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Inviato

Da "Il Piccolo" odierno:

DOPO LO STOP DI MODENA L’UNIONE DEVE PENSARE ALLA GARA DI SABATO

Triestina, il centrocampo è in affanno

Princivalli non è al top e serve un contributo maggiore dagli esterni. La novità è Siligardi

di CIRO ESPOSITO

TRIESTE Ogni partita fa storia a sé. Specie quando si tratta del quarto incontro di un campionato con oltre quaranta tappe. Ma al di là del risultato negativo finale del match di Modena contro il Sassuolo (e la classifica è ancora buona), la prestazione degli alabardati fornisce alcuni spunti utili a un’analisi dell’attuale momento della Triestina. L’assenza di tre giocatori determinanti in difesa era un dato di fatto. Ed è evidente che questo ha prodotto dei disagi al reparto più solido dell’undici di Gotti. Ma chi ha sostituito Cottafava, Sabato e Nef, non è naufragato nel confronto diretto con Zampagna e compagni. È stato il centrocampo a non offrire quelle garanzie in fase di interdizione e copertura, ma anche di quel supporto all’attacco necessario per confrontarsi alla pari con un avversario di buon spessore. Il turnover attuato da Gotti, per quanto coraggioso, ci sta tutto in una programmazione di cinque partite in quindici giorni, per provare alcuni giovani e anche in un’ottica di lungo periodo (vedi il crollo nel finale dell’ultima stagione). Ma il primo tempo di Modena ha evidenziato le stesse difficoltà incontrate in casa sia con il Grossetto che con la Salernitana. Prima Gissi-Princivalli (al Rocc) e poi Pani-Cossu sono rimasti invischiati nelle trame degli avversari catturando pochi palloni e non coprendo a sufficenza la retoguardia. La responsabilità è anche degli esterni che non sono riusciti a dare l’apporto programmato da Gotti.

IL PROBLEMA CENTROCAMPO È banale che in una squadra nuova sia proprio la zona nevralgica del campo a soffrire di più. Rispolverare l’opportunità di avere in più un centrocampista d’ordine è inutile (almeno fino a gennaio). La società non è intervenuta nell’ultima settimana di mercato perché convinta che l’equilibrio si sarebbe trovato con il rientro di Princivalli. Sull’asse Princivalli-Godeas si è costruita la squadra e quindi l’apporto del capitano sarà decisivo. Ma per il momento Nicola, reduce da uno stop di tre settimane, non ha ancora il ritmo partita. E per il momento (come Godeas) appare insostituibile. Resta poi da affinare il lavoro degli esterni, molto efficaci nei rientri ad esempio contro il Cagliari in Coppa Italia, meno nelle ultime partite.

LE PUNTE Meglio uno o due attaccanti? Finora Gotti ha sperimentato due varianti. Della Rocca davanti a Godeas, Sedivec e Stankovic alle spalle dell’Ariete. Denis, sta dimostrando un’ottima continuità di rendimento, anche quando deve girare più al largo. Il fatto di avere un punto di riferimento avanzato consente a Godeas di dare anche una mano sulla linea dei centrocampisti. Finora questa seconda soluzione ha dato risultati migliori.

LE NOVITÀ La partita di Modena è stata utile per capire quali possano essere le potenzialità dei più giovani. Magliocchetti si è adattato sulla sinistra facendo fatica ma senza timori riverenziali. Da rivedere. Ci si aspettava qualcosa di più da Volpe anche perché nel suo ingresso postumo nell’incontro con la Salernitana avave dato segni di vitalità. Ma giocare l’ultimo spezzone è mentalmente e anche tatticamente più agevole. Lo stesso vale per Siligardi che ha sparigliato il match nel finale di Modena. L’ex interista ha un ottimo passo, dribbling e tiro e può diventare anche l’erede di Testini, quando inevitabilmente il vice-capitano dovrà rifiatare. Tutte soluzioni che l’anno scorso la Triestina non aveva e che è razionale provare proprio in questa prima parte del campionato, quando l’angoscia del risultato mina la psiche (soprattutto dei tifosi) ma non le gambe e gli obiettivi finali.

e

Godeas: «Approccio sbagliato»

«L’errore di Stankovic? Succede a tutti. Ora pensiamo al Cesena»

TRIESTE Le difficoltà e la stanchezza accumulata, giocando la seconda gara in tre giorni, è ben visibile sul volto di un veterano come Denis Godeas, uno abituato a caricarsi la squadra sulle spalle. Anche a Modena Godeas è stato il bersaglio preferito dei difensori avversari, soprattutto nel primo tempo quando non ha potuto contare sul «gemello» Della Rocca. La battuta d'arresto di Modena se non altro avrà dato modo di capire a chi continua a sostenere che i due non possano, o non debbano, giocare assieme, che questa Triestina basa molte delle sue fortune offensive proprio sulla contemporanea presenza di entrambi. Non solo: sul terreno del Braglia Godeas ha fatto ancora una volta vedere le sue capacità di uomo assist, fornendo una palla gol all'austriaco Stankovic, alla fine del primo tempo.

Godeas come valuta la prima sconfitta stagionale?

«Purtroppo abbiamo perso, per cui il giudizio complessivo è negativo. Abbiamo iniziato a giocare tardi, troppo tardi è questo ci ha impedito, viste le occasioni avute, di raggiungere il pareggio».

Si spieghi meglio.

«Il calcio è strano: abbiamo concesso troppo nel primo tempo giocando a sprazzi, difendendoci peggio di altre volte. Quando nella ripresa, sotto di due gol, abbiamo cominciato a macinare gioco abbiamo dimostrato di poter mettere alle corde il Sassuolo. Bisogna riconoscere che sul due a zero centrare la rimonta però era oggettivamente difficile. Il rammarico è che se avessimo avuto un approccio diverso le cose probabilmente non sarebbero finite in questo modo».

Per fortuna è la prima sconfitta.

«Esatto, basta non drammatizzare e ripartire bene sabato da Cesena».

Quella palla servita a Stankovic nel finale di primo tempo grida ancora vendetta.

«Gli episodi in questa categoria sono fondamentali. L'errore di Stankovic è come il rigore sbagliato dalla Salernitana sabato scorso. Stavolta è capitato a noi. Non resta che cercare a Cesena di essere più bravi nei momenti che contano. Resta il fatto che a Sassuolo si poteva anche perdere».

La nota lieta della partita di Modena si può considerare Siligardi?

«In questa squadra ci sono molti giocatori di talento, sopratutto tra i giovani. Credo che su questo nessuna nutra più dubbi, il gol di Siligardi lo dimostra. Se tutti parlano di noi come una squadra dalle buone potenzialità è perchè quelli che possono subentrare sono giocatori di valore, anche se giovani.».

Quanto sarà difficile fare punti a Cesena?

«Tutte le partite sono difficili: lo era quella con la Salernitana, arrivata a Trieste con zero punti in classifica, lo sarà a Cesena contro una squadra che ci affianca. L'importante è dare continuità alla sequenza di risultati positivi: a Modena non ci è riuscito speriamo di fare meglio sabato».

Giuliano Riccio

e infine

Ieri allenamento a Imola, per Sabato solo piscina

TRIESTE Il soggiorno degli alabardati a Imola è iniziato con i rimpianti della sconfitta con il Sassuolo, ma anche con la voglia di rifarsi subito, già sabato a Cesena. Il problema è che in difesa non si potranno recuperare assenze pesanti come quelle di Nef e Cottafava, che sono rimasti a curarsi a casa dai rispettivi acciacchi muscolari, mentre c’è qualche speranza per Rocco Sabato, che è a Imola assieme al resto della squadra. Ieri però il difensore potentino, che contro la Salernitana aveva subito una botta alla caviglia, ha lavorato solamente in piscina e questo non rincuora in vista di Cesena, anche se ci sono ancora due giorni per recuperare. Al massimo, comunque, sarà pronto per l’impegno casalingo con il Lecce di martedì prossimo. Il resto della squadra ieri pomeriggio ha svolto invece un regolare allenamento, defatigante per chi aveva giocato la sera precedente, più intenso per gli altri, compresi coloro che a Modena sono rimasti in tribuna, come Crovetto, Sedivec e D’Ambrosio. Quest’ultimo, nonostante le tante assenze in difesa, ancora una volta è rimasto escluso anche dalla panchina, ma in ogni caso dal punto di vista fisico stanno tutti bene.

Nessuna acciacco nemmeno per quelli che hanno giocato sotto il diluvio a Modena: anche Scurto non ha riscontrato problemi al ginocchio che la scorsa settimana gli aveva dato tanti problemi. Anche se Rocco Sabato non dovesse farcela, a parte i due portieri Gotti può contare dunque su 19 giocatori: l’impressione è che al «Manuzzi» si rivedrà qualcuno che contro il Sassuolo ha riposato o magari ha giocato poco.

Antonello Rodio

Ospite brunotto
Inviato (modificato)

Ad...oculus.....ci saranno assenze pesanti sia a Cesena che con il Lecce e quindi la situazione è molto nera e seria e si rischia di fare assai pochi punti

e poi mi pare si vada a Vicenza dai nostri cari amici Sgrigna e Maran ....un bel casino di partitacce che si dovevano affrontare con tutti gli effettivi e non essere costretti ad esperimenti decisamente anticipati con i giovanissimi.

Comunque ora rischierei Siligardi e D'Ambrosio che bene ha fatto a Lecco ed era titolare fisso....sul Princi che è un diesel la vedo ancora molto triste!

Siamo messi decisamente male e la fortuna che ci ha accompagnato all'inizio ora si trasforma in sfigona nera...

un risultato positivo è come l'oro al Mannuzzi per poi affrontare un Lecce favoritissimo ma ancora nascosto che verrà a giocare alla morte e noi dobbiamo

avere il morale alto e non a terra...!!!

W MULONAZZI W

:bye:

Modificato da brunotto
Inviato

Da "Il Piccolo" di oggi:

PER IL DIESSE DELL’UNIONE DOMANI SARÀ QUASI UN DERBY

De Falco: il turnover è un’arma in più

«Attenti al Cesena: ha degli ottimi giovani e un pubblico da serie A»

di ANTONELLO RODIO

TRIESTE Quello di domani al «Manuzzi», per Totò De Falco sarà quasi un derby. Cesena e Triestina, infatti, sono le due società alle quali è più legato. E se del rapporto con l’Alabarda sappiamo tutto, va ricordato che con i romagnoli ha iniziato la carriera come calciatore e anche quella come dirigente, lavorando soprattutto nel settore giovanile.

De Falco, il Cesena non è un avversario che la lascia indifferente, vero?

«A parte che a Cesena ci vivo, ma quella romagnola è la società a cui devo più di tutte: come calciatore mi ha preso giovanissimo da Napoli, e poi è lì che ho iniziato anche la carriera dirigenziale».

Come vede il Cesena di quest’anno?

«Una buona squadra, da battaglia, che darà filo da torcere a tutti. E con un allenatore che stimo molto».

C’è ancora qualcosa di suo in questa formazione bianconera?

«Sì, perché hanno puntato sui giovani e c'è gente che ho cresciuto io nelle giovanili. Io credo di aver lasciato sempre qualcosa di mio dove ho lavorato, proprio per il modo in cui concepisco questo lavoro».

Ovvero?

«Io non lavoro solo per l’immediato, ma in virtù e in funzione di quelle che sono le esigenze della società. E in questo devo dire che mi sento diverso dagli altri. Ovviamente questo puoi farlo se ti senti davvero un uomo della società e se puoi rimanerci a lungo, come per me è stato a Cesena e sta avvenendo con la Triestina. E questa cura per la crescita dei giovani spero di lasciarla anche a Trieste».

E a che punto siete su questo fronte?

«Qualcosa di buono lo stiamo facendo, ora cominciano a esserci giovani di valore e soprattutto che hanno mercato. Ripeto, è una cosa che ha bisogno di tempo: magari nell’immediato altri ottengono più risultati di me, ma poi capita che lascino le società sull’orlo del fallimento. Io invece quando faccio qualcosa penso che il prossimo anno ci sono comunque io, e se faccio un danno, sono io poi a dovervi porre rimedio».

Il settore giovanile è sempre stato un suo pallino.

«Se tornassi indietro, non lascerei più il settore giovanile. E lì che sento di poter dare il meglio e che si hanno le maggiori gratificazioni nel tempo. La prima squadra ovviamente dà visibilità, ma si hanno solo colpe e mai meriti. E comporta una serie di problematiche non indifferenti».

Come si spiegano gli oltre ottomila abbonati di Cesena?

«E’ una piazza con una cultura calcistica immensa, grazie alla quale una cittadina che non ha nemmeno centomila abitanti è rimasta tanti anni in serie A».

Come giudica il massiccio turnover alabadato con il Sassuolo?

«In gran parte è stato dovuto. In difesa sicuramente, visti gli infortunati, ma anche a centrocampo bisogna pensare che Princivalli era appena rientrato tre giorni prima e non poteva farsi subito tre partite in una settimana. Per il resto il mister ha fatto bene, perché è giusto valutare anche gli altri. Spendo due parole per Scurto che è stato encomiabile: dopo mesi che era fermo, con una sola settimana di allenamento non si è tirato indietro. Non è da tutti, e questi sono buoni segnali».

Come mai in questa emergenza D’Ambrosio non ha trovato posto nemmeno in panchina?

«E’ un ragazzo del 1988 che deve ancora crescere, evidentemente il mister non lo vede ancora pronto. Per ora è un po’ più indietro degli altri, lui deve solo lavorare e guadagnarsi la fiducia».

e

Il rammarico di Agazzi: «A Modena falsa partenza»

Il portiere: «La nostra difesa è forte nonostante le assenze. Siligardi è un vero talento»

TRIESTE Per Michael Agazzi la sconfitta di Sassuolo è rappresentata dai primi due palloni raccolti in fondo al sacco della sua rete in questo campionato. L'imbattibilità del portiere alabardato è durata complessivamente duecentosettandue minuti, ovvero tre partite e mezza, che diventano quattrocentocinquantadue se sommiamo ai match di campionato anche i due di Coppa Italia. Sul terreno del Braglia ancora una volta il portiere è stato assoluto protagonista, se non il migliore, sventando almeno tre nitide palle gol nel primo tempo prima di soccombere alla sassata dell'esperto centrocampista del Sassuolo Luigi Riccio.

Agazzi quanto brucia questa prima sconfitta in campionato?

«Mi da parecchio fastidio perchè siamo partiti male, ma nella seconda parte della ripresa abbiamo dimostrato che potevamo giocarcela. Il rammarico più grande in fondo è questo, però non dobbiamo dimenticare il valore del nostro avversario. Forse non siamo riusciti a dare tutto quello che potevamo, tuttavia resto fiducioso. Sono sicuro che sabato a Cesena fare molto meglio».

Era evidente che l'emergenza difensiva qualche problema avrebbe finito per crearlo.

«I miei compagni di reparto non hanno fatto male. Alcuni di loro, mi riferisco a Scurto e Magliocchetti, giocavano la prima partita dall'inizio dopo tanto tempo. Ho fatto loro i complimenti perchè si sono battuti alla grande contro un avversario di grossa caratura. Il loro compito quindi era tutt'altro che facile. Sono rammaricato per la sconfitta ma fiducioso per il futuro anche per questo: se il valore della rosa è questo, con il lavoro e l'applicazione riusciremo senz'altro a ottenere buoni risultati».

Ad avvalorare la tua tesi c'è sicuramente il gol di Siligardi.

«Lui è un ragazzo di qualità, dal grande talento, che potrà dare un apporto importante a questa squadra nel proseguimento del torneo».

Come vedi la vostra prossima avversaria, questo Cesena di Bisoli neopromosso che vi affianca in classifica?

«Credo che ci somigli un pochino: lavora con voglia, umiltà e applicazione puntando dritto al suo obiettivo. Se vogliamo ritagliarci qualcosa di buono e di importante dovremo solo cercare lo stesso. Sarà una bella sfida, aperta a tutte le soluzioni».

Giuliano Riccio

Inviato

Mi dicono che Gotti voglia schierare tabbiani scurto sabato crovetto in difesa, gissi e princi, siligardi e testini, sedivec e godeas. Di quali santi in paradiso possa avvalersi sedivec giuro che non lo so... sono molto curioso di rivedere siligardi, dovesse ripetersi forse avremmo trovato il famoso coniglio nel cilindro, ci vorrebbe proprio.

Inviato
Mi dicono che Gotti voglia schierare tabbiani scurto sabato crovetto in difesa, gissi e princi, siligardi e testini, sedivec e godeas. Di quali santi in paradiso possa avvalersi sedivec giuro che non lo so... sono molto curioso di rivedere siligardi, dovesse ripetersi forse avremmo trovato il famoso coniglio nel cilindro, ci vorrebbe proprio.

Io credo nelle potenzialità di Siligardi da quando l'ho visto nel secondo tempo dell'amichevole contro il Vesna, a fine agosto.

Pur considerando la differenza di categoria con l'avversaria, mi aveva impressionato. Era stato impiegato a sinistra, nel ruolo di Testini ed aveva fatto molto meglio del titolare.

Veloce, sempre in movimento, ottimo dribbling, buon cross e buon tiro, spesso pericoloso ... Ottima spalla per Godeas.

Gissi e Princi era il centrocampo che avrei voluto vedere contro il Sassuolo.

Sedivec ... Secondo me vale il discorso che si può fare per Della Rocca: credo che in società vogliano vedere se il talento del giocatore può essere messo a frutto (= se Della Rocca e Godeas possono giocare insieme) e, prima di accantonarlo definitivamente, per me fanno bene ad insistere ora, quando i punti eventualmente perduti si possono ampiamente recuperare.

Inviato

cmq semplicemente son 3 anni che la ts fa giocare i giocatori di proprietà (anche solo parziale); quelli in prestito puro li fa ammuffire in panca o tribuna e li rispolvera unicamente quando ci si trova senza altri giocatori; volpe e siligardi sono a ts in prestito puro... :p

Inviato
cmq semplicemente son 3 anni che la ts fa giocare i giocatori di proprietà (anche solo parziale); quelli in prestito puro li fa ammuffire in panca o tribuna e li rispolvera unicamente quando ci si trova senza altri giocatori; volpe e siligardi sono a ts in prestito puro... :p

hai ragione...purtroppo...io penso invece sia meglio far giocare i prestiti che buttare soldi per giocatori come sedivec...INUTILI!

massi

Ospite brunotto
Inviato
cmq semplicemente son 3 anni che la ts fa giocare i giocatori di proprietà (anche solo parziale); quelli in prestito puro li fa ammuffire in panca o tribuna e li rispolvera unicamente quando ci si trova senza altri giocatori; volpe e siligardi sono a ts in prestito puro... :p

hai ragione...purtroppo...io penso invece sia meglio far giocare i prestiti che buttare soldi per giocatori come sedivec...INUTILI!

massi

PURTROPPO è SISTEMATICO IN MOLTE SQUADRE !!! :down:

:bye:

Inviato

Da "Il Piccolo":

La Triestina a Cesena per «ritrovarsi»

La formazione è un enigma. Gotti potrebbe recuperare in extremis Sabato o Cottafava

Questo pomeriggio al Manuzzi la terza trasferta della stagione

Dopo lo scivolone contro il Sassuolo un’altra sconfitta può minare il morale

I romagnoli sono in buona forma. Davanti Bisoli ha scoperto il talento di Djuric

di CIRO ESPOSITO

TRIESTE Sono passati quattro giorni dalla sconfitta di Modena contro il Sassuolo. Quattro giorni utili a Gotti per riordinare le idee e per trovare le migliori soluzioni per ottenere dagli uomini a sua disposizione una prestazione più convincente di quella mostrata in terra emiliana (fatta eccezione per gli ultimi 15’). Perché al di là di quello che sarà il risultato finale il match con il Cesena di oggi al Manuzzi (fischio d’inizio alle 15.30) dovrà fornire delle indicazioni su qual è il reale spessore (e le relative ambizioni) della Triestina.

Indicazioni utili ad abbozzare una possibile formazione non trapelano dal «buen retiro» in terra emilian-romagnola (prima Imola e poi Cesena). Se ci sarà il turnover alla rovescia rispetto a quello di Modena, al centro del campo si ricomporrà la coppia Gissi-Princivalli. In difesa le alternative non abbondano anche se Sabato e Cottafava ieri si sono allenati a parte.

Forse uno dei due acciaccati potrebbe essere utilizzato da Gotti. Altrimenti ci saranno Tabbiani, Brosco, Scurto e Crovetto a sinistra (se il tecnico non deciderà di spedirlo in tribuna assieme a D’Ambrosio). Bisoli, tecnico di un pimpante Cesena neo-promosso e con gli stessi punti in classifica dell’Unione, invece ha le idee chiare. Confermerà il 4-2-3-1 (lo stesso modulo che piace a Gotti) con Piangerelli e De Feudis a fare da collante tra la difesa (con l’ex Petras a destra) e il centrocampo composto dai vivaci Schelotto, Do Prado e Sinigaglia. In attacco occhi puntati sul giovane e aitante croato Djuric capace di muoversi negli spazi ma anche di incidere in area di rigore. Un problema in più per il reparto arretrato della Triestina chiamato a dimostrare la solidità che tutti gli hanno riconosciuto nelle prime gare ufficiali.

e

Piangerelli: Godeas è l’uomo in più

«L’Unione ha un grande attacco ma noi abbiamo l’entusiasmo»

«L’Unione era già molto forte e adesso ha giovani interessanti»

Il centrocampista: «A Trieste stavo bene»

di ANTONELLO RODIO

TRIESTE Quando lo scorso gennaio Luigi Piangerelli fece le valigie e andò a Cesena, scelse il momento giusto per risparmiarsi la delusione finale della stagione alabardata, ma soprattutto per festeggiare il ritorno in serie B con la squadra romagnola.

Una promozione che ora permette al centrocampista, ormai prossimo ai 36 anni, di affrontare oggi la Triestina.

Piangerelli, da quando ha lasciato la Triestina è la prima volta da avversario: fa qualche effetto?

«Sono rimasto lì solo una stagione e mezza, ma io conservo di Trieste un ottimo ricordo. Sono stato benissimo con la società, ho incontrato un presidente che è veramente una grande persona, ma anche con il gruppo e la città mi sono trovato a meraviglia. Poi a gennaio mi è capitata l’occasione di ritornare a casa, non ho detto di no ma me ne sono andato un po’ a malincuore».

A proposito della scorsa stagione, si dice che nel burrascoso finale alabardato si sentì proprio la mancanza un uomo spogliatoio come lei.

«Questo non lo so, quando si è lontani è difficile giudicare. Io so che quando sono andato via ho lasciato un buonissimo gruppo, e dispiace perché i playoff senbravano vicini e ormai acquisiti, e alla fine sono stati mancati davvero di poco. Ma quella passata per la Triestina rimane comunque una stagione molto buona».

Cosa pensa invece della Triestina attuale?

«Ha fatto un buonissimo mercato e questa estate si è mossa molto bene. Era già una squadra forte, ci ha aggiunto un giocatore come Godeas davanti e tanti ragazzi davvero interessanti. Nel complesso mi sembra una buonissima squadra, può essere la sorpresa di questo campionato».

E il Cesena invece a cosa può ambire?

«Noi abbiamo iniziato bene ma ovviamente l’obiettivo per una neopromossa è sicuramente la salvezza, quindi cercheremo di mantenere la categoria. C’è molto entusiasmo, al gruppo dell’anno scorso si sono aggiunti quattro-cinque innesti importanti. Purtroppo abbiamo avuto già un paio di infortuni abbastanza gravi, come quelli di Cusaro e Giaccherini».

Il numero degli abbonati dimostra che attorno a voi c’è un grande seguito.

«Sì, lo scorso ci tenevamo davvero a risalire in serie B, questa è una piazza che vive di calcio. La città è piccola, ma ci tiene molto alla sua squadra».

Che partita sarà quella di oggi?

«Per noi certamente difficile. Io la Triestina l’ho vista nella partita con il Mantova e meritava la vittoria. E’ una squadra a cui è difficile far gol, mentre davanti ha gente importante».

Chi teme maggiormente fra gli alabardati?

«Tutti quelli davanti: da Godeas a Della Rocca, da Testini a Sedivec, è tutta gente che forma un settore con un potenziale offensivo importante per la categoria. Ha un attacco non da tutti, forse solo Torino, Reggina e Brescia ne possono vantare uno superiore».

Antonello Rodio

e infine

E nel 2006 Testini sbancò la Romagna

TRIESTE Oggi al «Manuzzi» la Triestina sogna un finale come quello del novembre 2006: chi non ricorda la clamorosa papera fra difensore e portiere del Cesena al 94’, che spianò a Testini la strada del gol a porta vuota e che diede una clamorosa e ormai inaspettata vittoria all’Unione?

Di certo non l’avrà dimenticata lo stesso esterno perugino, visto che poi con la maglia alabardata la strada della rete non è riuscita purtroppo a trovarla spesso. Quella di tre anni fa è l’ultimo dei due successi alabardati a Cesena, ma l’unico in serie B.

L’altro infatti risale al marzo 2002, quando in C1 l’Unione sbancò il «Manuzzi» con un secco 0-3 (rigore di Parisi e doppietta di Gennari).

Il bilancio generale con il Cesena è comunque positivo per l’Alabarda: 18 confronti in totale (16 in B e 2 in C1), con 9 vittorie per la Triestina, 5 pareggi e 4 sconfitte.

Se analizziamo invece solo le partite giocate a Cesena, ci sono 2 vittorie a testa e ben 5 pareggi.

Gli ultimi confronti tra alabardati e bianconeri risalgono a due anni orsono, alla stagione 2007/2008: all’andata al Rocco l’Unione vinse 2-1 (gol di Allegretti e Sgrigna inframezzati dal pareggio di Turati), mentre al ritorno a Cesena finì 1-1, ma la Triestina compì quasi un’impresa. Andata subito in vantaggio con Granoche, al 13’ del primo tempo subì il pareggio su rigore con espulsione di Pesaresi. Nonostante quasi tutta la partita giocata in inferiorità numerica, gli alabardati strapparono comunque un pareggio.

Per quanto riguarda il massimo divario fra le squadre, ci sono da registrare due 3-0 a favore dell’Unione: quello già raccontato in trasferta in C1 del 2002, e il successo interno della stagione 1986/87 in serie B. (a.r.)

Inviato

Cesena 19.09.09, Stadio Dino Manuzzi (ore 15.30)

5.giornata Serie B

shield_Cesena_medium.gifCESENA - TRIESTINAshield_Triestina_medium.gif

CESENA: 1.Antonioli, 27.Petras, 14.Volta, 6.Biasi, 5.Lauro, 44.Piangerelli, 19.De Feudis, 7.Schelotto, 10.Do Prado, 9.Sinigaglia, 22.Djuric. (A disposizione: 91.Teodorani, 26.Erba, 18.Parolo, 32.Padelli, 88.Matute, 8.Bucchi, 28.Malonga). All. Sig. Pierpaolo BISOLI

TRIESTINA: 22.Agazzi, 4.Tabbiani, 44.Brosco, 5.Scurto, 18.Crovetto, 20.Sedivec, 30.Gissi, 12.Princivalli (capt.), 21.Testini, 23.Della Rocca, 99.Godeas. (A disposizione: 1.Dei, 8.Magliocchetti, 97.Audel, 25.Cossu, 77.Siligardi, 7.Volpe, 17.Stankovic). All. Sig. Luca GOTTI

Arbitro: Sig. Luigi NASCA di Bari

1°Assistente: Sig. Simone MANZINI di Verona

2°Assistente: Sig. Enrico FITTANTE di Cosenza

4°Arbitro: Sig. Luca ROMANI di Modena

Inviato

4-1. Un risultato che se commenta da solo. Va dimenticada alla svelta sta partida, pensar a martedì con Lecce che no sarà proprio una passeggiada.

Xe palese che, aldilà delle tante partide ravvicinate (e a sto punto rinviar la partida col Sassuolo se ga trasformado in un Asso de Bastoni messo in quel posto) questa squadra non ga ancora un'identità.

Fermo restando che no rivo a comprender come pol un allenador continuar a puntar su un Sedivec titolare che no ga MAI rivado a saltar l'omo e che xe andado anche a sbatter sull'arbitro (!) xe chiaro che anche oggi le assenze le gavemo pagade: quelle forzate de Nef, de Brosco (ma stava mal??) e quella assolutamente NON forzata come Volpe che xe finido addirittura in tribuna. Penoso Scurto (meno mal che doveva esser el centrale titolare, Djuric ga fatto quel che voleva e strano che no gabi segnado), male Magliocchetti, el centrocampo xe sempre quel, i due totem davanti no ga fatto niente de niente. Discreto Testini, ma conossendolo adesso farà 2 partide de fila in chiaroscuro; benino Tabbiani, ma come terzin no pol esporse più del dovuto. Agazzi superstar, se no xe finida 7-1 demoghe el giusto merito a sto mulo.

Rimando altri commenti alle partide in cui tornerà a esser in campo tutti gli infortunati e gli acciaccati: sta di fatto che con squadre come el Cesena (secondo mi questi pol puntar benissimo ai play-off) con questi effettivi in campo le ciaperemo da chiunque. Specie se le scelte de Gotti no sarà tanto più illuminade.

Inviato
4-1. Un risultato che se commenta da solo. Va dimenticada alla svelta sta partida, pensar a martedì con Lecce che no sarà proprio una passeggiada.

Xe palese che, aldilà delle tante partide ravvicinate (e a sto punto rinviar la partida col Sassuolo se ga trasformado in un Asso de Bastoni messo in quel posto) questa squadra non ga ancora un'identità.

Fermo restando che no rivo a comprender come pol un allenador continuar a puntar su un Sedivec titolare che no ga MAI rivado a saltar l'omo e che xe andado anche a sbatter sull'arbitro (!) xe chiaro che anche oggi le assenze le gavemo pagade: quelle forzate de Nef, de Brosco (ma stava mal??) e quella assolutamente NON forzata come Volpe che xe finido addirittura in tribuna. Penoso Scurto (meno mal che doveva esser el centrale titolare, Djuric ga fatto quel che voleva e strano che no gabi segnado), male Magliocchetti, el centrocampo xe sempre quel, i due totem davanti no ga fatto niente de niente. Discreto Testini, ma conossendolo adesso farà 2 partide de fila in chiaroscuro; benino Tabbiani, ma come terzin no pol esporse più del dovuto. Agazzi superstar, se no xe finida 7-1 demoghe el giusto merito a sto mulo.

Rimando altri commenti alle partide in cui tornerà a esser in campo tutti gli infortunati e gli acciaccati: sta di fatto che con squadre come el Cesena (secondo mi questi pol puntar benissimo ai play-off) con questi effettivi in campo le ciaperemo da chiunque. Specie se le scelte de Gotti no sarà tanto più illuminade.

Disamina perfetta caro Sandro...null'altro da aggiunger solo che dovemo cambiar registro da subito....

Inviato

anche oggi Gotti, come Maran,non ha colpe. Non è colpa loro se non quella di aver accettato l' ingaggio e NON CAPIRE UN CAVOLO DI CALCIO :-) se non si fa fuori ddt sarà sempre cosi', come si puo' dire che carobbio non serve, quando tutti conoscono i llimiti di Princi, l' essere un mediano mediocre di Gissi, come un po' meglio lo è Pani e l' assurdo Cossù da lega pro, quindi un centrocampo senza alcun tipo di regia per un super attacco! Una Ferrari (gigi e dennis) con un motor de una prinz!!!!!!!!! SCANDALOSO, ma non da oggi dalla prima partida col foggia quando valeva i 3 punti, NON C'E' E NON SI SA COS'E' IL GIOCO DEL PALLONE!!!!!!!!!!! e per fortuna che dovessimo aver un bon preparator atletico, CAMMINENO AD OGNI PARTIDA. e cmq visto la magnanimità de cantinel e ddt gissi forever fin el 2010... cosi gli equilibri sono integri i miei coglioni no!

Quando avevo sentito che arrivava Ventura (nb Spalletti è andato 4 gg a vederlo allenare-tipo stage) mi sono detto" Questo è l' anno giusto!" Poi come sempre il braccino di ddt e il rosso naso di mister Cantinel mi han fatto ricredere. Allenatore? DOve, chi, quando? Gotti? Benissimo, un centrocampo inesistente dove al massimo per paura invece che lanci a eventuali ali(dove?) terzini fluidificanti (ridove?) come il Petras di oggi (ma era del Cesena... ) si fanno passaggi in orrizzontale per paura dell' avversario. Sovrastati in ogni partita a centro campo, e oggi se Princi NON ERA in forma, lo ha visto anche il telecronista che ci dava dei friulani, ancora di più, con un Gissi INESISTENTE E PATETICO, per forza di cose la difesa ha ballato la rumba in senso negativo e gli esterni han tentato di dare una mano a quel reparto, mentre in avanti c' era il vuoto assoluto. Basta poco per far calcio, qualcuno che stia bene davanti alla difesa (piangerelli ad esempio) un regista e giocare di prima. Queste sono cose assolutamente sconosciute a Gotti e company come sconosciuta è la forma fisica, durata 44 minuti per ni, per loro oltre i 97 ....

Che dire? FACCIAMO PENA E NON C'E' IL MINIMO BARLUME DI VIA DI USCITA, perchè NON c'è regista, NON c'è uno schema di gioco per due punte FORTISSIME ma sole e perse la davanti, NON c'è nessuno che sappia giocare senza palla, smarcandosi, NON si sa crossare... e allora? ALLORA SIGNORI SOLO GRAZIE, MA GRAZIE AL CxxO DDT E CANTINEL!!!!!!

Inviato
ca'mare no xe mal come primo post:P

ahahahahha, ben arrivato Aly!

Qualche barlume di via d'uscita mi pare ci sia, comunque. Non sarei così "nero", Aly. occorre trovare il coraggio di fare delle scelte indelicate, e cercare di dare alla squadra un gioco, magari seguendo il progetto originario, di avvio mercato estivo.

Togli una punta e sedivec, e per il resto hai tante opzioni da scegliere.

Inviato

Grande ALY !!!

ecco un che la pensa come mi finalmente ....

Dopo Sassuolo go scritto che GOTTI xe poco più di zero e me xe rivade critiche e gente che me rideva ... volessi veder stasera i suoi post... dai dai dai, ve prego... xe una vergogna, xe anni che no vedevo l'unione ciape 4 peri, e ne xe andada ben perchè podeva esser ancora tanti de più !!!

Ragazzi, ero a San Daniele a vedere il Portogruaro, mi son messo dietro la panchina del Signor Gotti, e più di tre "bravo" da quella bocca non è uscito nulla... Abbiamo fatto un patetico 0 a 0, e da li ho capito che questo signore non ha idea di cosa vuol dire giocare a calcio !!! non ha chiamato uno schema, non ha cambiato la partita in corsa... infatti si è visto nelle partite dopo... gli unici scorci di calcio li ho visti col Cagliari, col Mantova e il secondo tempo con la Salernitana... Se analizziamo i gol quasi tutti son venuti da calcio da fermo... non siamo capaci di andare in porta perchè quei due davanti non hanno palloni.

E quello che mi fa più ridere (seppur riconosco un netto miglioramento del rendimento negli ultimi campionati) è piangere dell'assenza di Princivalli e sentire gente al bar che giustifica la sconfitta di Sassuolo dicendo "BEH DAI MA NE MANCAVA PRICI !!!" .... Muli, ma se rendemo conto ?!?!?! Xe una bestemmia !!!!! No xe miga DIEGO !!!!! xe un bon centrocampista, ma no xe uno che te cambia la partida.... dai no feme rider

E tutta quella gente che sta estate zigava alla serie a ?!?!?!?! Xe andai via Minelli, Allegretti e Antonelli e chi xe rivai ?? Scurto, Gissi e Sedivec !!! Ma se rendemo conto che chi xe riva non xe all'altezza ??? Sabato me par un blocco de ghisa !!!!!

Mi spero solo che ciapemo altri 3 martedì sera e che i mandi via Gotti....

L'unica roba bona de sta squadra xe i giovani, per el resto me par de veder la Triestina de Varella o quella de Calori !!!

No mal, malissimo

Un triste CAPITANO :down:

Inviato
ca'mare no xe mal come primo post:P

ahahahahha, ben arrivato Aly!

Qualche barlume di via d'uscita mi pare ci sia, comunque. Non sarei così "nero", Aly. occorre trovare il coraggio di fare delle scelte indelicate, e cercare di dare alla squadra un gioco, magari seguendo il progetto originario, di avvio mercato estivo.

Togli una punta e sedivec, e per il resto hai tante opzioni da scegliere.

Caro Paolo, allora 1) sperar che ddt piu' che subito scompaia, che cantinel non avendo nissun con cui parlar monade sul calcio, se limiti a dirghe a un novo dg "fa ti" 2) che gotti se dimetti e vada a usar le sue due lauree e a curarse la balbuzie

3) progetti estivi!?!??!?!??! cosa te usi de novo Paolo? se iera progetti non se discuteva (news se non lo sa ve' de mandar da subito Hotter via a farse le ossa.....mi diria che semo noi ad aver bisogno de Hotter....) de sta oscenità de squadra

QUA NON XE MAI STADI PROGETTI!!!!!!!!! progetti significa un allenator medio quotato, un gruppo di giovani e QUALCHIDUN CHE COMPRENDI CHE SENZA MEDIANI E REGISTA MANCO MAGO ZURLI' RIVA A FAR GIOGAR UNA SQUADRA!!!!!!..senza alterar gli equilibri SE POI METTEMO UN PRINCI IN EVIDENTE AFFANNNO ESSENDO COMPLETAMENTE FORA FORMA, UN ALLENADOR ANCHE CISTO LO GABESSI CAMBIA' SUBITOOOOOOOOOOOOO!!!!!! I PRIMI 2 GOL IERA OMINI CHE PRINCI DOVEVA SEGUIR!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

SON STUFO PAOLO, TI SE RICORDILA MAIL DE STE ESTATE? BON UN' ALTRA VOLTA TUTTO IN MONA!

Inviato

Per progetto originario intendevo dire il 4 2 3 1. Il mercato si è fatto su quella idea, altrimenti lasciar andare via antonelli che chiedeva 170.000 euro sarebbe stao veramente assurdo. Non abbiamo glu uomini per fare un 4 4 2, poco da fare. Quando Gotti si è trovato la ciliegina godeas, è stato attirato dall'idea di metterli insieme in campo, con i risultati che abbiamo visto tutti.

Ieri le scelte del mister sono state disastrose e assurde: mettere ancora le due boe, inserire sedivec lasciando volpe in tribunae siligardi in panca, mettere megliocchetti e lasciar fuori crovetto, mettere cottafava rotto e scurto in affanno lasciando fuori brosco.. insomma, ne ha combinate più di bertoldo. Non saremo roba da promozione diretta, ma neanche così scarsi come le scelte di questo allenatore fano sembrare.

Inviato

Rassegna stampa da "Il Piccolo" odierno:

CALCIO. SECONDA SCONFITTA CONSECUTIVA DEGLI ALABARDATI NEL TORNEO DI SERIE B

Il Cesena cala il poker, Triestina a fondo

Difesa rimaneggiata, Godeas-Della Rocca inesistenti. Testini firma il gol e centra la traversa

dall’inviato

CIRO ESPOSITO

CESENA Il Cesena è una squadra armoniosa, la Triestina ancora no. Il Cesena ha Do Prado, l’Unione ha un attacco che non incide e una difesa rabberciata e traballante. Per fortuna Gotti ha Agazzi che fa almeno cinque miracoli. Troppo poco in un match concluso con un poker in favore dei pimpanti romagnoli che hanno giocato alla grande. Un risultato che ci sta tutto. Perché la Triestina ha tenuto botta soltanto per la prima mezz’ora.

L’atteggiamento troppo molle della difesa (priva di Nef, Sabato e Brosco) ha spianato la strada alle prime due reti dei padroni di casa, riacciuffati per un 20’ da bel gol di Testini. Ma poi il Cesena ha dimostrato di essere più forte di questa Triestina. Era successo martedì in Emilia contro il Sassuolo, è successo ieri in Romagna. Prima di parlare di crisi è meglio aspettare martedì. Ma il match al Rocco contro il Lecce diventa un test determinante.

GLI SCHIERAMENTI Gotti continua con coerenza a coltivare il filone turnover. Rispetto al match di martedì contro il Sassuolo il tecnico torna allo schieramento più collaudato. In difesa fa rifiatare Brosco e ripropone Scurto al fianco del rientrante Cottafava. Sulla sinistra Magliocchetti viene confermato come vice-Nef (sempre fermo per infortunio) mentre sul lato opposto c’è Tabbiani. Il centrocampo è quello sul quale il tecnico ha scommesso contro la Salernitana. Sedivec e Testini a fare gli esterni a sostegno dei centrali Gissi e Princivalli. Davanti dopo due turni di stop ritorna nell’undici di partenza la coppia Godeas-Della Rocca. Bisoli gioca con la formazione tipo con l’inserimento a centrocampo sulla destra di Sinigaglia destinato con Schelotto e Do Prado a lanciare il giovane Djuric (due reti in campionato). Alle spalle del trio il Cesena presenta l’ex alabardato Piangerelli e il capitano De Feudis.

IL BOATO Dopo il silenzio per i caduti di Kabul lo stadio esplode. È il 4’ e Do Prado, poco dentro l’area, gira al centro dove accorre Sinigaglia che con una girata infila imparabilmente Agazzi. Difesa dell’Unione colpevole. Passano due minuti e un insidioso diagonale di Schelotto viene messo in angolo da Cottafava.

TESTINI-GOL La Triestina però ribatte subito. Della Rocca dà palla sulla destra a Tabbiani, che quando può fa il centrocampista aggiunto, preciso traversone sul primo palo e perfetta incornata di Testini (8’). È il pareggio poco prima che il popolo della curva ricominci a farsi sentire. Al di là del gol la Triestina gioca con un piglio diverso rispetto al primo tempo di Modena. Al 18’ grande numero sulla destra di Tabbiani ma nessuno raccoglie il suo invitante traversone. Ci prova anche Princivalli da lontano e mette in difficoltà Antonioli. L’Unione tiene più il pallone, il Cesena va a folate sempre alla ricerca del gigante Djuric. E al 27’ Agazzi toglie la palla dalla testa del croato. La partita è vivace.

IL SORPASSO Improvviso però arriva il raddoppio che è quasi la fotocopia del primo gol. Do Prado viene lasciato senza pressione in area, sul lato di Tabbiani (autore anche di un ardito disimpegno su Agazzi) e Cottafava, appoggia indietro e questa volta è De Feudis a trafiggere Agazzi (32’). Lo stesso capitano 2’ più tardi ci riprova da venti metri, ma Agazzi è bravo a distendersi e respingere. L’Unione abbozza una reazione ma sono ancora i padroni di casa a sfiorare il gol con un colpo di testa di Djuric (39’) ben servito da Petras. Il centravanti ci riprova (42’) e Agazzi compie un miracolo.

BRIVIDO Il Cesena parte a tutta. Splendido uno-due tra Schelotto e Djuric e uscita provvidenziale di Agazzi (2’) sui piedi dell’esterno sinistro cesenate. Il portiere alabardato si ripete sempre su Schelotto (5’) e poi salva su un’incornata di Djuric. Gotti mescola le carte: Cossu sostituisce Princivalli mentre Sedivec fa posto a Siligardi. Tatticamente non cambia nulla.

LA RESA Ora il Cesena attende le avanzate dell’Unione. Si vede per la prima volta una combinazione Della Rocca-Godeas con conclusione alta di quest’ultimo. Riparte il Cesena e una bordata da limite di Do Prado (16’) si infila nel sette alla destra di Agazzi. E il tris è ineccepibile. La Triestina è sulle ginocchia e c’è anche il tempo per un eurogol di Schelotto che con una conclusione a giro firma il poker al 33’ e chiude la partita.

e

Princivalli: così non andiamo da nessuna parte

«Loro sembravano correre il doppio di noi. Sconfitta giusta, eravamo in bambola»

«Dobbiamo cambiare registro e non stare a piangerci sopra»

Non nasconde l’amarezza

CESENA Venticinque minuti buoni al timone della squadra, poi il gol di De Feudis ha mandato in tilt anche lui. Alla fine Nicola Princivalli si è dovuto arrendere in anticipo, ovvero poco sotto il quarto d'ora della ripresa, ad una condizione non ancora ottimale. Da capitano non si è sottratto al compito istituzionale di rappresentanza, testimoniando tutta l'amarezza e la rabbia maturata dalla squadra dopo il secondo inatteso stop.

Princivalli cos'è successo dopo il gol di De Feudis?

Purtroppo dopo quella rete il Cesena sembrava correre il doppio. Abbiamo perso meritatamente, siamo andati in bambola beccandone quattro, ne prendiamo atto tornando a Trieste con il chiaro intento di cancellarla il prima possibile, ovvero già martedì sera con il Lecce.

Quanto la preoccupa questa sconfitta?

Diciamo che così non andiamo da nessuna parte. Dobbiamo far tesoro di questa sconfitta, evitando di piangerci troppo sopra. Dobbiamo cambiare registro sotto tutti i punti di vista analizzando gli episodi negativi e trovando le soluzioni. Sia chiaro, ci sono anche aspetti positivi, abbiamo certe doti nel dna, dobbiamo lavorare su queste. Torniamo da due trasferte con zero punti in saccoccia, dopo un discreto avvio. Non eravamo fenomeni prima, non siamo dei brocchi adesso, probabilmente in questo momento la verità sta nel mezzo: oggi siamo una squadra da decimo posto, non siamo ancora da play-off.

Che ne pensa del Cesena?

Ha una tipologia di gioco chiara: aspetta e riparte, giocando sulla seconda palla, è brava a fare questo. Inchiodati come siamo stati, abbiamo fatto una fatica enorme. È una squadra buona, ma nulla di più. A noi mancano ancora lucidità, condizione e mentalità.

Quali difficoltà avete?

Fisiche innanzitutto, ma non solo. Abbiamo diversi piccoli problemi che vanno analizzati e rielaborati nei prossimi giorni. Ci manca anche un pizzico di brillantezza, soprattutto in quei giocatori dal passo più breve che in questo momento potrebbero darci una grossa mano. Dobbiamo lavorare, comunque, più da squadra.

Si riferisce alla poca aggressività dimostrata in occasione dei due primi gol del Cesena?

Certamente. Nelle prime partite, Coppa Italia compresa, la compatezza difensiva aveva fatto la differenza. In queste ultime due partite, sotto questo aspetto, siamo venuti decisamente meno. Nelle prime gare, pur non brillando sul piano del gioco, non abbiamo subito gol e questo ci ha consentito di ottenere dei risultati. Ritengo che il campionato lo vince chi prende meno gol, non chi segna di più. Questo non significa giocare in fase difensiva, significa solo avere più compattezza. Sia con il Sassuolo sia con il Cesena ci siamo disuniti venendo puntualmente puniti. (g.r.)

e

IL TECNICO DELL’UNIONE SCONCERTATO DALL’ESITO DELLA PARTITA

Gotti: «Qualcuno è stato poco lucido»

L’ex trevigiano: «Non ha pagato il cambio di atteggiamento rispetto alla partita col Sassuolo»

CESENA Travolti da un ciclone bianconero di fine estate. Il giudizio spietato esce dal catino del Manuzzi e solo l'equilibrio di Luca Gotti frena la rabbia alabardata nel dopopartita. Lo smacco è notevole e pesa, nessuno aveva messo in preventivo di uscire dalla doppia trasferta senza nemmeno un punto in saccoccia. Al Manuzzi si è pagato un po' tutto: la poca uniformità di condizione, una concentrazione non al top per molti, qualche rientro forse troppo affrettato.

Nota positiva, oltre all'ennesima prestazione monstre di Agazzi, il gol di Testini addirittura di testa, e quei 25 minuti, intercorsi tra il pareggio alabardato e il gol del raddoppio bianconero, in cui la squadra ha messo in mostra personalità e trame di gioco come mai era accaduto nelle partite precedenti. L'ennesimo episodio negativo a livello difensivo ha spento definitivamente la luce sulla prestazione di una squadra che nonostante sia andata al riposo in svantaggio di una rete, aveva tutta la possibilità di riagguantare partita e risultato. Quindici minuti e 4 palle gol sono invece bastate al Cesena di Bisoli per chiudere la gara.

Gotti, dica la verità, non si aspettava una doppia battuta d'arresto cosi pesante.

Assolutamente no, non mi aspettavo un risultato così pesante e nemmeno una prestazione così negativa come quella confenzionata nella ripresa dalla mia squadra. Non mi aspettavo nemmeno queste grandi difficoltà fisiche che ci hanno portato a regalare tanti giocatori agli avversari. Il bello è che non sono stati nemmeno gli stessi della gara con il Sassuolo. Purtroppo in serie B quando si è privi di tanti calciatori alla fine le partite finisci per perderle.

Tutto giusto, ma questo non giustifica questa sconfitta, anche perchè nel primo tempo la squadra era riuscita a rimontare lo svantaggio giocando una buona mezz'ora: come spiega la debacle della ripresa?

Avevamo puntato forte sull'idea di cambiare atteggiamento rispetto alla gara di Modena, sapendo che in questo modo avremmo fatto la partita che il Cesena preferisce, accettando di subire magari qualche ripartenza, ma cercando di garantirci la miglior qualità possibile. Abbiamo provato a gestire la partita dopo il pareggio, ma il gol del due a uno l'ha rimessa sul binario preferito dall'avversaria, facendola diventare la sua gara ideale.

In occasione del primo e secondo gol non le sembra che i difensori non abbiano esercitato la giusta pressione, all'interno dell'area, sugli attaccanti avversari?

L'osservazione è giusta. Sulla prima rete siamo scalati male su Do Prado, appostato sul secondo palo, liberando così Sinigaglia, mentre resta inspiegabile la mancanza di pressione dei miei su quel fallo laterale del secondo gol, una rimessa lenta che i miei non hanno coperto dimostrando la poca lucidità di alcuni.

Dal punto di vista tattica sta ancora cercando il miglior assetto?

Stiamo cercando di provare a vincere il maggior numero di partite e questa di Cesena non può essere presa ad esempio nemmeno sotto questo aspetto.

A conti fatti, non era meglio evitare il rinvio della gara con il Sassuolo?

Purtroppo è un esercizio inutile: l'abbiamo fatto e non ha pagato, anzi ci ha consegnato delle scorie e dei danni che si trasciranno per qualche tempo. Siamo stati sfortunati, abbiamo affrettato dei recuperi e gradualmente stiamo cercando di riportare tutti alla miglior condizione ma è chiaro che ci vorrà del tempo.

Meglio giocare subito?

Lo sapremo solo dopo la gara con il Lecce, martedì sera.

Giuliano Riccio

Inviato
Grande ALY !!!

ecco un che la pensa come mi finalmente ....

Dopo Sassuolo go scritto che GOTTI xe poco più di zero e me xe rivade critiche e gente che me rideva ... volessi veder stasera i suoi post... dai dai dai, ve prego... xe una vergogna, xe anni che no vedevo l'unione ciape 4 peri, e ne xe andada ben perchè podeva esser ancora tanti de più !!!

Ragazzi, ero a San Daniele a vedere il Portogruaro, mi son messo dietro la panchina del Signor Gotti, e più di tre "bravo" da quella bocca non è uscito nulla... Abbiamo fatto un patetico 0 a 0, e da li ho capito che questo signore non ha idea di cosa vuol dire giocare a calcio !!! non ha chiamato uno schema, non ha cambiato la partita in corsa... infatti si è visto nelle partite dopo... gli unici scorci di calcio li ho visti col Cagliari, col Mantova e il secondo tempo con la Salernitana... Se analizziamo i gol quasi tutti son venuti da calcio da fermo... non siamo capaci di andare in porta perchè quei due davanti non hanno palloni.

E quello che mi fa più ridere (seppur riconosco un netto miglioramento del rendimento negli ultimi campionati) è piangere dell'assenza di Princivalli e sentire gente al bar che giustifica la sconfitta di Sassuolo dicendo "BEH DAI MA NE MANCAVA PRICI !!!" .... Muli, ma se rendemo conto ?!?!?! Xe una bestemmia !!!!! No xe miga DIEGO !!!!! xe un bon centrocampista, ma no xe uno che te cambia la partida.... dai no feme rider

E tutta quella gente che sta estate zigava alla serie a ?!?!?!?! Xe andai via Minelli, Allegretti e Antonelli e chi xe rivai ?? Scurto, Gissi e Sedivec !!! Ma se rendemo conto che chi xe riva non xe all'altezza ??? Sabato me par un blocco de ghisa !!!!!

Mi spero solo che ciapemo altri 3 martedì sera e che i mandi via Gotti....

L'unica roba bona de sta squadra xe i giovani, per el resto me par de veder la Triestina de Varella o quella de Calori !!!

No mal, malissimo

Un triste CAPITANO :down:

no capitano... mi la gavevo anche citada come esempio...condividevo le sue parole anche prima della schifezza vista aa Cesena...

massi

Inviato
Bè, xe i geni della panchina che ne trova el nostro DeFalco.

Finchè resta lui come DS la vedo dura.

firmeria sempre per aver stagioni "schifose" ( come disè voi che el spelon ve stava sui maroni) come quella dello scorso anno... ottavo posto...senza granoche per pù de metà stagion... probabilmente per dirghe bravo a maran el ve doveva moltiplicar pani e pesci... so che go tutti contro su questa mia opinion... ma fora Trieste chi sta nel calcio xe tutti d'accordo con mi... pur de averghela con maran....xe giornalisti triestini che xe contentissimi de gotti.... no digo altro...se fusi stado maran dopo modena e cesena fusi stado messo al rogo.... anche l'anno scorso gavemo perso...tipo a brescia o grosseto ma...zogando alla pari dell'avversario...no come ieri che se no iera agazzi diventava roba de esordineti contro pre-pulcini!

massi

Inviato

Penso dopo aver fatto una attenta valutazion che qua no xe' proprio question de modulo!!!

Gavemo visto che la difesa come impostada in precedenza guanta ben !!!

Savemo che comunque gavemo 2 attaccanti che in sta categoria i pol far la diferenza per esperienza, per qualita' e

per "peso".

Ieri me son acorto che el centrocampo no esisti proprio!! :down:

Le partide no se le pol vinzer se no te vinzi al centrocampo e no te servi le punte come che dio comanda!!!!

Ghe vol uno che crea e uno che rompi!!

Invece qua no ghe xe' ne un ne l'altro!!!!

I titolari no xe' mostri de bravura, ma el turnover te pol farlo quando che in panca te ga' gente che xe' alla pari dei

titolari.In realta' in panchina (fora Volpe che va in tribuna :wacko: ) no ghe xe' niente.Solo gente per far numero.

Qualchedun critica adirittura DEFALCO!!!!

Me sembra che iera tuti contenti per la campagna acquisti!!!!!!No so quanto gabbi scelto lui l'alenador!!!!!

Fin che no se metemo a posto in mezzo ghe vol sicuramente che rientri Nef, almeno per contener in difesa gli altri

attaccanti che se no i ne sbusa come un emmenthal!!!! :D

Inviato
Bè, xe i geni della panchina che ne trova el nostro DeFalco.

Finchè resta lui come DS la vedo dura.

firmeria sempre per aver stagioni "schifose" ( come disè voi che el spelon ve stava sui maroni) come quella dello scorso anno... ottavo posto...senza granoche per pù de metà stagion... probabilmente per dirghe bravo a maran el ve doveva moltiplicar pani e pesci... so che go tutti contro su questa mia opinion... ma fora Trieste chi sta nel calcio xe tutti d'accordo con mi... pur de averghela con maran....xe giornalisti triestini che xe contentissimi de gotti.... no digo altro...se fusi stado maran dopo modena e cesena fusi stado messo al rogo.... anche l'anno scorso gavemo perso...tipo a brescia o grosseto ma...zogando alla pari dell'avversario...no come ieri che se no iera agazzi diventava roba de esordineti contro pre-pulcini!

massi

Puo' darsi che Maran sia un discreto allenatore, ma di sicuro non un uomo da spogliatoio, altrimenti si era ai play off e su questo NON vi sono dubbi.

Per quento detto da Paolo, Gotti podessi voler anche il 7-1-2 p il 2-7-1 ma non lo calcola nissun, xe sta graziado da cantinel e ddt per il suo costo a trovar una panchina de LUSSO, lusso perchè chi lo movi da la? NISSUN = costeria!questo xe l' ambizioso programma, spender poco, senza testa, possiblimente far cassa alla c---- di cane e sperar e chi vivi sperando, mori.... me domando invece che squadra ga 5 o 6 trequartisti, mezze punte e affini.....per farsene cossa poi? Comunque NON esisti aver un potenziale d' atttacco simile (Dennis e Gigi sono INDISCUTIBILI) E FAR INTORNO UNA SQUADRA SENZA UNA TESTA...... assurdo!

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