SandroWeb Posted October 24, 2022 Report Share Posted October 24, 2022 LUNEDÌ 24 OTTOBRE 2022 - Supporre che Massimo Pavanel avesse la bacchetta magica per risolvere in dieci giorni una situazione complessa, guarire una formazione in parte sfiduciata, sarebbe stato e rimane tuttora un azzardo. Lo scrive oggi Guido Roberti su "Il Piccolo": il buon "Pava", la cui squadra come contro il Padova ha raccolto ieri meno di quanto probabilmente avrebbe meritato, dovrà cercare di resettare le menti nel corso della prima settimana di lavoro pieno in vista della prossima sfida al Mantova. Non un dettaglio da poco per instillare il suo credo calcistico ai protagonisti in campo. Dal settore comunicazione della società ieri sera è filtrato il lungo confronto in spogliatoio nell'immediato post-partita, cui non hanno fatto seguito dichiarazioni ufficiali, ma sarà esattamente da quel confronto tra le quattro mura del "Moccagatta" che si cercherà di ripartire dopo la quarta sconfitta consecutiva. Del resto con molta onestà, trasparenza e anche personalità il messaggio chiaro lo aveva lanciato proprio lui, Pavanel, il quale aveva dichiarato giorni prima che l'unico obiettivo da ricercare va individuato nella salvezza. Forse memore di quella sua terza annata da giocatore con l'Unione '96-'97, partita con una giusta dose di ambizione e costretta poi a lottare per evitare i play-out nell'allora serie C-2. L'esperienza di Pavanel dunque cardine per il momento sportivo più difficile degli ultimi anni. Una occasione - si può azzardare - per tutta la società e lo staff di mostrare con i fatti di saper gestire gli animi e risollevare la squadra nel momento arduo. Perché poi il confronto si fa con quei numeri che non mentono mai e relegano attualmente la Triestina al terzultimo posto con 7 punti in 10 gare (media 0,70), davanti solo a Virtus Verona a quota 5 e Piacenza a 4. E dietro di 4 punti alla zona salvezza attualmente a quota 11. Non devono assolutamente diventare un assillo i numeri, ma è chiaro che il prossimo mese, e in particolare le prossime due sfide contro Mantova in casa e Pro Patria fuori, assumono valenza significativa in chiave salvezza. Fa strano scriverlo e leggerlo, ma forse è meglio esserne consapevoli. Tutti quanti, per conseguire il nuovo obiettivo. - Ultima in classifica da sola, con quattro sconfitte consecutive (di cui tre sul terreno di casa) raccolte in un inizio di stagione andato oltre le difficoltà preventivate alla vigilia, la Pallacanestro Trieste prova a raccogliere i cocci. Lo scrive Lorenzo Gatto: i fischi dell'Allianz Dome, al termine della netta sconfitta di sabato scorso, fotografano il momento negativo di una squadra che anche contro la Bertram Tortona non ha saputo trovare un filo logico nell'arco dei quaranta minuti, confermando le perplessità sulle qualità di un gruppo che appare inadeguato a reggere l'urto della massima serie.Squadra ancora senza un'identità e incapace di reagire alle difficoltà: è questo l'aspetto che preoccupa maggiormente anche alla luce delle prossime sfide che, prossima trasferta di domenica sera a Napoli per cominciare, metteranno la formazione triestina di fronte ad avversarie non meno impegnative di quelle che sono state appena affrontate. Dopo Napoli Trieste ospiterà Sassari e seguirà lo stop per gli impegni della Nazionale.«Uscire tra fischi non rappresenta sicuramente una cosa piacevole e non è avvenuta molte volte nella mia permanenza a Trieste - questa l'analisi del coach biancorosso Marco Legovich nel dopogara - Evidentemente ce li siamo meritati perché perdere come abbiamo fatto sabato non è assolutamente accettabile. Penso però che la squadra ci abbia almeno provato, sarebbe sbagliato negarlo così come sarebbe sbagliato dire che non ci siamo meritati i fischi. La sconfitta contro Tortona ci ha insegnato diverse cose, ci sono giocatori che devono ancora imparare a stare a questo livello, e hanno bisogno di giocare partite per competere in serie A. Affrontare squadre come Bologna, Venezia e Tortona nelle prime quattro giornate - continua il tecnico triestino - rappresenta un master per alcuni giocatori che stanno facendo le scuole superiori. Dobbiamo accelerare questo processo di crescita, certamente. Ma la squadra ci ha provato fino alla fine, resistendo a due spallate da parte di una formazione come Tortona, che farà secondo me un campionato assolutamente di alto livello, e alla terza spallata abbiamo finito le energie».Al di là delle inevitabili difese d'ufficio al termine dell'incontro da parte del coach, resta la sensazione di un gruppo privo delle risorse necessarie per essere competitivo. Stanno pesando le troppe lacune a livello di costruzione così come si sta facendo sentire la mancanza di un trascinatore in grado di prendere in mano la squadra nei momenti di difficoltà.Corey Davis e Frank Bartley, rispettivamente per ruolo ed età, non possono esserlo, servirebbe come il pane la leadership di un Frank Gaines che invece al momento è lontano parente del giocatore che aveva incantato imponendosi come miglior realizzatore del nostro campionato con la maglia di Cantù.Dove trovare le risorse per reagire è in questo momento una sorta di vero e proprio rebus di certo, almeno finchè non si arriverà al passaggio delle quote al fondo che si sta concretamente interessando alla società, la scossa non potrà arrivare dalle operazioni di mercato. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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