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Dal Piccolo de oggi

CALCIO SERIE B La Triestina col fiato sospeso si prepara a difendersi davanti alla Commissione disciplinare della Figc

L’Unione rischia di azzerare la stagione

L’attività di Tonellotto potrebbe essere annullata e così anche quella della squadra

TRIESTE La Triestina sta correndo un rischio abbastanza serio, che potrebbe avere conseguenze molto pesanti. L’azione avviata con il deferimento alla Commissione disciplinare della Figc dell’ex presidente e della società (per responsabilità diretta) per aver ricoperto cariche sociali nonostante fosse interdetto a farlo, «potrebbe arrivare all’estrema conseguenza di annullare giuridicamente, ma su azione legale di parte e non automaticamente, tutti gli atti patrimoniali compiuti dalla Triestina con Tonellotto presidente. In primis, l’intera compravendita del parco giocatori - spiega l’avvocato Libero Coslovich, fiduciario dell’Associazione calciatori per Trieste e Gorizia e grande esperto di diritto sportivo -. La conseguenza di giustizia sportiva, collegata a quella di giustizia ordinaria, sarebbe l’azzeramento di tutta l’attività agonistica svolta». Se una squadra non esiste, non può giocare un campionato. E quindi l’Unione ripartirebbe da zero punti in classifica e con i giocatori per essa tesserati al momento della cessione del club da parte di Amilcare Berti.

È l’ipotesi estrema, certo. Ma un rischio da non sottovalutare. È vero che l’Ufficio tesseramenti della Lega calcio ha convalidato tutti gli atti firmati da Tonellotto come amministratore e ha chiesto a Jeannine Koevoets di controfirmarli. Ma è una convalida di diritto sportivo, mentre diversa è la valutazione di quello civile ordinario: «Una persona interdetta legalmente non può compiere alcun atto patrimoniale. E quindi quelli compiuti sono annullabili», afferma ancora Coslovich. Il suo è un parere incrociato col collega Luigi Albertini, avvocato di Reggio Emilia che è anche giudice sportivo e componente del Collegio arbitrale della Lega calcio. Un parere sollecitato per capire quali siano i rischi reali che corrono Tonellotto e la Triestina, giacchè sulla vicenda non ci sono precedenti in materia.

«Gli articoli 9 e 11 del Codice di giustizia sportiva prevedono la responsabilità diretta della società per gli atti illeciti compiuti dai loro legali rappresentanti - spiega il legale - ma lo spettro delle sanzioni a carico di diretti interessati e società è abbastanza vasto. L’articolo 13 dello stesso codice prevede per i dirigenti sanzioni che vanno dall’ammonizione alla squalifica, mentre per le società si va dall’ammonizione all’esclusione dal campionato. Si tratta adesso di capire come la Commissione disciplinare valuterà tutta la vicenda, sarà quello l’elemento chiave per stabilire l’entità delle sanzioni».

Di ben altro parere è invece il collegio di difesa della Triestina e di Tonellotto, rappresentato dall’avvocato Emanuele Urso: «Stiamo studiando l’argomento. Ma le tesi difensive che sosterremo saranno due. Per quanto riguarda l’ex presidente Tonellotto, è chiaro che non c’è stato dolo nel suo comportamento, non era a conoscenza del divieto di ricoprire cariche sociali. E quando lo ha saputo si è comportato in maniera congrua, lasciando subito la carica e facendosi da parte. E la responsabilità diretta della Triestina nella vicenda non esiste: se non sapeva Tonellotto di essere inibito, men che meno poteva saperlo la società. L’attività di Tonellotto non può avere dunque nessuna rilevanza nel giudizio sulla società. E comunque quella svolta non ha causato danni a nessuno, quindi non c’è alcun motivo per ritenerla responsabile, né tantopiù per sanzionarla. Siamo ottimisti sull’esclusione di ogni tipo di sanzione almeno per la società». Una vicenda che a doppio filo tiene legata a sé un’importante incombenza: entro il 31 marzo la Triestina dovrà infatti consegnare alla Lega calcio i bilanci certificati del 2005 per ottenere l’iscrizione al prossimo campionato.

E siccome i guai non vengono mai da soli, c’è un altro fronte giudiziario che si apre per la Triestina (di cui riferiamo ampiamente in cronaca): l’acquisizione dell’hotel Il Carso di Malchina. I soldi per acquistarlo (3 milioni di euro) sono usciti dalle casse dell’Unione, ma l’immobile sarebbe finito nel patrimonio dell’Ipg Fvg, una delle società di Tonellotto.

L’amministratrice unica Jeannine Koevoets Tonellotto è stata convocata per venerdì dal giudice civile, al quale dovrà dare spiegazioni sulla vicenda.

Inviato

Meio che comincemo a preparar i avvocati, no se sa mai..

Penso cmq che in passato tante società ga fatto pezo de noi e la ga passada lissa, dovemo esser proprio noi a pagar conseguenze cussì nefaste? :ehno:

Inviato
Per quanto riguarda l’ex presidente Tonellotto, è chiaro che non c’è stato dolo nel suo comportamento, non era a conoscenza del divieto di ricoprire cariche sociali.                                                 

Me sempra impossibile che un vegni condannà e non el sà de esserlo :down::down:

Per quanto riguarda quel che disi Sandro ghe digo che altre volte gavemo pagà più del dovuto rispetto ad altre società quindi non me stupirìa de niente oramai :incazzado::incazzado:

Inviato

Se la giustizia funzionassi teoricamente si ma...

- se falsassi tutto el campionato

- tutti i giogadori vendudi e acquistadi adesso in altre squadre no i podessi giogar in quelle squadre e tutti i risultati con lori in campo (sempre teoricamente) no i dovessi esser omologadi

- i bilanci delle società che comprendi anche alcuni de questi giogadori come plusvalenza fossi falsadi

Quindi, nonostante la legge prevedi che el contratto devi esser nullo se una delle due parti non xe abile a portar avanti la trattativa, viste le robe che succederia dopo...anche questa volta el calcio sarà un'isola felice e la legge non vegnerà applicada :ehno:

Inviato

L'eventuale retrocessione è esclusivamente della società di Tonellotto.

Il pubblico del Rocco che ha applaudito la propria squadra dopo che aveva perso con l'ultima in classifica in casa, ne i giocatori che nonostante tutte le difficoltà dovute al matto non hanno smesso di correre e lottare non hanno nulla a che fare con questa eventuale retrocessione a zero punti.

Dove stavano quelli she fanno le regole e le regolette per favorire unicamente il loro orticello quando questo signore ha comprato la Triestina?

Se vogliono far ricominciare l'Unione dalla C facciano pure perchè a me dei loro scudetti e della loro serie b senza Triestina non me frega niente.

FORZA UNIONE ...il resto non conta un beneamato ca**o.

Inviato

Secondo me questa vicenda finirà come tutte le altre storie di giustizia sportiva degli ultimi anni, quindi in una bolla di sapone. Credo sia davvero altamente improbabile che azzerino tutta la nostra stagione, si falserebbe il campionato e non credo proprio che questo sia ciò che la Lega e la Federazione vogliono.

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