A me piace e basta.
Perché avere coraggio, per quanto mi riguarda, è il primo requisito di un allenatore vincente, quello che ad esempio fa la differenza fra accontentarsi di un pari meritato o mettercela tutta per vincere magari rubacchiando.
Il maniavantismo dei "ci sono almeno 7-8 squadre che valgono la nostra più un paio di sorprese che saltano fuori ogni anno", che se a fine andata sono decimo me la cavo con il "io ve l'avevo detto", mi è sempre sembrato sinonimo di salvaguardia del proprio c**o.
Santoni sa che per la società l'obiettivo è uno solo, il che significa che se a gennaio ci sarà da spendere ancora lo si farà senza remore.
Dichiarazioni così sono anche un modo per togliere alibi ai giocatori, non esiste "tutto sommato stiamo facendo un buon campionato" e magari sei quinto o sesto.
È un buon campionato se arrivi primo.
Poi magari stai punto a punto col Vicenza e cedi di un paio di punti, è lo sport e lo si accetta e si fanno i playoff fra le favorite.
La garanzia di vincere non può dartela nessuno, ovviamente, ma che si parta tutti con quell'obiettivo in testa, il mister per primo, mi sembra cosa buona e giusta.