SandroWeb Posted April 17, 2019 Report Posted April 17, 2019 MERCOLEDI' 17 APRILE 2019 - Bastano 5 punti alla Triestina in tre giornate per il secondo posto? Se ne parla oggi sul Piccolo, con Antonello Rodio che fa un po' di calcoli: la premessa è che in caso di arrivo a pari punti, per decidere il piazzamento finale valgono gli scontri diretti, e se si è ancora pari, è decisiva la differenza reti totale della stagione. Settore nel quale la Triestina guarda tutti dall'alto in basso forte di una differenza reti clamorosa di +25, mentre l'Imolese è a +16 e la Feralpi addirittura a +10. Facendo 5 punti nelle ultime tre giornate, l'Unione innanzitutto metterebbe sicuramente alle spalle l'Imolese: anche se i romagnoli vincessero tutte le ultime tre partite (ma hanno un calendario terribile con le trasferte a Fermo e Ravenna e la sfida casalinga con il Sudtirol), al massimo appaierebbero gli alabardati in classifica. Gli scontri diretti sono in parità (1-0 al Rocco per la squadra di Pavanel, vittoria di 2-1 per i romagnoli a Imola), ma la differenza reti come detto premierebbe la Triestina. Ma fare 5 punti significherebbe anche non aver perso a Salò nello scontro diretto. In pratica, se l'Unione esce indenne dalla trasferta di sabato, è davvero vicina al secondo posto, perché poi basterebbero altri 4 punti (vittoria al Rocco contro il Teramo e pareggio a Fano) per blindare la seconda piazza, anche nel caso gardesani e imolesi vincessero le ultime due partite. E se invece la Triestina dovesse malauguratamente perdere a Salò? Se lo fa con una o due reti di scarto (ipotesi che pareggerebbe il risultato dell'andata), poi vincendo le ultime due con Teramo e Fano arriverebbe comunque seconda, perché la Feralpi al massimo sarebbe a pari punti ma resterebbe dietro per la differenza reti. C'è solamente un'ipotesi nella quale, paradossalmente, la Triestina pur facendo 6 punti potrebbe arrivare terza: nel caso perdesse a Salò per tre o più reti di scarto, infatti, in un eventuale arrivo a pari punti con la Feralpi sarebbe dietro proprio per lo scontro diretto. Ma sono ipotesi estreme: la verità è che la Triestina deve cercare di arrivare a Fano senza l'affanno del risultato. Quella dell'ultima giornata è infatti sfida delicata: la squadra marchigiana non solo è tradizionalmente ostica per l'Unione, ma in quel frangente si giocherà tutte le sue chance di salvezza. Insomma per non correre rischi bisogna uscire con un pari da Salò. Se poi arrivasse una vittoria, a quel punto il secondo posto sarebbe praticamente cosa fatta. - «Pronta un'altra iniziativa nata da un'idea della tifoseria»: dai social Gianluca Mauro lancia una nuova sfida. «Sull'onda emotiva e vincente delle magliette, ci siamo messi al lavoro per dar seguito a questo entusiastico moto di supporto popolare. Stiamo ultimando i dettagli - prosegue l'ad biancorosso - non posso anticipare nulla ma sarà un'idea ancora una volta nata dai tifosi. Spesso dicono che Trieste è una città passiva, incline a farsi trascinare da un fatalismo ineluttabile; per quanto riguarda la pallacanestro non è così, vedo pulsare la passione al punto di smuovere folle importanti. Questa iniziativa comunque proietta il proprio obiettivo al futuro prossimo, in quanto la chiusura della stagione in corso dovrebbe essere sotto controllo».Facendo infatti una stima sommaria, con i 100 mila (attuali) delle magliette "SiAmo Trieste), i 150 mila della Trieste Trasporti e gli incassi, la "raccolta" per raggiungere i 600 mila si avvicina a riempire metà cassa. E proprio contro la Reyer Umana Venezia sabato potrebbe arrivare un'ulteriore boccata d'ossigeno: «Sicuramente. Basti pensare che all'ora di pranzo di martedì, in pratica con due mezze giornate di prevendita, abbiamo staccato 1050 tagliandi. Viaggiamo a vele spiegate verso il sold out».Poi c'è l'altro ambito, quello più delicato legato ad Alma Spa e al nuovo amministratore unico Andrea D'Ovidio, con i possibili margini di manovra legati a chi detiene il 94,5% delle quote afferite alla società di basket: «D'Ovidio per ora non ha rilasciato dichiarazioni a riguardo, nè lo farà - conclude Gianluca Mauro - Sono stato chiamato a Roma nei prossimi giorni per parlare della questione, solo poi si potranno trarre le conclusioni». Quote
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