SandroWeb Posted April 9, 2021 Report Share Posted April 9, 2021 VENERDÌ 9 APRILE 2021 - C'erano una volta le tabelle di marcia. Quelle dove cerchiavi con la matita rossa le partite proibitive o presunte tali e con un altro colore le probabili vittorie. Le avete presenti? Bene. Dimenticatele. Nelle ultime cinque giornate del campionato di serie A non ci saranno distinzioni.Il concetto Eugenio Dalmasson lo sta ripetendo alla sua Allianz. Come scrive Roberto Degrassi oggi su "Il Piccolo", domenica si va alla Segafredo Arena di Bologna. Sulla carta la partita meno possibile tra le prossime che aspettano i biancorossi. Senza confidare tanto nella inevitabile stanchezza che si farà sentire tra le Vu nere che oggi in Russia cercano di strappare al Kazan il secondo successo per la finale di Eurocup. «Noi dobbiamo provarci sempre. Lo faremo domenica a Bologna, lo faremo il mercoledì successivo a Trento. In fondo ogni partita vale due punti e noi abbiamo ben chiaro l'obiettivo che vogliamo raggiungere. Il valore della Virtus non lo scopriamo adesso. Ha qualità enormi e anche l'ipotetico secondo quintetto è di altissimo livello, quindi non confidiamo troppo nel fattore stanchezza perchè ha tante di quelle risorse che sul parquet ci sarà sempre gente tosta».Come arriva l'Allianz a questo confronto, e più in generale a questo finale di stagione? «Avremmo preferito poter affrontare la settimana di sosta con l'organico al completo per poter svolgere un certo tipo di lavoro e invece soltanto oggi (ieri, ndr) ci siamo trovati tutti, per la prima volta. Alviti ha appena ripreso dopo un problema a una caviglia, Grazulis e Delia si sono sottoposti a una risonanza magnetica e hanno ricominciato ad allenarsi con il gruppo». Tutti e tre saranno domenica tra i 12 a Bologna ma solo l'azzurro e il lungo argentino vedranno il campo, presumibilmente per il ritorno del lettone sul parquet bisognerà aspettare il match di Trento, non è il caso di forzare.«Dopo la sosta - continua Dalmasson - il ritorno in campionato ci propone adesso tre gare in otto giorni. Dovremo essere molto concentrati perchè il torneo è totalmente indecifrabile, tutte le squadra lottano per qualche obiettivo e dovremo contare solo sulle nostre forze senza aspettarci niente da nessuno. Non basterà più disputare partite normali. Bisogna alzare la qualità del nostro basket e dovremo farlo con continuità. Conterà la fortuna, certo, ma anche quella bisogna essere bravi a cercarla, non ti cade mica dal cielo».Il campionato ha detto finora che l'Alliaz per il percorso fatto merita un posto tra le prime otto. Conclude Dalmasson: «Ma i conti si fanno nelle ultime 5 giornate. Ci buttiamo nella volata, siamo all'ultimo chilometro, noi pedaliamo a testa bassa senza guardare gli altri, pronti a spendere tutto» - Se la Triestina è rimasta in partita fino al quarto minuto di recupero a San Benedetto, lo deve al suo portiere Daniel Offredi. Almeno un paio di parate nel secondo tempo hanno ritardato di un pò il gol marchigiano, ma soprattutto hanno tenuto in linea di galleggiamento la Triestina, sotto con il minimo scarto, fino alla fine. E di fronte alla Triestina stanca e poco produttiva della ripresa, forse, l'unico irrazionale motivo per auspicare il gol del pari era appellarsi alle leggi non scritte del calcio, gol sbagliato-gol segnato dall'altra parte, una delle più antiche, in particolare. Sottile illusione accarezzata solo sul bel sinistro al volo di Calvano in pieno recupero. Per il numero 1 della Triestina, le cause del k.o. sono da ricercare nella forma. «Nel secondo tempo ci siamo abbassati, secondo me è venuta fuori anche un po' di stanchezza, arrivavamo tardi sulla loro pressione e ci prendevano in mezzo nel gioco». Un primo tempo da inoperoso a parte una conclusione di Babic, non che l'Unione abbia concluso a rete molto di più. Il rimpianto di Daniel per un primo tempo in cui si poteva affondare. «Nel primo tempo la partita l'avevamo in mano noi, nonostante un contropiede che hanno avuto a disposizione, ma niente di più. La partita la gestivamo noi, avevamo sempre la palla e riuscivamo a giocare». Vi ha sorpreso l'atteggiamento della Samb nel secondo tempo, fin dal primo giro di lancette? «Sapevamo che sarebbe stato così e da questo punto di vista il mister ci aveva avvisato che sarebbe successo». La Triestina resta al quinto posto, a leccarsi le ferite. «Siamo ancora in corsa, ovvio che ci sia amarezza e delusione perchè questa era una partita importante, per accorciare anche sul Modena davanti a noi, ma è andata così». Sguardo al "Curi", contro una squadra galvanizzata per un discorso primo posto riaperto proprio grazie alla Triestina. «Ci aspetta il Perugia domenica, aspettiamo le ultime partite in cui dobbiamo fare meglio possibile in vista dei play-off. Non solo per i risultati ma anche sul piano del gioco, darebbe più forza e consapevolezza a noi per affrontare le partite» Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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