SandroWeb Posted April 4, 2023 Report Share Posted April 4, 2023 MARTEDI' 4 APRILE 2023 - Vincere contro il Piacenza sarebbe stato importante, non perdere è stato comunque fondamentale. Ma come scrive oggi Ciro Esposito su "Il Piccolo"; siccome ogni partita fa storia a sè, figuriamoci in questo equilibrato girone di C, domenica per come si era messo il match l'Unione ha avuto il merito di recuperare una situazione non semplice da sbrogliare. È un fatto che le due espulsioni sanzionate dall'arbitro Panettella siano state determinanti ma, al di là del metro fiscale del direttore di gara, al Piacenza è capitato quello che succede quasi sempre a chi imposta la sfida in modo ruvido come gli emiliani hanno fatto al Rocco. E poi la sconfitta, per quel poco che si è visto sul campo, sarebbe stata troppo pesante per l'Unione che ha creato di più. È stato un pomeriggio difficile perché lo sono tutte le gare contro squadre con l'acqua alla gola. Il primo pomeriggio difficile di quelli che si consumeranno da qui a metà maggio. La Triestina deve ancora tenere a distanza l'ultima piazza occupata dal Piacenza e deve ancora conquistarsi i play-out. Il primo è un obiettivo vicinissimo, l'altro (non valicando il -8 dall'eventuale avversaria nello spareggio) non è scontato ma è ampiamente alla portata del gruppo di Gentilini anche se non in posizione favorevole (da quartultima). L'altro obiettivo è quello di sapersi adattare alle gare sporche. Lo devono fare giocatori e tecnico così come i tifosi che si sono affezionati a questa squadra perché non molla mai nonostante i difetti che sono sotto gli occhi di tutti. Difetti che in questa fase della stagione sono emersi soprattutto nell'affrontare avversari che chiudono gli spazi. Quando cioè le occasioni da gol create diventano pochine si sente ancor di più l'assenza di attaccanti incisivi anche se Mbakogu (e quando entra anche Adorante) sia più efficace nell'aprire soluzioni ai compagni di quanto non lo fosse Ganz. Questo è quanto ed è meglio guardare avanti. La gara di domenica nella quale, a differenza di Lecco era necessario spingere, ci ha detto quanto possano pesare le assenze a centrocampo. La mediana, unitamente alla difesa più solida e ai sacrifici di chi sta dietro la punta, è stata la chiave della continuità di rendimento trovata dall'Unione da inizio febbraio. Contro il Piacenza Gentilini non aveva a disposizione Crimi, Celeghin e nemmeno Pezzella. Gori, Lollo e in fondo anche Germano adattato hanno fatto il loro dovere ma non possono sopperire a 2-3 defezioni. Insomma il tecnico ha potuto contare sugli uomini che Pavanel aveva tra dicembre e gennaio con i risultati che sono ancora ben chiari nella mente dei tifosi più avveduti. L'intensità dell'Unione nell'interdizione e nella ripartenza dipende dalla mediana e dalla conseguenti rotazioni nel corso anche della stessa gara. Le condizioni da verificare di Crimi e i tempi di recupero di Celeghin sono elementi determinanti per il futuro della Triestina. Resta il fatto che il lavoro di Gentilini con la rosa aggiustata (ma non completata) durante il mercato ha portato 17 punti, solo 2 sconfitte, una striscia positiva aperta di cinque gare e quella possibilità di giocarsi la salvezza fino in fondo a una squadra che al termine del girone d'andata aveva 15 punti. Quella di fine anno (e d'inizio) era una situazione disastrosa, non certo il pari sofferto con il Piacenza. Bisognerà soffrire ancora fino all'ultimo minuto dell'ultima gara. Tutti assieme - Neanche il tempo di rientrare negli spogliatoi dopo aver raccolto l'ovazione dell'Allianz Dome per lo storico successo sulla Virtus Bologna e Marco Legovich ha già rivolto la sua promessa/minaccia alla squadra. «Non dobbiamo pensare di aver capito tutto. Tornati in palestra sotto con gli allenamenti in vista di Trento».Intanto, come scrive oggi Roberto Degrassi sul quotidiano locale odierno, il presidente Richard de Meo sui social celebrava la vittoria: «Ho fatto il tifo da Miami, con la famiglia attorno, e mezza spiaggia che ci guardava gioire per una vittoria storica. Vincere è sempre dolce e meraviglioso, farlo contro la prima in classifica e di fronte a quasi 5mila persone, tra cui tante famiglie e tantissimi ragazzi, è stato importante e bellissimo. Grazie Trieste, il tuo amore per la pallacanestro è infinito!»Una vittoria che avvicina la salvezza ma non la blinda ancora. Per poter stare tranquilli servirebbero altri due punti da raccogliere nelle prossime sei gare. Detto che tutti vogliono evitare di caricare di pressione la sfida interna con Verona alla penultima giornata, sono due gli appuntamenti cerchiati in rosso: la trasferta di Trento sabato e il successivo impegno casalingo con Varese. Battendo le Vu nere Trieste si è ripresa il diritto di essere padrona del proprio destino senza dipendere dai risultati degli altri. Ha quattro squadre dietro, a quattro punti di distanza, e ha raggiunto oltre a Brescia quella Treviso nei cui confronti vanta un 2-0 negli scontri diretti. E il calendario della Nutribullet, per dire, non si presenta più semplice di quello che attende Trieste.Nella giornata in cui i biancorossi hanno ricevuto il minor apporto offensivo da parte dei due principali realizzatori, è stato sfruttato tutto il potenziale della coppia di lunghi Spencer&Terry. Non si sono mai pestati i piedi e l'intesa sta platealmente crescendo. Hanno confezionato metà dei canestri della squadra di Legovich (dal campo 15 su 23 a frontedel 30/68 complessivo). La disponibilità e l'intelligenza tattica dei due lunghi e il lavoro dello staff tecnico stanno assestando gli equilibri.A proposito di equilibri, i 15 minuti disputati contro le Vù nere hanno fatto capire che Roberts Stumbris può dare un apporto concreto alla PallTrieste. Troppo pochi i minuti disputati da lui e dal suo sfortunato predecessoree Hudson per consentire un confronto tra i due ma si ha l'impressione che il lettone sia un tipo solido, disposto a spendersi in difesa - debutto mica male, beccarsi Belinelli... - mentre in attacco si prende tiri plausibili senza cercare forzature. In un finale di stagione che pretende giocatori pronti alla battaglia, Stumbris con la sua ruvidità baltica ci sta bene. Essendo un 3 e...mezzo può inoltre rappresentare una risorsa tattica per Legovich ampliando le opzioni a disposizione compresa la più estrema: Campogrande 3 e Stumbris 4 tattico per potenziare la batteria dei tiratori da tre. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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