La rassegna stampa sandrina di sabato 16 settembre 2017

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LA RASSEGNA STAMPA SANDRINA DI SABATO 16 SETTEMBRE 2017

Da Il Piccolo di Trieste

Unione e tifosi
Abbonamenti, Trieste ferma

di Ciro Esposito

La serie C, una squadra che diverte e vince di goleada in trasferta, un allenatore con un pedigree nobile, una proprietà che ha preso l'Unione esanime e che l'ha fatta rivivere mantenendo finora le promesse senza proclami. Questo è successo nell'ultimo anno e negli ultimi mesi. Eppure la corsa all'abbonamento non c'è stata. Poco meno di duemila tessere alla vigilia della chiusura della campagna (che potrebbe anche essere prorogata) sono un buon risultato per la categoria ma un traguardo tutt'altro che esaltante essendo sostanzialmente lo stesso dell'ultima stagione. Insomma lo zoccolo duro, quello che mai ha abbandonato l'Unione nemmeno in Eccellenza tiene. E gli altri? Il benchmark è buono ma solo se non si considerano le altre piazze nobili della C. Vicenza ha staccato oltre 6.000 tessere, Padova 3.500, Reggio Emilia più di 4.000. Mauro Milanese il giorno dell'apertura della campagna non si era nascosto: «Sotto i tremila abbonamenti saremo delusi». Perché dunque, nonostante l'entusiasmo che in qualche modo si respira, tanta ritrosia a investire tempo e denaro sulla stagione alabardata?

LA DISILLUSIONE Dopo tante vicende tristi sul piano giuridico e sportivo ci vuol tempo a riaccendere una piazza capace di fiammate ma non di un attaccamento costante alla squadra della sua città. Non c'è stato al Rocco un ricambio generazionale. Chi aveva quattordici anni (quando si comincia ad andare sugli spalti senza il papà) nel 2001 assistette alle gesta dell'Unione di Rossi e Berti. Chi era adolescente nel 2011 si ritrovò in un fallimento e poi con la squadra in Eccellenza e in D (oltre a un altro crac). Forse si poteva spingere di più per prezzi stracciati agli Under 20 ma non è detto che questa scelta avrebbe sortito un effetto taumaturgico.

LA BUROCRAZIA Il primo impatto con le regole dei professionisti è stato traumatico dopo cinque anni di digiuno. I biglietti nominali, la tessera del tifoso, i tornelli hanno sortito un impatto disincentivante sui triestini che peraltro su questo fronte sono per cultura piuttosto (anzi troppo) insofferenti. I disagi ci sono ovunque ma nelle piazze lontane non da troppi anni dai Pro l'impatto è stato meno invasivo.

L'INCERTEZZA Un fattore determinante e indipendente dalle scelte della Triestina è il calendario (incomprensibile) della C. Sei mesi si gioca la domenica con due orari diversi, tre il sabato dalle 14.30 alle 20.30 più eventuali anticipi e posticipi. Chi lavora, chi teme il freddo, chi ha degli impegni famigliari e anche sportivi ci pensa a sottoscrivere un impegno stagionale anche se un bel po' di partite casalinghe sono regalate. E poi, elemento da non sottovalutare troppo, c'è il web che a costi bassissimi offre le partite in diretta.

LE CONCOMITANZE Alla fine non saranno molte ma alcune partite potrebbero essere coincidenti o quasi con quelle dell'Alma. E visto che Trieste non ha il bacino di una metropoli anche questa circostanza può aver frenato i tifosi di entrambe le squadre.

IL BILANCIO Non è ancora tempo di bilanci definitivi in società ma è indubbio che una programmazione aziendale seria (anche sul piano finanziario) ha bisogno di certezze a maggior ragione in un settore soggetto a sbalzi emotivi come quello calcistico. La fidelizzazione attraverso l'abbonamento è un elemento non trascurabile anche per attrarre gli sponsor. Con questo elemento la società dovrà fare i conti. C'è però anche un rovescio della medaglia. Contro la Reggiana allo stadio c'erano cinquemila spettatori. L'acquisto del biglietto in prevendita e ai botteghini puo' superare di molto in termine di ricavi quello ottenuto con gli abbonamenti. Certo, l'adesione fideistica (come succede ad esempio a Cesena) non c'è stata proprio. E chi se l'aspettava è deluso.Il popolo alabardato e la città possono però ancora dimostrare di gara in gara (un po' come la squadra di Sannino) la loro generosità e attenzione. La presenza di una realtà sportiva professionistica in città non si mantiene con i piagnistei ma con i fatti.

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Mensah torna al lavoro in gruppo
Anche Petrella e Pozzebon ok

di Antonello Rodio

La Triestina sta ultimando la preparazione in vista della partita di domani al Rocco contro il Sudtirol (inizio ore 14.30, arbitra Ayroldi di Molfetta). Buone notizie dall'allenamento di ieri pomeriggio a Prosecco: come previsto, dopo alcuni giorni di cautela con allenamento a parte, ieri Davis Mensah ha ripreso a lavorare col gruppo. Anche la scorsa settimana, come si ricorderà, l'attaccante aveva effettuato una serie di sedute di allenamento differenziate nei primi giorni, causa un'infiammazione al ginocchio post partita. Se poi alla fine il risultato è come quello di Ravenna, dove ha sciorinato una prestazione super, ben venga anche questa estrema cautela. In ogni caso Sannino è tornato ad avere una grande abbondanza anche in attacco. Rispetto alla scorsa settimana, infatti, il tecnico potrà contare su un Petrella tirato finalmente a lucido e sul rientro di Pozzebon, che aveva dato forfait a Ravenna causa un problema al ginocchio. Senza dimenticare il baby argentino Hidalgo. La sensazione comunque è che sarà ancora Mensah a far coppia con Arma in attacco, ma stavolta le alternative in panchina saranno parecchie. Oltre alla coppia Arma-Mensah in avanti, anche il resto della formazione dovrebbe ricalcare l'undici di Ravenna. Per il resto, a parte Mori che però è in forte recupero e dalla prossima partita contro il Mestre potrebbe anche esser convocato, c'è solo da registrare per Castiglia un leggero risentimento.

TRASFERTA. Intanto i tifosi si stanno già mobilitando per la trasferta di domenica 24 settembre a Portogruaro, dove andrà in scena il derby contro il Mestre (inizio ore 18.30). Il Centro di coordinamento organizza un pullman: il costo è di 14 euro per i soci e 16 euro per i non soci. Prenotazione da lunedì a giovedì (orario 16-19) presso il Centro di coordinamento di via dei Macelli. Anche la Curva Furlan organizza un pullman (per info tel. 3423597141): il costo è di 10 euro.

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Alma, primo stop stagionale
non basta un ottimo Cittadini
Basket: nel Memorial Pajetta al Carnera di Udine i triestini cedono di un punto
ai ferraresi, puniti da una bomba a 17 " dalla fine. Buona prova di carattere

di Lorenzo Gatto

Bowers e Da Ros fuori, Janelidze in campo quattro minuti e fuori per tutto il secondo tempo. Con il solo Cittadini, peraltro un ottimo Cittadini, pensare di superare una Bondi al completo e solidissima sotto i tabelloni era impresa riservata solamente ai più ottimisti. L'Alma ci è andata vicina, punita solo dalla bomba di Rush a 17" dalla fine e dal successivo errore di Fernandez ma si consola con una prestazione di carattere che, aldilà delle rivedibili percentuali di tiro (20/61, 33% dal campo), l'ha vista dare filo da torcere a un avversaria comunque solida. Stasera la finale per il terzo posto alle 19 è già occasione di riscatto.

Il tocco fatato di Fernandez sull'ottimo inizio dell'Alma. Assist per il primo canestro di Cittadini poi bomba morbidissima che fissa il punteggio sul 5-0. Rush e Hall conquistano preziosi rimbalzi d'attacco e convertono a canestro il 5-4 ma sono Cittadini (8 punti nei primi cinque minuti con il 100% dal campo) e Green a scavare il solco che dopo 7' porta Trieste avanti 15-8. Massimo vantaggio sul 19-11 con bomba di Green su scarico di Cavaliero poi reazione della Bondi che sempre da tre, prima con Cortese e poi con Venuto, accorcia 19-16. Dalmasson chiama time out e inserisce, dopo aver già fatto entrare Janelidze per Cittadini anche Loschi per Coronica. Secondo quarto Con Baldasso e Prandin al posto di Cavaliero e Fernandez. Primo vantaggio Bondi in apertura di secondo quarto. Molinaro firma il 20-19 per Ferrara, inerzia in mano estense che nemmeno il terzo fallo di Rush riesce a spegnere. È Fantoni a firmare il massimo vantaggio sul 26-21. Rientra Fernandez, Dalmasson chiude il quarto con il quintetto base e il solo Loschi al posto di Coronica. L'Alma impatta a quota 28 ma in un amen torna sotto con la bomba di Cortese che proprio sulla sirena sigla il 39-33 con cui si chiude il primo tempo.

Forzature biancorosse in apertura di terzo quarto. Trieste sbaglia troppo, rimedia con la difesa dove la carica di capitan Coronica si fa sentire. Andrea, per la verità, si fa sentire anche in attacco e sono due canestri del capitano a tenere viva l'Alma (42-38 Bondi al 25'). Dalmasson toglie Cittadini, ha Janelidze in panca per problemi fisici e va col quintetto piccolo. Coronica su Fantoni e Loschi su Hall pagano dazio, Ferrara però non approfitta delle difficoltà biancorosse (45-38 al 28'). Green scuote l'Alma con il 2+1 che costringe Rush al quarto fallo e rimette la partita in equilibrio 45-43. Trieste chiude il terzo quarto sotto di due , 48-46, grazie alla bomba del giovane Milic. Sul massimo vantaggio Bondi (54-46) rientrano Cittadini e Cavaliero in campo con Prandin, Green e Coronica. L'Alma produce il massimo sforzo, Green e Cavaliero confezionano il 5-0 che riapre la partita. Si procede punto a punto nel finale (59-58 Bondi a 3' dalla fine), Trieste sembra poterla vincere poi, a 17" dalla fine, ci pensa Rush a piazzare la zampata decisiva.

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La rimonta con la sorpresa Milic
Green irrefrenabile, serata opaca per i piccoli titolari

di Raffaele Baldini

La contingenza mette a nudo il vuoto di reparto, soprattutto per quello che concerne i numeri "4"; Mike Hall contro Andrea Coronica è una sfida impari a favore dell'americano di Ferrara.

GELIDI Tanti "primi ferri" nella prima parte di partita per gli uomini di Dalmasson, segno inconfondibile di carichi atletici ancora presenti sulle gambe e di una difficoltà a scaldarsi in un ambiente gelidino come quello del Carnera (200 spettatori presenti circa).

I MAGNIFICI TRE Al sedicesimo minuto sono solo 3 i giocatori dell'Alma Trieste a referto; sono Green (10), Cittadini (10), Fernandez (3).

GO, JAVONTE GO Diktat chiaro imposto a Javonte Green: dopo aver dato una mano a rimbalzo difensivo, immediatamente viene invitato a prendere la corsia laterale per ricevere palloni lunghi dai playmaker.

PICCOLO È BELLO L'imponderabile: con un quintetto "nano" con Coronica da numero "5" e un giovanissimo Milic, l'Alma Trieste si rianima imbrigliando l'attacco estense e producendo transizioni rapide per la rimonta di fine terzo quarto.

CAVA NO Primi punti di Daniele Cavaliero dopo 33 minuti e 0/7 dal campo (0/5 da due punti e 0/2 da tre punti).

GIGA CON IL CONTAGOCCE Giga Janelidze sfruttato con il contagocce, solo 4 minuti e 35", causa un leggero infortunio eredità del torneo di Monfalcone.

COPPIA SFUOCATA La coppia Cavaliero-Fernandez confeziona un 3/21 dal campo, complessa produzione per arrivare ad una vittoria finale.

IL DEB Stefan Milic bagna con una tripla la sua semifinale al Palacarnera; per lui 4 minuti e 26" di buon livello.

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Principe, "prima" difficile con Bressanone
Sul parquet di Chiarbola alle 18.30 un debutto in serie A con tante incognite: la difesa triestina contro la forza degli altoatesini

di Lorenzo Gatto

Principe pronta al battesimo della nuova stagione. Questo pomeriggio sul parquet di Chiarbola e davanti alle telecamere di Pallamano Tv (diretta sul sito web della federazione dalle 18.30) la formazione di Giorgio Oveglia comincerà un campionato che si preannuncia in salita. Complici le defezioni che hanno accorciato e indebolito la rosa e un contesto nel quale, invece, quasi tutte le avversarie si sono rafforzate.E' il caso di Bressanone che, affidatasi al nuovo tecnico austriaco Kramer, è partita dalla riconferma del terzino serbo Lazarevic, bomber che contro Trieste disputa sempre grandi partite. La rosa della Forst è stata implementata con gli arrivi del pivot Basic (dal Merano) del centrale Bruno Brzic (dal Siracusa) e dell'ala destra Mariano Castro (dall'Argentina). Squadra completa, dunque, contro la quale a fare la differenza dovrà essere, come sempre nel corso degli ultimi anni, la difesa della Principe.

«Giochiamo in casa- sottolinea Marco Visintin- e siamo in diretta tv: ci teniamo a fare una bella figura. Credo che la chiave per riuscire a essere competitivi- ci conferma il capitano- arriva proprio dalla nostra difesa. Se riusciamo a giocare con l'intensità che abbiamo messo in campo nel corso del precampionato possiamo fare bene perchè in attacco, poi, una soluzione la troviamo». Principe aggrappata alla difesa, dunque, alle prestazioni dei suoi portieri Postogna e Modrusan e, in attacco, alla vena realizzativa dei suoi terzini. Sulle spalle di Udovicic e Crespo Diego, innanzitutto, si poggia il peso di una squadra che conta molto sulla capacità di trovare la porta dei nuovi gemelli del gol biancorossi.

Una giornata, la prima, che vede i campioni d'Italia del Bolzano impegnati sul campo di Mezzocorona. Esordio lontano dalle mura amiche per Pressano e Merano, impegnate in due trasferte sulla carta alla loro portata. Pressano giocherà sul parquet vicentino del Malo, Merano parte sul campo della neopromossa Molteno. Sfida equilibrata quella che completa il programma della prima giornata. A Cassano Magnago la locale formazione ospita Eppan. Il programma completo della prima giornata: Principe Trieste- Forst Bressanone (ore 18.30, arbitri Alperan e Scevola). Metallsider Mezzocorona- Loacker Bolzano (ore 19, arbitri Kurti- Maurizzi), Pallamano Malo- Pressano Handball (ore 19, arbitri Vizzini- Guttadauro), Pallamano Molteno- Alperia Merano (ore 20, arbitri Castagnino- Manuele), Cassano Magnago- Eppan (ore 20.30 arbitri Zendali e Riello).