SandroWeb Posted March 22, 2021 Report Share Posted March 22, 2021 LUNEDÌ 22 MARZO 2021 - Rammarico contenuto, in casa Allianz, dopo una sconfitta che ha evidenziato la struttura di una Reyer in questo momento ancora troppo solida per Trieste.«Sicuramente Venezia è arrivata pronta e preparata, sapeva che era una partita che non poteva sbagliare e non l'ha sbagliata. Come dicevo già in sede di presentazione, loro sono abituati a giocare partite come questa noi invece di fronte a un match che avrebbe potuto farci fare un ulteriore passo avanti in classifica e ci poteva dare qualcosa in più abbiamo mostrato i nostri limiti». Limiti caratteriali, non solo tecnici. «Credo che in certi momenti- continua Dalmasson- non abbiamo giocato con la cattiveria sportiva che un match duro come questo richiedeva. Sarebbe stato fondamentale per colmare il gap tecnico che esiste tra le due squadra, in questo senso direi che siamo mancati». Archiviata la sconfitta con Venezia, si guarda alla prossima sfida contro la De' Longhi. Treviso sesta assieme all'Allianz a quota 22, una sorta di spareggio play-off che potrebbe rivelarsi importante in questo finale di stagione. «Torniamo in palestra con lo stesso spirito di sempre - conclude Dalmasson - L'obiettivo è preparare al meglio la prossima trasferta al palaVerde: siamo sesti in classifica, vogliamo difendere con i denti questa posizione». Soddisfatto coach De Raffaele, la sua Reyer torna a vincere e a far punti in campionato dopo oltre un mese di astinenza. «Partita solida - commenta il tecnico livornese - mi ha fatto piacere l'atteggiamento che abbiamo avuto in campo. Ho visto una squadra decisa e determinata a vincere per buttarsi alle spalle tutte le difficoltà dell'ultimo periodo. Sulla partita decisivo il tiro da tre punti ma credo che la differenza l'abbiamo fatta difensivamente nel terzo quarto quando siamo riusciti a limitare l'ottimo potenziale offensivo dei nostri avversari». - Da esperto conoscitore di calcio, mister Bepi Pillon non ha problemi a riconoscerlo: in questo sport capita anche di vincere giocando male. Il successo di ieri contro il Carpi è proprio uno di quelli dove si porta a casa volentieri il risultato, cercando però di mettere da parte la prestazione: «Sembra un paradosso - afferma il tecnico alabardato - ma le nostre ultime prestazioni sono state buone e non abbiamo vinto, stavolta la prova non è stata certo ottimale ma abbiamo portato a casa i tre punti: il calcio è questo. Bisogna essere onesti e riconoscerlo, con il Carpi non abbiamo fatto bene ed è stata forse la prestazione peggiore tra le ultime partite. A Fermo avevamo creato un sacco di occasioni da gol, con il Carpi ne abbiamo costruito poche. Siamo ovviamente contenti dei tre punti, ma sappiamo che dobbiamo migliorare molto, perché si può vincere una partita in maniera così un po' sporca, ma per vincere con continuità bisogna giocare ad altri livelli». Pillon prova a spiegare cosa non ha funzionato e perché la Triestina è stata nel complesso così poco pericolosa: «Nel primo tempo c'è stato un certo predominio ma non siamo stati ficcanti, non riempivamo bene l'area e non siamo riusciti a impensierire il portiere avversario. C'era tanto possesso, ma abbiamo sbagliato tanto negli ultimi venti metri». Proprio per queste difficoltà, Pillon ha provato nella ripresa a rimodellare la squadra: «Ho messo una terza punta per riempire meglio l'area e essere più decisivi sotto porta. La mossa alla fine è stata premiata, ma abbiamo anche consentito loro delle ripartenze». Infatti dopo il vantaggio l'Unione si è subito riabbottonata, e anzi negli ultimi dieci minuti il tecnico alabardato con i suoi cambi si è schierato con cinque difensori, senza dimenticare che uno dei tre centrocampisti era Rapisarda. Pillon spiega che in questi momenti chiave bisogna dare la precedenza alla concretezza: «Prima eravamo con il 4-4-2, negli ultimi dieci minuti ci siamo messi a cinque dietro perché loro avevano uno schieramento molto offensivo con tutti avanti. In questi campionati, se hai l'opportunità di portare a casa la partita, in certi momenti non devi andare tanto per il sottile, devi essere concreto e portare a casa il risultato perché è determinante, anche non giocando forse bene come accaduto negli ultimi minuti. Certo si poteva fa meglio, ma ho cercato soprattutto di non creare i presupposti perché potessero pareggiare la partita. Era importante vincere per tanti motivi e le vittorie danno sempre fiducia perché poi puoi anche lavorare meglio in settimana». Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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