SandroWeb Posted June 15, 2021 Report Share Posted June 15, 2021 MARTEDÌ 15 GIUGNO 2021 - Non cambia il format della Supercoppa in vista della prossima stagione. Il primo trofeo del 2021/2022, infatti, vedrà ai nastri di partenza tutte le formazioni del massimo campionato. Quattro squadre qualificate d'ufficio alla final eight, le altre chiamate a giocare una fase preliminare. Già promosse Virtus Bologna, Armani Milano, Carpegna Pesaro e Happycasa Brindisi, le restanti dodici, probabilmente divise in quattro gironi da tre (per l'Allianz, considerata la vicinanza geografica, potrebbero esserci Venezia e Treviso) si giocheranno i quattro posti restanti. Lo ha deciso l'Assemblea di Lega riunitasi ieri in video conferenza, riunione che ha confermato il format a 16 squadre con due retrocessioni come anticipato qualche settimana fa dal presidente della Fip, Gianni Petrucci.PRECAMPIONATO: Se lo scorso anno le sei sfide di Supercoppa contro Trento, Treviso e Venezia avevano assorbito tutta la pre season bianccorossa, quest'anno per l'Allianz potrebbe essere necessario implementare le sfide di supercoppa con almeno un paio di amichevoli. Tutto da decidere, dunque, il programma così come la data di inizio della preparazione. Fissata attorno al dieci agosto solo in caso di mancato accoglimento della domanda per partecipare alla prossima Basketball Champions League. In caso, invece, di ammissione, considerando che il turno preliminare si giocherà tra domenica 12 e giovedì 16 settembre, molto probabile che l'inizio degli allenamenti venga anticipato ai primissimi giorni di agosto.MERCATO: Tempo di decisioni per Davide Alviti che, alla vigilia della partenza con il gruppo azzurro, dovrà comunicare a Trieste le decisioni sul suo futuro. Tra oggi e domani il procuratore Valenza potrebbe far valere la clausola di uscita dal contratto che il giocatore ha in essere con l'Allianz. Destinazione Brescia? Non è detto perchè se è vero che la Germani sta facendo la corta al giocatore è altrettanto vero che dietro l'ala laziale c'è almeno un'altra squadra interessata a firmarlo nella prossima stagione. Di certo c'è l'importo importante che Trieste incasserebbe in caso di uscita prematura del giocatore in caso di rescissione anticipata dal biennale firmato lo scorso anno.LE ALTRE: A proposito di uscite dal contratto, ufficiale quella esercitata dalla Fortitudo Bologna che ha liberato Adrian Banks entro il termine che scadeva oggi. Banks libero sul mercato, pronto a prendere in considerazione le proposte dall'Italia e dall'estero che arriveranno certamente a un giocatore che ha chiuso l'ultima stagione con quasi 17 punti e oltre 4 assist di media a partita. Dopo il tentativo fallito per Bilan, la Reyer Venezia ha individuato il giocatore da inserire nelle rotazioni dei lunghi al posto dello sloveno Vidmar. Quasi definito l'accordo con il pivot lituano Martynas Echodas, nelle ultime stagioni a Vilnius nelle fila del Rytas. Ancora tutta da definire, invece, la posizione di Stefano Tonut, l'mvp dello scorso campionato che assieme alla società lagunare sta ragionando sul suo futuro - Dopo che nell'Unione, tra squadra e staff tecnico, si è respirata per qualche stagione tanta triestinità, nella seconda parte di questo campionato Federico Maracchi è rimasto in pratica l'ultimo baluardo sotto questo aspetto. E nonostante un'annata sottotono, il centrocampista alabardato, che ha ancora un anno di contratto, è determinato a inseguire per la quarta volta quel successo con la maglia della Triestina che gli manca e che vuole a tutti i costi. Maracchi, quest'anno alla fine è rimasto in pratica l'ultimo baluardo di triestinità tra giocatori e staff tecnico alabardati: il legame col territorio conta ancora nel calcio di oggi o sono discorsi che lasciano il tempo trovano? «Io sono ancora convinto che queste cose contino: è sempre uno stimolo in più giocare per la propria città e per la propria gente, per cui credo che questo discorso sia ancora valido».Ha ancora un anno di contratto: che obiettivi ha? «Io sogno di vincere ancora a Trieste, ovvero salire in serie B con l'Unione. Ci siamo andati vicinissimi con il Pisa, ma è un traguardo che inseguo ancora e un obiettivo che voglio portare avanti, sarebbe la ciliegina sulla torta della mia carriera».Che bilancio fa della stagione appena passata? «Bisogna essere sinceri e realisti: è stata un'annata negativa, sia a livello di squadra ma anche sul piano personale. All'inizio giocavo poco, poi con Pillon ho avuto più possibilità di scendere in campo ma proprio nel momento in cui stavo meglio, è arrivato un infortunio».Del resto, un giocatore con la sua struttura ha bisogno di continuità per esprimersi al meglio. «Infatti, e purtroppo quest'anno, tra una cosa e l'altra, non sono mai riuscito a trovarla. E credo sia per questo che alla fine non mi sono espresso al livello degli anni passati». Da questa Triestina ci si aspettava molto di più: cosa non ha funzionato a livello di squadra?«Difficile dirlo, all'inizio abbiamo avuto alcuni problemi, poi pensavamo di aver finalmente trovato la quadratura giusta, poi invece siamo ricascati nella poca continuità. Abbiamo fatto troppi pareggi, è stato un anno strano sia per il covid che per vari motivi, e una grande squadra che ambisce a vincere il campionato oltre alla continuità deve fare sempre punti con le cosiddette piccole, contro le quali noi invece abbiamo sempre trovato delle difficoltà». E perché questa Triestina ha fatto fatica con le piccole?«Ne abbiamo parlato tanto fra noi ed è una cosa problematica da analizzare. Sono quegli aspetti del calcio difficili da decifrare». Vedendo come sono andati i play-off con il Padova in finale, il rammarico aumenta?«Certo, e per quello continuo a dire che è stata una stagione davvero strana. Non penso che avevamo qualcosa meno del Padova, come del resto abbiamo dimostrato negli scontri diretti. E questo ovviamente è il più grande rammarico» Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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