I suntini sandrini di domenica 22 settembre 2024

[SandroWeb]

DOMENICA 22 SETTEMBRE 2024

- Non ne va una dritta alla Triestina, nemmeno quando a risultato apparentemente acquisito sembravano esserci i presupposti per una vittoria a sorpresa a metà ripresa. Come scrive oggi Guido Roberti su "Il Piccolo", troppo evidenti, troppo palesi però i limiti, d'attenzione e tecnici di questa squadra, almeno in questo momento, nell'arco di tutti i 90 e più minuti su cui matura una valutazione complessiva.

Per Santoni è la quarta sconfitta consecutiva, dura da mandar giù.

«Una partita non bellissima ma con occasioni da una parte e dall'altra, forse nel momento in cui avevamo più la soluzione sotto controllo abbiamo preso gol al 92', un sintomo di questa fase in cui prendiamo sempre qualche colpo che ci mette all'angolo. Un pari sarebbe stato il risultato più giusto».

Ha visto in campo sul piano dell'atteggiamento quanto aveva richiesto alla sua squadra e quando aveva condiviso pubblicamente?

«Ho visto gente che ha vinto più duelli rispetto le partite precedenti. Da un punto di vista tattico avevamo un problema sulla fascia destra, dove Braima e Ballarini non sempre avevano le tempistiche giuste, ci sta visto che Ballarini non è un terzino e per l'ennesima volta abbiamo dovuto reinventarci. Tuttavia toccando qualcosa nel secondo tempo avevamo la situazione sotto controllo. I giocatori nuovi, al debutto, ci hanno dato una mano ma è normale che non hanno i 90 minuti nelle gambe. Bijleveld ho dovuto tirarlo fuori, Ballarini uguale, Frare devo pregare che giochi giovedì. E abbiamo perso su una rimessa laterale. Portare un punto a casa ci avrebbe dato un po' di respiro e certezze. Devo capire come dare fiducia a questi ragazzi».

Un continuo provare, evidenza forzata da un mercato evolutosi fino all'ultimo e con troppi problemi fisici e intoppi. Quanto incide tutto questo?

«Non è certamente quello che mi aspettavo quando abbiamo deciso di lavorare assieme ma non è una cosa che posso cambiare. Posso solo lavorare e cercare di portare i giocatori prima possibile in condizione, e sperare che la giustizia sportiva ci dia una mano con Olivieri davanti».

Si riparte da questo atteggiamento migliore visto in campo rispetto al tracollo della settimana prima con l'Atalanta? I segnali la incoraggiano?

«Il calcio è soprattutto una questione mentale, è stata una gara in crescendo per noi, la squadra che vogliamo essere. Da questa distrazione costata la partita dovremo riprenderci e continuare a giocare il nostro calcio. Non abbiamo molta fortuna ma non possiamo piangerci addosso, salviamo le cose fatte bene, ad esempio lo spirito visto in campo e smarrito con l'Atalanta. Attys, D'Urso, Voca per esempio hanno mostrato un altro livello»

- «Siamo contenti, certamente non per il risultato ma per il modo in cui la squadra è stata in campo, lottando e rimanendo a lungo nella partita: contro una squadra di Eurolega, sul suo campo e viste le nostre assenze, non era facile».

Come scrive oggi Lorenzo Gatto, Michael Arcieri, sul parquet della Buesa Arena di Vitoria, traccia un bilancio positivo dell'amichevole che venerdì sera ha costretto la Pallacanestro Trieste a uscire sconfitta 93-76 dal match contro il Baskonia. Ultimo test di un precampionato che ha visto i biancorossi chiudere con due vittorie (contro Vanoli Cremona e Nutribullet Treviso) e quattro sconfitte (oltre a quella dell'altro ieri in Spagna, anche le due gare del torneo di Jesolo contro Reyer Venezia e Unahotels Reggio Emilia e l'amichevole di Capodistria contro il Cedevita).

Analisi condivisa dall'assistent coach Francesco Nanni, capo allenatore vista l'assenza di Jamion Christian, rimasto in Italia assieme a Paul Matiasic per partecipare alla presentazione del campionato di A svoltasi a Bologna.

«È stato un bellissimo test e un'ottima occasione per giocare contro il livello di pallacanestro più alto che possiamo trovare in Europa – le parole di Nanni –. Bellissima atmosfera, tanta gente sugli spalti in un ambiente molto corretto: siamo contenti della prestazione e della capacità dei ragazzi di restare nel match per tre quarti poi purtroppo abbiamo avuto un momento di down che, a questi livelli, paghi naturalmente a carissimo prezzo. Faremo tesoro di questa lezione per crescere, il nostro obiettivo è essere pronti non solo nella partita di domenica prossima contro Milano ma in generale in tutte le partite della stagione. Abbiamo visto ciò che possiamo imparare dalle squadre più forti di noi: ne faremo tesoro consapevoli che il percorso è lunghissimo. Da parte nostra c'è la certezza di non essere sazi di crescere e di migliorare e c'è tutta la voglia di continuare a lavorare su tutti gli aspetti del nostro gioco».

Archiviata con parziale soddisfazione questa trasferta spagnola, è ora di pensare al campionato. Un paio di giorni di riposo, da domani la squadra inizierà a lavorare sul profilo dell'Armani Milano. Quanti e quali saranno gli effettivi pronti a sfidare domenica prossima i campioni d'Italia non è dato a sapere. Di certo c'è solo che Reyes ha giocato la sua ultima (e unica partita) ormai tre settimane fa, Brown e Bossi due settimane fa mentre Ross è fermo dal primo quarto di sabato scorso a Capodistria. Aspetto che non può e non deve essere sottovalutato da una squadra che ha avuto davvero pochissimo tempo per stare assieme e creare quella chimica fondamentale.

Basandoci sulle parole di Arcieri dopo il match alla Bonifika Arena contro il Cedevita, la situazione degli infortuni non dovrebbe essere preoccupante. Capiremo probabilmente solo domenica nel corso del riscaldamento prepartita se l'assenza di Ross, Brown, Reyes e Bossi a Vitoria è stata una questione dettata solo dalla prudenza