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I suntini sandrini di sabato 17 settembre 2022


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SABATO 17 SETTEMBRE 2022

- I Governi fanno un primo bilancio dopo i fatidici 100 giorni. Dal 22 giugno i giorni trascorsi non sono nemmeno 90 ma, come scrive oggi Ciro Esposito su "Il Piccolo", il presidente della Triestina Simone Giacomini ha voluto tracciare alcune linee. Perché tante operazioni sono state fatte e tante altre sono in divenire. Acquistare e gestire una società di calcio è un'operazione adrenalinica ma che esce dagli schemi tradizionali del business, anche quelli di ultima generazione nei quali si cimenta Stardust. La Triestina rappresenta una città, è sempre sotto i riflettori, i tifosi hanno una relazione morbosa con la loro squadra. E poi ci sono i risultati che, quando non vengono, fanno emergere stati emotivi comprensibili e fastidiosi. «Nessuno mi ha costretto a entrare nel calcio ma l'ho voluto e fare il presidente è un ruolo nuovo che mi piace e lo sto affrontando con l'umiltà di chi deve imparare. Stiamo lavorando per un progetto importante negli anni e ribadisco che non c'è l'obbligo di vincere il campionato ma di essere ambiziosi. Io e tutto lo staff abbiamo la volontà di raggiungere traguardi alti per la società, la squadra e la città».GLI OBIETTIVI «Stiamo lavorando da due mesi a tappe forzate, il dg Romairone ha fatto un ottimo mercato con un budget definito fin dai primi giorni. Io continuo a non fare proclami. Perché i tanti cambiamenti richiedono di non avere fretta. Noi vogliamo parlare con i fatti e non con le dichiarazioni». La cesura con il passato è stata totale. «Abbiamo dovuto allestire da zero una filiera organizzativa sul modello delle altre nostre aziende. La parte sportiva è stata rifondata dal dg Romairone ma tanti dipendenti che lavoravano già nella Triestina sono stati confermati. La struttura è stata costruita a tempo di record e questo è motivo di grande soddisfazione. Ora dovremo occuparci di altri aspetti altrettanto importanti»LA SQUADRA Finora sul piano della comunicazione territorio e tifosi hanno avvertito un distacco nelle relazioni con la squadra. «È stata una scelta - continua il presidente - per proteggere un gruppo totalmente nuovo guidato da mister Bonatti. Abbiamo deciso di dare a tecnico, giocatori e staff l'opportunità di concentrarsi sul lavoro con la massima tranquillità. Possiamo considerare ultimata anche questa fase. Ci sarà naturalmente modo per avere una maggiore apertura, nel frattempo invito a seguire i nostri social dove i contenuti sull'attività ci sono».I TIFOSI Dopo una luna di miele iniziale in parte della tifoseria comincia ad affiorare il classico scetticismo. «L'aver raggiunto i 4 mila abbonati è un risultato che dimostra come questa città sia reattiva e meriti altri palcoscenici calcistici. Ringrazio tutti i tifosi per la loro adesione. Capisco le delusioni del passato ma io guardo solo al presente e al futuro. Si va avanti solo se spinti da un atteggiamento positivo». Eppure è bastato mettere un marchio diverso da quello storico sulla maglia utilizzata per la festa per scatenare una reazione. I tifosi, che sono padroni del marchio, hanno le loro ragioni così come è legittimo per la società avere la proprietà del brand che intende valorizzare. Ma anche su questa questione ci vorrà del tempo e pazienza. «Come avete visto sulle magliette è rimasto il marchio storico. Non voglio forzature anche perché forse dobbiamo conoscerci un po' meglio. Vorrei discuterne e trovare un accordo ma sia chiaro che io voglio acquistare il marchio che deve essere della Triestina».LE INIZIATIVE L'Unione è orfana di un'intera generazione (tra i 20 e i 30 anni) di tifosi. «Confermo che faremo delle iniziative nelle scuole per avvicinare i giovani alla Triestina. In questi mesi abbiamo già potenziato la comunicazione sui social e lo faremo ancora di più nei prossimi mesi. Abbiamo in programma di allestire degli spettacoli al Rocco dedicati ai più piccoli e anche un servizio di baby-sitting per i genitori che vogliano seguire le partite. Insomma vogliamo avvicinarci il più possibile alla comunità». E c'è anche il progetto mai nascosto di valorizzare lo stadio e forse anche il Palazzetto.«Abbiamo già preso accordi con diverse persone influenti nell'ambito dello spettacolo, soprattutto musicale. Ora stiamo lavorando per calendarizzare appuntamenti non solo all'interno dello stadio, ma anche nella città di Trieste». LA CITTÀ Ma come sta rispondendo alle sollecitazioni una città che di solito brilla per la sua pigrizia? «Con le istituzioni le relazioni sono eccellenti e anche le imprese del territorio ci hanno accolto con grande disponibilità. La stessa trovata nelle società dilettantistiche con le quali stiamo trovando collaborazione».

- Nel frattempo,  la Triestina va a caccia della sua prima vittoria. Oggi allo stadio Rocco (inizio alle 14.30, arbitra Cherchi di Carbonia) arriva la Pro Vercelli e l'Unione è chiamata a dare uno scossone al suo percorso dopo un inizio un po' titubante, peraltro comprensibile vista la rosa interamente rinnovata. Ma le altre non stanno ad aspettare per cui la squadra di Bonatti deve dimostrare che la tanto annunciata crescita è giunta a un punto sufficiente per vincere. La Triestina ci è andata già molto vicino a Novara, dove ha dimostrato segni di miglioramento, ma non ancora quel piglio e quella resistenza necessari per portare a casa i tre punti. In ogni caso, se tutti nel clan alabardato, dallo staff tecnico ai giocatori, ribadiscono che la squadra è forte e che è solo questione di tempo, oggi che siamo alla 4ª giornata, contro la Pro Vercelli e davanti ai propri tifosi l'Unione deve tirare fuori qualcosa in più, abbinando il carattere a una qualità che è indubbia, ma finora ancora parzialmente inespressa. Purtroppo Bonatti inizia a dover fare i conti anche con gli infortuni. Lombardi e Sarzi Puttini non sono tra i convocati, probabilmente nemmeno Furlan è al meglio (lieve risentimento nel riscaldamento di Novara) ma è convocato e comunque la rosa alabardata è lunga e di spessore: se anche Furlan non ce la facesse, ci sono Paganini e Felici, già autore di una bellissima rete ad Arzignano, per coprire le corsie a centrocampo. Ne può risentire ovviamente la panchina, con la possibilità dei cambi che si riduce in quel settore, ma ad esempio anche Rocchetti può fare benissimo quel ruolo. Per quanto riguarda il resto della formazione, in porta ci sarà Pisseri, visto che Mastrantonio è convocato con la nazionale U19. Al centro della difesa Di Gennaro e Sabbione restano favoriti, mentre senza Sarzi Puttini, i terzini dovrebbero essere ancora Ghislandi e Ciofani, a meno che a sinistra non venga lanciato Rocchetti. A centrocampo, detto degli esterni, in mezzo potrebbe tornare dall'inizio Gori con uno fra Crimi e Pezzella, ma questi ultimi due a Novara hanno fatto bene. In attacco quasi certo il rientro di Ganz che ha riposato in settimana: accanto lui Minesso oppure Petrelli.

- Con l'esordio stagionale contro Pesaro ormai nel mirino, la Pallacanestro Trieste torna in campo questa sera a Caorle, palla a due alle 19 sul parquet del PalaMare, contro la Nutribullet Treviso. Test di livello per diversi motivi, importante perché al cospetto di un'avversaria che giocherà per i suoi stessi obiettivi, utile per testare il livello di preparazione della squadra e il nuovo assetto e i necessari equilibri dopo l'infortunio che ha privato la squadra della presenza di Alessandro Lever. «Il nostro primo pensiero va al ragazzo - il commento di coach Marco Legovich -. Purtroppo non è il primo infortunio, ma siamo sicuri che Ale tornerà quanto prima per dare una mano alla squadra. Già da questa sera dovremo far fronte a questa situazione, sfruttando e adattando le caratteristiche dei giocatori disponibili. L'abilità di Lodovico Deangeli di coprire più ruoli sarà molto importante, ma anche Giovanni Vildera, che negli allenamenti ci garantisce buone prestazioni nel ruolo di 4 e 5, sarà sicuramente utile alle rotazioni nel pitturato. Siamo una squadra che anche in campionato dovrà fare di necessità virtù. Dovremo essere bravi a trovare soluzioni all'interno del nostro roster, scovare opportunità anche in questa situazione non ottimale». Una partita, quella contro Treviso, che servirà come cartina di tornasole in vista del campionato. «Mi aspetto un ulteriore passo avanti per quanto riguarda l'intensità nel corso dei quaranta minuti - continua il coach -. Voglio vedere una partenza con un piglio diverso, consci che ormai ci stiamo avvicinando all'inizio del campionato. Ormai alcune cose dobbiamo averle imparate: dobbiamo partire in modo forte, consistente, duro, stiamo lavorando su questo. A dare ancor più concretezza al lavoro ci ha pensato Corey Davis, che si allena con noi ormai da dieci giorni e si è subito integrato nel sistema di gioco offensivo e difensivo. Il suo ingresso nel gruppo ha dato grande ritmo e consistenza agli allenamenti, ha portato la sua personalità al servizio della squadra». Il tutto, in attesa dell'arrivo dell'ultimo americano, il centro chiamato a completare l'organico bancorosso. «Skylar Spencer sarà a Trieste all'inizio della prossima settimana - conclude Legovich -. Gli mancherà sicuramente la parte agonistica del lavoro in squadra, ma abbiamo fatto il possibile per metterlo nelle migliori condizioni di arrivare qui pronto, aggiornandolo con video di allenamenti e amichevoli per la parte tecnica, mentre dal punto di vista atletico i continui feedback tra il giocatore e il nostro preparatore Bonetta sono stati fondamentali»

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