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MARTEDÌ 12 OTTOBRE 2021

- Non era poi così azzardato pronosticare per la Triestina un pareggio al Gavagnin Nocini. Lo scrive oggi Ciro Esposito su "Il Piccolo": la Virtus Verona sul suo angusto e irregolare campo di gioco finora ha sempre ottenuto il pari e ben 16 erano state le gare impattate dai ragazzi di Fresco nella scorsa stagione. La squadra non è cambiata poi tanto con qualche giovane in più e qualche veterano come Danti o Lonardi un po' più attempato. Su quel campo si gioca poco e male ma non è un alibi per la Triestina. Il punto, specie dopo una sconfitta casalinga, può avere il suo peso. Un peso però che non alleggerisce l'importanza delle prossime due gare casalinghe. Contro Fiorenzuola e Mantova la Triestina deve cominciare a trovare un ritmo più consono alla sua cifra tecnica. Bucchi lavora da quattro mesi e quasi da due con i nuovo volti del mercato. C'è poco da fare, è tempo di serrare le fila. Se la Triestina non ce la fa con il gioco o con le invenzioni, perché tante sono le assenze, deve farcela con il carattere. Questa è una caratteristica che indubbiamente finora ha dimostrato di avere anche nelle sconfitte. Domenica l'approccio è stato veemente tanto da irretire non poco i giovanotti di Fresco che pure sono avvezzi alla battaglia. Chi faceva notare a Bucchi che la sua Unione doveva calarsi nelle atmosfere e nei ritmi della C è stato accontentato. Contro una squadra da C non poteva che uscirne una partitaccia alla quale tutti hanno potuto assistere. Questa Triestina con un approccio "operaio" non ha saputo costruire da ingegnere pur avendone le capacità. Le squadre ambiziose devono saper fare entrambe le cose altrimenti navigano nell'anonimato. E la classifica attuale è la fotografia della situazione. Nel primo tempo la Triestina è riuscita a creare scompiglio nell'area avversaria soprattutto con i cross e i corner di Galazzi ma i palloni non sono quasi mai arrivati nello specchio della porta. Per sfruttare gli episodi servono i finalizzatori. L'Unione a Verona aveva De Luca e il pur bravo e giovanissimo Iacovoni (al vero esordio). Poi quando è entrato Litteri, maestro nel cogliere gli episodi, di palloni in area non ne sono più arrivati. Verrebbe da dire che un'inversione delle entrate in campo delle punte superstiti poteva essere più fruttuosa. Ma nessuno più di Bucchi sa quali siano le condizioni dei suoi. Le assenze davanti di Trotta, Di Massimo, Gomez, Petrella, Sarno hanno un peso eccome nonostante il tecnico cerchi con onestà di minimizzare per non cercare scuse. Eppure adesso c'è qualcosa da inventarsi. Con cinque uomini nella fetta centrale e due punte che girano al largo dell'area fare gol diventa problematico. È il momento di dare più peso alla fase offensiva con quel che si ha (Procaccio, Galazzi, nella speranza che qualcuno rientri), rischiando certo, ma non possono mica bastare due punti nelle prossime due gare al Rocco? La prossima settimana si arriva al giro di boa del quarto di stagione. Il percorso è ancora lungo e nessuno pensa alla vetta.La Triestina e il tecnico hanno i mezzi per uscire dall'anonimato. Servono un paio di prove e di risultati convincenti per dare identità e forza al gruppo e al suo lavoro. E anche una spinta del pubblico aiuterebbe. Ma quella è una variabile indipendente. Gli obiettivi societari, cioè risalire tra le prime 4-5, invece non lo sono. E vanno raggiunti

- Tre giornate di campionato ed è gia testa a testa tra Segafredo Bologna e Armani Milano al comando della classifica. A punteggio pieno, le due finaliste della passata stagione sono reduci da un fine settimana vissuto in maniera molto diversa. Ettore Messina, che in Lba non ha ancora presentato a referto il totem Hines, ha sofferto più del previsto in un derby contro Varese che ha visto brillare la stella di Ale Gentile. Molto diverso l'inizio di stagione della Virtus che sta consegnando divari record a chiunque le capiti sotto tiro. Ultima vittima, la Reyer Venezia che al Taliercio, ha resistito per 20' alla forza d'urto dei campioni d'Italia salvo poi scomparire nella ripresa. Roster infinito, quello affidato a coach Scariolo, che deve ancora inserire Mannion e l'ultimo arrivato Cordinier ma ha mille soluzioni al proprio arco.PROSSIMA AVVERSARIA Sotto a chi tocca e il calendario, nel prossimo turno, indica nell'Allianz l'avversaria chiamata a sfidare la corazzata felsinea. Che, su indicazione di Scariolo, fermerà il lungo Jaiteh, alle prese con un problema alla mano che gli impedisce di rendere al 100%. Con il neoacquisto Sampson (17 punti in 17') e la solidità di Tessitori, il coach bianconero può comunque dormire sonni tranquilli.

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