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Del tutto irrilevante. Così come è irrilevante il fatto che Moretti abbia fatto riscaldamento. Nella passata stagione quante volte abbiamo visto fare riscaldamento giocatori che sapevamo non essere in condizioni di entrare in campo, e quante volte è stato detto che Reyes era sano per i medici, ma non entrava perché sentiva dolore?
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Adoro Tesser per l'amore che ha dimostrato e continua a dimostrare per questa maglia. E ovviamente per la salvezza raggiunta lo scorso campionato. Punto e a capo. Con l'esonero di Marino e il suo ritorno si riparte però da zero. E' bravo? lo deve dimostrare nuovamente, in queste condizioni non si possono fare sconti a nessuno, neppure a lui. E per quanto visto ieri sera non ci siamo. Come avete già commentato, gran possesso palla, grande interdizione a metà campo, grande scarsità dell'avversario. Continuate a dire che non abbiamo chi la butta dentro ma anche se avessimo avuto una coppia di attaccanti di categoria superiore la palla non sarebbe entrata. Il problema non sono gli attaccanti. Quando stai perennemente (più o meno) nella metà campo avversaria gli spazi non ci sono (e per questo basta un'ottima squadra di serie D) per cui niente verticalizzazioni, niente scambi veloci ma solo cross per i difensori avversari. Il modulo di Tesser funziona solo se hai grandissima intensità e una squadra che praticamente non ha fatto la preparazione questo non te lo può garantire se non fino al 60esimo. Tesser ha contatti con i procuratori? Beh, per quanto buoni possano essere i rapporti chi verrà a gennaio in una squadra già retrocessa? I risultati servono adesso, non fra due mesi. Non incolpo la società per averlo richiamato, ci poteva stare per tutta una serie di motivi. Fossi però stamane a bere un caffè con Attilio gli chiederei per quale motivo sono i giocatori che devono adattarsi al suo modulo e non viceversa.
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MARTEDÌ 28 OTTOBRE 2025 - Stavolta il Tognon non porta bene all'Unione, nonostante quasi duecento tifosi, arrivati da Trieste seduti sulla tribuna opposta a quella che li aveva visti protagonisti due stagioni fa. Quella volta le vittorie erano arrivate copiose. Come scrive oggi Ciro Esposito su "Il Piccolo", doveva essere il primo tassello della scalata impossibile affidata a Tesser e invece è stata la Dolomiti Bellunesi a non farsi scalare. L'ex Bonatti ha sfruttato l'unico episodio favorevole con un penalty di Clemenza su un'azione non impeccabile degli alabardati. Perché nel calcio non basta giocare meglio e con maggior continuità, come ha fatto la Triestina a Fontanafredda. Senza gol tutto quanto di buono fatto spesso svanisce. Questo è successo ieri. Niente di irreparabile, ma la sconfitta è pesante. GLI SCHIERAMENTI Tesser è subito costretto a misurarsi con alcune assenze pesanti. Alla squalifica del fedelissimo della difesa Silvestri si è aggiunto il nuovo infortunio di Vertainen davanti. E poiché mancano anche Tonetto e Silvestro il tecnico di Montebelluna deve adattare Moises a destra e D'Amore sull'altro fronte con Moretti e Anzolin centrali della linea a quattro. Intoccabile la mediana composta da Ionita, Cernigoj e dal centrale Jonsson, davanti soluzione con due trequartisti Gunduz e D'Urso alle spalle di Faggioli e pronti a pressare alto gli avversari L'ex Bonatti, orfano del cervello e dei piedi di Burrai, risponde con un 4-4-2 che ha in Clemenza e Olonisakin di punta. PRESSING ALTO Tesser vuole dalle sue squadra il pressing alto e i suoi ragazzi eseguono. I centrocampisti, con l'aiuto della trequarti, sradichino il pallone sui portatori di palla bellunesi. La prima occasione la confeziona Faggioli (14') ma Consiglio è pronto a intercettare la girata. L'Unione insiste e al 26' su ottimo invito di D'Urso la bordata di Jonsson finisce fuori non di molto. PREDOMINIO ALABARDATO La personalità alabardata consente alla squadra di Tesser un certa supremazia dalla metà campo in su. La Dolomiti Bellunesi attende e talvolta si accende nelle ripartenze. Ma l'Unione insiste anche con il ritmo e su un traversone di D'Amore Ionita di testa impegna severamente Consiglio bravo a respingere. Il tempo si chiude con la prima occasione per i padroni di casa con rasoterra di Agosti e poi replica con Clemenza. Due avvisaglie in una frazione dominata dalla Triestina incapace però di segnare. E questo non è un buon segnale nonostante la prestazione obiettivamente positiva. SI RIPARTE L'Unione è subito pericolosa con mischia in area dolomitica e Faggioli che finisce giù, un minuto dopo quasi autogol dei bellunesi. La Triestina continua a tenere l'iniziativa ma tende a scoprirsi sui lati e in particolare a destra dove agisce Moises, ottimo marcatore ma dai piedi ruvidi e dlle movenze non certo eleganti. CAMBIO DI PASSO E RIGORE Tesser comincia a muovere le pedine m non cambia assetto. Entra Kiyne ed esce un Gunduz non brillantissimo. Bonatti sull'altro fronte inserisce Mazzocco e Alcides. Alla mezz'ora la Triestina prova l'ultima accelerazione. Pero l 32' arriva il penalty: D'Amore pasticcia a sinistra, e Anzolin è costretto a un intervento su Saccani. L'arbitro decreta il penalty che Clemenza trasforma spiazzando Matosevic. La decisione del direttore di gara lascia qualche dubbio. Ma con i se e i ma non si fa classifica. Tesser getta nella mischia Pedicillo e Vicario e poi ancora Voca e Kljiajc. Ma la partita è ormai andata nonostante il generoso assalto finale. Contro l'Union Brescia domenica, la Triestina dovrà trovare la capacità di segnare, smarrita di fatto dopo il tris calato proprio al Rocco con il Renate. - Un boato liberatorio, due punti che valgono oro e una fiducia ritrovata: la Pallacanestro Trieste vince il derby contro l'Apu Udine in un PalaRubini incandescente e si lascia alle spalle l'ombra di un inizio di stagione difficile. Lo scrive Lorenzo Gatto: non è solo una vittoria di prestigio contro i rivali di sempre, è soprattutto un successo fondamentale, ossigeno puro per una squadra che aveva disperatamente bisogno di certezze per rimettersi in marcia. L'atmosfera del PalaRubini, gremito e caldissimo, ha giocato un ruolo determinante, spingendo i biancorossi nei momenti di maggiore difficoltà. NEL SEGNO DI GONZALEZ Il tecnico spagnolo ha dimostrato lucidità e capacità di gestire la pressione, asciugando le rotazioni e infondendo ordine e gerarchie chiare a una squadra che nel finale ha risposto presente. L'ultimo quarto è stato il manifesto della ritrovata compattezza. Nonostante un iniziale allungo di Udine, Trieste ha subito impattato con Ramsey e Sissoko. Da lì, punto a punto, fino alla zampata decisiva. La capacità di fare le giocate vincenti nei possessi cruciali è il segnale più incoraggiante di un gruppo che sta trovando la sua identità. LEADERSHIP RITROVATA Il riscatto della Pallacanestro Trieste è legato alla prestazione sontuosa di Juan Toscano-Anderson, che ha finalmente mostrato il valore e la leadership che la piazza triestina si aspetta da lui. I numeri parlano chiaro: 18 punti, 10 rimbalzi e 4 assist, un contributo a tutto campo che però va oltre le statistiche. Toscano-Anderson è stato l'ancora a cui la squadra si è aggrappata nei momenti di difficoltà, mettendo in campo l'energia e la mentalità vincente che hanno contagiato i compagni. La sua doppia-doppia, unita all'impatto fisico e al carisma, ha riempito i vuoti emotivi e tecnici lasciati da un avvio di stagione al di sotto delle aspettative. La sua presenza è stata un fattore costante, non solo in fase realizzativa, ma anche nel controllo dei tabelloni e nell'ispirazione per i compagni. Se questa è la sua definitiva rampa di lancio, la Pallacanestro Trieste ha trovato il leader e un punto di riferimento ineludibile per il prosieguo della stagione. TESTA A TREVISO Adesso, con i due punti conquistati nel derby, la Pallacanestro Trieste può guardare al futuro con più ottimismo. La settimana che si apre, priva degli impegni della coppa europea, permetterà a Gonzalez di lavorare con la massima concentrazione solo sul campionato. Due giorni di riposo per ricaricare le batterie, e da mercoledì tutti in palestra per preparare il prossimo, insidioso, match contro la NutriBullet Treviso. Un'altra prova per dimostrare che l'inerzia è cambiata e che il derby è stato l'inizio di una nuova, più solida, stagione. TRASFERTA CON LA CURVA Due pullman già riempiti, in fase di allestimento il terzo. La Curva Nord organizza la trasferta a Treviso, partenza sabato primo novembre dal PalaTrieste (via Flavia) costo, solo pullman, 20 euro. Per informazioni e prenotazioni scrivere su whatsapp al numero 3791700323. Per chi si recherà a Treviso con mezzi propri, la prevendita dei biglietti è già attiva sul circuito Vivaticket.
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Da MangiafuocoMcrae · Inviato
Lo ha detto in conferenza stampa in maniera chiarissima. "Moretti è stata una scelta dell' allenatore,Brooks dei medici" -
Da Shatterd Backboard · Inviato
Commento sulle analisi avanzate, soprattutto "dinamiche invisibili" da prender con le pinzette, xe un esperimento che stago valutando, cioè se queste LLM xe in grado de analizzar i dati in maniera "creativa".
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