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Inviato

Dal Piccolo odierno:

Allegretti migliora

Gorgone influenzato

Petras affiancherà Cottafava in difesa, Stankovic a parte

TRIESTE La Triestina prosegue la preparazione in vista dell’incontro di sabato al Rocco contro l’Ascoli. Considerato il maltempo e le condizioni dei terreni della provincia, ieri gli alabardati sono emigrati a Visco, dove hanno svolto una doppia seduta.

Al mattino si è lavorato soprattutto sulla tattica, mentre nel pomeriggio gli uomini di Maran hanno svolto una partitella in famiglia.

Da segnalare l’assenza per il secondo giorno consecutivo di Gorgone, ancora febbricitante, mentre Allegretti è in netta ripresa dal suo problema muscolare e potrebbe essere già disponibile per sabato. Milani invece, anche lui alle prese con noie muscolari, ha lavorato sul campo solo al mattino per trasferirsi in piscina nel pomeriggio. Si è allenato a parte Stankovic, che anche a livello burocratico sarà disponibile a questo punto solo dalla prossima settimana. Vista la squalifica di Minelli, sarà certamente Petras ad affiancare Cottafava contro l’Ascoli al centro della difesa. Per il resto si va verso la conferma dell’undici che ha sconfitto l’Avellino.

Unica incognita in mezzo al campo: bisognerà infatti valutare sia il completo recupero di Allegretti, sia le condizioni di Gorgone. E’ probabile che chi starà meglio, affiancherà Princivalli.

Questo pomeriggio la Triestina si allenerà a Opicina e sempre sull’Altopiano effettuerà la rifinitura prima di andare in ritiro.

Dal canto suo l’Ascoli, che ieri ha segnato otto reti in un’amichevole contro la squadra Primavera, dovrà fare a meno dello squalificato Pesce. Da segnalare che nella partitella di ieri dei marchigiani, Soncin e Bellusci non hanno giocato a causa rispettivamente di un risentimento muscolare e di un fastidio a un dito. (a.r.)

e

CALCI FRANCHI E TIRI DA FUORI PORTANO 15 GOL

I centrocampisti affiancano gli attaccanti nelle reti: l’Unione viaggia più veloce

Testini va considerato attaccante con Della Rocca e Granoche. Cottafava e Minelli tre volte a segno

ALLEGRETTI GOLEADOR MA ANCHE TABBIANI, ANTONELLI E PRINCIVALLI

TRIESTE E’ sempre lì nel mezzo che si fa la differenza: a volte può essere un luogo comune, altre volte invece è la sacrosanta verità.

Perché quest’anno, nel centrocampo della Triestina che vuole lottare per i play-off, non ci sono solo cuore e carattere. C’è anche qualcos’altro di meno poetico, ma certamente più concreto: il gol. A scorrere l’elenco dei bomber alabardati di stagione, infatti, si carpisce forse il vero segreto di questa Unione che vanta il quarto attacco della cadetteria: la grande abilità dei centrocampisti ad andare in rete.

A inizio stagione lo aveva annunciato lo stesso Maran: con l’assenza di Granoche tutti avrebbero dovuto dare qualcosa in più, anche a livello realizzativo. Ebbene mediani ed esterni del centrocampo hanno risposto alla grande. In attacco Della Rocca ha fatto il suo dovere (5 gol), qualcosina è arrivata da Ardemagni (2), anche i centrali difensivi Cottafava e Minelli hanno portato in dote 3 segnature, ma è il settore nevralgico del campo che rispetto allo scorso anno ha innestato una marcia in più. Se la scorsa stagione gran parte delle reti erano state segnate da Granoche, quest’anno metà bottino (15 gol su 30) se lo dividono finora proprio i centrocampisti.

Un dato eclatante, se si pensa che in tutta la scorsa stagione erano stati solo 9 i gol del settore. Allegretti è a quota 5 (il gol di Ancona alla fine è stato dato ad Ardemagni); Princivalli, Antonelli e Tabbiani ne hanno fatti 3 a testa, e anche Cia ha un gol a referto.

Tutto questo non considerando la rete di Testini a Rimini, visto che il perugino ormai va a tutti gli effetti considerato un attaccante.

Il discorso porta anche a un’altra significativa constatazione: la variegata gamma di armi a disposizione di Maran. Sui calci piazzati troneggia Allegretti, ma la Triestina di quest’anno ha riscoperto un’altra arma micidiale, le bombe da fuori area: è Antonelli il re della specialità. Il tiro da fuori è anche nelle corde di Princivalli, dimostratosi pure prezioso rigorista in assenza di Granoche.

Chi ha scoperto un’inattesa vocazione al gol è Tabbiani: è stato rapace opportunista con Frosinone e Avellino, ma anche stoccatore deciso contro il Vicenza. Alle incursioni da marine nelle aree avversarie, sembra invece adatto Cia, come dimostra la rete con il Mantova.

Le ambizioni dell’Unione si giocano qui: se al nuovo apporto di Granoche si affiancherà un centrocampo ancora così prolifico, allora l’Alabarda potrà continuare a sognare.

Antonello Rodio

Inviato

Dal Piccolo di venerdì 6 febbraio:

DOMANI L’ASCOLI AL ROCCO

Unione, l’unica incognita è Allegretti

Il centrocampista è guarito ma non è al top. Petras al centro della difesa

TRIESTE A guardare la classifica, sembrerebbe tutto facile.

L’Ascoli che arriva domani al «Rocco», ha gli stessi punti dell’Avellino, domato con autorità sabato scorso dalla Triestina. Ma innanzitutto sono le stesse cifre a essere ingannevoli (i bianconeri hanno 4 punti di penalizzazione sul groppone, gli irpini ne hanno 2), e poi è soprattutto la consapevolezza delle difficoltà della serie B a non far dormire sonni tranquilli agli alabardati. Le recenti esperienze dimostrano che lì sotto le squadre sono ancora vive e sempre più affamate di punti. E quando arrivano al «Rocco» potrebbero mettersi a fare le barricate.

MARAN. Se la squadra di Colomba avrà questo atteggiamento, lo scopriremo domani. Ma intanto Rolando Maran sa già quali saranno le difficoltà del match: «L’Ascoli è una squadra che da quando gioca con un centrocampista a fare da collegamento tra il reparto e l’unica punta, ha trovato una sua quadratura e sta facendo risultati. Se è un po’ quello che facciamo noi con Testini? No, è diverso. Per loro si tratta di un centrocampista reale: per fare un esempio, è come se io mettessi un Princivalli vicino alla punta. E poi l’Ascoli è una buona squadra, è strano trovarla lì in fondo. Sarà una classica partita rognosa di serie B, contro una squadra chiusa che ci concederà pochi spazi. Dovremo avere pazienza, essere bravi a ripartire veloci quando sarà il caso, mentre altre volte magari dovremo alzar palla». La Triestina insomma si troverà di fronte a un quadro tattico che di solito gradisce poco, con un’avversaria chiusa pronta a ripartire. Rispetto all’andata, però, ci sarà un Granoche in più, capace di essere letale negli spazi stretti.

DILEMMA. Intanto arrivano buone notizie sul fronte fisico: mentre Stankovic è ancora ai box, ieri si è allenato a parte il solo Milani, mentre tutti gli altri sono disponibili (Antonelli ieri era assente solo per motivi familiari).

Gorgone infatti è guarito dalla febbre e si è allenato a pieno ritmo, mentre Allegretti ha ormai pienamente recuperato dal problema muscolare. La sua condizione fisica, invece, non è ancora al top, per cui Maran si trova di fronte a un piccolo dilemma per il centrocampo da schierare contro l’Ascoli.

ALLEGRETTI. Il capitano sta certamente meglio, ma sarà rischiato subito? «Bisogna valutare molte cose – spiega Maran - Riccardo è uno molto generoso, ha stretto tante volte i denti giocando anche con dei dolori. Sono due mesi che per un motivo o per l’altro si allena a singhiozzo, quindi non può essere certamente al cento per cento». Si deciderà insomma nell’immediata vigilia. La sensazione è che potremmo rivedere all’inizio la coppia Princivalli-Gorgone in mezzo al campo. Anche se a fine allenamento Allegretti si è fermato a lungo a provare le punizioni: chissà, potrebbe forse essere la chiave giusta per scardinare la difesa dell’Ascoli. Per il resto, a parte l’innesto di Petras al posto dello squalificato Minelli, si va verso una conferma dell’undici iniziale di Avellino. Difficile che Maran tocchi qualcos’altro o ricorra alla coppia Granoche-Della Rocca dal primo minuto.

ARBITRO. A dirigere Triestina-Ascoli sarà Velotto di Grosseto. Il bilancio con lui per l’Alabarda è di 3 vittorie e 3 pareggi. In questa stagione ha già diretto Triestina-Cittadella (2-1 per gli alabardati). Stasera alle 20.45 si gioca invece l’anticipo Ancona-Parma.

Antonello Rodio

Inviato

Dal Piccolo di sabato 7 febbraio:

Petras e Cottafava la diga anti-Ascoli

Allegretti non è pronto, a centrocampo il dinamismo della coppia Princivalli-Gorgone

Oggi al Rocco, fischio d’inizio alle 16 il confronto tra Triestina e bianconeri

Gli alabardati inseguono la vittoria per restare in classifica con le big

Soncin potrebbe creare pericoli nell’area di Agazzi

di BRUNO LUBIS

TRIESTE La classifica impone (si fa per dire) alla Triestina una vittoria sull’Ascoli perchè le aspirazioni alabardate sono di arrivare magari ai play-off; all’Ascoli basta e avanza una salvezza, magari all’ultima giornata perchè questo è l’obiettivo assegnato a Colomba. Allora ci si deve aspettare una prova convincente dell’Unione che, tramite il gioco, dovrebbe surclassare i bianconeri che veleggiano nella parte bassa della graduatoria. Sulla carta, fare i profeti costa solo il metterci la faccia. Ma si sa che è pur sempre un gioco.

L’allenatore Maran ha trovato il suo nucleo e difficilmente stravolge schieramento e uomini tanto per cambiare. I più affidabili prima o dopo sono chiamati in campo a dare il loro contributo, mentre le seconde linee devono aspettare e farsi trovare pronte come Petras che subentra a Minelli e, siamo certi, si dimostrerà all’altezza della situazione.

Dunque, la difesa è sistemata al meglio. Ci sarà da stare attenti contro quel Soncin che fa della rapidità la sua arma migliore. Bucchi potrebbe entrare a giochi iniziati per dare l’eventuale contributo se l’Ascoli si trovasse in difficoltà. Ma sarà a centrocampo che la Triestina potrebbe soffocare i conati di manovra bianconera. Gorgone e Princivalli fisicamente potrebbero straripare e anche dare l’avvio al contropiede alabardato, capaci come sono di rubare palloni su palloni. Logicamente Granoche e Testini, su spazi liberi da ostacoli, vanno a nozze come ogni attaccante degno di questo nome. Accanto a Testini e Granoche potrebbero risultare determinanti Tabbiani e Antonelli, tipi che - se in giornata - riescono a puntare verso la porta avvesaria o tirare da lontano con pericolosità.

E Allegretti? Allegretti sembra guarito ma forse non del tutto pronto per una partita che si preannuncia combattuta, visto che Colomba sta dando un assetto più concreto all’Ascoli. E infatti i bianconeri stanno racimolando punti in ogni parte. Non possono sentirsi tranquilli ma la salvezza la stanno guadagnando.

e

Granoche: «Finalmente guarito»

«Dal rientro nessun problema, sto ritrovando i movimenti giusti»

«Bisognerà avere pazienza, tutte le squadre si chiudono al Rocco»

El Diablo sta tornando

TRIESTE El Diablo è davvero tornato. Più che il gol realizzato all’Empoli appena entrato, o il rigore segnato al Bari, è stata quella gran giocata ad Avellino (dalla quale è scaturita la rete di Tabbiani) a rivelare che ormai Pablo Granoche è sulla via giusta per ritornare a essere il bomber della scorsa stagione.

Ora si tratta solo di trovare continuità, condizione fisica e, magari, subito qualche altra rete.

Possibilmente a cominciare da oggi contro l’Ascoli.

Granoche, innanzitutto le condizioni fisiche dopo quattro partite dal rientro: il ginocchio come va?

«Dal rientro non ho avuto nessun problema, tutto sta andando bene da quel punto di vista. Quanto alla condizione fisica, sta crescendo. Solo con il tempo e giocando potrà arrivare al massimo».

La bella giocata di Avellino, comunque, rivela che il fiuto del gol è rimasto intatto.

«Con il tempo sento di ritrovare anche certe cose, certi movimenti. Ripeto, è solo giocando che si progredisce. E intanto sono contento per aver contribuito alla vittoria, in modo che la squadra possa continuare il momento positivo».

Oggi al Rocco arriva l’Ascoli: che difficoltà incontrerete?

«Dobbiamo essere consapevoli che soprattutto contro le squadre in lotta per la salvezza, quelle che arrivano a Trieste affamate di punti da guadagnare a ogni costo, sarà sempre molto difficile giocare. Le difficoltà le troveremo sicuramente, perché come altre volte è capitato ci troveremo di fronte una squadra molto chiusa».

Quale sarà l’atteggiamento giusto per venirne a capo?

«In questi casi bisogna avere la giusta lucidità e la massima concentrazione. Io credo che non sarà una partita in cui avremo tante palle gol: ma è proprio per questo che quelle che avremo bisognerà sfruttarle al massimo. Dovremo essere bravi a cogliere le possibilità che ci verranno date, perché secondo me non ce ne concederanno molte».

Meglio non andare subito all’arrembaggio dunque?

«Piuttosto bisognerà avere pazienza, aspettare il momento giusto, la palla importante per colpire. Non avremo tanti spazi a disposizione e nel contempo bisognerà essere molto attenti dietro perché loro tenderanno a ripartire velocemente. E poi l’Ascoli è una buona squadra, con tanti giocatori importanti. Lì davanti, ad esempio, c’è un Soncin capace di fare gol in qualsiasi momento. E’ davvero una sorpresa trovarla così in fondo in classifica».

A questo punto, con quelle davanti in classifica che hanno iniziato a correre, non bisogna perdere un colpo.

«Infatti. Se vogliamo davvero qualcosa di più dal nostro campionato e vogliamo puntare in alto, dobbiamo affrontare bene proprio queste squadre che vengono al Rocco per strappare punti. E poi una vittoria ci darebbe continuità, ulteriore visibilità, ci farebbe sentire ancora più forti, più convinti. E soprattutto ci permetterebbe di rimanere nella zona calda della classifica. Bisogna restare sempre lì, davanti il treno corre e bisogna cercare di non perderlo».

Antonello Rodio

e infine

Rebus per Colomba: Soncin o Bucchi

TRIESTE Ritiro anticipato per l’Ascoli che è partito alla volta del capoluogo giuliano già nel pomeriggio di giovedì, subito dopo la rifinitura effettuata davanti agli occhi del presidente Benigni.

La squadra ieri mattina ha sostenuto una rifinitura in un campo della provincia di Trieste e l’allenatore Colomba ha provato gli ultimi schemi e la probabile formazione che manderà in campo contro la Triestina.

Sono diciannove i convocati per la gara del Rocco, nelle file dell’Ascoli mancherà il centrocampista Pesce, squalificato dal giudice sportivo per una giornata, ma rientrano l’attaccante Bucchi e il difensore Micolucci che hanno scontato la giornata di stop.

Il tecnico dei bianconeri riproporrà il modulo vincente adottato anche la scorsa settimana nel derby contro l’Ancona, schierando i suoi uomini con il 4-4-1-1. I giochi sembrano fatti con un possibile dubbio però per l’attacco: solo all’ultimo Colomba deciderà se inserire nuovamente Soncin o preferirgli invece Bucchi.

In porta giocherà Guarna, in difesa sulla corsia destra spazio a Nastos, centrali Bellusci e Melucci, sulla sinistra Giallombardo. A centrocampo sulla destra Sommese, coppia di centro formata da Luci e Di Donato, sulla sinistra al posto di Pesce ci sarà Giorgi. Trequartista Belingheri e in attacco Soncin o Bucchi.

L’obiettivo dichiarato dall’Ascoli è di venire al Rocco per cercare di conquistare punti fondamentali per la salvezza e trovare anche la via del gol considerando che il suo attacco, con sole 16 reti segnate, risulta il peggiore dei cadetti.

Penalizzati di quattro lunghezze, in classifica i marchigiani condividono il penultimo posto con l’Avellino a quota 20 punti. Ma è probabile che la sanzione, comminata per motivi amministrativi, vemga ridotta della metà.

In 23 gare disputate l’Ascoli ha conquistato sei vittorie, sei sconfitte ed undici pareggi; in trasferta sono state due le vittorie conseguite ad Avellino e Salerno, tre i pareggi con Ancona, Mantova, Pisa e sette le sconfitte all’andata contro Brescia, Piacenza, Albinoleffe, Frosinone, Modena, Livorno e Vicenza nel girone di ritorno.

Nell’anticipo l’Ancona ha battuto 2-0 il Parma grazie a una doppietta di Mastronunzio.

Silvia Domanini

Inviato

Partida bruttissima...se salva solo Agazzi...e ciò disi tutto...

E no rivo capir perchè no se podeva giogar fin dall'inizio come i ultimi 10 minuti...

Pecà persa una grande occasion...speremo meio la prossima anche se sarà sai sai dura...

Inviato

nn xe possibile che ogni volta che se podessi far quel passo per toccar la zona playoff se perdi sempre punti, è la terza volta sta stagione...x di + cn una sconfitta oggi....

Cmq Ascoli in gran forma fisica, tanto pressing, chiusura degli spazi e contropiede che a destra andava sempre, ognivolta che a palla dai difensori nostri (xkè x gorgone e princivalli la palla nn passava mai in pratica, nel primo tempo), andava sugli esterni c'erano 3 o adirittura 4 giocatori sull' esterno cn palla al piede, il povero Antonelli ha corso un casino anke oggi ma nn si passava chiramente....poi entra Allegretti e subito marcatura a uomo del numero 4 dell' Ascoli su lui, che nn poteva ricevere palla dalla difesa facendo il regista basso.....secondo tempo se se ga rivà a far qualcosa iera xkè l' Ascoli avendo uan squadra die sseri umani ha calato sto pressing e lasciato qualke spazio in +....cmq qualke anke xkè iera almeno in 8 dietro la liena del pallone...

mannaggia che Pablo si è mangiato quel gol...ma se penso a quello che si è divorato Soncin...brutta Triestina....e seconda sconfitta in casa consecutiva...

...ma giocare cm l' Uruguay del 50/54 di contropiede anke in casa??

Inviato

Dal Piccolo di oggi:

L’ALLENATORE ALABARDATO GIUSTIFICA TUTTI

Maran: «Solo una giornata storta»

«Ho parlato alla squadra al termine dell’incontro per rasserenare l’ambiente»

TRIESTE Una giornata storta. Da archiviare in fretta perché sicuramente resterà un episodio isolato. Alla fine della brutta prova dell’Unione, l’analisi di Rolando Maran è concisa ma perentoria: nessun motivo tattico, nessuna debacle di qualche singolo, semplicemente una giornata no collettiva che ha coinvolto tutti. Per rasserenare i giocatori, contrariamente a quanto fa di solito, Maran ha parlato direttamente alla squadra subito dopo la partita.

Un messaggio di serenità in un momento che poteva essere potenzialmente esplosivo. «Io conosco troppo bene la mia squada - afferma il tecnico alabardato - so come lavora in settimana. E proprio per questo sono sicuro che si è trattato solo un episodio da cui ci riprenderemo. Difficilmente parlo con i giocatori subito dopo la partita, stavolta ho sentito che era il caso di farlo, soprattutto perché volevo subito rasserenarli. Questa è una giornata che va subito gettata alle spalle, bisogna lavorare e ripartire».

In effetti la Triestina scesa ieri in campo era troppo brutta per essere vera. Almeno è quanto spera lo stesso tecnico trentino, se si sente di catalogare la sconfitta contro l’Ascoli come partita separata dal contesto del campionato: «Stavolta abbiamo fatto tanta fatica, siamo sempre stati in difficoltà, fin dall’inizio. E’ stata una giornata storta come ne possono capitare ogni tanto. Da ogni punto di vista, sia da quello del gioco che sotto l’aspetto atletico. Ritengo che questa è stata propria una partita che va presa da sola, diversa da tutte le altre».

Maran a metà settimana aveva parlato di un Ascoli che aveva ritrovato concretezza e risultati giocando con un centrocampista accanto a una sola punta. Colomba però ieri ha messo in campo insieme Soncin e Bucchi, con Belinghieri in appoggio. Ma Maran assicura che non è stato questo il motivo delle difficoltà iniziali dell’Unione: «Loro sono in un momento talmente positivo che evidentemente si sono sentiti di giocare con Bucchi e Soncin, ma per me non è stata una sorpresa, avevo considerato entrambe le opzioni. No, non c’è nessun particolare motivo tattico che tenga. E anche il fatto che l’Ascoli sia una buona squadra, che in realtà non merita la classifica che ha e che sta attraversando un ottimo momento, non conta molto. Conta il fatto che noi non c’eravamo, non siamo mai stati così privi di mordente».

A testimoniare il fatto che era un’altra Unione rispetto alle altre volte, la mancata reazione nella ripresa.

Solo il gol di Allegretti ha dato una scossa a un paziente che era già moribondo, e questo lo riconosce anche Maran: «Nella ripresa c’è stata più che altro una reazione nervosa, siamo andati avanti in questo modo, con la forza della disperazione alla ricerca del pareggio. E va detto che alla fine, nonostante tutto, abbiamo anche sfiorato il pari nel finale e un punto poteva venir fuori, anche se non so quanto meritato. Ma dopo il gol di Allegretti abbiamo avuto due occasioni grosse e forse una situazione al limite in area di rigore. Ma stavolta era tutto difficile e a differenza di altre volte non ci riusciva nulla. Non dò la croce addosso a nessuno, è una partita da archiviare e basta. La classifica? Certo, è un’occasione persa, ma se vogliamo proprio vedere l’unico aspetto positivo della giornata, è che siamo comunque a tre punti dai playoff».

Antonello Rodio

Inviato

Dal Piccolo di lunedì 9 febbraio:

IL PRESIDENTE ANALIZZA LA SCONFITTA CONTRO L’ASCOLI

Fantinel: «Non possiamo più sbagliare»

«Fiducia piena a tutto lo staff ma abbiamo già perso troppe occasioni. Decisivi i prossimi match»

di CIRO ESPOSITO

TRIESTE Il day after della sconfitta casalinga contro l’Ascoli merita un’analisi a 360 gradi. Perché al di là dell’occasione perduta per continuare a restare agganciati alla zona play-off, l’aspetto più preoccupante è la prestazione incomprensibile di una squadra reduce da una prestazione convincente (e vittoriosa) sul campo di Avellino. Una squadra senza nerbo, quella vista al Rocco sabato pomeriggio.

Eppure l’appuntamento si è consumato soltanto cinque giorni dopo la chiusura di un mercato che la società ha utilizzato, come dichiarato dai vertici societari, con l’obiettivo di non alterare gli equilibri dell’undici allenato da Maran.

Con i conseguenti mali di pancia della tifoseria che si aspettava un arrivo più pesante dell’austriaco Stankovic, il cui pedigree andrà verificato sul campo nelle prossime settimane. Negli ultimi due mesi gli alabardati hanno alternato buone partite a prove tentennanti.

Al successo sull’Empoli è seguita una prova opaca a Modena, alla sconfitta casalinga con il Bari la vittoria di Avellino. Poi il capitombolo con l’Ascoli. Insomma manca la continuità indispensabile per raggiungere a fine maggio uno dei primi sei posti della classifica.

Presidente Fantinel, la prestazione della Triestina contro l’Ascoli è indifendibile.

«Non possiamo nasconderci. È stata davvero una partita giocata male. Noi abbiamo capito poco o niente del match. Non siamo mai stati con la testa dentro l’incontro anche se alla fine si poteva anche pareggiare. Siamo andati sotto di due gol in casa anche contro il Frosinone (rimonta dal 2 a 0 al 2 a 2 ndr), ma la reazione dei ragazzi in quella circostanza c’è stata».

Ma il pari non sarebbe stato giusto.

«È vero, per quanto si è visto in campo i nostri avversari non hanno rubato nulla».

Avete analizzato la situazione con l’allenatore?

«Ci siamo parlati al termine della partita. Dal punto di vista tecnico è stata una settimana di preparazione strana. Alcuni giocatori hanno avuto qualche problema fisico».

Perché?

«Forse abbiamo forzato negli ultimi giorni la preparazione fisica. Ma queste sono questioni che riguardano lo staff tecnico della squadra».

Ma la società conferma la fiducia a Maran e alla sua equipe?

«Abbiamo piena fiducia in tutti. Ma ora non possiamo più sbagliare per raggiungere l’obiettivo dei play-off. Abbiamo già sciupato, oltre alla partita di sabato al Rocco, anche quella di Ancona (sconfitta per 2-0). I passi falsi in quest’ultimo scorcio di stagione non sono ammessi».

Ora la Triestina è chiamata ad affrontare tre partite insidiose in dieci giorni. E quella di venerdì sera con il Sassuolo sul terreno di Modena sarà il primo banco di prova per capire se quello contro l’Ascoli è stato solo un incidente di percorso.

«Le prossime gare saranno importanti anche se i risultati ottenuti dalle nostre dirette concorrenti dimostrano che nessuno, a parte Bari e Livorno, ha ancora innestato la marcia giusta. Comunque dobbiamo chiudere immediatamente il capitolo Ascoli e riprendere il discorso da quanto fatto in questi primi cinque mesi della stagione».

e

E il pubblico diserta gli spalti del Rocco

Nemmeno 900 spettatori paganti per una partita che poteva valere la zona play-off

I mini-abbonamenti sono soltanto 150

TRIESTE Oltre al mancato obiettivo sul piano sportivo con la sconfitta contro l’Ascoli, c’è un altro rischio in agguato se la Triestina si staccasse troppo presto dal treno delle squadre che lottano per la zona play-off: la desertificazione del «Nereo Rocco» al di là dell’effetto invernale.

Un pericolo niente affatto remoto, a esaminare le cifre delle presenze allo stadio.

Dell’emorragia di pubblico che investe tutta la serie B e delle migliaia di spettatori persi negli ultimi anni dalla stessa Triestina, se ne è parlato tante volte.

Il ritorno dei cadetti in tv, le difficoltà dei biglietti, dei tornelli e dei mille inghippi che ostacolano o disincentivano l’accesso alla partita, sono tutti fattori ben noti nella progressiva disaffezione del pubblico dagli spalti. Ma il dato della partita di sabato contro l’Ascoli non può mancare di far riflettere.

Per la partita con i marchigiani c’erano solamente 899 paganti, che sommati ai 3864 abbonati ha portato la presenza complessiva allo stadio a 4763.

Solo contro il Frosinone, in un match giocato peraltro in una giornata festiva (il primo novembre), i paganti erano stati ancora meno (soltanto 874).

L’aspetto più preoccupante è che la partita con l’Ascoli veniva dopo una convincente vittoria in trasferta, con gli alabardati a un tiro di schioppo dai playoff (avesse vinto sabato, l’Unione ora sarebbe al quinto posto): insomma, c’erano tutti i presupposti per un certo entusiasmo, per un seguito significativo al fianco della squadra anche nelle presenze allo stadio.

Non faceva freddo e non tirava la bora. Insomma, giustificazioni ce n’erano pochine, eppure il «Rocco» era un po’ più vuoto del solito. Che succederà se, malauguratamente, l’Unione si ritrovasse a metà girone di ritorno senza nessun obiettivo?

E’ probabile che i paganti si riducano al lumicino e che perfino qualche abbonato, taltolta, potrebbe essere tentato di restarsene a casa, preferendo magari a primavera una gita fuori porta.

Ritornando alle presenze complessive contro l’Ascoli, anche con l’Empoli in realtà era andata peggio (4686), perché in quell’occasione gli abbonati erano ancora 3719. Già, gli abbonati: cosa ha portato l’iniziativa degli abbonamenti per il girone di ritorno? Circa 150 tessere in più, pochine vista la classifica della squadra.

L’impressione, quindi, è che si stia veramente raschiando il barile delle potenzialità che può dare in questo momento la città a livello di veri aficionados. Dopo un approccio iniziale sbagliato (la campagna abbonamenti estiva che ha attirato sulla società gli strali dei tifosi), il sodalizio alabardato aveva messo in opera una serie di apprezzabili correzioni: la riduzione per i più piccoli, i miniabbonamenti per cinque partite, le tessere per il girone di ritorno.

Tutte iniziative lodevoli, che però hanno portato allo stadio solo una manciata di spettatori in più rispetto alla media stagionale.

Gli oltre diecimila visti in quella storica giornata contro il Livorno, sono un ricordo lontano: c’era la festa del novantennale, l’ingresso praticamente gratuito, cose che purtroppo possono ripetersi raramente.

La quotidianità, invece, parla di uno stadio che viene riempito di norma da poco più di cinquemila anime.

La stessa media attuale di 5573 spettatori a partita, è un po’ drogata dall’afflusso registrato in occasione della suddetta partita con il Livorno. Insomma, dalle tre partite in otto giorni che aspettano la Triestina, passa anche il destino delle presenze al «Rocco» per il resto della stagione.

Sarà meglio restare attaccati al famoso treno che conta, per avere almeno una cornice di pubblico degna di questo nome.

Antonello Rodio

e

IL CAPITANO INVITA A GUARDARE AVANTI

Allegretti: «Due gol da polli»

«Analizziamo gli errori e concentriamoci sulla partita col Sassuolo»

TRIESTE Con o senza la fascia è sempre il capitano e come sempre è il primo a presentarsi in sala stampa. Il gol di Riccardo Allegretti ha riacceso una partita che sembrava spegnersi, mantenendo in vita la fiammella della speranza di un pareggio per la squadra alabardata. I dieci minuti finali non sono stati sufficienti alla Triestina per recuperare, tuttavia dal piede di Allegretti, bravo ad infilare un pallone nel sacco dopo qualcosa come sessantotto minuti dalla seconda rete marchigiana, è partita la scossa giusta per risvegliare i torpori di una squadra mai così abulica in questa stagione.

Allegretti che spiegazione da a questa sconfitta?

«Non è facile analizzare una partita, una sconfitta come quella con l'Ascoli. Aldilà del fatto che siamo partiti veramente male, abbiamo preso due gol da polli, sopratutto il secondo su una palla inattiva su cui avevamo provato degli schemi difensivi in settimana, quella con i marchigiani è una partita nata male. Dopo le due reti abbiamo provato ad attaccare, ma senza lucidità al punto che abbiamo rischiato di subire la terza rete. Meglio archiviarla subito questa partita, analizzarne gli errori e cercare di ripartire guardando avanti perchè in fondo siamo ancora in corsa».

Questo non toglie nulla che abbiate sprecato un'occasione pazzesca per un pieno reinserimento in zona playoff.

«Dispiace, ma probabilmente se pareggiavamo ad Avellino tutti avrebbero parlato in altri termini. Capita di perdere, mettiamola così, è accaduto anche al Parma, squadra ben più forte, ad Ancona. Figuriamoci se non può capitare a noi. Meglio calmare i nervi e concentrare le forze sul lavoro settimanale perchè abbiamo subito la critica del nostro pubblico, durante la partita, i tifosi ci hanno fatto sentire il loro disappunto per cui cerchiamo di ripartire dal gol realizzato, dalle poche positive di questa partita, senza abbattersi troppo».

Fisicamente l'Ascoli è sembrato più in palla, al punto che arrivavano spesso prima di voi sul pallone. Qual'è il suo parere?

«Penso che sia un problema di tutti non riuscire ad allenarsi bene in questo periodo. E' ovvio che se analizziamo bene le difficoltà organizzative della nostre ultime settimane di allenamento è ovvio che i problemi ci siano. Ma è meglio non accampare scuse, cercando solo di analizzare gli errori e concentrandoci sullo scontro diretto di venerdì sera di Modena con il Sassuolo».

Salviamo solo il suo gol allora: sono sei o sette?

«Ho avuto un pizzico di fortuna perchè il pallone è passato sotto a Guarna. Nonostante le statistiche per me resta il settimo gol stagionale, ma la cosa mi interessa relativamente visto che non è riuscito a risollevare le sorti della gara».

Giuliano Riccio

e infine

«Spiace per i fischi la gente vorrebbe vederci vincere ma non sempre riescono le imprese»

Testini: «Non avevamo il ritmo giusto»

«Vedrete che subito la squadra saprà rialzare la testa con personalità e anche carattere»

TRIESTE Prova a mettercela tutta Emiliano Testini, manco dovesse dribblare una difesa intera, per cercare di smorzare la delusione per la sconfitta con l'Ascoli. Nonostante la buona volontà però l'esterno di Maran non riesce a digerire il peso di una sconfitta che è indubbiamente arrivata nella giornata sbagliata ed è figlia di una delle più brutte prestazioni stagionale.

Testini provi a spiegare come avete analizzato la seconda sconfitta interna stagionale.

«Ritengo che quella con l'Ascoli sia stata una partita brutta sotto il profilo dell'intensità più che sotto l'aspetto del gioco. Loro alla fine hanno segnato le due reti poi si sono chiusi dietro, hanno difeso bene, ripartendo e cercando il contropiede. La chiave di lettura della partita a mio avviso è questa: abbiamo avuto le occasioni per pareggiarla con Granoche a tre minuti dalla fine e l'abbiamo sprecata, abbiamo avuto un'altra possibilità con Cia e non è andata bene. Potevamo ripredere la partita, potevamo pareggiarla e forse ora le cose sarebbero diverse. Resta il fatto che sotto il profilo dell'intensità con l'Ascoli abbiamo fatto male, al punto che non riuscivamo a reggere il ritmo che volevamo. Siamo tuttavia tranquilli e sereni, perchè siamo ancora a contatto, venerdì ci giocheremo tutte le nostre carte con il Sassuolo sperando di riprenderci i punti persi in casa».

Avete incassato due gol in maniera un po' balorda, non trova?

«Purtroppo quando si prendono gol su situazioni da palla inattiva da sempre fastidio. Il loro raddoppio ci ha infastiditi e ci ha reso la vita difficile. E' dura rimontare due reti ad una squadra come l'Ascoli che ha fatto risultati importanti nelle ultime gare ed era partita con ben altri propositi. Non guardiamo la classifica: i nostri avversari avevano in campo giocatori di qualità, come Bucchi e Soncin e sono tutt'altro che allo sbando».

Solo una questione di lucidità quindi?

«Come abbiamo detto prima probabilmente eravamo un pochino sottotono, può capitare, abbiamo subito il loro ritmo gara e abbiamo perso. Non credo però ci sia da preoccuparsi più di tanto: vedrete che la squadra sapra rialzare la testa con la personalità e il carattere che vanta. D'altronde lo ha sempre fatto. Sono convinto che andremo a Modena a recuperare punti importanti».

Resta il rammarico per aver perso l'occasione di riaprire la griglia play-off?

«Lo sapevamo, abbiamo ragionato su questo tutta la settimana. Volevamo vincerla questa partita per approffittare degli scontri diretti della giornata. Effettivamente vincendo ci saremmo riusciti. La strada però è ancora lunga, ci sono tantissime partite ancora da giocare e sino a poche giornate dal termine non sarà deciso nulla».

Dopo due sconfitte interne il pubblico vi ha un po' fischiato?

«Spiace sinceramente perchè loro vorrebbero sempre vederci vincere, assistere a gare importanti e conquistare risultati formidabili. Purtroppo non sempre riescono certe imprese, tuttavia non devono abbandonarci perchè se vogliamo arrivare a centrare il nostro obiettivo bisogna essere tutti uniti: stampa, pubblico, società e giocatori». (g. r.)

Inviato

Go la sensazion che Fantinel "difendi" ancora Maran ma fra le righe el ghe fazi capir che xe finidi i tempi del "va tutto ben cusì". Squadra collaudada da un intero giron de andata, mercato chiuso con l'arrivo de un attaccante promettente (cusì i disi). Forsi che Fantinel se gaverà domandado perchè questa squadra no riva ATTIRAR gente in Stadio nonostante la bona posizion de classifica. Se doveria risponderghe mi ghe diria che la squadra in casa no esprimi quel che potenzialmente poderia far. No la riva crear giogo , basta veder che la gioga sempre meio in trasferta. Quando la pol giogar de rimessa. Con due esterni come Testini (quando el gioga esterno) e Antonelli in forma attuale pol far e fa sempre la differenza. Purtroppo savemo che Maran fa giogar Emiliano "mezza punta"(?) e l'omo gira per el campo con l'aquilon. In casa. Fora casa vedere discorso giogo di rimessa.Mi no la go con Maran el xe uno dei tanti allenadori mediocri che girain serie B. No sopporto quella "paura" de osar e de far cambi quando che i servi . Personalmente go trovado assurdo el cambio Rullo -Allegretti. Tutta la difesa i primi 20 minuti iera de fucilar. I fatti me ga da ragion visto che no xe stada nissuna miglioria, anzi.El gaveva in panca Figoli (oggetto oramai misterioso) e Cia . Con una squadra come l'Ascoli che giocava curtissima e pressava come matti ne serviva gente veloce ma che anche morsighi. Allegretti lo savemono no sta passando uno dei momenti migliori e Della Rocca no xe el giogador de metter vizin Granoche. Quei personaggi che sabato ghe buttava la crose doso a Princi perchè nol ga giogado ben (ma chi ga giogado ben?)dopo un giron de andata fatto alla grande ghe daria 24 qualità de piade in tel cul. Speremo che el mulon Austriaco dimostri sul campo tutto el ben che se disi de lui. Ne serviria veramente una punta veloce e potente che fazi copia con Granoche. L'attacco che mi sogno: Testini Stankovich Granoche Antonelli. Centrocampisti no ne manca , la difesa se "difendi. Portieron gavemo.Adesso speremo. :vino::vino:

Inviato

Aggiungo... Ga cava Rullo e ga lasa in campo TABBIANI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! L'uomo più lento e stupido del mondo... L'omo che doveva contignir iera sempre libero... El partiva in azioni d'attacco e ghe metteva 3 anni a tornar indrio (dopo aver rigorosamente perso la bala) mi me chiedo come fa meterlo in campo ancora... Xe Cia che xe sai più bravo de lui... VOIO TABBIANI MAGAZZINIER!!!!!

Inviato
Go la sensazion che Fantinel "difendi" ancora Maran ma fra le righe el ghe fazi capir che xe finidi i tempi del "va tutto ben cusì". Squadra collaudada da un intero giron de andata, mercato chiuso con l'arrivo de un attaccante promettente (cusì i disi). Forsi che Fantinel se gaverà domandado perchè questa squadra no riva ATTIRAR gente in Stadio nonostante la bona posizion de classifica. Se doveria risponderghe mi ghe diria che la squadra in casa no esprimi quel che potenzialmente poderia far. No la riva crear giogo , basta veder che la gioga sempre meio in trasferta. Quando la pol giogar de rimessa. Con due esterni come Testini (quando el gioga esterno) e Antonelli in forma attuale pol far e fa sempre la differenza. Purtroppo savemo che Maran fa giogar Emiliano "mezza punta"(?) e l'omo gira per el campo con l'aquilon. In casa. Fora casa vedere discorso giogo di rimessa.Mi no la go con Maran el xe uno dei tanti allenadori mediocri che girain serie B. No sopporto quella "paura" de osar e de far cambi quando che i servi . Personalmente go trovado assurdo el cambio Rullo -Allegretti. Tutta la difesa i primi 20 minuti iera de fucilar. I fatti me ga da ragion visto che no xe stada nissuna miglioria, anzi.El gaveva in panca Figoli (oggetto oramai misterioso) e Cia . Con una squadra come l'Ascoli che giocava curtissima e pressava come matti ne serviva gente veloce ma che anche morsighi. Allegretti lo savemono no sta passando uno dei momenti migliori e Della Rocca no xe el giogador de metter vizin Granoche. Quei personaggi che sabato ghe buttava la crose doso a Princi perchè nol ga giogado ben (ma chi ga giogado ben?)dopo un giron de andata fatto alla grande ghe daria 24 qualità de piade in tel cul. Speremo che el mulon Austriaco dimostri sul campo tutto el ben che se disi de lui. Ne serviria veramente una punta veloce e potente che fazi copia con Granoche. L'attacco che mi sogno: Testini Stankovich Granoche Antonelli. Centrocampisti no ne manca , la difesa se "difendi. Portieron gavemo.Adesso speremo. :vino::vino:

Perfettamente d'accordo.

Ma Figoli, che gaveva comincià così ben, no se podeva sgrezzarlo in paio de partide col risultato praticamente acquisido? Messo là de parte el me sembra un poco sprecado..Stesso discorso per Cia..

Tutti sintomi che no gavemo coraggio de osar: el rischio xè che Stancovic no ingrani dalla prima partida e el vegni tignù fora..Se ben ve ricordè anche Granoche le prime partide no partiva miga titolare...Solo dopo che el ga comincià a segnar a capei el xè diventà titolare fisso..

Inviato

perfettamente d'accordo con i post qua sora, solo che inveze de Testini metteria Cia, e provasi anche sto Pani in mezzo al campo, sinceramente gavemo giovani in panca che amufisi, non se sa per quale ragion, che saria stai, appunto, utili con l'Ascoli perchè i portava freschezza e voia de morsigarghe i garreti, ma come oramai gavemo capido Maran ga paura anche della sua ombra.

Inviato
perfettamente d'accordo con i post qua sora, solo che inveze de Testini metteria Cia, e provasi anche sto Pani in mezzo al campo, sinceramente gavemo giovani in panca che amufisi, non se sa per quale ragion, che saria stai, appunto, utili con l'Ascoli perchè i portava freschezza e voia de morsigarghe i garreti, ma come oramai gavemo capido Maran ga paura anche della sua ombra.

Ti te cavasi TESTINI piuttosto che TABBIANI????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????

Inviato

si Tabbiani camminava per el campo... fissavo Soncin e el iera tutto el tempo che el coreva ciamando bala perché el iera completamente solo, mentre Tabbiani tornava in difesa camminando

Inviato

Dal Piccolo odierno:

De Falco: «L’Unione sa reagire lo vedrete contro Sassuolo»

«La sconfitta con l’Ascoli colpa della scarsa condizione fisica»

TRIESTE «La sconfitta con l’Ascoli? Ha motivi esclusivamente fisici. Io conosco bene la squadra, a Sassuolo ci sarà una grande risposta». Franco De Falco, dopo la figuraccia contro l’Ascoli e a pochi giorni dalla sfida quasi decisiva con il Sassuolo, afferma che ci sono spiegazioni precise dietro la debacle di sabato. Allo stesso tempo, il ds alabardato assicura che quella prestazione resterà un episodio isolato.

De Falco, come mai la Triestina è stata così brutta contro l’Ascoli?

«Quando tutti i giocatori che vanno in campo arrivano sulla palla dopo gli avversari, credo che ci sia poco da dire. Inutile parlare di tattica, tecnica o altre cose, all’origine della sconfitta c’è un problema fisico».

Dovuto a cosa in particolare?

«Noi certe cose non le diciamo prima perché non ci piace piangerci addosso, ma è stata una settimana particolare: Rullo ha avuto problemi prima all’adduttore e poi alla caviglia, Gorgone era con la febbre fino a giovedì, Antonelli si è fatto mille chilometri in auto per un lutto familiare, Allegretti non è ancora al top, Cacciatore ha avuto qualche noia, Milani era fuori, Granoche ha ancora logicamente alti e bassi. So che, dette dopo, sembrano delle scuse. Ma è così. E non è tutto qui».

Cos’altro è successo?

«Questi problemi contingenti vanno messi in un contesto di un periodo tradizionalmente difficile. Sono anni che a gennaio-febbraio la squadra ha un calo fisico e la spiegazione è che nei due mesi invernali a Trieste ci si allena male vista la situazione dei campi e delle strutture. Tutte cose che poi abbiamo pagato sul campo».

Ma è mancata totalmente la reazione: come mai?

«Quando non vanno le gambe, non va neppure la testa, inutile cercare altre spiegazioni. Noi siamo una squadra che, se al massimo, se la può giocare con tutti. Ma se non è a posto fisicamente, rischia con chiunque».

Qualche merito va anche all’Ascoli?

«Loro sono in un ottimo momento e sono stati bravi ad approfittarne. Altre volte in queste casi si ha la fortuna di restare a galla, ma prendendo due gol in dieci minuti la situazione è precipitata. Ripeto, non era la vera Triestina, troppo al di sotto dello standard normale».

Adesso ci sono tre partite in otto giorni. Se è un problema fisico, c’è di che essere preoccupati.

«No, sono sicuro che la squadra reagirà. Del resto le difficoltà le avevamo da un mese, ma chi stava male sta recuperando e poi adesso cominciando ad allenarsi sempre a Opicina la condizione generale migliorerà. Inoltre conosco bene i giocatori, ma soprattutto gli uomini: con il Sassuolo faranno una grande prova».

Non è che c’è stato un rilassamento post-mercato?

«Da parte di tutti quanti? Lo escludo. E poi nessuno voleva andar via e nessuno è andato. No, semplicemente non era la vera Triestina, troppo brutta per essere vera, faceva fatica su ogni palla, non pressava e non aggrediva. Contro il Sassuolo vedrete una squadra diversa».

Antonello Rodio

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