non andremo ai play off.o forse anche si.ma qualsiasi sia il responso del campionato,la squadra uscira' dal parquet a testa alta.... Cita
Mex Inviato 6 Novembre 2011 Segnala Inviato 6 Novembre 2011 (modificato) La penso come te, Alvin. Questo pomeriggio l'ho passato tra stadio e palasport, e da tifoso soprattutto calciofilo devo dire che ho visto, come sempre in questa stagione, prima una squadra che non riesce per niente ad appassionarmi, poi un'altra che ha cuore e carattere da vendere, capace di coinvolgere anche un tifoso "baskettaro" meno caldo come me. Vedere che il trio di Omegna non è venuto a svernare a Trieste (come alcuni pensionandi e/o lungodegenti dai muscoli di cristallo dell'Unione), e che tra gli under ci siano giovani di prospettiva (e non le foche monache che si credono Cristiano Ronaldo), sono due tra i tanti motivi che questa sera mi hanno riconciliato con lo sport. Rispondo a "il buono, il brutto, il cattivo"... per me il cattivo è senz'altro Zaccariello. Sempre grintosissimo, pronto a mordere chiunque gli capiti a tiro (avversario o arbitro che sia), o a salire sopra le transenne pur di recuperare un pallone. La faccia da buono è quella di Gandini, un perfetto ossimoro con il suo comportamento sotto canestro, mentre per il brutto resta Ferraro...vabbè, effettivamente non sarà bellissimo da vedere però è già l'idolo del nostro settore SDS. Oggi da sottolineare la sua prestazione "mostruosa", ha dimostrato una volta di più che i momenti decisivi non lo spaventano ma lo esaltano. Modificato 6 Novembre 2011 da Mex Cita
SandroWeb Inviato 9 Novembre 2011 Autore Segnala Inviato 9 Novembre 2011 Il Baldo ci delizia con una delle sue analisi sul pubblico triestino: http://cinquealto.wordpress.com/2011/11/08/i-triestini-presuntuosi-e-annoiati-ce-ancora-passione-per-la-pallacanestro/ Cita
gus Inviato 9 Novembre 2011 Segnala Inviato 9 Novembre 2011 Letto. Interessante. Non mi sento di contraddire Baldini. Per me ha ragione da vendere. P.S. Non so se si riferisse tanto al pubblico, inteso come spettatori, quanto piuttosto agli addetti ai lavori, esperti o sedicenti tali. Cita
whitesnake Inviato 9 Novembre 2011 Segnala Inviato 9 Novembre 2011 Eh..già.. è cosi, come dice il Baldo... Penso si riferisca ad entrambi, perchè anche i pochi giovani che vedo al PalaRubini, son la solo per fare i cavoli loro, della partita non gli interessa gran che.... noi? i soliti 1000.... Cita
SandroWeb Inviato 9 Novembre 2011 Autore Segnala Inviato 9 Novembre 2011 E' chiaro che il discorso del Baldo è in generale, magari più indirizzato verso il pubblico ma non solo Cita
whitesnake Inviato 9 Novembre 2011 Segnala Inviato 9 Novembre 2011 Mi ricordo la prima partita del nuovo campionato di A2 del ripescato Lloyd Adriatico contro la Rondine Brescia, a Chiarbola con le tribune in "tubi dalmine" e tavole.... mezzo palazzetto era pieno di giovani forse 14enni... poi lo stesso per la PallTrieste dell'anno dopo e negli anni successivi ... il giornalista più giovane chi è ora? Quelli storici di oggi sono quelli di ieri e cè n'erano tanti,. Sandro e Baldo siete i più giovani... :-) parlo di giornalisti seri, non di quelli del "B......o"... Ciao a Tutti :-)) Cita
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