SandroWeb Posted December 10, 2021 Report Posted December 10, 2021 VENERDÌ 10 DICEMBRE 2021 - «Sono veramente eccitato per questa nuova esperienza in Europa. Giocherò in un campionato che ancora non conosco ma con un team ricco di talento e che scende in campo per vincere contro chiunque. Cercavo una società del genere, conosciuta per la propria grande professionalità».Corey Davis a cento all'ora verso la prima con la maglia dell'Allianz. L'obiettivo è buttarsi alle spalle l'esperienza non proprio positiva vissuta in Montenegro e ripartire con rinnovato entusiasmo ed energia in questa nuova avventura triestina.Non sono state scelte a caso le parole dal nuovo play che Franco Ciani ha a disposizione da ieri. Talento, vincere e professionalità sono le cose che gli sono mancate al Mornar Bar, quelle che lo hanno convinto a lasciare il Montenegro e ad accettare la scommessa messa sul piatto da Trieste. «Non è stato facile arrivare a Corey Davis - sottolinea Mario Ghiacci - particolarmente in un momento della stagione in cui il mercato offriva una scelta limitata. Ma abbiamo dovuto reagire concretamente all'emergenza creatasi dopo l'addio a Sanders per cui, quando abbiamo capito che c'era margine di trattativa, ci abbiamo provato con grande determinazione. La società - conclude il presidente - è stata flessibile e concreta e in questo senso voglio ringraziare il nostro team che lavora negli uffici: è stato svolto un grande lavoro per avere il giocatore a Trieste, operativo da oggi e che confidiamo di poter avere in campo lunedì a Bologna».Un lavoro che non è evidentemente concluso se a oggi il via libera per il tesseramento e l'impiego del giocatore al PalaDozza contro la Fortitudo non è ancora arrivato. Continua il filo diretto con la Fiba per sollecitare da parte del massimo organismo internazionale il rilascio del nulla osta. Time limit per portare Davis in campo nel prossimo turno di campionato oggi alle 11, in caso si andasse oltre se ne riparlerà in vista del prossimo impegno casalingo contro l'Armani Milano.Nel frattempo, ieri, primo allenamento del nuovo play con la maglia di Trieste e prime sensazioni positive riguardo a un giocatore che ha portato sul parquet grande energia. Scelto per una personalità importante e la capacità di essere leader a dispetto dei suoi ventiquattro anni, Davis è un vecchio pallino di coach Franco Ciani che da lui si aspetta molto. «È un giocatore dotato di un notevole atletismo e di una fisicità interessante per il ruolo - sottolinea il tecnico - Abbina la capacità di attaccare con dei cambi di ritmo ad una buona pericolosità perimetrale come ha dimostrato soprattutto al College e nella sua stagione in Francia. In aggiunta possiede una buona attitudine difensiva, confidiamo che il giocatore attraverso quest'ultimo elemento aggiunto alla sua pericolosità offensiva e al voler coinvolgere i compagni, possa dare un'ulteriore dimensione al nostro sistema di gioco».Ci sarà contro la Fortitudo? Potrebbe essere un valore aggiunto in una trasferta che, con la Fortitudo in emergenza complici infortuni e assenze legate al Covid, sembra essere davvero alla portata dell'Allianz. La risposta al quesito nella tarda mattinata di oggi. - Estate 2020. La Pallamano Trieste a una svolta storica, con la conclusione della mitica guida del professor Giuseppe Lo Duca e con un vertice rinnovato con Alessandra Orlich alla presidenza. «Entro tre anni lo scudetto», è il programma. E sono parole di miele dopo stagioni prive di soddisfazioni, almeno a livello di prima squadra. Come scrive oggi Roberto Degrassi, c'è anche l'uomo destinato a diventare il simbolo di questa risalita: Gianluca Dapiran, poi firmato con un triennale.Il paradiso, per ora, è però ancora molto lontano. Classifica avara, con Trieste decisamente lontana dalle posizioni dove aveva previsto di abitare stabilmente. Mesi di ritardi negli stipendi ai giocatori che comunque non fanno mancare l'impegno in campo per il loro attaccamento alla maglia. Prima il divorzio da uno dei due stranieri, Mitrovic. Adesso quello più clamoroso da quello che doveva essere l'immagine della Pallamano destinata a rinverdire i fasti del passato. Trieste e Dapiran si lasciano, con l'azzurro che si accasa a Bressanone. Più che legittimo chiedersi che sta succedendo in casa biancorossa.Alessandra Orlich si definisce più preoccupata di quello che accade sul campo rispetto alla situazione attorno. «Contro il Carpi, nell'ultima giornata, siamo scesi sul parquet senza sei giocatori».Però la situazione non è quella che era stata programmata. E i problemi, come quello degli stipendi, ci sono. «Il budget previsto per questa stagione è adeguato. Ci sono ritardi da parte di alcuni sponsor che hanno avuto difficoltà legate anche al particolare momento che stiamo vivendo, tra questi c'è anche il possibile main sponsor. Un rallentamento nella liquidità che dovrebbe venir sbloccato a breve, siamo fiduciosi che entro metà gennaio sarà tutto a posto».Quanto ai due divorzi eccellenti, il numero uno del club biancorosso spiega: «Mitrovic non era l'elemento che serviva mentre Dapiran desidera competere per lo scudetto e in questo momento con noi non è possibile. Sarebbe stato scontento, di comune accordo le strade si sono separate».I mesi che seguiranno, con la salvezza primo obiettivo, dovranno consolidare le basi per il futuro della Pallamano Trieste. Il ricordo dei due scudetti giovanili vinti è ancora fresco ma non è nemmeno così lontano quello delle estati riempite di interrogativi e di corse contro il tempo per iscriversi al campionato, con il "Prof" a a lanciare appelli per non far finire un'istituzione dello sport triestino. Appelli raccolti con il cuore dai magnifici mille di Chiarbola per un abbonamento che voleva dire sopravvivenza. Una partita per il futuro che è stata giocata di squadra, con tempismo, tra dirigenza, staff tecnico e la città.Lo scudetto, per ora, forse può attendere. Quote
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