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I suntini sandrini di venerdì 22 gennaio 2021


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VENERDÌ 22 GENNAIO 2021

- «Allianz-Banco di Sardegna Sassari sarà una grande partita, tra due squadre decisamente in salute». Gianmarco Pozzecco (intervistato da Roberto Degrassi), coach dei sardi appena qualificatisi tra le Top 16 della Champions League dopo il colpo in Turchia a spese del Galatasaray, non ha dubbi. Domenica all'Allianz Dome andrà in scena un confronto dal profilo alto.«Noi abbiamo vinto sette delle ultime otto partite in ampionato mentre Trieste ha una striscia di quattro successi, di cui gli ultimi due in trasferta».Sorpreso degli ultimi exploit dell'Allianz? "Per niente. Si tratta di una realtà solida, competitiva. In questo senso Trieste e Sassari sono simili. Due realtà che hanno una solidità di fondo, non cercano l'annata magica e poi scompaiono. Trieste è costante a buon livello". A dire il vero, la scorsa stagione qui nessuno la ricorda con nostalgia... "Può capitare l'anno in cui la sfortuna o un errore sul mercato condizionano i risultati ma la sostanza non cambia: ho sempre avvertito Trieste come una realtà sana. Chi fa sport lo percepisce. Ed Eugenio ha dato una sua precisa impronta. Allenare da tanto tempo in un club è un vantaggio, lui è a Trieste da oltre 10 anni. Penso al calcio, a Ferguson, per 27 anni alla guida del Manchester United". Dalmasson come Sir Alex? "Chi allena da tanto tempo nello stesso posto lascia un'impronta, gestisce i giocatori, si sceglie gli uomini, trasmette un'anima a una squadra. Nel basket non si vince mica solo discutendo di come si fa il pick 'n roll..." Le statistiche peraltro dicono che negli scontri diretti Dalmasson-Pozzecco il bilancio è sensibilmente a favore del coach biancorosso. "Dovevate proprio ricordarmelo, eh. Una volta quando allenavo Capo d'Orlando e un'altra volta con Sassari. Questi i mei successi su Eugenio. Me la ga cazada spesso...Eh, perdere dà sempre fastidio, persino in uno contro uno contro mio nipote di 12 anni. Vabbè, diciamo che tra tutte le sconfitte con le avversarie quelle con Trieste sono le meno dolorose per questioni affettive ma..."
Torniamo all'Allianz. Settima al termine del girone d'andata. "Tolte le società inarrivabili per budget e Brindisi, considero Trieste una di quelle squadre che non vorrei mai trovarti sulla strada. Non ha mai il crack assoluto ma ci sono giocatori efficaci, con pochi fronzoli. Fernandez, Cavaliero, Da Ros li conosciamo ma penso anche a Grazulis, ad esempio". Sassari ha appena ingaggiato Happ. Va a formare con Bilan una coppia di lunghi pazzesca. "Siamo contentissimi del colpo Happ ma è appena arrivato e di fatto non si è ancora allenato con i nuovi compagni visto che abbiamo giocato in Turchia. È reduce da un infortunio, è quasi pronto ma non ancora per subire contatti sotto canestro. Verrà a Trieste per respire il clima della squadra ma servirà un po' di tempo per inserirlo. Mi piace l'idea di giocare con due lunghi, tornando a un basket d'altri tempi. I miei primi ricordi sono Parigi e Sciolis all'Inter 1904..." O lo Jadran. "Marko Ban con Mauro Ciuch, e Danieli. Che squadra. Come si faceva a chiamarlo basket minore. Persone splendide che mostravano una pallacanestro coinvolgente". Bilan è lo spauracchio per l'Allianz sotto i tabelloni. "Miro è un grande. Super intelligente, ha tecnica e una perfetta conoscenza del gioco. Non occorre avere un atletismo smisurato quando hai queste qualità. Nel mio Banco di Sardegna ho elementi croati, un lituano, un solo statunitense esplosivo (Burnell, ndr), siamo la squadra più europea che c'è in Italia. Non saremo una macchina da stoppate ma siamo solidi". Sarà tutto da seguire il duello tra due centri tecnici come Bilan e Delia. "Mi piace l'assortimento dei due centri dell'Allianz. Delia e Upson hanno caratteristiche complementari. L'argentino ha tecnica ed esperienza. Trieste è ben coperta nel pitturato, prima nei rimbalzi difensivi perchè ha anche Grazulis o Alviti che non è un lungo di ruolo ma ha un ottimo senso della posizione". Delia, si è trovato subito a suo agio a Trieste. "Ragazzi, trovatemi un giocatore che non possa trovarsi bene a Trieste"

- La notizia era nell'aria da un bel po' di giorni: la Triestina ha risolto il contratto che la legava a Francesco Lodi. In fondo è un'operazione che non sorprende nessuno. Lo stesso giocatore voleva risolvere la questione al più presto in quanto interessato a trasferirsi al Messina, squadra che milita in D ma con blasone e ambizioni di rientrare tra i professionisti. Lodi era arrivato un anno fa ed era il regista che da anni la piazza voleva: piede delicato, visione di gioco, pedigree altisonante e quella capacità di trasformare i calci piazzati che rievocava ai tifosi l'era-Allegretti. E invece niente di tutto questo è successo e il lockdown di marzo-aprile non ha aiutato. A onor del vero Lodi ha giocato con personalità le prime partite e poi anche da leader nei due turni di play-off (quello vinto a Bressanone e quello perso ingiustamente a Potenza). In questo torneo invece qualcosa Lodi si è inceppato tanto che lo stesso Carmine Gautieri, suo estimatore, in diverse occasioni non lo ha impiegato dall'inizio ma a partita in corso. Più o meno lo stesso destino è toccato al giocatore nella gestione Pillon che comunque lo ha fatto giocare parecchio. Ma Lodi non ha saputo incidere, almeno non tanto quanto ci si aspettava da un centrocampista del suo spessore. Meglio per tutti che la relazione si sia sciolta e non si sia trascinata avanti tra incomprensioni o equivoci.Ma al posto di Lodi Milanese piazzerà almeno un colpo? L'Unione da oggi ha una casella libera nella lista che naturalmente è coperta da Paulinho. Il giocatore rientrato dal Brasile dopo il grave infortunio al ginocchio e il conseguente intervento chirurgico, è ancora molto indietro nel recupero del tono muscolare sulla gamba lesa. Insomma Paulinho deve lavorare molto e un impiego a tempo pieno sembra ipotizzabile non prima di un mese e mezzo. C'è quindi da ragionare se non sia il caso di dare un'altra pedina a Pillon. E questa è una riflessione che farà Milanese, sentito anche il tecnico, nell'ultima settimana di mercato. C'è poi da dire che la rosa di centrocampisti, una volta superata l'emergenza di questa settimana, è piuttosto nutrita con quattro incontristi e due mezzali-trequartisti aggiunti come Boultam e Procaccio. Milanese dovrà valutare se ci sarà l'opportunità di aumentare la qualità nel settore centrale magari con un giocatore di prospettiva.Per quanto riguarda gli altri eventuali movimenti la situazione in casa alabardata sembra abbastanza bloccata. Magari potrebbe arrivare un terzino perché il rendimento degli attuali finora è stato altalenante. Ieri nei rumors di mercato è rimbalzato un interessamento dell'Unione e del Padova per Simone Ciancio, terzino destro di 33 anni dell'Avellino mentre l'alabardato Natalucci sembra destinato a un prestito alla Cavese. E poi c'è la questione di Sarno che al momento è piuttosto chiuso ma che non sembra intenzionato a spostarsi. Il contratto è pesante e la sua tecnica potrebbe anche diventare utile alla causa di Pillon. Se il folletto campano dovesse avere un'occasione come Lodi la società certamente non ne frenerebbe le ambizioni. 

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