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Concordo, e aggiungo che parlare di "non averne bisogno" è un discorso molto al limite: avere "garra" può in qualche modo limitare le caratteristiche tecniche? Personalmente non lo credo, al contrario. Se un giocatore usa esclusivamente le sue doti tecniche e perde la partita (e una delle due squadre perde sempre), allora dire che "non aveva bisogno della garra" non lo vedo giustificabile. Ne avrebbe avuto bisogno eccome, se non altro per un minimo di orgoglio personale, per dire "ce l'ho messa tutta". Perché la "garra" di cui parli, se ho capito bene, non è solo impegno, è qualcosa di più, è lottare su ogni pallone, sempre. Sedersi sugli allori della propria bravura non la vedo un'opzione valida.
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"vita al límite ... e fianchi ben oltre". 😉
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In tutta onestà. Loro giocano 3-5-2. A noi serve vincere, anche se non credo servirà a nulla. Stop. Questo è il mio livello d'interesse al momento...
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Per rimanere alla stretta attualita' cioe' l'argomento Serie D, ci sono anche esempi abbastanza virtuosi tipo Chievo che pur in un girone molto competitivo pieno di squadre lombarde riesce ad essere in lotta per la promozione pur venendo dala ben nota ricostruzione e ripartenza da zero. E' ovvio che serve mettere le persone giuste ai posti giusti come hanno fatto loro da quando sono ripartiti: stadio adeguato al pubblico che hanno ora, budget adeguato alla categoria per allenatori calciatori e personale amministrativo e di supporto. In pochi anni hanno ricostituito tutte le categorie giovanili ecc. Non per forza serve che arrivino "persone strane" diciamo cosi.
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Oddio, dipende chi hai di fronte; noi abbiamo una buona squadra per la A1 ma se incontri squadre più forti non puoi far altro che compensare con la "garra", vedi ad esempio quello che è successo (in positivo) con Milano dove abbiamo avuto un atteggiamento agli antipodi di quanto visto ad esempio a Sassari. In A1 non è infrequente vedere giocatori statunitensi che non si spendono al 100% o che giocano esclusivamente per le loro statistiche se non addirittura tirano il "posteriore" indietro in certi frangenti per non inficiare le statistiche in vista di un nuovo ingaggio (Chi ha detto Frank Bartley III?). Il fatto di essere più scarsi al tiro permette anche di vedere un basket "diverso" da quello che va per la maggiore, i roster che cambiano con meno frequenza di quelli di serie A1 permettono di vedere maggior organizzazione. Sinceramente un campionato dove Milano e Bologna possono essere freschi o riposati o reduci da due turni in Eurolega e comunque in ogni caso tranne che non si incontrino prima si ritroveranno in finale a me sembra molto simile ad un "coitus interruptus". Noi essendo dei "parvenu" ci scaldiamo ancora per una qualificazione alla Final Eight di Coppa Italia o ad una coppa Europea, sinceramente posso anche capire che un tifoso di Venezia o di Trento facciano difficoltà a trovare motivi per andare a vedere una partita di campionato che se li vedesse arrivare terzi o quattordicesimi cambierebbe veramente poco...
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