SandroWeb Posted July 24, 2023 Report Share Posted July 24, 2023 LUNEDÌ 24 LUGLIO 2023 - Pochissimi allenamenti nelle gambe ed un mercato in piena fase evolutiva, con ulteriori novità annunciate per oggi. Difficile trarre particolari spunti, più razionale apprezzare il fatto di essere tornati a respirare aria di calcio. Come scrive oggi Guido Roberti su "Il Piccolo", Attilio Tesser con il suo staff avrà ora più di un mese per allestire la Triestina che verrà, con la Lazio i primi 90 minuti sono valsi l'emozione di essere tornato a sedere sulla panchina alabardata che circa 20 anni fa conobbe la prima volta. Le prime impressioni ai piedi delle Dolomiti. «Siamo soddisfatti perché non abbiamo avuto nessun problema fisico in un gruppo che si sta formando. Non avevamo fatto nemmeno una partitella tra di noi a tutto campo e il campo lo abbiamo tenuto in maniera dignitosa, consapevoli che dobbiamo crescere tanto, volontà e applicazione che avevo chiesto si sono viste, di tattica non abbiamo fatto ancora un minuto. Da martedì iniziamo a lavorare per il campionato». Lavorare con una squadra in evoluzione così rapida sul fronte arrivi è uno stimolo in più? «Spero che si riesca a definire la rosa nel più breve tempo possibile, intervenendo su quello che noteremo ci manca. Qualche novità ci sarà a breve, i ragazzi comunque si sono sacrificati bene, come Baldi cui ho chiesto per esigenza di fare il centrocampista. Cito lui come esempio della volontà e per applicazione, per un concetto di squadra forte». L'idea di calcio è quella sempre cara a Tesser. «Il 4-3-1-2 lo sto portando avanti da tanto tempo, una variabile è il 4-3-2-1, devo conoscere anche io i calciatori, da Lescano stesso pur avendoci giocato spesso contro, a Felici o Redan che è arrivato da due giorni, o Adorante che mi ha fatto un'ottima impressione nei primi giorni. Era difficile vedere la fase di possesso contro una squadra di grandissima qualità come la Lazio». Con lei uno staff collaudato. «Ho la fortuna di avere uno staff che da anni mi segue, come Strukelj e Cortiula in particolare. Cercheremo di portare avanti il nostro pensiero, siamo motivati tutti a fare bene, e vedremo quello che riusciremo a portare a casa in sede di mercato con Menta e Donati, e poi la parola lavoro, che sarà anche retorica ma è la verità nel calcio» - «La retrocessione? Una ferita che brucia ancora. Ma per chi come me, Bossi e Deangeli è rimasto, dovrà essere la benzina per spingerci a una stagione importante». È un Giovanni Vildera carico quello intervistato da Lorenzo Gatto e quello che si appresta ad affrontare la prossima serie A2. L'obiettivo è definito, essere protagonista di un gruppo costruito per andare a caccia della promozione e riportare la Pallacanestro Trieste nella massima serie. MOTIVAZIONI «C'è ancora tanta rabbia per come è finito lo scorso campionato. È stato un peccato retrocedere perchè fino a febbraio stavamo facendo bene. Abbiamo cambiato qualcosa nella chimica di squadra nel tentativo di fare un passo in più, purtroppo la scelta non ha pagato. Ci siamo suicidati, è vero che in alcune situazioni la sfortuna ci ha messo lo zampino ma rimangono le nostre responsabilità. Voltiamo pagina, prendiamo coscienza di quelli che sono stati i nostri errori e pensiamo al futuro». ARIA NUOVA L'arrivo a Trieste del nuovo general manager Michael Arcieri ha dato una scossa a tutto l'ambiente. «Ho avuto più di un colloquio con lui, mi ha colpito perchè è un general manager molto diverso da quelli che ho conosciuto nel corso della mia carriera. Ha idee chiare e sta portando avanti un progetto ben definito. Starà a noi adattarci a un modus operandi che sarà differente da quelli che sono i canoni comuni». LA SQUADRA «Una valutazione più compiuta potremo darla naturalmente solo alla fine del mercato, per il momento mi sembra di poter dire che sta nascendo un gruppo interessante grazie a un pacchetto di italiani che miscela bene gioventù ed esperienza. Con Stefano e Lodovico c'è un feeling costruito in campo e fuori nella passata stagione, Candussi lo conosco bene, Ferrero e Filloy sono convinto saranno protagonisti di una grande stagione. In serie A2, per quella che è la mia esperienza, oltre ai valori tecnici conta molto la forza del colletivo. In una stagione lunga e impegnativa, nella quale di certo non mancheranno i momenti difficili, avere un gruppo che sappia andare oltre alle qualità dei singoli è fondamentale». LE AVVERSARIE Il mercato dopo un'iniziale momento di stasi si sta muovendo delineando quelli che saranno gli equilibri nella prossima stagione. Un campionato che si preannuncia difficile e molto combattuto considerando il fatto che, complici le sei retrocessioni previste per completare la riforma e portare la futura serie A2 a venti squadre, tutte le formazioni si stanno rinforzando. «Sto seguendo con interesse gli sviluppi del mercato, penso che dei due gironi in cui è diviso il torneo il nostro sia quello più tosto e competitivo. Non solo per la forza di quelle che saranno le protagoniste annunciate, il livello medio del nostro raggruppamento mi sembra superiore. Ci trovo tante squadre solide e di buon livello che renderanno particolarmente incerta la lotta per la promozione in una stagione che tra fase regolare, fase ad orologio e play-off sarà lunghissima». OBIETTIVI «Ho assaggiato la A lo scorso anno ma centrare la promozione e tornare nella massima serie vorrebbe dire realizzare quello che era il mio sogno da bambino. Sono contento di essere rimasto a Trieste, darò il massimo per aiutare la società a raggiungere l'obiettivo prefissato». Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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