SandroWeb Posted February 28, 2024 Report Posted February 28, 2024 MERCOLEDÌ 28 FEBBRAIO 2024 - Domenica alle 18 a Cisterna di Latina. Come si legge tra le colonne de "Il Piccolo", la Pallacanestro Trieste affronterà la Benacquista Latina nella quarta giornata della fase a orologio in una data e in una sede diverse rispetto all'iniziale programmazione. La formazione laziale, infatti, concluderà la stagione a Cisterna di Latina abbandonando il palasport di Ferentino finora teatro delle partite casalinghe della cenerentola del girone verde della serie A2. Cambia la location e vengono meno anche i motivi per chiedere l'anticipo al sabato sera, quindi la palla a due verrà alzata nel canonico orario d'inizio degli incontri di A2. CAMPOGRANDE Cambia poco in realtà per la Pallacanestro Trieste che dopo il ritorno alla vittoria contro Agrigento ha bisogno di trovare continuità e l'avversario è sulla carta, alla luce delle 25 giornate disputate finora, tra i più abbordabili della categoria. I biancorossi recuperano Luca Campogrande, recuperato dopo aver saltato il match casalingo con Agrigento per un dolore a una spalla. Resta ancora fuori invece Justin Reyes, il cui ritorno sul parquet avverrà a Torino dopo la sosta per le finali di Coppa Italia. Non è escluso comunque che si possa accomodare in panchina e figuri nei 12 in occasione del confronto interno con la Gruppo Mascio Treviglio. BAGARIC Due metri e 16 non possono passare inosservati, ha destato curiosità il nuovo spettatore comparso in tribuna al PalaTrieste domenica scorsa. Si trattava di Dalibor Bagaric, in vista a Trieste con la famiglia. Il centro croato con cittadinanza tedesca (è nato a Monaco di Baviera) con un passato da giocatore nella Nba con i Chicago Bulls e in Italia con la Fortitudo Bologna, è ora proprietario di un negozio di abbigliamento in Montenegro - Più che rabbia e delusione, che pur ci sono, la sensazione predominante nella tifoseria alabardata dopo l'ultimo mese turbolento e la conferenza stampa del presidente Rosenzweig, è l'incomprensione per quello che ritengono quasi un altro pianeta dominato da un'altra mentalità. Lo scrive oggi Antonello Rodio sul quotidiano locale: gran parte dei tifosi continua infatti a non capire le ultime mosse della società e invoca chiarezza. Ma c'è anche chi chiede di chiuderla con le polemiche e voltare pagina, e pensare piuttosto alla solidità della società e ai suoi importanti progetti per il futuro. Chi non nasconde la propria delusione è Walter Ulcigrai del Triestina Club Bar Alabarda di Sistiana: «Sono molto arrabbiato per tutta una serie di scelte che ho trovato illogiche da parte della società e sulle quali non è stata fatta chiarezza: è stata fatta una buona squadra, stava giocando bene prima di un calo e si manda via l'allenatore? E con quali intenzioni? Perché spendere tanti soldi per dire poi che quest'anno non è il momento giusto? Eppure nessuno tra i tifosi ha chiesto subito la serie B. Continuo a pensare che sulla faccenda Tesser ci deve essere qualcosa sotto: anche dopo la conferenza del presidente, nessuno ha ancora capito perché è stato esonerato. Non giudico Bordin, ma con tutte queste sconfitte di fila qualcosa non batte, non lo so se nello spogliatoio o in società. Poi Rosenzweig ha detto che i tifosi devono rimanere vicini alla squadra, ma in realtà non ci considera molto visto che ancora non si sa nulla dei riconoscimenti a chi ha speso soldi, perso partite o fatto sacrifici per andare a Fontanafredda. E in tanti hanno una certa età che non permette loro di andare al Tognon». La pensa diversamente Michele Bertocchi del Triestina Fan Club Bar Capriccio, che invita ad avere fiducia e a guardare le cose da un'altra prospettiva: «Per me la società è stata chiara sul discorso allenatore: dispiace a tutti per Tesser, ma evidentemente è un matrimonio nato male, non si sono trovati e ora bisogna voltare pagina e andare avanti con Bordin. Piuttosto credo che se la società rispetterà i suoi propositi, e sono sicuro che lo farà, per quanto riguarda il centro sportivo che la Triestina non ha mai avuto, e poi si mette d'accordo per la gestione del Rocco, questo dovrebbe dare grande fiducia a tutti. Perché finora la gente chiacchiera ma loro pagano. Io capisco la delusione per le tante sconfitte, ma bisogna guardare al lungo termine. Questa è una società seria che paga, se non c'era arrivava l'ennesimo fallimento e forse non c'era neanche un campionato a cui partecipare. Basta negatività, serve positività. Noi tifosi dobbiamo cambiare mentalità. Io capisco i brontolamenti, ma fino a un certo punto». Molto più perplesso invece Sergio Delise del T.C. I Ragazzi del muretto: «Provo un'enorme delusione e trovo certe cose allucinanti: più ascolto questa società e meno capisco le loro idee e i discorsi sulle fasi 1 e 2. Hanno una mentalità totalmente diversa che in Italia centra poco, proprio per questo forse era meglio prendere qualcuno che conosce meglio il calcio italiano, la serie C e i giocatori. Penso che abbiamo davvero troppi stranieri e inoltre a gennaio ci siamo indeboliti. Eppure pare che adesso per loro vada tutto bene nonostante le tante sconfitte. Stendiamo poi un velo pietoso su come hanno trattato Tesser. Quanto a Bordin, arriva in una squadra che sicuramente ha visto in difficoltà e ci mette quattro partite per capire che bisognava innanzitutto coprirsi? Lo scorso anno Gentilini l'aveva capito subito. Speriamo che ora che l'ha capito, arrivi finalmente qualche punto». Quote
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