SandroWeb Posted April 9, 2024 Report Posted April 9, 2024 MARTEDÌ 9 APRILE 2024 - Due giornate al termine della fase a orologio, ottanta minuti per definire i tabelloni play-off e play-out che porteranno le squadre a giocarsi promozione in serie A e salvezza nel prossimo campionato di serie A2. Come scrive Lorenzo Gatto oggi su "Il Piccolo", una fase a orologio dal finale quantomeno anomalo, con gli inevitabili incroci testa- coda che stanno regalando risultati a sorpresa. L'ultima giornata, in questo senso, è stata eclatante con Udine, Fortitudo Bologna e Verona che hanno contemporaneamente perso a Casale Monferrato, Agrigento e Latina, ultime della classifica del girone rosso. Al netto dei meriti di chi ha portato a casa i due punti, risultati che fanno riflettere. GIRONE ROSSO : Il successo esterno conquistato a Vigevano regala alla Unieuro Forlì la matematica certezza del primo posto. Romagnoli che giocheranno i play-off, dunque, con il non trascurabile vantaggio del fattore campo fino alla fine. La lotta per secondo e terzo posto è ormai una questione a due tra Old WIld West Udine e Fortitudo Bologna, squadre appaiate in classifica a quota 42. Chi la spunterà nel testa a testa, si regalerà il possibile incrocio nella finale promozione con Trapani, l'avversaria che dopo un campionato quasi perfetto ha ulteriormente rafforzato la sua rosa con gli innesti di Amar Alibegovic e Stefano Gentile. In caso di arrivo a pari punti, la differenza canestri premia Udine, la Fortitudo però ha una partita da recuperare contro Treviglio (si gioca mercoledì sera al PalaDozza). Simile il calendario delle ultime due giornate con la Fortitudo che domenica affronta in casa Torino e poi giocherà l'ultima giornata a Trapani e Udine che sabato sera al Carnera ospita Rieti poi chiuderà la fase a orologio a Cantù sul parquet della San Bernardo. Alle spalle di Udine e Fortitudo, Verona ha praticamente blindato il quarto posto visto che i due punti in più e lo scontro diretto a favore con Trieste rappresentano un vantaggio ormai pressochè incolmabile. Dal quinto posto all'ottavo posto ancora possibili sorprese dal momento che Rimini e Cividale avrebbero ancora la possibilità di raggiungere Trieste a quota 34. Difficile ma non impossibile, per questo la formazione di Jamion Christian dovrà sfruttare il turno casalingo contro l'Urania Milano per definire il suo piazzamento e cominciare a preparare il suo cammino nella post season. Rimini e Cividale restano in vantaggio su Piacenza e Cento, con gli estensi in questo momento fuori dai play-off ma con una partita in meno rispetto agli altri. GIRONE VERDE : Situazione molto simile a quella del girone Rosso. Trapani è già prima da tempo, Cantù e Torino si giocano il secondo posto per accedere alla parte del tabellone play-off che vedrà Forlì come testa di serie. Calendario difficile per entrambe: i brianzoli saranno prima a Forlì e chiuderanno in casa contro Udine, la formazione di Franco Ciani sfiderà la Fortitudo al Paladozza prima di affrontare al PalaRuffini Verona. Quasi definito il quarto posto della Sebastiani Rieti, per il resto posizioni ancora incerte ma squadre ai play-off già sicure con Juvi Cremona, Urania Milano e Treviglio che si giocheranno le piazze dal quinto al settimo posto e Vigevano che chiuderà la fase a orologio da ottava andando a sfidare Forlì - Un bruttissimo tuffo all'indietro di quasi due mesi. Lo scrive oggi Guido Roberti: aveva faticato, parecchio, la Triestina per rimettersi in sintonia con la tifoseria, ci era riuscita gettando sul rettangolo verde maggior prudenza tattica, la forma ritrovata di alcuni elementi cardine, lo stimolo di volersi riappropriare del terzo posto. Una squadra a caccia del terzo posto, quello per intendersi che qualifica direttamente alla fase nazionale dei play-off, non può permettersi un atteggiamento così dimesso in avvio di una gara che in calendario è la quartultima. Altro che rush finale, l'unico rash di domenica è stato quello cutaneo dei tifosi increduli di fronte alla prestazione offerta dai beniamini nel primo tempo. Reggerebbero gli alibi se di fronte ci fosse stata una squadra "normale", la Virtus invece aveva 7-8 titolari fuori, ne ha persi alcuni addirittura in fase di riscaldamento. Un autentico pugno allo stomaco per l'Unione, nel congedo, si auspica, dell'esilio a Fontanafredda. Bordin si è preso le responsabilità, come ha fatto anche mettendoci la faccia più volte nel periodo buio di gennaio-febbraio. Per il ritorno al Rocco tra due domeniche, servirà ben altro. «Ho voluto dare un po' di riposo ad alcuni giocatori e dare modo a chi ha giocato meno di mettersi a disposizione, ma siamo entrati in campo con l'atteggiamento sbagliato, non dipende da chi ha giocato e chi no, dipende dall'atteggiamento. Dovevamo mantenere il terzo posto, dovevamo adattarci alla partita a ritmi bassi e non lo abbiamo fatto». La Virtus ha legittimato il successo nel primo tempo. «Che avessimo giocato contro una squadra schiacciata lo sapevamo, ma siamo riusciti a fare poco contro una squadra che nelle ripartenze ci ha messo in difficoltà». I tre davanti senza punta di ruolo erano un esperimento, deluso? «Non era un esperimento visto che il modulo era sempre quello a due mezze punte, è stato un problema di tutta la squadra che non si è adattata alla partita, avremmo dovuto avere pazienza senza rischiare, non è accaduto. Non cerchiamo scusanti, il primo ad aver sbagliato sono io, indubbiamente non ho dato la scossa giusta. Abbiamo giocato tante partite in poco tempo, vero, ma speravo di avere un riscontro diverso». Con onestà Bordin ripercorre la sfida. «È mancato tutto, dobbiamo essere bravi a non perdere la testa come è successo nel finale. Potevamo cercare il pareggio, gli equilibri vanno mantenuti visto che abbiamo avuto 97 minuti a disposizione, dobbiamo crescere su queste cose, un pareggio si poteva trovare ma abbiamo perso la testa, in campo e a fine partita». Cose da non ripetere? «L'approccio e l'atteggiamento sbagliato ad inizio gara. L'avevamo preparata diversamente ed alcune cose non ci sono riuscite per niente, abbiamo perso le posizioni in campo e la profondità, abbiamo giochicchiato ma di concreto fatto poco. Assorbiamo questo cazzotto meritato per tornare ai livelli delle partite prima, in cui abbiamo giocato bene. Cerchiamo di non buttare via il lavoro fatto fino adesso, sarebbe assurdo, cerchiamo piuttosto di capire che le partite sono diverse». A Gorgonzola bisognerà ripartire, al Rocco sarà una vetrina. Da non infrangere. Quote
Recommended Posts
Join the conversation
You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.