I suntini sandrini di venerdì 4 giugno 2021

[SandroWeb]

VENERDÌ 4 GIUGNO 2021

- L'accordo è già stato siglato, oggi è atteso il comunicato che lo ufficializzerà. Inizia una nuova fase per l'Allianz Pallacanestro Trieste con Franco Ciani capoallenatore. Avrà al suo fianco Marco Legovich e lo staff tecnico dovrebbe venir completato a breve con un altro assistente. Come scrive oggi Roberto Degrassi, chiuso qualche giorno fa il ciclo durato 11 anni con Eugenio Dalmasson, oggi si volta pagina. Un'avventura che Ciani affronterà con entusiasmo, a 15 anni di distanza dall'ultima esperienza da head coach nella massima serie, a Livorno. Gorizia e Cantù le altre piazze di A che lo hanno visto in panchina. Ciani rappresenta una soluzione nel segno della continuità: nell'ultima stagione c'è anche la sua firma nel raggiungimento dei play-off e delle Final Eight di Coppa Italia, e c'è già grande curiosità per le prime operazioni di mercato. Il tecnico udinese, ad esempio, ha allenato a lungo in serie A2, un serbatoio spesso sottovalutato dai club della prima lega ma che ha invece dimostrato di consentire ottimi affari. In fondo, per gli stranieri le migliori operazioni nel rapporto qualità-prezzo compiute da Trieste dal ritorno in A sono state fatte proprio pescando al piano di sotto: Mosley e Grazulis.Il cambio della panchina a Trieste non rappresenta un caso isolato. Anzi. Se il mercato dei giocatori al momento non offre ancora botti, quello legato agli allenatori non è mai stato così scoppiettante. Cambiano coach Sassari (via Gianmarco Pozzecco, lo sostituirà Demis Cavina appena finita l'A2 con Torino), Pesaro (via Repesa, arriva Aza Petrovic con il placet della federazione brasiliana), Fortitudo Bologna (ritorna Jasmin Repesa e se ne va Dalmonte), Varese (chiusa l'esperienza di Bulleri si aspetta che Vertemati si liberi), Reggio Emilia (si fa il nome del Poz come successore di Caja) e Brescia (Alessandro Magro è il nuovo coach per un team che vuole riproporsi ambizioso). Un discreto terremoto, come si vede. E potrebbe non essere finita qui. Da monitorare la situazione in casa Virtus Segafredo Bologna: le Vu nere chiudendo con un secco 2-0 la serie contro Brindisi hanno conquistato il diritto a lottare per lo scudetto con l'Armani Milano. L'esito della serie delle finali deciderà il futuro della panchina. La conquista del titolo o una resa dignitosissima rinsalderebbe Djordjevic. In caso contrario, la constatazione di un gap nei confronti dei milanesi, spingerebbe la Virtus a stringere i tempi per affidarsi all'unico coach italiano che per curriculum può reggere il confronto con Ettore Messina: Sergio Scariolo. Non c'è che dire: come sta accadendo nel calcio, la parte più gustosa del mercato per ora si vive in panchina...

- Mauro Milanese si prende ancora qualche giorno per cominciare a definire le strategie della prossima stagione e fare anche le prime scelte sul piano tecnico. Come scrive Antonello Rodio, ieri l'amministratore unico della Triestina era in viaggio verso Milano dove l'attende una riunione dei direttori sportivi, poi nel week-end avrà altri impegni istituzionali, quindi da lunedì in poi conta di avere il secondo summit con il presidente Mario Biasin.Tra l'altro lunedì alle 11 Milanese presenzierà anche alla conferenza stampa di presentazione del progetto per il Centro Sportivo ex Ferrini a Ponziana, che si svolgerà nella Sala "Luttazzi" (3° piano Magazzino 26) e che spiegherà nei dettagli come si ridarà vita e decoro a un impianto abbandonato da anni e pronto a diventare, per la prima volta dopo 103 anni di storia, la nuova casa delle giovanili della Triestina. Oltre a Milanese, ci saranno il sindaco Dipiazza e l'assessore Elisa Lodi, mentre il progetto verrà presentato nei dettagli normativi, architettonici e gestionali/funzionali dall'avvocato Silvestro, dall'architetto Di Pretoro e dal dottor Lopez. Alla conferenza potranno assistere fino a un massimo di 80 persone.Si diceva di un secondo summit in videoconferenza con Biasin: nel primo che si è svolto lo scorso week-end, il patron dall'Australia ha confermato il suo impegno anche per la prossima stagione, ma ora si tratta di andare nei dettagli, procedere a un'analisi finanziaria e definire il business plan per il prossimo campionato. Da lì, come annunciato più volte da Milanese, partiranno in sequenza le scelte tecniche, in primis quella di allenatore e staff e poi quelle dei giocatori.Per quanto riguarda la panchina, Bepi Pillon resta in pole, ha ancora un anno di contratto e pertanto più che una conferma si tratterebbe di una prosecuzione del rapporto. Ma che sarà di nuovo lui a guidare l'Unione, non è ancora scontato.Intanto qualcuna delle alternative emerse nei giorni scorsi si sta sistemando, come Tesser al Modena. Quello che si può dare per certo, è che se Pillon sarà ancora sulla panchina alabardata, dovrà essere un Pillon in qualche modo un po' diverso rispetto a quello delle ultime settimane di campionato. Non è un mistero che dopo l'eliminazione con la Virtus Verona, Milanese ha esposto al tecnico quali siano stati secondo la società i punti di criticità di questi mesi. Pertanto ci si aspetta un cambio di marcia sotto questo aspetto.L'amministratore unico ha rivendicato la bontà della rosa, che in fondo è stata capace di battere tutte le prime della classe, ma quello che non ha funzionato è stato l'atteggiamento con le squadre di seconda fascia, sfociato poi nelle prove deludenti con Mantova e Virtus Verona. Insomma la società vuole una squadra con più cattiveria, più mentalità vincente, al di là di quello che può essere il modulo. Si ritiene necessaria anche una maggior rotazione della rosa, che nonostante infortuni e covid presentava comunque delle alternative che andavano maggiormente valorizzate. Ad esempio Struna è rimasto un oggetto misterioso, mentre Tartaglia è stato probabilmente sottoutilizzato, vista anche la sua pericolosità sui corner a favore (ben 4 gol per il difensore).